Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
29/03/21, ore 12:03
Cap. 30:

Ciao!
Eccomi di nuovo.

A questo punto devo fermarmi per un commento sui personaggi.
Il capitolo sulla battaglia delle Acque Nere, al di là della fedeltà con i fatti narrati da Martin, mi ha emozionata. Credo di non aver colto la citazione (mi dispiace), ma ho trovato le introspezioni vivissime e l'agire dei personaggi molto incalzante.
Ho un debole per Cercei, mi ritrovo troppo in lei. Hai preso un personaggio meravigliosamente caratterizzato e l'hai mosso nel migliore dei modi. Ho adorato tutte le parti che l'hanno vista coinvolta, dalle semplici citazioni quando è accanto a Joffrey ai dialoghi con Sansa al confronto con Tyrion e il padre.

Il legame tra Sansa e Sandor invece sembra farsi via via più profondo, fino al punto in cui lei non solo si lascia accarezzare la schiena, ma gli accarezza addirittura il viso dopo che lui ha tentato di forzarla. Le immagini di loro due continuano a risultarmi inquietantissime e per questo mi piacciono. Ancora una volta non ci sono banalità, il conflitto è costante e in continua evoluzione, non scade mai in "amor cortese" come ci si aspetterebbe da un protagonista positivo. Sandor difende la sua posizione di anti-eroe e Sansa quello di una ragazzina traumatizzata che legge le ballate dei cavalieri.

Durante il capitolo nella stanza delle torture di Joffrey sono rimasta con il fiato sospeso fino alla fine "oddio mo che je fa" e quando ha solo voluto sincerarsi dell'integrità di Sansa, facendo fare il lavoro al Mastino ero molto "vabbè poteva annà peggio". Mi hai fatto sentire una brutta persona, è stata una parte che mi è piaciuta moltissimo xD

Arrivata a questo punto, spero che Sansa e Sandor si incontrino di nuovo prima dell'ultimo capitolo che hai scritto, anche se la vedo difficile. Mi sto preparando al matrimonio di Joffrey e a trarne tutto il piacere del mondo.
Alla prossima,
Meg

Recensore Veterano
29/03/21, ore 11:52

Cazzo!
Scusa ma è stata l'unica cosa che sono riuscita a dire sull'ultima riga del capitolo!
Cazzo!
Devo dire che leggere le "Nozze Viola" da sempre la sua porca soddisfazione ( e la morte di Jeoffrey mi procura sempre un sorriso), ma tu le hai rese particolarmente bene. Se ogni volta che hai una crisi creativa tiri fuori queste perle, mi auguro per noi lettori che tu ne abbia più spesso, perché questo è entrato ufficialmente tra i miei capitoli preferiti (insieme a quello della battaglia delle Acque Nere).
Perciò ti faccio tanti complimenti e aspetto con ansia il prossimo capitolo.
Un bacio Mis

Recensore Master
28/03/21, ore 23:37

Ciao Vanessa,
forse sarà un caso, ma i capitoli dove è protagonista Tyrion, sono sempre quelli che mi piacciono di più in assoluto.
Lo ammetto, è il mio personaggio preferito di tutta l'opera di Martin, ma non è questo ad incidere sul mio giudizio. Non so, quando è lui il protagonista, almeno per me, il capitolo è come se avesse una marcia in più. A prima vista può sembrare un personaggi piccolo e incapace di fare del male a nessuno, ma che in realtà rivela un'arguzia, un'intelligenza, una forza che nessun personaggio in GoT possiede. A mio avviso, il miglior personaggio per distacco che sia uscito dalla penna di Martin.
Anche questa volta il lavoro sulla personalità del personaggio trattato è davvero encomiabile.
è lui, è Tyrion, lo si potrebbe riconoscere anche se non ci fosse il suo nome nell'intero testo. Lo si noterebbe dal modo in cui ragione, da come è sempre un passo davanti agli altri, di come riesce a vedere e a intuire cose che ai molti sfuggono.
è implacabilmente lucido e corretto quando esamina la situazione in cui versa l'intero continente di Westeros a causa della guerra. è freddo e razionale nell'analisi della guerra che vede coinvolta la sua famiglia e gli Stark, e non si lascia influenzare dal rapporto di amore e odio verso la sua famiglia, quando deve analizzare l'operato del Re, suo nipote Joffrey.
Alla sua analisi critica e razionale non sfugge neanche il Mastino. è incredibile come nel giro di un solo discorso riesce a intuire e capire i sentimenti dell'uomo. Il Mastino non è un uomo di molti parole o che si lascia andare facilmente alle emozioni, anzi per nulla, eppure Tyrion riesce ad individuare quale sia il suo più grande punto debole: ama Sansa Stark. Per il Mastino, questa, è una realtà dura da mandare giù, ma non riesce a non smentire le parole del Primo Cavaliere del Re.
Eppure non riesce a biasimare il cavaliere. è consapevole che il suo sentimento è folle, impossibile, ma al tempo stesso non può non fare il tifo per lui; perché, dopotutto, lui è un romantico, forse uno dei pochi in quel continente segnato dalla violenza. Nonostante questo, però, lo richiama al suo dovere, gli ricorda che nel suo ruolo non c'è spazio per i sentimenti.
Ecco, questo è Tyrion, è forse l'unico personaggio in GoT, che comprende appieno le virtù e le debolezze degli uomini/donne; che non deride mai chi si trova di fronte, ma se può aiuta sempre. Ecco perché mi piace.
Ti rinnovo i miei complimenti per questo capitolo e per il modo perfetto in cui è stato scritto e gestito.
A presto.
Mask.

Recensore Junior
28/03/21, ore 16:42
Cap. 10:

Ri-ciao!

Niente, la voglia di riprendere a leggere le Cronache è forte in me xD
Stavolta mi dedico solo alla trama, così da non ripetermi su quanto detto nella recensione al capitolo 5.

Sandor: ogni capitolo che passa questo personaggio cresce, si evolve. Prima il desiderio verso Sansa era solo legato all'immagine del suo seno, ora la volontà è quella di proteggerla. Mi piace come razionalmente si sforzi di non pensarci e metta in dubbio sé stesso. Le domande "perché tengo così tanto a lei" danno un carattere molto forte, e come ne risponde lo rendono estremamente vivo.
Non riesco a trovarci dei difetti di caratterizzazione. Anche se le sue pulsioni sono raccapriccianti, il modo in cui le esponi dal suo POV me lo fanno empatizzare (come empatizzi per Umbert nella Lolita di Nabokov).

Sansa è straziante. Quello che le succede è difficile da leggere e ringrazio il fatto che tu non abbia calcato troppo la mano. Sì, ciò che prova è chiaro e orrendo, ma quell'orrendo che risparmia dettagli aggiuntivi i quali lo appesantirebbero molto di più. Il mio punto di vista in merito tra l'altro è molto rimescolato al mio fattore personale, quindi prendi con le pinze i miei commenti a riguardo.

Mi rendo conto che sto lasciando recensioni brevi, gli unici difetti che ho trovato fin'ora sono rare sviste sull'uso di qualche verbo ausiliare e dettagli del genere (che saltano subito all'occhio nel momento della revisione), ma niente di tremendo.

Proseguo con la lettura, alla prossima!
Meg

Recensore Master
28/03/21, ore 14:27
Cap. 2:

Ciao, eccomi di nuovo a leggere e commentare la tua storia, veramente stupenda e appassionante. E' vero, quello che racconti è ciò che è successo davvero anche nella saga originale, Sansa prigioniera dei Lannister e Joffrey che sfoga su di lei tutta la sua sadica impotenza, perché ovviamente lui è un inetto, non sarebbe mai capace di andare a combattere direttamente contro gli Stark, non è capace di fare niente, solo di umiliare Sansa e mortificarla nei modi peggiori. Ti confesso che Joffrey è il personaggio che detesto di più in tutta la saga, anche più di sadici perversi come Gregor Clegane o Ramsay Bolton, perché comunque loro sono sì dei sadici e dei pazzi, ma non sono codardi, combattono a viso aperto i loro nemici, non se ne stanno rinchiusi nei loro castelli aspettando che altri vincano le guerre per loro. Joffrey invece è capace soltanto di ordinare alle sue guardie di picchiare e seviziare Sansa. Lo odio sempre di più! Tu sei bravissima ad approfondire questa parte della storia rendendo Sansa protagonista, mi sembra di rivivere tutta la sua paura, la mortificazione, la sensazione di non avere speranza alcuna, intorno ha solo nemici o gente di cui non sa se può fidarsi. Sandor, noi lo sappiamo, farebbe di tutto per lei, ma Sansa non può saperlo, è comunque il Mastino del Re. Per non parlare di Lord Baelish che qui si proclama fedele a lei, ma che io ho sempre trovato viscido e untuoso, in realtà pensa solo ai propri vantaggi e ciò che vuole da Sansa è ambiguo e perverso, di certo non è dalla parte degli Stark e non la vuole aiutare per bontà d'animo!
Sono curiosissima di leggere il seguito di questa storia, immagino che tu abbia modificato il canone in vari punti, magari ci saranno anche degli avvicinamenti tra Sandor e Sansa e... insomma, sei bravissima, adoro come scrivi e come sai rendere IC i personaggi e sono felicissima di aver scoperto la tua storia!
A presto!
Abby

Recensore Junior
28/03/21, ore 13:40

Ciao!
Recensisco intanto fino a questo punto, altrimenti continuo ad andare avanti e mi perdo tutte le cose che voglio dire per strada.

Per cominciare: non mi sarei più fermata con la lettura.
Questa è la prima fanfiction che leggo su GoT, nonostante sia una grande fan dei romanzi e della serie tv (ma solo fino alla quarta stagione, se sai cosa intendo) non mi sono mai lasciata prendere dal fandom, anzi, spesso e volentieri l'ho snobbato alla grande.
Qui il mio snobismo viene completamente demolito e la sorpresa nel leggere una storia così bella mi ha procurato estremo piacere.

I riferimenti all'opera originale ci sono tutti, ed è per questo che mi sono goduta le introspezioni, soprattutto quelle che riguardano Sansa e che ti ricordano perché sia un personaggio forte nel suo essere fragile (caratterizzazione che la serie sacrifica brutalmente).

Il tuo stile è fresco, le frasi sono brevi ma non troppo, il ritmo di lettura per me è dei migliori. Sei chiara e trasmetti l'"anima" della scena senza sproloqui o eccessi ed è una cosa che mi piace moltissimo perché mi aiuta molto a immedesimarmi nei protagonisti.

Il romanticismo del Mastino nei confronti di Sansa, ancora, lo trovo reso molto bene. Per quanto l'attrazione di un uomo verso una quattordicenne sia estremamente inquietante, il suo rendersene conto, ritrarsi e (come in questo capitolo quando le annusa i capelli) lasciar vincere di quel poco il desiderio sulla ragione l'ho trovato molto umano.

Non aggiungo altro per adesso, devo andare avanti a leggere!
Alla prossima,
Meg

Nuovo recensore
25/03/21, ore 00:41

Buonasera, eccomi qui! Stranamente, ma ho deciso di farmi viva più spesso, un passo alla volta, sia perché bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, sia perché ho voglia di esporre i miei pensieri qui nella community e con te.
Aspettavo da qualche capitolo l'arrivo di Petyr, non solo perché un personaggio così poco conosciuto lo stai mettendo alla luce meritevolmente, ma anche perché la trama deve avere un perché delle cose che succedono. Se vogliamo (in un futuro non troppo prossimo) far incontrare sansa e sandor, qualcuno che muove le pedine del gioco del trono deve esserci. E il primo che muove le pedine a favore della loro congiunzione, è proprio Petyr!
Nella mia modesta testolina pensante, ho sempre creduto che l'amore di Petyr verso sansa non sia reale, ma più un illusione, una voglia di rivincita, di quello che gli dèi gli hanno negato ossia l'amore per Catelyn e il potere di governare un regno vasto e potente, tutto il contrario del suo castello decadente sulle isole delle dita.
Ha passato così tanti anni della sua giovinezza a non avere o essere niente, che a forza di bramarlo ha affilato la lingua e cambiato modo di pensare e agire (si pensi ad esempio che da ragazzo per l'amore di Catelyn sfidò istintivamente Brandon a duello perdendo pateticamente e per una causa già di per sé persa in partenza. Mentre il Petyr di oggi userebbe una terza persona a sporcarsi le mani per lui). Quindi, se la vita non gli ha dato la forza, ha dovuto negli anni allenare il cervello, che ne ha in fin dei conti ricavato una dote ammirevole.
Credo oltre, che un uomo come Petyr, dopo una vita passata a tramare far finta e giocare con la mente delle persone, abbia perso il suo essere naturale, i sentimenti così sepolti da tempo lo hanno reso non di pietra, ma forse il termine adatto è vuoto, imparziale neutrale!
Nemmeno lui consciamente sa di non essere più in grado di vivere secondo il suo istinto naturale, ma tutto calcolato, anche l'amore soprattutto l'amore , lui vuole farci credere che sia naturale ma per me attraverso i miei occhi da spettatrice non lo è.
Mi è capitato di chiedermi, perché sansa?? È vero ai sentimenti non si comanda ma lui,insomma lui capace di controllare a suo piacimento ogni cosa, lo può fare anche su questo!
Sansa è la sua rivincita per tutto, lui ama se stesso e il potere e nient'altro.
Una sola domanda: Alla fine del capitolo leggiamo, che qualche lacrima scende per la morte di Catelyn, è forse una lacrima di amore verso una persona, o perché ha finalmente gettato il passato alle spalle, come una sorta di liberazione?
Forse preferisci che questa mia domanda abbia una risposta soggettiva per noi lettori, traiamo le conclusioni che vogliamo senza influenze dell'autore stesso (?)
Spero non sia stata una lettura pesante questo mio commento.
Un abbraccio "carissima" cit.
(Recensione modificata il 25/03/2021 - 03:31 am)

Recensore Master
23/03/21, ore 20:22
Cap. 3:

Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura di questa long. Un capitolo che mi ha scossa, lo so, dovrei cercare di rimanere il più esterna possibile quando si tratta di questo tipo di violenze ma difficilmente ce la faccio. Il linguaggio scelto non solo per i dialoghi ma anche per la stessa stesura del testo è di un certo tipo, molto terra terra, violento, senza fronzoli ed anzi freddo e inspido: penso di essermi fatta capire, considerando il fandom e i personaggi presenti direi che è assolutamente perfetto.
Quando il mastino fa le sue scelte lo fa in buona fede, e in fondo dico “è stato bravo, ci si è messo d’impegno direi, esattamente come si aspettava il caro parente che si è prodigato così per il nipote – ho un tono un filino ironico, so che lo sai. Ma ti giuro, quando ho letto delle condizioni delle tre donne, non voglio neppure provare a immaginare cosa lui abbia davvero fatto a quelle tre: le ha seviziate, torturate, io credo sarebbe arrivato ad ucciderle se non fosse stato tanto sadico. Quel ragazzo è completamente fuori di testa, mamma mia, un violento uomo bassissimo, orrido, senza scrupoli e terrificante.
E Sansa dovrebbe sposarla…? Ho i brividi, Sandor riesce per un attimo a scalfire la sua corazza quasi perfetta soltanto per riflettere sul fatto che sarebbe potuto toccare a lei. Non ne dubito, eh, e provo un tale disgusto perché lo sposo gliel’ha tranquillamente detto. Brrr, raggelante, lo detesto in un modo viscerale e questo significa che stai davvero facendo un ottimo lavoro con lui e con la sua caratterizzazione, oltre che con tutti gli altri.
Sandor qui è una scoperta, perché non riesce più a vedere il mondo femminile con gli stessi occhi di un tempo: la giovane, tenace, passiva e orgogliosa Sansa l’ha colpito nel profondo e lo sta cambiando senza che lui neppure se ne renda conto. E lei, di una tale fierezza, fa finta di farsi andare bene tutto quanto ma la realtà dei fatti è molto peggiore degli incubi, e anche se la voce regge e lo sguardo pure, il linguaggio del corpo non mente. Non voglio nemmeno immaginare ciò che accadrà nel momento in cui il re metterà mano su di lei.
Ho ancora i brividi chiari su per la schiena a scuotermi, certe scene sono state volutamente forti ma ho trovato molto affascinante il modo in cui hai gestito e mosso i personaggi, le dinamiche che li coinvolgono, le caratterizzazioni con cui sono resi.
Questi capitoli mantengono sempre un forte tono drammatico, ma spesso cinico e noto il menefreghismo di molti dei presenti: interesse, ricchezze, insensibilità fanno da padroni insomma. Cara, è piacevolissimo essere qui da te, alla prossima e buona ispirazione! :3

Recensore Master
23/03/21, ore 18:21
Cap. 11:

Ommidio che finale di capitolo!
C’è qualcosa di crudo e di tremendo nel modo in cui presenti Jeoffrey attraverso il punto di vista di Clegane. Lui è un cavaliere scafato, un cavaliere oscuro perché privo di qualsiasi orpello linguistico o mentale. Il Mastino è uno che del mondo conosce ogni ombra e ce lo ricorda ogni momento. Eppure, Jeoffrey per lui è qualcosa di mostruoso, un’aberrazione. A parte le tare genetiche che si porta dietro, a Jeoffrey è mancata un’educazione severa che gli imponesse la disciplina. Il risultato è che abbiamo davanti un sadico che ritiene di essere superiore a tutti perché figlio di un re.

Non ha alcun merito personale e non intende guadagnarselo e già questo basterebbe a renderlo odioso, ma poi ci pensa il modo osceno con cui tratta le donne. Mi piace che tu abbia sottolineato che è bello, che ha un sorriso che eccita le ragazze, segno evidente, però, di come l’apparenza inganni. La scena con Sansa che, insieme a Sandor, visita quest’orribile sala del piacere/tortura e risponde come fosse una bambola è terrificante (ma è anche scritta benissimo). Lei risponde come se avesse un disco infilato dietro la schiena e non traspare nulla di ciò che prova. Non può essere altrimenti, del resto, perché al primo passo falso lei è morta. L’unico ad opporsi al giovane re è proprio il Mastino, che si rifiuta di rispondere sì e lascia che Jeoffrey si accontenti di un grugnito. E qui torniamo alla disciplina, a Baratheon e a Cersei che non sono stati capaci di tirare su questa brutta mela marcia: Jeoffrey caro, non ritenere che il Mastino sia il tuo cane fedele, perché non lo è e ricordati che anche gli animali o i vassalli più attaccati a noi se smettono di stimarci, ci si possono rivoltare contro. Anche il bacio è una scena che colpisce proprio perché è apparentemente perfetto, ma nasconde qualcosa di velenoso. A Clegane tocca guardare, Sansa deve subirlo, ma per quanto?

Ti faccio tanti, tantissimi complimenti anche per questo avvincente capitolo ** e spero di poter andare un po’ avanti nei prossimi giorni. Ah, quasi dimenticavo: di Sandor Marai ho letto “Le braci” (triste ma bellissimo).

Nuovo recensore
23/03/21, ore 16:08

Ohhh, cavolo, che lavoro!
Posso dire che sono totalmente conquistata da questo capitolo.
Lord Baelish non è certo un personaggio facile da amare, anzi, in molte occasioni riesce ad essere davvero deprecabile, ma.…. in questo capitolo ci mostri, forse per la prima e unica volta nella storia del Trono di spade e tutto ciò che ci gira in torno, un Petyr Baelish umano.
Insomma, anche i cattivi sono stati bambini, anche loro hanno le proprie debolezze. Di Lord Baelish Martin non ci da pov, tutto quello che sappiamo dalla serie è che è un manipolatore doppiogiochista e senza scrupoli, ma tu, oggi, lo hai reso reale. Prima era un po' il cattivo per definizione, non pazzo o sadico come Joffrey e Ramsey, ma il cattivo vagamente simpatico, tipo Jafar o Scar, della Disney.
Con questo capitolo lui acquista un sacco di tridimensionalità e non è una cosa da poco.
Io lo vedo reale questo tuo Littlefinger, il più reale che abbia mai visto finora.
E' pragmatico, come dici tu, è risoluto nel suo non guardare in faccia nessuno, eppure, alla fine, capitola di fronte al dispiacere.
Non ha dei veri e propri rimorsi, eppure la realtà è più dolorosa di quanto avrebbe immaginato.
Questo ce la dice lunga su di lui, il suo sentimento per Catelyn e su quello che c'è o ci sarà (vedremo) con Sansa.
Non so cosa tu abbia in mente per loro due… ho una speranza, ma la tengo per me, però conoscendo un po' il tuo modo di scrivere suppongo che tu abbia intenzione di condurci da qualche parte con loro, soprattutto visto a che punto della storia siamo arrivati.
Trallaltro ora dovremmo essere al punto in cui, se non ricordo male, inizi a staccarti di più dalla trama della serie, giusto?
Beh, non vedo davvero l'ora di andare avanti con questa trama strepitosa, nettamente superiore a tutte le altre storie nel suo genere.
Buon lavoro

Recensore Veterano
23/03/21, ore 00:37

Ah! Ho adorato questo capitolo. Il POV di Sansa ti viene così naturalmente fluido, reale, che non si riesce davvero a pensare che non sia davvero lei a parlarti e tu la senta come faceva Giovanna, prima di te. Ci scherzo su ma ammiro davvero tantissimo questa tua bravura: scavi nella mente dei tuoi personaggi, ne estrapoli pensieri più profondi, più nascosti, le paure più tetre, le gioie più indicibili e poi, tu, le dici. Ho sentito perfettamente la frustrazione di Sansa per la vittoria, quello scombussolamento per essersi svegliata con l'odore del Mastino addosso, in quel momento di confusione in cui si è ancora a cavallo tra il sogno e la veglia. Si è sentita sprofondare quando ha saputo della vittoria dei Lannister - loro vincono sempre - e che Joffrey era ancora vivo. Perché "quelli come lui tornavano sempre, erano i buoni a morire", i buoni come gli Stark, come suo padre, come quegli altri uomini valorosi fatti fuori dai Lannister per il loro personale tornaconto.
Altra immagine che ho adorato è quando lei nasconde il mantello del Mastino: nel baule con il suo corredo, che sapeva di fiori, di legna e di neve, lei ci mescola l'odore di lui, come se in quei pochi centimetri quadrati i loro odori potessero fondersi davvero, diventare un tutt'uno, stare vicini.
La purezza di lei poi si sente in tutta la sua potenza quando sembra essere l'unica a rendersi conto che, al di là del cielo tornato limpido e della fine dei combattimenti, il giorno prima vi era stata una guerra; molte persone erano morte, altre erano ferite. La sento sentire il dolore di quelle tante famiglie e disprezzarne solamente una: quella che già la mattina dopo festeggiava senza ritegno, affiggendo molti manifesti alla superiorità dei Lannister, elargendo premi e riscuotendone. E Margeary (non l'ho scritto giusto nemmeno se pago) arriva nella Sala del Trono come se fosse il suo premio, quello di Sansa: parla flautata, con i suoi modi calmi e melliflui, una compostezza mimata ed accorta, lusinghe pronte a farsi accogliere dalle orecchie del Re, tanto sensibile alle stesse da non accorgersi della loro falsità (amo questi tuoi pensieri, ma già lo sai). E lei è lì, bistrattata, offesa, ripudiata di fronte a tutti nobili presenti al momento: non le importa. E tutto è così disallineato: nel mentre il suo cuore ed il suo stomaco scoppiano di gioia, anche Cercei le sorride. Perché è felice di essersi liberata di una nuora debole e non abbastanza capace di governare, come la crede? O è un sorriso perché sa che ha salvato quella giovane dalle mani perverse di suo figlio? I pensieri di Cercei sono troppo complessi per il mio cervellino a manovella, solo tu sai manovrarla come si deve (ma di questo ne parlerò nel prossimo capitolo).
Ho amato lo spontaneo e sorpreso "Che ha detto?" di Sansa, così sfuggito dalle labbra che ha paura anche lei di sembrare festante, per questo fugge dalla sala con il passo composto di una Lady, fregandosene delle parole di scherno delle persone intorno. Lei vuole essere soltanto al figlia di un traditore, vuole essere Sansa Stark di Grande Inverno. E riesce a mantenere la parte anche di fronte a Petyr, con cui appoggia le decisioni del Re, dopotutto lei è la figlia di un nemico prima e di un traditore poi (e non può esserne più fiera e felice). Lui la avverte e la mette in guardia, come sempre; come sempre, per instillarle quella paura per poi offrirle successiva protezione ed essere l'uomo della sua personale Provvidenza. Mi piace come questa volta sia meno incline a credere smisuratamente alle sue parole, non come quella volta al Giardino in cui l'aveva messa in guardia dal Mastino. Sa che Ditocorto prova un affetto sincero, per lei; trova anche della verità, nei suoi sorrisi. Ma nessuno ha più trame e più le mani in pasta di lui, ad Approdo del Re e non è sicura che metterebbe il suo bene sopra quello dei Lannister. Brava uccellino, dubita!
Come sempre, ti faccio i complimenti perché il personaggio di Sansa si sta evolvendo per molti aspetti e anche dai più piccoli dettagli fai trasparire quanto sia più smaliziata, meno impaurita, più capace di discernere il vero dal falso (ci stiamo lavorando, almeno). È un personaggio a cui stai rendendo davvero giustizia, noi che abbiamo visto solo la serie te ne siamo grati.
Ti lascio e ti mando un abbraccio grande!
A prestissimo

Recensore Master
22/03/21, ore 21:38

Ma se io le parti con Ditocorto le adoro! ** Riesci a caratterizzarlo davvero molto bene, immagino la difficoltà perché resta un personaggio particolarmente subdolo e ambiguo, non è facile trasporre i suoi pensieri e secondo me è un lavoro parecchio tosto.
Però qui mi è piaciuto un sacco, ha i suoi piani e non deve lasciare nulla al caso, sa che deve lasciarsi tutto alle spalle per raggiungere i suoi obbiettivi, anche la morte di Catelyn che in cuor suo ha sempre amato.
Ora però c'è anche la bella e ingenua Sansa, dove rivede in lei una Catelyn più giovane, anzi, oserei direi migliore, facilmente manipolabile e di sicuro ha più possibilità di starle vicino rispetto a Catelyn, dove fin da giovane era stata promessa a Ned e non aveva mai nutrito alcun sentimento romantico verso di lui. Petyr capisce che vuole Sansa al suo fianco sia perché è diventata l'unica erede di Grande Inverno, sia per la sua bellezza, ma per far tutto questo è necessario che si unisca a Lysa, la sorella minore di Catelyn.
Anche lei l'hai resa benissimo, è insopportabile e si capisce che non prova un gran affetto per la sorella, visto anche come reagisce per la sua morte e se non ci fosse stato Petyr, non avrebbe mai accettato di aiutare Sansa. Però non saprei, al tempo stesso mi fa pure pena, per la vita che ha vissuto e anche per la fine che farà in seguito. Anche se a questo punto mi domando se le farai morire in quel modo o se ti inventerai un'altra cosa, sono super curiosa!
Petyr non la sopporta e prova disgusto anche solo darle un bacio, però è un manipolatore fantastico e riesce con pochi giri di parole a fare in modo che Lysa accetti di ospitare Sansa da loro per poi darla in sposa a Robin.
E' stato un passaggio interessante e secondo me hai fatto davvero bene a trasporlo, i dialoghi sono ottimi così come anche la cura con cui hai raccontato del passato di Petyr e del suo coinvolgimento emotivo verso Lady Catelyn.
La scena finale poi l'ho trovata molto forte e d'impatto.
A me personalmente ha sempre interessato questo rapporto tra quei due.
Alla fine, seppur consapevole che tutto questo faceva parte del piano e che quindi la morte della sua Cat doveva accadere prima o poi, dopo aver gettato quella lettera nel fuoco non riesce a resistere e versa delle lacrime per l'amore che non è riuscito mai ad avere, consapevole che non la rivedrà mai più.
Hai reso molto bene questo suo lato struggente, rendendolo più umano.
Ma io la volevo nella serie una roba così, ti giuro.
Stai facendo davvero un ottimo lavoro e a questo punto attendo con ansia il prossimo capitolo per vedere quale sarà il pov e soprattutto come riuscirà a fuggire Sansa da quella situazione, visto che stai modificando diverse cose, ho mille teorie in testa ma per ora rimango in attesa.

Un abbraccio e ancora complimenti per tutto questo lavoro!

Recensore Junior
22/03/21, ore 21:00

La mia recensione sarà un po' lunga quindi preparati. Dunque, per intanto ti ringrazio per il pensiero che hai avuto nonostante tu non sia una persona che conosco direttamente, ma tranquilla, quando ti va o vuoi chiedermi qualsiasi info, scrivimi pure, non sei né un disturbo né una stalker, anzi ti ringrazio per avermi dedicato un piccolo pensiero in uno dei momenti più difficili e complicati della mia vita. D'altronde sei una persona che si impegna seriamente in tutto ciò che fa e avrai successo nella vita per questo, quindi, le mie aspettative riposte in te sul fatto che tu sia una delle persone che scrive meglio (mi riferisco ai giovani) (sto per essere dottoressa in Lettere quindi mi intendo molto di questo) beh, non sono state deluse, unite al tuo impegno e alla tua dedizione. Secondo punto: la tua pagina Facebook; l'ho cercata e ho visto Sansa per come l'hai immaginata cioè bellissima. Non ti ho aggiunta perchè non sapevo cosa fare, cioè non so se posti curiosità sulla storia lì per magari visitare la pagina ecc, e inoltre non volevo essere un disturbo quindi mi sono limitata solo a cercarla. Passiamo al capitolo: che dire? A me Petyr piace. È un personaggio molto ambiguo, vago e cinico, il più ambiguo, vago e cinico del mondo direi però a me piace. È molto complesso: il suo amare e nello stesso tempo essere così calcolatore ed egoista, essere possessivo e nello stesso tempo molto doppiogiochista, molto realistico come personaggio direi. Petyr ha amato Catlyn, è noto a tutti, però, non ha fatto nulla per salvare la vita almeno a lei alle nozze rosse. Nella serie TV non è stato esplicato il perchè ma adesso grazie a te abbiamo avuto questo retroscena. Dato che ti piacciono le domande te ne faccio una: nella serie TV Cat cresce con Ditocorto non prova nulla per lui e lo liquida proprio come hai scritto tu. Nel libro Petyr racconta a Sansa che Cat in fondo lo ricambiava e gli ha fatto dono di una cosa che una donna può dare solo una volta nella sua vita (allusione al fatto che Cat gli abbia dato la propria verginità). Ora come mai tu hai scelto di tenere la linea della serie TV e non del libro?? A mio parere avrebbe più giustificato l'ossessione di Ditocorto verso di Sansa, il fatto di volerla tutta per sé per poi tradirla e cederla ai Bolton solo per puro calcolo. Attendo un riscontro. In bocca al lupo e un abbraccio. Alla prossima! Dragonlips

Recensore Veterano
22/03/21, ore 19:24

effettivamente ache io rientro fra quelli che non hano mai sopportato Baelish. Sposare Lysa Tully è una punizione da poco per uno così, E poi ... "Lysa era brutta e stupida", sarà anche vero, ma da che pulpito?!
Lysa mi fa più pena, forse non era poi così brutta ma le sofferenze della vita l'hanno abbruttita sia dentro che fuori...e ora che pensa di poter essere felice, sappiamo che non sarà così. 
Comunque bel capitolo, che scava a fondo anche nell'animo di un tipo calcolatore e viscido (Sì, perchè io l'ho sempre ritenuto tale e anche questa lettura non mi ha tolto questa impressione) come Ditocorto. Certo che viene da dire,  poversa Sansa, concupita quasi esclusivamente da psicopatici!

Recensore Junior
22/03/21, ore 12:57

*_*
Non so cosa dire.
Ohhh Petyr!!
Non credevo che lo avrei mai detto...
Come commentare un capitolo così?
Sei andata avanti con gli eventi (perché tu non hai mai capitoli riempitivi) ma ce li hai mostrati dalla Valle e dal punto di vista di un uomo molto controverso.
Io non ho mai avuto antipatia per lui, a differenza di molti, ma di certo non avrei mai pensato di poter empatizzare con Baelish. Invece in questo capitolo riprendiamo parte di quello che ci avevi detto nel primo suo pov e riusciamo a capire cosa lo abbia spinto a diventare l'uomo che è.
Mi piace questo tuo mostrarlo dietro le quinte, farci vedere il suo carattere pratico che organizza, pensa, trama, e poi scivola però nella tristezza, perché alla fine anche lui è fatto di carne, e la morte di Cat lo tocca più di quanto vorrebbe.
La sua umanità traspare in maniera involontaria e vediamo un uomo diviso a metà.
Insomma, riesci a mostrarci cose di Baelish che sono davvero realistiche, IC perfettamente in linea con il suo personaggio e le sue azioni, ma che ci dicono anche aspetti di lui che non conosciamo o che non abbiano mai considerato.
Mi verrebbe da dire che tu sí che lo conosci... ^_^
Beh, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, letteralmente!