Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
03/06/21, ore 15:19

Buon pomeriggio.
In ritardissimo giungo a recensire questo capitolo.
Sai che mi piace davvero tanto il parallelismo fra Sandor-Arya e Sansa-Baelish.
Entrambe queste "coppie" stanno facendo un percorso di crescita e sviluppo davvero interessante. C'era anche nella serie, ma qui lo stai gestendo molto meglio.
Trovo anche particolarmente degna di nota la riflessione che ci lasci alla fine, che credo fosse voluta, ovvero che anche i poveracci, i deboli, se sono messi in condizione di "reagire", lo fanno con la stessa spietatezza dei cattivi.
Insomma, il vecchio che appende il soldato per un piede e lo lascia soffocare nel proprio sangue è davvero forte!
Avrebbe potuto finirlo in fretta, invece si prende la sua vendetta per quanto accaduto.
C'è una brutalità trasversale nell'uomo e mi piace il fatto che tu la mostri in tutte le sue sfumature, senza schierare i buoni e i cattivi in squadre separate.
Molto GOT, ma anche molto Vanessa Spark.
Brava, non è roba da tutti.

Recensore Master
01/06/21, ore 11:01
Cap. 16:

Cara Vanessa!

Ho avuto delle giornate un po’ caotiche e non sono riuscita a passare in quello che considero un piacevole appuntamento, ma finalmente eccomi qui, con un bellissimo pov che spiega la genesi e la personalità di Ditocorto. Non è un personaggio facile da gestire, perché la sua doppiezza e l’ambizione che lo animano lo portano ad agire secondo criteri estremamente logici e utilitaristici – e a mentire – al solo scopo di portare a termine una mobilità sociale iniziata a dispetto delle idee altrui. Petyr non è il figlio di belle speranze e nemmeno la sua famiglia credeva in lui, eppure si è fatto strada ampliando di volta in volta i propri obiettivi. Mi piace molto il suo modo lucido di ragionare: Stannis sarebbe il re ideale, ma non gli consentirebbe di muoversi liberamente; Cat è un amore giovanile di cui è rimasto il ricordo e nient’altro, Lysa una donna insopportabile, ma utile, Sansa un fine per legittimare un possibile trono.

Essendo il gestore del bordello, ovviamente Pety ha accesso, come Varys, a chiacchiere e a pettegolezzi e conosce l’impotenza di Jeoffrey. Questo elemento, che è un tuo apprezzatissimo headcanon, offre un’arma affilata in più a questo personaggio le cui trame governano buona parte di GoT. Ha purtuttavia notato anche l’interesse di Clegane, il suo tenere d’occhio Sansa e anche questo è un particolare di grandissima importanza che non vedo l’ora di trovare approfondito. Sulla scena del parco vorrei spendere due parole rapide: Sansa è una ragazzina che si comporta come una principessa perfetta. Che dissimula in un ambiente in cui chiunque altro sarebbe soffocato dalla gastrite ed esploderebbe. E questo viene detto poco prima che Petyr si manifesti come un possibile cavalier servente, ma l’inaccessibilità dei pensieri di Sansa rende possibile anche il fatto che possa restare, in lei, una sorta di sfiducia – sebbene, come sappiamo, ella si fiderà fin troppo di Petyr. In attesa di poter passare presto sui successivi capitoli, ti auguro una buona giornata e ti faccio tanti complimenti, come sempre **!
Shilyss

Recensore Master
31/05/21, ore 18:32
Cap. 12:

Oh cielo! Ero arrivata qui pensando che in questo capitolo avrei scoperto in che modo Sansa si sarebbe salvata dalle mire folli di quel disgraziato di Joffrey, ma il capitolo è dedicato a Tyrion! Invece in un certo senso mi hai fatto una sorpresa, perché Tyrion ha convocato una delle prostitute di Baelish, Ros, e grazie a lei è venuto a sapere delle atrocità che il nipote commette. Lui aveva sperato di farlo diventare "più normale" mandandogli delle ragazze, ma ora scopre che Joffrey non ha la minima possibilità di avvicinarsi neanche lontanamente alla normalità e che le povere ragazze che gli sono toccate hanno avuto una sorte spaventosa. Ros è un bellissimo personaggio, vero, autentico (non ricordo se era anche nei libri o se è una tua invenzione!), non sta a infiorettare la sua situazione ma nemmeno se ne vergogna, è il modo in cui si guadagna da vivere senza fare del male a nessuno e anche se non è certo una bella vita lei la accetta, non cerca compassione, non è inacidita, anzi prova pietà per le ragazze che Joffrey ha torturato e ucciso e ha paura anche per se stessa. Chissà, magari sarà proprio grazie a lei che Tyrion finalmente interverrà per fermare la follia di Joffrey e salvare Sansa. Al momento sembra che lo faccia solo per poter liberare Jaime e per il bene del regno, ma io credo che lui sia molto più di questo, che si renda conto che Joffrey è il male assoluto e che va fermato per il bene di tutti e non solo dei Lannister e della corona.
Un capitolo come sempre perfetto, intenso, che va dritto al cuore e coinvolge sempre più il lettore nelle vicende di questi personaggi, come sempre ti ripeto che sei bravissima e che sono davvero felice di aver scoperto la tua storia.
A presto!
Abby

Recensore Junior
25/05/21, ore 17:19

Ohhhh che bello.
Come al solito questi capitoli violenti ti vengono da dio!!!
Arya non mi è mai stata proprio simpatica, ma devo dire che tu la rendi meglio!
Il suo rapporto con Sandor e secco e diretto, da pari, e lo trovo davvero divertente.
Sono un po' una strana coppia e funzionano benissimo.
Il modo in cui intraprende questo suo percorso da assassina è davvero ben mostrato, ad ogni capitolo fa un passo in avanti nelle sue capacità, esattamente coma fa Sansa in un ambito diverso.
Adesso non vedo l'ora di vedere cose succede a Nido dell'Aquila 🤩
Baci baci

Recensore Junior
25/05/21, ore 16:37

Nooo, ma povero Petyr!!
Lysa molesta è una roba intollerabile, giuro.
Non voglio pensare a quello che deve essere stata per lui quella notte di nozze 😂
Capitolo bello, come sempre.
Mi è piaciuta anche tutta la riflessione su Jon, mi pare che crei un appiglio verso il loro ritrovarsi. Inoltre mi pare molto logico che le esperienze che vive la facciano anche tornare a riflettere e rivedere alcune posizioni del passato.
Davvero brava perché non tralasci mai l'aspetto psicologico e la crescita dei personaggi.
Inoltre credo di notare già i primi effetti del lavoro mentale che Petyr sta facendo su di lei (il fatto che lei si senta messa da parte non credo sia casuale, sbaglio?)
Ci vediamo presto
Baci baci

Recensore Master
25/05/21, ore 09:49

Ciao Vanessa,
quando racconti di Sandor e Arya riesci a tirare fuori, dai loro comportamenti e dal loro intenso interagire, il meglio e il peggio di loro. Sono una coppia, in senso lato, che sta molto bene insieme, riescono a leggere l’uno nella mente dell’altra, forse perché un poco sono simili, anche se le età dei due dovrebbero scavare un abisso, eppure quel furetto sporco, magro e dinoccolato sa il fatto suo, nel poco che ha vissuto ha imparato e fatto tesoro di tutto ciò che ha incontrato lungo il suo percorso. Sembra essere una che ha già visto tutte le brutture della vita e tenta di volgerle a suo favore in qualsiasi frangente, non resta mai senza sapere come poter agire, la sua mente corre veloce a cercare un escamotage, lasciando basito, il più delle volte, il Mastino, il quale ha acquisito quel genere di esperienza nel corso degli anni e per via del genere di vita che è stato quasi costretto a vivere. Ora lo scopo è giungere a Nido dell’Aquila, per consegnare il furetto alla zia della ragazza, la quale così lo ripagherà e poi continuare il suo viaggio. Ma sul loro cammino si imbattono sempre in situazioni al limite, come quella che ci hai descritto talmente bene, che mi è parso di vederla svolgersi sotto il mio sguardo. Non hai tralasciato nulla e così ho potuto apprezzare il sangue freddo di Arya e il supporto che le ha dato Sandor, il quale aveva subodorato che quello che si stava compiendo era l’ennesima nefandezza alla quale non era disposto ad assistere, soprattuto se fatta in nome dei Lannister, nome alquanto odiato sia da lui che da Arya. Tutto si conclude in maniera fulminea, portando una parvenza di giustizia in quel luogo dimenticato dagli Dei, per lasciare che i nostri due continuino il loro cammino.
Titolo quanto mai azzeccato nel farci vedere Sandor in tutte le sue sfumature caratteriali che vengono allo scoperto grazie all’azione di scavo che compie Arya su di lui.
Ti aspetto al prossimo appuntamento e magari tra le mie pagine, se vorrai. Un saluto.

Recensore Veterano
24/05/21, ore 20:55

Capitolo 50!!!! Bisogna festeggiare!!!!
Ho amato questo capitolo, è di una bellezza viscerale. Ed il rapporto tra Arya e Sandor mi mancava, adoro come sia rude, grezzo, in certi momenti quasi animalesco, un cucciolo di lupo che impara a sopravvivere da un lupo adulto; non so se fosse voluto, ma nella mia testa è un perfetto contraltare al rapporto tra Sansa e Ditocorto, molto più sottile, sibillino ma sempre improntato sull'insegnamento. Ma se Sandor ed Arya sono due fiere, Sansa e Ditocorto sono due rapaci.
E, in modo diverso, adoro come hai reso entrambi! ❤️
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Un abbraccio
Mis!

PS metacagna mi ha steso
Pps volevo chiederti una cosa: una volta finita la storia ti dispiacerebbe se la salvassi sul mio ebook, così da poterla rileggere senza l'ausilio di Efp? Ci terrei davvero molto!

Recensore Master
22/05/21, ore 17:45
Cap. 11:

Voglio Joffrey morto! Ti prego dimmi che nella tua versione non finirà avvelenato ma che potrà provare personalmente tutte le torture che si diletta ad allestire per quelle povere ragazze! Questo capitolo è grandioso nella sua essenzialità, adoro come riesci a raccontare i fatti attraverso gli occhi di Sandor, i suoi pensieri, immedesimandoti completamente nel personaggio. Sandor è al servizio di questo psicopatico e non può fare niente per fermarlo, non può esprimere a parole quello che pensa di lui, ma il suo giudizio è netto e definitivo. Joffrey non è solo un bruto, un violento (Sandor pratica la violenza e uccide, ma non lo fa mai per suo piacere, per lui è una specie di "lavoro"), e non è neanche un ambizioso, non gli interessa il potere di per sé, come invece avviene per Cersei. Da questo capitolo appare chiarissimo che Joffrey è solamente un malato di mente, un sadico che prova piacere solo nel torturare e devo ammettere che mi ha fatto più schifo dello stesso Ramsay Bolton, che nei libri di Martin è forse il personaggio peggiore. Ma Ramsay dimostra comunque una certa astuzia, una strategia, una volontà di potere. Non dico che lo scuso (per carità!), ma la sua crudeltà è tesa ad annientare i suoi avversari ed ha anche la capacità di trattenersi e di assumere una diversa identità (quando si presenta a Theon nei panni di Reek) per arrivare al suo scopo che è comunque il potere. Joffrey no, per Joffrey il potere è solo il mezzo per giungere al suo vero fine che è divertirsi vedendo le ragazze straziate e in fin di vita. La sua eccitazione infantile davanti alla stanza delle torture è spaventosa e tu sei riuscita a rappresentarla in maniera efficace e agghiacciante.
Quando poi nella stanza arriva Sansa il pathos è al massimo, per chi legge oltre che per Sandor. La ragazza è ammirevole, non so proprio come abbia fatto a non svenire, a non mostrare terrore, a rispondere a tono al folle Re, ma ancora una volta dimostra quanto sia cresciuta, maturata, rafforzata. Sandor continua a definirla "uccellino", ma ormai Sansa non è più la fanciulla ingenua e sognatrice che lui ha conosciuto. Sta al gioco di Joffrey sperando di evitare il peggio... e il capitolo si conclude nel momento di massima tensione! Non riesco proprio a immaginare come farà la povera ragazza a sfuggire alle sevizie che Joffrey ha intenzione di farle subire e credo che cercherò di leggere il prima possibile il prossimo capitolo, perché hai creato una situazione spaventosa! Sei sempre più brava e davvero credo di non aver mai letto una storia tanto coinvolgente e così ben scritta. Non vedo l'ora di proseguire, per adesso ti rinnovo i miei complimenti, mi stai veramente stregando con questa tua long.
Ancora mille e mille complimenti e a presto!
Abby

Recensore Master
21/05/21, ore 00:56

In questo capitolo ci sono tantissime cose che mi sono piaciute. Finalmente Sansa e Petyr sono arrivate al castello della zia, lei si dimostra una donna completamente diversa rispetto alla classica "lady standard, anzi il suo comportamento, seppur inconcepibile agli occhi di Sansa, a me ha fatto ridere, soprattutto immaginandomi Baelish che tenta di forzarsi per sembrare più innamorato possibile di lei.
Come c'era da aspettarselo mostra tutta la sua diffidenza verso Sansa, però qui hai cambiato una cosa, ovvero che Petyr la presenta come sua figlia illegittima e questa idea mi è piaciuta molto! In questo modo Lysa è "costretta" a tenerla li buona in quanto figlia sua ma non le da particolari attenzioni perché è totalmente concentrata su di lui, e d'altra parte Petyr deve prestare la massima attenzione alla donna, non deve farle pensare neanche per un momento che non la ami.
Eh insomma...Piena solidarietà a quell'uomo 🤣
Devo farti i complimenti, per tutto il capitolo ho percepito una sensazione di disagio, desolazione e angoscia. Davvero un gran bel lavoro, ti direi che questo è uno dei miei capitoli preferiti. Sansa è effettivamente al sicuro, ma è da sola, non può contare sull'aiuto di Petyr o almeno non per ora e per una che è stata comunque abituata alle sue attenzioni fino a quel momento, le viene strano vedere come si sta comportando. E' un comportamento molto realistico secondo me.
Il cuginetto poi me lo ricordavo antipatico, ma non così odioso. E' capriccioso, immaturo e maleducato, non ci pensa due volte a rivolgersi male a Sansa e additarla come "Bastarda". Da prendere a sberle.
Mi è piaciuto come ha reagito Sansa, si vede che sta maturando pian piano, in passato forse avrebbe reagito diversamente, ma sa nel guaio in cui si trova e le conseguenze di quella bugia, non può minimamente fare alcun tipo di errore, così come Baelish, che deve fare buon viso a cattivo gioco per non destare sospetti a Lysa.
Ecco poi, un'altra cosa che ho apprezzato molto è l'introspezione di Sansa più avanti, i pensieri che vanno a Jon e al fatto che alla fine è l'unico fratello che le è rimasta, iniziandosi a sentire anche in colpa per come si è sempre comportata con lui in passato. E' stato proprio un bel momento perché in fin dei conti, fino ad ora non mi pare avesse mai pensato a Jon. Questo è stato davvero un bello spunto e spiega poi il suo riavvicinamento col fratello, anche alla serie succede, ma qui da un impatto più forte secondo me.
Stai facendo un ottimo percorso per lei, la sua crescita avviene a piccoli passi, ma è sempre più evidente ad ogni capitolo che passa.
E' scritta molto bene anche tutta la parte delle nozze, le tue descrizioni sono sempre molto accurate e riescono a farmi provare molta empatia per Sansa, sento la sua solitudine, la malinconia per la sua famiglia. Inoltre non ha un minimo di pace nemmeno alla sera, non so chi mi fa più pena tra lei e Baelish che comunque si deve sforzare a stare con una donna del genere.
A questo punto ci sentiamo al capitolo 50! Ancora complimenti

Un abbraccio❤

Recensore Junior
20/05/21, ore 08:35

Buongiorno!!!
Devo dire che questo capitolo mi è piaciuto parecchio perché intanto ci mostra qualcosa di più della corte di Lysa, che invece è stata liquidata in fretta nella serie e poi perché ci permette di valutare aspetti diversi della situazione.
Tralasciando Lysa e Petyr, che in questo caso sono quelli meno "interessanti" trovo invece un ottimo spunto tutta la parte psicologica di Sansa.
Intanto, per la prima volta, si trova a fare un'analisi su suo fratello Jon (l'abbiamo vista spesso pensare a Robb, si capisce che fosse il suo fratello preferito, mentre di Jon non ha parlato praticamente mai).
La Sansa che ci mostri è sempre stata molto autocritica, e anche qui lo è, ammettendo che non ha mai pensato a lui come bastardo, ma solo perché non le piaceva l'idea di avere un fratello di quel tipo.
Penso che questo sia un altro piccolo passo della sua crescita.
Ma soprattutto ho trovato interessante quella specie di dispiacere che ha nel sentirsi messa totalmente da parte.
Si era immaginata un'accoglienza diversa e invece non se la fila nessuno.
In particolare credo che sia rimasta male per lord baelish. Nonostante lo conosca e abbia recepito quel suo "si va in scena", penso che sia ancora troppo giovane per capire mettere totalmente da parte il fastidio di vederlo così diverso dal solito.
Anche se le trovava eccessive, le sue attenzioni la facevano sentire meglio, meno sola e adesso si sente spaesata, sia dal luogo sconosciuto, sia da questo nuovo Baelish.
Mi piace questa cosa, la trovo molto umana!!
Beh, aspetto i prossimi capitoli per vedere se effettivamente l'evoluzione che tu hai in mente è questa qui che penso anche io o se ho preso un granchio enorme!
Un caro saluto.

Recensore Veterano
18/05/21, ore 10:52

Innanzitutto ancora complimenti per le tue descrizioni così accurate sia di paesaggi che di ambienti. Devo ammettere che in questo capitolo ho provato una leggerissima solidarietà per Baelish, nelle sgrinfie della povera pazzoide Lysa...ma in fondo sappiamo che tutto è stato da lui calcolato e voluto, quindi alla fin fine presumo che le mattane della promessa sposa possano finire sotto la dicitura di "rischi del mestiere". La povera Sansa è caduta dalla padella alla brace per certi aspetti: non solo non viene accolta con il minimo segno di affetto da parte della zia (certo, lei scusa la cosa pensando che voglia mantenere la copertura anche davanti ai servitori, giustamente...ma noi lettori sappiamo perfettamente che così non è, non del tutto almeno, perchè sappiamo bene che a Lysa della nipote non importa un accidenti. Altrimenti avrebbe potuto mostrasi affettuosa anche come matrigna, no?) ma appena arrivata, dopo un viaggio del genere viene pure costretta a fare tardi a una festa di matrimonio dove oltretutto viene pure completamente ignorata (forse è un bene, comunque) e a sopportare le strxxxxate di Lysa e del cugino. Ho visto poco di questa parte nella serie tv ma ricordo un bambino particolarment antipatico, seppure non per colpa sua ma della madre che lo straviziava. Finalmente la festa finisce, Sansa può ritirarsi a riposare nella propria stanza...tutto bene? Naturalmente no, perchè si deve sorbire pure gli effetti sonori della "passione" della zia. e qui mi sono chiesta: visto che il castello non sarà stato piccolissimo, le due stanze erano vicine? Perchè sennò verrebbe da dire: ma chi altro li ha sentiti?! XD Devo poi ammettere che quando ho letto "basta" e "per carità" dopo gli apprezzamenti di Lysa di primo acchito non avevo capito che fossero pensieri di Sansa e ho pensato che fosse il "povero" Petyr! XD solo a me possono capitare certe cose....
Comunque Sansa essendo una donna educata sa che deve cercare di pensare agli aspetti positivi della cosa e la fatto che queste persone son, in fondo, le uniche che l'hanno aiutata. Come diceva quel proverbio? Dagli amici mi guardi Iddio.....ecco.
Complimenti ancora e alla prossi,a!

Recensore Master
18/05/21, ore 10:05

Buongiorno Vanessa, che dire di questo capitolo se non che è notevole, una perfetta prosecuzione di quanto letto in quello precedente.
Questa volta nuovamente siamo riusciti a immergerci nei pensieri, e soprattutto nel sentire, di Sansa, la quale è arrivata finalmente nel castello della zia dove, forse, si era figurata di esservi accolta in ben altra maniera. Invece, per tutto il capitolo, avvertiamo la sensazione di disagio e di abbandono provata da Sansa, anche perché Lord Baelish è intento a seguire sua zia Lysa in ogni suo desiderio, anche se propriamente Sansa potrebbe arrivare a pensare che i suoi voleri fossero ben altri. Ma, per come ha conosciuto Lord Baelish, egli è un uomo enigmatico, che non mostra il suo reale pensiero e si adatta alle situazioni per fare poi in modo di girarle a suo vantaggio. Ora è il momento di andare incontro a qualsiasi desiderio della sua futura sposa, che lo coglie di sorpresa palesando di volerlo sposare subito, la sera stessa del suo arrivo a Nido dell’Aquila. Lui ovviamente fa buon viso a cattivo gioco, ma Sansa si accorge della sua titubanza, subito mistificata in gioia nel convolare a nozze con quella donna che tanto si è prodigata per lui, e che tanto ha fatto. E qui le mie orecchie si sono drizzate quando Lysa ha parlato di Jon, dei Lannister, di sua sorella ecc… poiché io non ho letto i libri ma ho solo visto la serie tv e forse mi sono persa qualche passaggio circa il personaggio contorto di Lysa.
Comunque la serata passa, con una Sansa che si sente come invisibile agli occhi degli altri, e questo dovrebbe tranquillizzarla, ma essere invisibile anche allo sguardo di Petyr forse, non se lo aspettava in questa maniera. Fa anche la conoscenza, durante la serata preparata per il matrimonio, con suo cugino, il signore della Valle, anche se è poco più di un bambino, capriccioso e immaturo dai comportamenti che tiene, e a cui ha assistito suo malgrado, che le lasciano più di un pensiero vagare per la sua mente. E quello che lei, nella sua mente, definisce cattiveria, avendola appellata con il nominativo di figlia “bastarda” di Baelish, non è che uno degli atteggiamenti messi in scena da quel ragazzino troppo simile alla madre.
Mi è piaciuto, poi, tutto il riflettere, conseguente alla sensazione sgradevole provata da Sansa al sentire quella parola associata a lei, facendole tornare in mente la figura del fratellastro Jon, a cui mai lei ha attribuito quel termine che reputa dispregiativo. La sensazione di inadeguatezza, che ha provato fin dal momento in cui è giunta al castello, si sta protraendo durante la notte, che vede il coronamento della passione di Lysa per Petyr, con quel suo comportamento molto sopra le righe, per una Lady della sua importanza e di cui non sembra importarle un granché, ora che l’oggetto del suo desiderio è ben saldo fra le sue mani.
Un altro intrigante capitolo che si è aperto con quel “si va in scena” e che ha rispettato le aspettative che un simile inizio aveva, con quel che ne è scaturito. Al prossimo appuntamento.

Recensore Veterano
17/05/21, ore 23:09

Pazza del mio cuore. Fammelo dire: ho amato tutto. Fammi dire un’altra cosa: TANANANA! È arrivata Arya!
Ok, ricominciamo: devo partire già con i complimenti perché questo capitolo è bellissimo e ricchissimo – levissimo. A parte cavolate, ci ho trovato dentro delle riflessioni che mi hanno letteralmente spaccata a metà. Lo sai che di solito ne leggo più alla volta, ma quando ce n’è uno come questo devo per forza fermarmi, capire, parlarne, sviscerare, cercare di dire tutto quello che voglio dire perché è tantissimo. Non so perché mi abbia attraversata così, ma ci sono alcune frasi che davvero mi hanno aperta a metà, un po’ come la spada di Sandor con Beric. La prima è questa: “C'era una certa somiglianza fra lui e quel cazzo di maiale: la vita di entrambi consisteva nell'essere grati per gli avanzi degli altri”. Non so cosa dire, non so come raccontare il dolore che questa frase mi ha letteralmente rovesciato addosso. Può essere anche una metafora utilizzata di frequente, quella degli avanzi, ma in questo contesto, pensando a Sandor, pensando a Lydia, ha tutto un sapore così aspro che me lo posso sentire sulla lingua. Sento tutta la sua amarezza, il suo rammarico, una vita costellata di scelte sbagliate che arriva a presentare il conto non solo una volta ma continuamente, ogni volta che il pensiero si trova a vagare e non costringersi nei soliti binari, quelli che servono per rimanere vivo, per non pensare. Perché anche mentre fa sesso quei pensieri non lo lasciano andare: anche di fronte a Lydia, al suo corpo accogliente, al suo viso attraente, le ombre riescono a scivolare dentro e a togliere ogni luce, risucchiandola fino a spegnerla del tutto – a spegnere il desiderio, anche quello più umano, gretto e carnale. Il discorso di lei… mamma mia, il discorso di lei. Devo confessarti che mi sono commossa: non so se sono gli ormoni, la tua bravura, un argomento che davvero tocca le corde più profonde e delicate del mio cuore o un pericoloso mix di tutte queste cose, ma un po’ gli occhietti si sono fatti lucidi. Lucida com’è anche la sua analisi di quelle sensazioni, di come la morte di suo marito abbia lasciato un vuoto a perdere, incolmabile, con cui si può soltanto convivere, di cui si può soltanto accettare passivamente l’esistenza. Perché “non è facile riempire il vuoto lasciato da quelli che sanno riempire i vuoti”. Più la rileggo e più questa frase mi strazia, te lo giuro. Lo so che qua c’è una ship Sansan di base ma io Lydia non riesco a non amarla, perché è così vera e pura, limpida. A volte dice le cose che penso e che vorrei dire – e so che tutta questa meraviglia deriva dal tuo altrettanto meraviglioso modo di pensare, analizzare e capire il mondo e l’animo umano, per quanto sia fastidiosamente frastagliato. Ed è giusto che quello che c’è fra loro due non sia destinato a durare perché i buchi di Sandor, quelli che proprio trapanano fin dentro le viscere e le svuotano di tutto, li ha fatti solo una persona e solo quella persona li puoi riempire. La stessa persona che ha una sciarpa d’avorio e la regala e nessuno poi può più toccarla – non può provare a toglierle il suo odore, non può appropriarsene, non può sostituire il collo sottile e bianco, i lunghi capelli fulvi. Lo so, sto sclerando ma ti giuro, lo ripeto, questo capitolo mi ha davvero trapassata da parte a parte. Soprattutto perché è stato nominato Jaime: Jaime è tornato, Sansa è la sua sposa, può riempire il suo letto ma non i suoi buchi. Arya è lì, ignara: Arya che vuole ucciderlo, vendicarsi, perché la vendetta deve riempire i suoi. È tutto un gioco di pieni e di vuoti, di parole e pensieri che affondano e riemergono, ricordi che bruciano, come quella ferita, come la voglia di uccidere suo fratello, come quella spada infuocata che lo impaurisce, lo ferisce ma non lo uccide. Come il ragazzino a cui ha tolto la vita, per ordine del re – ora si rende conto che è una giustificazione farlocca, che dà fastidio solo a sentirla ma quelle ha dovuto raccontarsi per tutta la vita, per sopravvivere alle sue stesse azioni. È il dovere, nulla più. Ma quanto può giustificare il dovere? Quanto può acquietare la coscienza?
Scusa se mi sono fermata solo a questo sclero da pazza-bis totalmente random; il capitolo è davvero bellissimo anche nel resto della narrazione: i dialoghi sono impeccabili, come sempre, così come lo è stata la descrizione del loro combattimento, dei dubbi che si sono insinuati in lui, di quell’addio che sa di arrivederci, della rabbia di Arya, di quella rinascita che è mossa da mani “superiori”. Mi ha colpito moltissimo che, nonostante la sorpresa e lo stupore, Sandor sia così intenzionato a non sapere niente di loro da non volere sapere nemmeno come un tipo che dovrebbe essere dissanguato a terra, sia vivo e vegeto di fronte a lui. Un annichilimento totale, una voglia di anestetizzarsi dalla sensazione benefica e salvifica della spada tra le mani, dell’adrenalina sui nervi, della voglia di combattere.
Ok, ti lascio perché sto veramente sorpassando ogni soglia di decenza. Grazie, grazie davvero.
Un abbraccio grande

Recensore Junior
17/05/21, ore 15:03

Ciao Vanessa Spark! Ma che bel capitolo che ci hai donato! La tua storia l'ho già aggiunta tra le preferite. Ma una curiosità, la ragazza con il cosplay di Sansa sei davvero tu?? Cioè se sì complimentoni, sei la sosia di Angelina Jolie, e penso che tu sarai fiera di essere uguale ad una donna bellissima come lei! Dopo averti detto che sei una gran figa oltre che una scrittrice davvero in gamba passo alla storia. Molto simile all'incontro avvenuto nei libri, adoro sempre di più l'educazione di Sansa. Poi un'altra cosa, nella storia originale Lady Lysa sa davvero che sotto il finto nome di Aleyne Stone si nasconde Sansa Stark. Lo saprà anche qui e finge di non saperlo o ne è completamente ignara?? Un bacio e a presto! Dragonlips

Recensore Veterano
17/05/21, ore 12:26

Capitolo bellissimo!
Non vedo l'ora sia lunedì per andare avanti!
Bravissima come sempre ❤️
Baci
Mis!