Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
05/05/21, ore 19:14

Lo sai che ti amo vero?
Te l'ho già detto?
Il che ha dell'incredibile dato che sei una fanciulla... Ma ti amoooo!
Allora, riuscire a spiegare quanto mi sono scompisciato alla battuta dell'uccello, temo non sia possibile!
È una delle migliori gag comiche che abbia letto.
Nasce talmente bene e spontanea che pare di sentirla! Inoltre ci mostra che anche un testo come questo può riservare momenti comici senza che siano forzati o fuori luogo!
Tutto il capitolo in realtà mi piace molto, è sempre bello trovare le tua descrizioni sia del paesaggio che della quotidianità dei personaggi. Trall'altro non è nemmeno facile scrivere capitoli come questo che siano comunque interessanti (spesso scivolano nel noioso), invece qui capiamo di più dei due personaggi.
Poi qui ci fai la sorpresina...
Io avevo capito che quella carrozza era di Petyr!!! D'altronde stanno andando entrambi nello stesso posto, era plausibile che si trovassero.
Lo stacco finale in sospeso mi lascia con una certa agitazione... Non vedo l'ora che sia domenica per poter leggere il seguito.
Baci baci!

Recensore Veterano
04/05/21, ore 09:51

Finalmente sono riuscita a recuperare il capitolo!! Come sempre è bellissimo ( mi mancava un po' il Pov di Sandor) e spero che sia il preludio di un incontro che potrebbe avvenire nel prossimo capitolo!
Posso sperarci?
Comunque ancora tantissimi complimenti!
Baci
Mis ❤️

Recensore Junior
04/05/21, ore 01:56

Ciao Vanessa Spark, perdona il mio ritardo (ma non l'assenza dato che non accadrà mai, poiché presto o tardi io ritornerò sempre su questa magnifica storia che mi ha catturato) u.u purtroppo ritorno a citarti il mio periodo difficile e complicato oltre che ricco di impegni d'ora in poi. Ma passiamo alla storia, la galanteria e la fredda gentilezza di Ditocorto sono davvero disarmanti, la timida Sansa ha preferito filarsene via dal postribolo, ma non aveva assolutamente idea della scomodità e del poco confort offerto dalle locande medioevali. D'altro canto Ditocorto la sta istruendo per bene sulla malvagità del mondo e soprattutto sui vizi degli uomini anche se lei è molto timida, inesperta, innocente e ingenua. Mi piace per questo. Apprezzo in un certo modo anche la signorilità di Ditocorto nel non abusare di lei nonostante fosse completamente indifesa tra le sue mani. Inoltre apprezzo particolarmente i momenti in cui Ditocorto ricorda Catlyn, dopotutto è stato il vero amore della sua giovinezza e l'ha veramente amata. Chissà cosa succederà a nido dell'Aquila. A presto, buona serata e un abbraccio. Dragonlips

Recensore Junior
04/05/21, ore 01:49

Ciao Vanessa Spark! Tu non puoi finirmi il capitolo così proprio non puoi nooo 😭😭😭😭 cioè erano ad un piccolo passo nel rincontrarsi nuovamente e invece non è successo (anche se, perdona la mia ignoranza inizialmente non avevo intuito si trattasse della carrozza di Sansa e Ditocorto). In ogni caso spero vivamente in un incontro tra i due a Nido dell'Aquila magari come non lo abbiamo visto nella serie TV invece 💔 il fatto di voler fare ricongiungere le due sorelle è un atto di vero amore da parte del Mastino e anche sopportare Arya già è dura di per sé (ho sempre odiato il fatto che sia stata sempre così dura con Sandor nonostante lui le abbia salvato la vita innumerevoli volte, per questo lui non meritava di essere trattato così; poi per carità se non ho odiato Arya quando abbandona il Mastino ferito in mezzo al bosco dopo tutto quello che lui ha fatto per lei, l'ho odiata vivamente perchè non ha neanche avuto il riconoscimento verso di lui!) In ogni caso come lato comico ho apprezzato particolarmente la frase:" Ma ti piacciono gli uccelli??" Davvero divertente anche se dietro si cela un motivo dolcissimo ossia il fatto che il Mastino la notte sogni il suo uccellino (il tuo Sandor è il miglior personaggio, davvero adorabile 💖). Una piccola domanda, dato che tu in questa storia non hai menzionato la vicenda di Mycah, perchè nella tua storia Arya è ugualmente così infuriata con il Mastino?? Ti ringrazio in anticipo, un abbraccio e buona serata 💖🐉 Dragonlips

Recensore Master
04/05/21, ore 01:23

No aspè ...Tu non puoi finirmi il capitolo cosi. NON PUOI.
Ora come faccio ad attendere una settimana?
Non so davvero come dirti quanto mi sia piaciuto, sospettavo di leggere il pov di Sandor visto che ci siamo beccati per un po' le avventure di Sansa e Petyr. Dato che stai modificando un bel po' di cose, questo capitolo in particolare l'ho letto con una gran curiosità ad ogni spezzone. Arya e il Mastino assieme sono un'accoppiata fantastica, riesci a dare il meglio di loro, le risposte che danno sono assolutamente IC, come si insultano o come si riprendono a vicenda, sono proprio loro. E' davvero un piacere leggerli.
Arya mi piace come personaggio, però qua...Sarà che la leggo sempre col pov di Sandor, ma inizia a diventare pesante, forse avrei avuto la stessa sensazione se alla serie avessero dato molto più spazio al loro rapporto, perché alla fine è quello il suo comportamento con Sandor. E anche se da una parte posso comprendere il suo astio, dall'altra mi vien da dire: "mo' basta però eh. Hai un po' rotto."
E' carino comunque vedere che il Mastino pensi a Sansa sempre più spesso, portare Arya dalla sua zia è un gesto davvero buono nei suoi confronti, pensare anche di poterle fare questo "regalo", in un certo senso, Sansa ha ormai perso gran parte dei famigliari, Arya è l'unica ancora di cui si ha la certezza che sia viva, qui traspare tutta la sua umanità.
Ho adorato anche il momento in cui Arya gli domanda dell'uccellino, in questi casi è una vera fortuna che Sandor ami dare i soprannomi, sarebbe stato un bel guaio se la piccoletta avesse scoperto la verità. Per il suo carattere, non credo avrebbe potuto comprendere. Anzi, sicuramente non avrebbe voluto nemmeno ascoltare.
Lei è davvero un tipetto impulsivo, che si bilancia perfettamente secondo come con uno come Sandor e mi è piaciuto particolarmente anche quel breve momento dove prova ad insegnarle qualche mossa. Gira che ti rigira, potrebbe imparare qualcosa da lui alla fine, secondo me potrebbe essere un buon insegnante, Arya ne ha bisogno dal momento che sembra intraprendere un percorso totalmente diverso da quello della serie. E' in gamba, lo ammette anche Sandor, ha solo bisogno (giustamente) di allenarsi come si deve e imparare a diventare anche più stratega.
Quando sono arrivata poi alla parte finale stavo per cacciare un urlo. Non me l'aspettavo proprio che si incontrassero con Dito corto li nei dintorni, anche se poi sembra abbiano scampato il pericolo e si siano allontanati, mi termini il capitolo con qualcosa che ha attirato l'attenzione del Mastino e gli impedisce di andarsene.
Posso solo immaginare chi, maaaa chi lo sa. Magari ci fai un altro plot twist all'inizio del prossimo capitolo xD
Ottimo ragazza, è stata una lettura piacevole e super interessante, resa bene anche dall'atmosfera che hai reso, le descrizioni sono sempre ottime e tutto ha davvero un buon ritmo che ti fa divorare il capitolo in breve tempo.
Poi alcuni dialoghi li ho amati sul serio, sembravano usciti dalla serie:
«Ti piacciono gli uccelli?» gli chiese di punto in bianco.
«Che cazzo hai detto?»
Il Furetto alzò un sopracciglio «Non quegli uccelli, idiota. Quelli!» disse sollevando l'indice verso gli alberi."
Ho amato ogni singolo dialogo in questo capitolo, danno un botta e risposta così naturale, vero. Pareva proprio di vedermi nello schermo un episodio.
Al prossimo aggiornamento!**
Un abbraccio forte <3


PS: Io comunque sono una di quelle convinte che Syrio Forell sia vivo ❤
Mi avesse dato almeno questa gioia Martin.

Recensore Junior
04/05/21, ore 00:09

povero il mastino, non credo che nonostante tutte le schifezze che ha fatto nella vita si meriti una compagnia simile. In fondo è proprio un mastino, grande, grosso, con le zanne, ma se gli fai i grattini dietro le orecchie si scioglie.
Non vedo l'ora di leggere cosa accadrà appena vedrà Sansa. Poverino, traumi su traumi. X"D

Nuovo recensore
03/05/21, ore 22:30

Cara Vanessa,
Capitolo stupendo e ti dirò che Sandor un po’ mi mancava.
È bello che ci sia sempre un pensiero per Sansa in tutto ciò che fa, come cercare di portare Arya al sicuro.
Anche mentre dorme il suo uccellino è sempre lì nei suoi pensieri.
E ora Sansa è proprio lì a poca distanza da lui, sono in ansia ti giuro 😂 continuo a chiedermi se lui la vedrà o se si rincontreranno presto.
Ammeto che la voglia di rivederli insieme è davvero molta, aspetto con curiosità quel momento.
( volevo poi dirti che sono una di quelli che legge subito il nuovo capitolo la domenica sera 😂, non commento quasi mai su Facebook perché non è un social che uso molto quindi te lo dico qui)
Sono davvero troppo curiosa e quindi aspetto con ansia il prossimo capitolo.
Un abbraccio e a presto,
Mara.

Recensore Veterano
03/05/21, ore 20:46

Questa probabilmente è una prova d'amore delle migliori verso Sansa, vuole riportarle la sorella perchè così almeno non sarebbe del tutto sola, avrebbe di nuovo qualcuno della sua famiglia. Oltre al fatto che anche accollarsi l'insopportabile Arya di per sè è una notevole prova d'amore. Tanta solidariet e stima al Mastino!
Comunque sia al di là di tutto si intravede un certo feeling anche fra di loro, come coppia comica funzionano abbastanza.
"«Ti piacciono gli uccelli?» gli chiese di punto in bianco.
«Che cazzo hai detto?»
Il Furetto alzò un sopracciglio «Non quegli uccelli, idiota. Quelli!» disse sollevando l'indice verso gli alberi."
ecco, questo è un punto comico dei migliori, davvero! Sto ancora ridendo mentre scrivo....bè, ogni tanto un po' di divertimento ci vuole anche in questa storia.
Stavolta non ho scritto nulla di particolarmente intelligente o interessante, comunque continuo a seguire la tua atoria molto volentieri e con ansia per vedere cosa succederà.
Alla prosisma settimana!

Recensore Junior
03/05/21, ore 20:33

Ma.. Ma... Tu continui a stupirmi.
Questa caratterizzazione di Littlefinger è da manuale.
Quando parla sembra di sentirlo, è davvero incredibile.
Tutta la storia è bella, su questo non c'è dubbio, ma il lavoro che stai facendo su di lui è assurdo, non ho mai letto una ff, neanche in inglese, in cui questo personaggio fosse così ben articolato.
In realtà lo sono tutti, ma trovo che quelli difficili, come Littlefinger, siano particolarmente degni di nota!
Davvero i miei complimenti e ringraziamenti!

Recensore Master
03/05/21, ore 11:49

Nuovamente, cara Vanessa, un capitolo estremamente piacevole da leggere. Quando metti insieme il Mastino e Arya, le loro caratterizzazioni ti riescono a meraviglia. Sembra di riuscire a vederli, per come ci riporti ogni più piccolo comportamento, ma anche di riuscire a sentire le loro voci. Quella paziente e molte altre volte spazientita di Sandor e quella petulante e dalle battute acide di Arya. Davvero una accoppiata che insieme riesce a dare il meglio di sé. Ora stanno disquisendo sulla zia Lysa, che potrebbe o dovrebbe pagare una ingente somma di denaro solo per avere una Stark salva, una ragazzina che non ha quasi mai visto e forse nemmeno ricorda. Ma il Mastino è certo di stare facendo la cosa giusta, in quanto lo anima il pensiero che, in un futuro prossimo, il suo Uccelletto possa ancora avere legami con qualcuno della sua famiglia. A questo ha sempre pensato nel suo proposito di recarsi a Nido dell’Aquila. Il percorso è lungo, e la compagnia non particolarmente piacevole. I luoghi che attraversano sono freddi e inospitali, e molto belle le tue descrizioni ambientali, tramite le quali pare di percepire il freddo, o di essere osservati dagli occhi di qualcuno dei clan della valle o dalle pantere ombra, come anche poter ammirare la maestosità del luogo. Poi qualcosa viene a rendere ancora più intrigante il loro viaggio: una comitiva che Arya vorrebbe attaccare per poterla depredare dell’oro che sicuramente ha con sé, subito fermata da Sandor, il quale non ha alcuna intenzione di ingaggiare battaglie che potrebbero danneggiarli. Decidono però di seguirli di nascosto, e in una delle tappe di sera, Sandor ha la possibilità di vedere Arya che si allena nella sua danza di guerra, venendo a sapere qualcosa in più di lei e infine essere messo al corrente che, le parole che recita ogni notte, altro non sono che nomi della sua “LISTA” delle persone da uccidere e su cui c’è anche il nome del Mastino. Quello che però Sandor non si aspetta è di essere quasi stato scoperto da Arya, la quale gli chiede conto insistentemente di un Uccelletto che nomina spesse volte di notte quando dorme, mettendo in allarme il Mastino, che non pensava che il suo sub conscio reagisse ai pensieri che sempre lo accompagnano su Sansa. In questo momento lo possiamo vedere in tutta la sua umanità, nella sua tristezza di uomo solo che desidera, anche se lui pensa di essere patetico e appunto triste, perché si lascia andare dietro a quello che è stato e sempre rimarrà solo un sogno. Se si fosse lasciato scappare il nome della sorella sarebbe stato veramente complicato spiegare il come e il perché soprattutto ad una ragazzina come Arya che difficilmente con la sua indole avrebbe tentato di capire. Intanto la comitiva ha raggiunto una locanda ed entrambi, con sommo stupore, notano che dalla carrozza è sceso Dito corto, domandandosi che cosa lo abbia portato in quel luogo, ma in particolare, perché. Anche qualcun altro sta per scendere dalla carrozza, ma la visuale non è ottimale. Pensare di essere così tanto vicino al sogno e non poterlo neanche vedere.
Sempre tutto molto appassionante e ora anche curioso. Un saluto e a presto!

Recensore Junior
03/05/21, ore 08:52

Buongiorno Vane, posso chiamarti Vane?
Ho visto che hai pubblicato il nuovo capitolo, ma non potevo non lasciare una recensione su questo, prima.
Che super super capitolo.
Duesta parte del viaggio è davvero troppo bella, e Petyr... ODDEA, è fascinosissimo!
Sì lo so, è cattivo, è doppiogiochista, è blablabla, ma io ME LO VEDO mentre lo descrivi e mi vengono gli occhi a cuoricino!
Volendo fare il serio, ti giuro che ci riesco, trovo davvero bello questo modo graduale che hai di farli avvicinare.
Si vede bene il modo naturale in cui li muovi, il modo in cui lui trovi le vie giuste per portarla a fidarsi di lui... È un po' lo stesso percorso di sviluppo che hai fatto con il Mastino, e il che ti fa sempre più onore perché riesci a mantenere la stessa serietà con tutti i personaggi.
Che non hai fretta ormai si è capito da tempo e questo mi rende SUPERFELICE!!
Adesso corro a leggere il tuo nuovo capitolo.
A presto
Baci baci

Recensore Master
02/05/21, ore 16:13
Cap. 7:

Un capitolo davvero molto molto intenso e pieno di passione e violenza! Ho amato moltissimo come ha ripercorso la vita di Sandor, una vita fatta di sofferenze, dolore e violenza, violenza però non fine a se stessa, ma per sfuggire alla povertà, alla miseria. Diversamente da suo fratello, Sandor non è un sadico, non gode nell'infliggere il male e la morte, non è privo di sentimenti (ha amato sua madre e adesso prova qualcosa per Sansa), uccide certo senza pensarci, ma lo fa per dovere, come se fosse il suo lavoro, non se ne compiace e non ne gode.
La seconda parte è ancora più drammatica, Sandor non riconosce più se stesso, prova a ubriacarsi e ad andare a puttane come ha sempre fatto, ma questa volta non ci riesce, prova ribrezzo per la ragazza che gli si avvicina. E questo perché non riesce a pensare ad altre che a Sansa e al fatto che stava per essere stuprata. Potrebbe sembrare ambiguo e perverso il suo pensiero sul finire del capitolo, il fatto che si ecciti ripensando a Sansa abbandonata per terra e inerme e lui stesso si condanna per quel pensiero, si ritiene allo stesso livello degli schifosi che stavano per stuprarla... ma la verità è un'altra. Sandor si sta innamorando di Sansa e non se ne accorge perché non sa che cosa significhi, non lo ha mai provato e non lo riconosce: chiama queste emozioni con altri nomi, "pietà", "desiderio"... perché non riconosce l'amore. Ma è chiaro che sia questo non solo per il suo istinto protettivo verso di lei, ma anche per la sua rabbia quando pensa che presto la ragazza dovrà sposare quel pazzo di Joffrey. Non è soltanto compassione per il suo triste destino, è qualcosa che a me sembra... gelosia!
E come sempre ti ammiro tantissimo perché sfidi il lettore a comprendere i sentimenti dei personaggi tramite le loro azioni e i loro pensieri, è una sorta di "indagine psicologica", io ho cercato di ricostruire i veri sentimenti di Sandor tramite le sue reazioni e i suoi pensieri e questo è davvero appassionante, adoro il tuo modo di scrivere e questi tuoi capitoli sempre essenziali, ma anche sempre intensi e vividi, non si riesce a staccarsi dalla lettura fino alla fine!
Complimenti e spero di tornare prestissimo!
Abby

Recensore Master
01/05/21, ore 21:56

Ti chiedo perdono, non avevo proprio visto che avevi aggiornato! I numeri mi confondono sempre 😭
Ma ora sono qua e ho subito voluto leggere il capitolo con la curiosità a mille!
Poi insomma, metti il pov di Petyr e non posso che essere entusiasta! Come ti avevo detto, lo adoro, è un personaggio molto complesso, ma che tu lo riesci a gestire sempre meglio, stai facendo un ottimo lavoro e non è per niente facile secondo me.
Ti faccio davvero tanti complimenti, si vede che ci stai prendendo la mano ormai. Ogni suo pensiero è studiato bene, i dialoghi poi li trovo perfetti, anche il modo in cui si approccia a Sansa, cercando pian piano di portarla dalla sua parte, ha pazienza, è educato e attento a quello che dice, insomma...tutto è ben studiato e la povera Sansa è la pedina di questo gioco.
Petyr è un personaggio che secondo me potevano dargli ancora più spazio nella serie, il suo percorso è molto interessante e non so, sarò io, ma non riesco a trovarlo antipatico nemmeno forzandomi.
Adoro questi momenti più introspettivi e tranquilli, con pochi personaggi. Ogni sua mossa è fatta col fine di ottenere sempre più fiducia da parte della ragazza, dalla locanda alla cordialità ed eleganza con cui le si rivolge. Sansa inizia a fidarsi e la cosa che mi sta piacendo è che ce lo fai sentire, ci stai mettendo del tempo, non affretti, rendendo tutto molto più realistico. Il modo in cui parla Petyr è rassicurante, ma riesce comunque a far trasparire anche un senso di inquietudine.
I suoi pensieri poi sono resi proprio bene, tra il desiderio di poter sfruttare il potenziale della ragazza per i suoi scopi, ma anche attratto al tempo stesso dalla sua bellezza, dalla sua persona.
Sono andata avanti a leggere a manetta, questo capitolo è volato e ammetto che alla fine mi è dispiaciuto, perché sono sempre più curiosa di leggere il loro arrivo.
Il dialogo finale poi lascia presagire che qualcosa sta cambiando tra questi due personaggi, Sansa sta vedendo quanto Petyr stia rischiando per lei e sente pian piano di potersi fidare, c'è anche da dire che lui se le sta cavando molto bene con le parole, com'era giusto aspettarselo da uno come lui. E' proprio questo che lo rende così affascinante e pericoloso allo stesso tempo. In certi momenti che leggevo, mi ha fatto rimpiangere di non aver visto una scena simile, perché in effetti ci sarebbe stata benissimo nel contesto.
Immagino che al prossimo capitolo ci potrà essere un pov di Sandor (o magari la piccola Arya?).
Inoltre, devo dire che adoro i tuoi aesthetic ** Ma che belli!
Fai bene a metterli in ogni capitolo, da anche molta più atmosfera!

Un abbraccio forte ❤

Recensore Veterano
28/04/21, ore 15:57

Ciao rossa del mio cuor. Eccomi di nuovo da te, prima o poi riuscirò a mettermi in pari. Ammetto che il capitolo di Sansa è uno di quelli che mi ha fatto stare peggio per lei. Credo non ci sia sensazione più inibente e soffocante di quella di un’illusione perduta, rotta come una bolla di sapone. La sensazione di una finestra affacciata sulla libertà che viene richiusa, bruscamente, sul viso, a darti non solo la sensazione della libertà perduta ma anche dell’impotenza, della stupidità, dell’ingordigia d’illusioni e di promesse, infrante in un attimo solo. Tutto questo ho sentito in Sansa e tutto questo ho sofferto con lei; Loras Tyrell era uno spiraglio di luce in una vita che ormai sembrava esserne priva, sembrava non aver tracciato per lei nessuna via d’uscita. Per questo, le parole di Cercei arrivano su di lei tra capo e collo come una spada di Damocle, una ghigliottina, qualcosa che fa paura e congela sul posto, azzera le forze. Quelle forze che in lei già tentennano quando il pensiero va altrove; perché il giovane Tyrell ha lo sguardo morbido e gentile di Robb, non quello impudente e lascivo di Ditocorto e del Mastino. Mi piace come lei pensi a lui con vergogna, con paura ma poi dica che lui si è fermato e quindi “tutto era andato male”. Come può essere male il non succedere di qualcosa che non si vuole? Mi piace come lei si tradisca ed inciampi nei suoi stessi pensieri, si ritrovi ad arrossire della sue volontà, adesso che il suo destino è ancora più infausto visto che è promessa in sposa a Tyrion. Sia lui che Cercei gli consegnano una doppia lezione: di cinismo, di emancipazione. Se una le insegna che la vita di illusioni è una vita persa a prendere porte in faccia, perché nessuno che si conceda di vivere con tale ingenuità finisce bene o finisce come vuole, Tyrion le insegna che le illusioni non sono la speranza. Con la speranza ancora ci si può nutrire, così come può nutrire la sua vita con la conoscenza, perché dalla sua posizione inferiore (lei di donna, lui di nano) possa innalzarsi, come se quei libri fossero “scale”, sgabelli, per arrivare dove la natura non ha permesso, né con lei la società. Perché “se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non è vero” e questo Sansa deve impararlo con l’esperienza, coi libri, con la crescita che una ragazzina non ha ancora compiuto e che, forse, non è ancora tempo che compia, che quell’innocenza – messa ormai a dura prova dai suoi anni ad Approdo del re – sparisca completamente, risucchiata dal timore, dal cinismo e da una maschera e una corazza che si deve costruire per riuscire a sopravvivere.
Nel frattempo, Sandor è in quella stanza che è la cosa più simile ad una dimora, ad una casa che ha mai avuto nella sua vita: potrebbe fermarsi, mettere radici, darsi la possibilità di riposare, di non essere la macchina da guerra che è stato addestrato ad essere. Perché quella donna e quel ragazzino non hanno paura di lui, lui non è il Mastino; è un provvidenziale uomo forzuto arrivato a sistemare la porta rotta e qualche pezzo della loro esistenza, non si sa bene come. Per quello lei insiste per farlo restare, perché in solo due giorni di permanenza ha significato qualcosa, volente o nolente; le ha dato una mano, a salvarsi da quei due, ad aggiustare uno dei tanti lavori necessari a tenere in piedi quella casa. Sta fungendo da quel marito che ha perso e – forse senza volerlo – lo tratta da tale; gli chiede di restare, e mangiare con lei, e aiutarla nella semplicità di quella vita, forse tutta uguale sì, ma normale, straordinariamente ordinaria. Lui ha paura di quei pensieri: può davvero fermarsi, il Mastino? Può andare avanti con la sua vita, pensando che il suo Uccellino è altrove, a farsi mettere le mani addosso da quella fighetta del re, quello a cui aprirebbe la faccia a pugni, senza armi, per il gusto di vederselo morire tra le mani, le stesse che poi toccherebbero lei, per l’eternità? Le stesse che l’hanno già toccata e che adesso toccano lui stesso, sostituite controvoglia da quelle di Lydia, insinuatasi con forza in un pensiero che, lei stessa sa, non la vede protagonista, ma in cui vuole fare comunque la comparsa.
Mi piace moltissimo come stai dipanando le loro storie; senza fretta, senza forzature, lasciando che ognuno si trascini per la strada che la vita riserva loro, perché come ha detto anche Lydia, si fa quel che si può, ognuno fa quel che può con il poco che ha a disposizione e cerca di giocarsi quelle poche carte con attenzione. Forse anche per Sansa Tyrion è una benedizione in confronto a Joffrey, forse la normalità e le mani ruvide di lavoro di Lydia lo sono per Sandor (Sanson) che quelle dell’Uccellino non le avrà mai. Li penso immersi in questi pensieri, mentre vanno avanti.
E ti volevo fare i complimenti, mi lascio sempre uno spazietto in fondo, per delle immagini che mi hanno colpito: “Ogni sogno si accartocciava sull'altro, come foglie d'autunno sotto gli zoccoli di un cavallo”, dei dettagli che hai inserito (ne metti sempre alcuni straordinari, che non so come tu riesca a pensarli): “alla fine delle frasi la voce saliva anziché scendere, quasi come se ognuna fosse una domanda” e poi la mia frase preferita, me la tatuerò ahahah: “E comunque sei un lupo: hai il talento per sopravvivere”.
Come sempre, un abbraccio grande mio cuor! <3
A prestissimo

Recensore Master
27/04/21, ore 11:12

Ciao Vanessa, ormai non mi stupisco più della tua capacità di entrare nella mente dei personaggi e creare a tuo piacimento dei punti di vista che sono decisamente accattivanti. In questo caso sei entrata nei pensieri di Lord Baelish, personaggio che non incute particolare simpatia, ma un fatto è certo, quello che abbia una mente di prim’ordine. Il suo continuo lavorio mentale è portato avanti molto bene dalla tua scrittura: sembra infatti di sentire i meccanismi del suo cervello che stanno cercando la parola migliore da utilizzare in quel preciso momento. Ora la sua sfida più grande è Sansa, nel tentare di addomesticarla ai suoi scopi senza che la ragazza Stark percepisca questa sottile quanto importante differenza. Leggere del suo atteggiamento è come riuscire a vederlo manifestarsi concretamente; ogni suo gesto, ogni sua occhiata, ogni sua scelta, sono tutte cose fatte a ragion veduta. Nulla con lui può essere lasciato al caso. Il fatto di aver ordito trame da una intera vita, gli dona la possibilità di muoversi solo dopo aver conosciuto ogni aspetto della situazione nella quale si sta immergendo, e con Sansa Stark, ogni passo deve essere misurato al millimetro. Lei è una pedina troppo importante in quello che sarà il suo gioco del Trono per la conquista di quel potere che brama da sempre. Ogni occhiata che le rivolge è tesa a scoprire un piccolo segreto di quella ragazza che ha fatto della sua esistenza una tela dove tessere i suoi comportamenti trincerandosi dietro di essi affinché non si potesse comprendere realmente quale fosse il suo pensare e il suo sentire. Approdo del re era stata una scuola nella quale molto aveva appreso e Lord Baelish ne ha compreso tutte le potenzialità.Tutta la sequenza alla locanda è da manuale. Lord Baelish sta tentando a piccolissimi passi di conquistare la fiducia della giovane, misurando ogni atto e Sansa nella sua presunta ingenuità gli sta cadendo fra le braccia. Un plauso a te per essere così capace di entrare nei personaggi dei quali possiamo quindi apprezzare ogni sfaccettatura della loro personalità. Sempre bravissima. Ti aspetto al prossimo appuntamento del lunedì, appuntamento che ormai attendo con estrema curiosità per continuare a sapere cosa la tua fantasia ha pensato per ogni personaggio che muovi in questo tuo scenario alternativo ma anche e soprattutto per poterti ammirare nella tua arte letteraria che trascina il lettore e lo trasporta in un altro mondo con le parole, sempre precise e puntuali, che utilizzi disegnando i tuoi quadri, come nel caso del loro pernottamento alla locanda. Un caro saluto.