Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
12/08/21, ore 19:02

Cara Vanessa!
È un capitolo senz’altro intensissimo, questo, in cui troviamo in nuce ciò che Sansa diventerà: la fiera regina del nord. Il passaggio da nobildonna mite a regina inflessibile, però, è un percorso lungo che attraversa una sofferenza e una solitudine inaudite. Jeoffrey, con le sue pretese maligne e il suo sadismo malato azzera qualsiasi illusione e ha come unico elemento positivo il togliere a Sansa l’ingenuità che appartiene a chi è giovane e spera nel mondo. Lei si trova prigioniera di una fortezza in cui ha solo nemici, eccezion fatta per Sandor – di cui però, lei, non conosce l’amore – e Tiryon, del quale non può fidarsi. E Bealish, certo. Fingere e dissimulare nel lungo periodo in questo modo, ritrovandosi a essere la protagonista di messe in scena tanto macabre da inorridire persino Cuore di Mamma Cersei è devastante.

Rende folli, come hai ben detto, perché ciò che colpisce dell’accanimento di Jeoffrey è la sua inutilità. Se torturasse o impiccasse Sansa sarebbe più clemente. Invece vuole farla soffrire e gode del suo terrore. Il gesto disperato con cui Sansa si autoafferma privandosi della verginità è un momento crudo e intenso, ma assolutamente coerente con quanto preparato prima nei discorsi con Shae, con Cersei, vittime loro malgrado di una cultura patriarcale e maschilista che le considera come botti da riempire, merci di scambio, bersagli su cui sfogare l’ira del momento. Molto illuminante è anche quel prurito che spinge Sansa a spogliarsi degli orpelli che la rendono la futura regina di Westeros: strappa quella collana che sembra un collare e sembra anche un presagio, si leva gli abiti insozzati e rimane con se stessa, in un rito che potrebbe portare alla nuova Sansa. E ogni (ri)nascita passa, in fondo, per una crisi. Purtroppo devo concludere la recensione adesso, ma sappi che è stato un capitolo meraviglioso e che non vedo l’ora di proseguire – e che sarei potuta andare avanti per righe e righe, in questa recensione, giacché più vado avanti più la storia si fa pregna e articolata.
Un abbraccio e buon ferragosto, qualora non dovessi tornare da te prima,
Shilyss

Recensore Master
12/08/21, ore 12:26

Ciao Vanessa,
questo è il più bel capitolo che hai scritto fino a ora, almeno per il mio modestissimo parere.
Qui c'è tutto guerra, sangue, violenza, introspezione psicologica al limite della perfezione, sentimenti. Tutto è stato dosato e miscelato alla perfezione, nessuna sbavatura. Il ritmo è stato perfetto. Complimenti!
Mi è piaciuto come hai saputo gestire gli eventi della battaglia di Approdo del Re, attraverso gli occhi di Sandor Clagane e Sansa. Sono due diversi punti di vista, ma che danno un quadro completo della situazione. Sandor è lì nel bel mezzo della battaglia, come sempre non risparmi dettagli macabri della situazione, ma che la rendono reale, vivida. Sembra di essere lì assieme a lui. I suoi pensieri sullo svolgersi della battaglia sono perfettamente coerenti con il personaggio, e la cosa bella è che avrei pensato esattamente le stesse cose. Ma nel momento in cui la battaglia sta per raggiungere il suo apice ecco che cambi scena.
Torni da Sansa e da Cersei. Probabilmente te lo avrò già detto in passato, ma con alcuni personaggi riesci sempre a superarti. Cersei è una di questa. È una donna dura, aspra, incapace di provare sentimenti verso le persone, tranne che per la sua famiglia, ma al tempo stesso è sincera fino al midollo, quasi brutale, almeno per quanto concerne certi aspetti. Anche in questo frangente non risparmia l'ennesima lezione all'ingenua Sansa. Il mondo funziona esattamente come dice la Regina, al diavolo tutti gli stupidi dettami che inculcano le balie o le septe. Cersei sa come muovere gli ingranaggi e non si fa scrupoli a usare il suo corpo per raggiungere il suo scopo.
E poi ritorni dal Mastino e con lui al momento clou della battaglia: ovvero l'esplosione della chiatta contenente l'alto fuoco. Il Mastino è terrorizzato da quella terribile visione e fa poco o nulla per nasconderlo. Il suo risentimento è talmente tale che lo porta ad abbandonare il suo ruolo. Che muoiano tutti.
E poi c'è la parte finale con quel sogno, il suo desiderio, ma la realtà è sempre diversa dalle aspettative. Al momento Sansa non lo desidera, ma è anche vero che non lo teme. Lui è quasi sul punto di violentarla, ma si ferma in tempo, quando sente l'ultimo verso della canzone. E in quel momento capisce: come può star per commettere un gesto così riprovevole sulla persona che ama? No, lui non è un cavaliere, un lord o un finocchio, ma semplicemente ha compreso che prova dei sentimenti verso Sansa e questo la ragazzo lo capisce, altrimenti non avrebbe mai detto quella frase.
Ora mi chiedo, che strada intraprenderà Sandor?
Grazie per la bellissima lettura.
A presto.
Mask.

Recensore Master
11/08/21, ore 17:21

Ciao **
Okay fermi tutti, ADORO.
Davvero, mi sono piaciuti sia i pensieri di Sansa (per quanto sofferenti e tristi) che la sua conversazione con Sandor. Sansa non sa cosa ne sarà di lei, ne ha una vaga idea e per questo ha terrorizzato (soprattutto è ancora una bambina da questo punto di vista). Si è resa però conto che neò Mastino c'è qualcosa di diverso, anche se ha forse ancora qualche remora a fidarsi, basti vedere come nel finale è spaventata (con tutto quello che ha vissuto, come darle torto?), ma siccome lo sappiamo bene che non tutti gli uomini non sono Joffrey (non lui soprattutto), non le fa niente di male, anzi, lui la protegge, lo fa come può.
Continuerò presto, baci :*

Nao

Recensore Junior
11/08/21, ore 16:46

Eccomi qui, fedelmente legata a questa storia, sapevo che non ci avresti abbandonato!
Tra parentesi, questo capitolo è davvero fa vo lo so.
Non so è perché ti sei presa più temp, o a qui spazi davvero da una situazione all'altra con grande capacità e ci racconti scene complesse in maniera perfetta.
Mi piace tantissimo questo progredire dei disturbi di Lysa.
Insomma sappiamo che Baelish le da dei prodotti per farla dormire (e mi chiedo se non le dia altro) quindi forse, le sue sparate sono dovute anche a questo essere in un certo senso drogata.
Trall'altro non ho capito come cavolo abbia fatto a rimanere incinta se lui non la "tocca" da mesi...
Comunque, la parte più interessante è ovviamente quella finale.
Penso che lui avesse calcolato tutto.
Ha portato Sansa nella serra per darle qualche indizio su ciò che sta facendo, forse vuole renderla complice (come lei stessa ha detto di sentirsi) di quello che sta facendo a Lysa.
Quella scena durante lo spettacolo non penso che sia fortuita, lui è troppo attento. Ha fatto tutta una serie di cose per spingere Lysa a perdere le staffe davanti a tutti. Almeno secondo me.
Quello che invece mi da più dubbi è Harrold Harding. Insomma, sembra un ragazzo gentile, certo, vuole unire l'utile al dilettevole, ma non ci trovo nulla di negativo... Però non riesco a capire se sappia la vera identità di Sansa o no. Lei crede di sì, ma io non sono sicura, così come non ho ancora capito cosa voglia fare Baelish con lui...
Guarda, penso che con questa parte della storia a Nido dell'Aquila stai facendo davvero un lavoro incredibile. Sei dentro la storia originale, eppure la narrazione segue una strada diversa ma completamente a fuoco coi personaggi e il contesto.
Davvero tanti punti!
Al prossimo capitolo!

Recensore Master
11/08/21, ore 00:47

Ma quanto sono fighi i tuoi aesthetics? Ogni volta sono sempre più belli.
Ahh volevo proprio leggere il pov di Petyr, è anche un bel cambio di prospettiva, visto che nel capitolo precedente c'era il pov di Sansa, qui invece possiamo leggere di più le sensazioni e i pensieri di Baelish, nei confronti della ragazza, ma del suo piano in generale.
Come ben avrai capito, amo soprattutto i momenti di dialogo tra i personaggi e in questo caso, visto che in questo capitolo c'è un continuo scambio di battute tra Baelish e Sansa, non ho potuto fare a meno di adorarlo. E' proprio volato!
Mi piace come si sta esponendo Petyr nei confronti di Sansa, che comunque le fa intendere che tra di loro potrebbero anche parlare più liberamente e dire le cose come stanno, però Sansa resta sempre guardinga, insomma, si fida di lui, ma tiene sempre una certa compostezza e cura in quello che dice, e la cosa non può che far piacere a Petyr, così come anche a me lettrice, perché si vede che pian piano sta imparando bene come muoversi in questo percorso. Sta cambiando, a piccoli passi e avendo qui una strada molto diversa da quella "originale".
I tuoi capitoli non annoiano mai, sono sempre pieni di dettagli, discorsi o pensieri che arricchiscono il contesto e mantengono vivo l'interesse del lettore.
Petyr è molto difficile da rappresentare, rimango sempre dell'idea che è uno dei personaggi più ambigui e complessi da capire, per me è una gioia leggere questi capitoli incentrati sul suo punto di vista guarda. Aiutano anche a staccare un po' da Sansa e Sandor ed avere un punto di vista diverso, mi domando a questo punto se mai ci sarà un pov di Arya.
Petyr ha sempre una nota di riguardo per Sansa, la riempie addirittura di bei regali per ottenere la sua fiducia, ma ogni tanto...Non so... il modo in cui le si rivolge mi lascia sempre una sorta di ambiguità.
Ci sono delle sfaccettature in alcuni dialoghi che sembra quasi le stia dando qualche indizio, ma che per qualche ragione non vuole dire di più. Forse perché non è il momento giusto, o magari aspetta che ci arrivi lei. Così come Sandor con Arya, anche Baelish sembra volerla "allenare" per raffinare di più le sue capacità e adattarla a quel mondo.
So che non c'è da fidarsi completamente di Baelish, ma dal momento che stai gestendo la storia in maniera differente, sono curiosa di vedere cos'ha in mente per la povera Sansa, visto che da come le ha detto, non intende forzarla al matrimonio col cugino.
Ma anche li...Mmh... Non so. Sarà che diffido molto, ma staremo a vedere.
Intanto ti lascio questa recensione, e appena posso in questi giorni passo a continuarla così mi rimetto in pari, finalmente!
Buonanotte cara, a presto <3

Recensore Master
10/08/21, ore 23:23

Madonna Lysa riesci a renderla fastidiosa in un modo incredibile, insomma, perfettamente canon intendo.
Ero curiosa di vedere come se la stessa cavando in quel covo di matti, che almeno c'è di buono che non deve stare costantemente in ansia che la possano uccidere.
Qui essendo la "figlia bastarda" di Petyr è anche piuttosto isolata, ignorata, proprio perché sebbene abbia la nomina di Lord, non è visto di buon occhio da alcuni, molti lo temono addirittura. E ci sta pure, vista comunque la fama di Ditocorto, solo una come Lysa poteva tranquillamente dargli una fiducia tale da dargli addirittura quel titolo. L'ingenuità di quella donna, unita anche alla sua ignoranza e a tratti anche volgarità, la rendono un personaggio che si ti infastidisce, ma al tempo stesso ti fa pure pena.
Qua Sansa si sente al sicuro, ma comunque vede la differenza tra questo posto e dov'era cresciuta, nel posto ma soprattutto nelle persone, in particolare da sua zia. Il dialogo che si sono scambiate mi è piaciuto tantissimo e in effetti, da un personaggio come Lysa potevo immaginarmi di sicuro un terzo grado simile, una serie di domande sempre più incalzanti verso la sua "relazione" con Petyr, incentivando comunque la sua completa ossessione per quell'uomo.
Per tutto il tempo di quel dialogo confesso che sono stata un po' in ansia XD Temevo si facesse scappare una parola sbagliata e dentro di me pensavo: "Menti! Menti tantissimo!"
Per fortuna Sansa sta iniziando a giostrarsi bene le parole, ormai è talmente abituata a fingere e mentire per sopravvivenza da convincere la zia senza troppi problemi, complice anche il fatto che quella è talmente insegua e bisognosa di un uomo da rendere tutto ancora più semplice. Ma nonostante tutto si respira comunque un'atmosfera un po' tesa, Lysa è ingenua ma facile a scattare per una minima cosa.
Poi il figlio non è da meno, anche lui fastidioso al punto giusto, e devo dire che l'aggiunta del cugino mi ha piacevolmente sorpresa! Una bella trovata, soprattutto per il fatto che a differenza dei parenti sembra essere un ragazzo molto gentile e carino. Confesso che comunque Got mi ha insegnato a diffidare spesso quando le cose sembrano troppo belle, quindi staremo a vedere xD
I pensieri di Sansa, i suoi timori, il disagio, come sempre riescono a coinvolgermi pienamente, temo per la sua incolumità e sorrido appena leggo che ha un momento tranquillo e felice. Davvero un bel lavoro, ma poi tu mi fai finire il capitolo con l'arrivo di Petyr e boh, ora voglio sapere che diamine succede! XD
A presto, con tutta probabilità leggo il prossimo questa sera! <3

Recensore Master
10/08/21, ore 23:01

Carissima Vanessa, mi spiace tantissimo aver tardato così tanto per la lettura della storia, in questo periodo mi sto letteralmente incasinando e non sono buona a gestirmi il poco tempo libero per leggere/scrivere. Ma ora eccomi qui e questa settimana voglio assolutamente recuperare tutto quanto.
Mi sta piacendo molto questa sorta di parallelismo tra il percorso di Sansa con Ditocorto e quello di Sandor con Arya, anche perché, non so come succede nel libro, ma nella serie ci sono stati davvero pochi momenti, sono dei personaggi che assieme rendono tantissimo e qui stai li stai sfruttando proprio bene, la trovo anche un'ottima scelta per alternare momenti più di "azione" con Sandor, mentre quelli più "tranquilli", ma che si respira comunque un'aria sempre di pericolo. Ma torniamo al capitolo, l'ho divorato in tempo 0.
Secondo me tra tutti, forse Sandor è quello a cui il narco narrativo mi interessa di più ed è gestito davvero bene, si notano piccoli cambiamenti nel suo modo di fare, di pensare. Si, sempre a piccoli passi, ma è giustissimo così, è decisamente più realistico e rende tutto molto più naturale.
Ora, sono anche arrugginita dalla serie eh, quindi non so se la scena per riprendere la spada sia tua o o no, ad ogni modo mi è piaciuta, dialoghi e azione, le adatti benissimo al contesto proprio come se vedessi una clip della serie.
Arya è resa bene, impulsiva e con un bel caratterino, dalla lingua tagliente e con il Mastino sono una coppia tanto bizzarra quanto perfetta secondo me, anche le domande che lei gli fa e il suo modo di rispondere, lo adoro.
Sandor sta un po' facendo da maestro per la ragazzina, che a lei piaccia o meno, anche nei pochi dialoghi che si scambiano, cerca di metterla in guardia e di farle capire che non sempre si fa quel che si vuole, in un certo senso, Arya è un po' come Sansa, anche lei deve imparare a svegliarsi e pensare prima di agire e credo proprio che la presenza del Mastino sia utile nel suo percorso di crescita, mi piace questa scelta che hai fatto. La trovo interessante da sviluppare e potrebbe anche a formare Arya in modo leggermente diverso.
Bellissima la scena di azione del piccolo furetto con gli occhi del Mastino comunque, descrizioni come sempre davvero ben fatti.
Okay vado a leggere subito anche il prossimo a questo punto, perché ho appena letto che il pov è di Sansa e voglio subito sapere cosa sta succedendo ora.
Ottimo lavoro qui! A un po' <3

Recensore Master
10/08/21, ore 11:28

Cara Vanessa, comprendo che quando ci sono problemi che sorgono all’orizzonte, non ci si può concentrare come si vorrebbe, neanche per quanto riguarda le proprie passioni, in quanto le energie vengono completamente assorbite dalla problematica improvvisa. Quindi grazie per aver voluto portare a nostra conoscenza il problema, che ti auguro vivamente sia in fase di relativa definizione, e ti ridoni quella calma e quella serenità, principalmente per la tua vita privata, e poi per poter continuare in tranquillità il percorso della tua fanfiction, facendo felici i tuoi lettori che sanno, una volta di più, che tu voglia portare a compimento questo pregevole lavoro.
Venendo al capitolo, non posso che rimanere una volta di più stupita per la tua capacità di veicolare al lettore finale ogni più piccola emozione che fai vivere ai tuoi personaggi. In questo caso specifico abbiamo visto Sansa passare attraverso le forche caudine con l’incontro con sua zia Lysa. Dai primi istanti Sansa ha percepio che qualcosa in quella donna fosse sbagliato, confuso in quella sua mente gretta e meschina che le fa pronunciare un avvertimento nei suoi confronti. Tocco d’artista quel suo appellarla “Cat”, come se ci fossero, fra le due sorelle, delle questioni irrisolte che neanche la morte della povera Cat ha potuto annnullare. Un vago sentore di inquietudine pervade la mente di Sansa, che comprende quanto sia una ospite scomoda in quel castello, che sembra essere fuori dal mondo come la sua signora, la quale ignora tutto ciò che accade oltre lei, persa come è nella venerazione di quel marito al quale ha votato anima e corpo, ma che non la ricambia minimamente, anzi tende sempre più a mettere distanza fra loro. Sansa vorrebbe poter scappare. Paragona Lysa a Cersei nella sua mente. L’amore per i figli le accomuna, ma mentre Cersei era consapevole di che pasta fosse fatto Joffrey, Lysa non si accorge che il figlio che sta crescendo, petulante e inetto, non saprebbe governare la Valle. Una leggera vena di follia sembra tessere le vite di madre e figlio. E dopo l’abboccamento con zia Lysa, che ha avuto come argomento lo stare lontana da suo marito, finalmente Sansa pensa di poter ritrovare un po’ la se stessa che ha impersonato in quel luogo, con la compagnia del giovane Harrold, il quale è l’unico a parlarle in un certo modo, ma anche in questo caso deve ricredersi, poiché nelle parole del giovane vi è qualcosa di cui lei non afferra pienamente il significato, come se lui fosse al corrente di cose che la riguardano ma non potesse rivelarle.
E poi assistiamo all’incontro tra lei e lord Baelish in quel posto magico che hai creato, fra le erbe e i libri usati dai maestri. Luogo nel quale potersi perdere, ma anche ritemprare. Baelish sembra insinuare in lei che la conoscenza che può attingere dai tomi contenuti in quel luogo possa un domani tornarle utile.
E infine, ciliegina sulla torta, la scena finale, iniziata con la festa per portare a conoscenza tutti i signori della Valle che la loro Signora sta per mettere al mondo un figlio dall’uomo che sembra aver occupato ogni suo pensiero. La festa procede serenamente fino all’arrivo della compagnia teatrale. In questo frangente avvengono cose che mai Sansa si sarebbe aspettata, come l’essere tenuta in braccio proprio da Baelish, il cui comportamento è smaccatamente fastidioso per lei, con quel suo accarezzarla inappropriatamente, nonché problematico e altamente pericoloso, poiché ha attirato lo sguardo di quella folle della zia, la quale davanti agli astanti arriva a inveire contro di lei, nonostante gli avvertimenti di stare alla larga dal marito, facendola poi condurre nelle segrete di palazzo, senza che Baelish possa opporre alcunché. Se Baelish, sempre accorto come è, e sempre avanti di parecchi passi rispetto a tutti coloro che gli ruotano intorno, si è comportato con una tale noncuranza, un motivo ci deve pur essere, forse proprio per portare al limite la situazione con sua moglie, che già di suo non appare molto centrata, al fine di giungere a compimento di un suo piano per sbarazzarsi di lei, dimostrando a quanti erano presenti al ricevimento, quanto la loro signora non fosse in grado di poter dirigere la Valle come si sarebbe dovuto. Ma questi sono solo sospetti che mi sono sorti leggendo ed è meglio che attenda la tua narrazione che ad ogni passaggio mi coinvolge sempre più.
Ti aspetto presto e ti mando un augurio di serenità.

Recensore Master
09/08/21, ore 12:18
Cap. 3:

Ciao, eccomi di nuovo qui!
Cavolo, certo che Joffrey lo rendi particolarmente bene, viene proprio voglia di prenderlo a schiaffi come minimo. Mi piace anche come rendi Tyrion, lui è il mio preferito e i suoi dialoghi con Sandor sono magnifici. Tyrion ci ha provato a dare un suggerimento in modo che il re possa "distrarsi", ma l'ingrato compito di andare in un bordello tocca a Sandor, il quale però si rende conto di sentirsi strano per aver rifiutato le attenzioni di una prostituta. Sansa mi fa tanta tenerezza ed è davvero un uccellino da proteggere <3 In quanto moglie di Joffrey sa che per molti versi non ha scelta, il suo è un compito ingrato. Comunque mi ha fatto sorridere Snador quando afferma di non essere la "balia" di Joffrey. In effetti deve essere già abbastanza palloso fargli da guardia del corpo. Sandor vuole stare fuori da certi affari, ma sono sicura che non sarà così e che invece proteggerà Sansa quando ce ne sarà bisogno.
A presto, non vedo l'ora di andare avanti ^^

Nao

Recensore Junior
09/08/21, ore 08:49

Allora ci seiiiiiiii!
Credevo ci avessi abbandonati anche tu 😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭
Posso sopportare l'idea di non finire i libri di Martin, ma non questa storia!!!
Meno male che è stata solo una cosa temporanea. Trall'altro mi dispiace molto della situazione che ti è capitata... Coraggio!
Per quanto riguarda il capitolo, mammamia! fammelo dire. Una cosa assurda. Intanto è uno dei tuoi capitoli più lunghi (della serie, ci hai fatto aspettare ma ne è valsa la pena) e poi davvero non mi aspettavo tutto questo movimento.
Dopo un paio di capitoli di preparazione, in cui ci hai spiegato un po cosa stava succedendo, ecco che capiamo cosa ha in mente Petyr.
Che dire, lui è un genio assoluto!!!
Il modo in cui porta tutti a fare esattamente ciò che vuole è affascinante, forse per questo è uno dei miei personaggi preferiti.
Ma complimenti a te, perché tutto questo non compare nello show e nemmeno nei libri, e il fatto che sia tutto così perfettamente IC, realistico e ben concepito, ti fa davvero tanto onore.
Ormai non esagero se dico che questa storyline è più bella persino dell'originale.
So che Martin non ama le ff, ma secondo me, se mai leggesse questa, non potrebbe far altro che sentirsi onorato di averti ispirata.
Nella speranza di leggerti presto ti mando tanti bacetti.

Recensore Veterano
08/08/21, ore 15:01

Eccomi ancora. Credo che questo sia, a mio avviso, il capitolo più violento e bruciante di tutti quelli che ho letto fino ad adesso. Ce ne sono stati di intensi e bellissimi, alcuni a livello umano, altri a livello di violenza e morte, ma questo è sicuramente quello che più mi ha “disturbata”. So che non ti offenderai di questa parola perché so che questo era esattamente il tuo intento. L’inizio morbido, le paure di Sansa di giacere con Jaime, la stessa che prova lui, la differenza di età così grande e quelle discrasie si riversano alla fine con tutto il loro stridio, la loro follia. Davanti c’è davvero l’orrore di una violenza che non si vuole, di una consumazione carnale estranea, della differenza di età che è folle perché quella davanti a lei è solo una bambina. C’è la pazzia di un uomo che gode della violenza altrui, a cui servono scenari macabri e folli per eccitarsi. Che non sa essere un uomo ed un re normale, che si bea della vicinanza e del potere e del dovere che gli è dovuto per trascinare anche altri in quella sua messinscena tragica. Ha sempre lasciato a metà il discorso di Sansa, non è mai riuscito a farle ciò che avrebbe voluto: adesso che non le deve più il rispetto che si deve ad una promessa sposa, adesso che umiliando lei può umiliare suo zio, può dimostrare il suo potere, solo quello può fare. Può offendere la sua anima, la sua bellezza, il suo ruolo e può farlo credendosi impunito, impunibile. E tutto questo orrore, rende solo conto della tua bravura nello scendere anche nelle menti più perverse, nei rigagnoli che spurgano le cose più macabre e tremende. E tutto questo creando un gioco di contrasti con le parti iniziali: ci sono pensieri che sono indicibili e terribili, per Sansa. Solo quello di aprire le gambe per giacere con suo marito le fa avvampare il viso! E Jaime pensa a lei come una bambina, poco più grande di sua figlia, e non vuole usarle violenza, non vuole che sia uno stupro quel suo concepire un figlio. Si ritrovano in uno primo momento di intimità e sincerità, uno scambio di battute sincero e schietto che li aveva forse fatti avvicinare un po’. E poi Maergery, quel richiamo, la sua unica amica, il suo unico appiglio a separarla dalla solitudine… travolto da quella che è la solitudine più nera, quella della trappola, quella della sensazione che nessuno potrà salvarti.
Che potenza, questo capitolo. Davvero. Sei superba nel descrivere questi momenti lasciando perdere perbenismi e edulcorazioni: cruda, come è la realtà, cruda come deve essere la descrizione di tali scene di orrore. Cruda e violentissima, dritta alla testa, allo stomaco e al cuore. Brava Vane, brava davvero.
Ti abbraccio
(Recensione modificata il 08/08/2021 - 03:03 pm)

Recensore Veterano
08/08/21, ore 12:34

Sembrava impossibile ma… eccomi, eccomi di nuovo da te. Oggi mi sono presa una giornata per tornare a dedicarmi a totalmente a quello che amo e, quindi, per prima cosa mi sono fiondata qua. Quanto mi è mancata questa storia? Quanto mi è mancato il tuo modo di scrivere e descrivere luoghi, odori, emozioni in modo così vivido da farti sentire di essere presente, di essere lì a sbirciare conversazioni sussurrate e sogni da cancellare? Troppo. Mi era mancata troppo! E dopo questo inciso un po’ nostalgico, veniamo al succo: quanto sei brava. La tua scrittura è cresciuta in maniera esponenziale dall’inizio della storia, i tuoi personaggi con te, nella loro incessante voglia di cambiare, in quella fissità che non conoscono e che li fa tramutare ogni volta, cambiare sempre, imparare lezioni, perdere e vincere qualcosa ad ogni nuovo avvenimento. Così è stato per Sansa: Sansa che è ancora la ragazzina impaurita, quella che si sorprende del freddo della mano d’oro nel marito nel letto ma quella che di notte sogna mani molto più ruvide e calde a risalirle le cosce. Sansa che ha visto quanto può fare male il dolore di un’illusione ma non per questo, come Tyrion le ha consigliato, perde la speranza: quel giullare a cui ha salvato la vita, può salvare la sua? Ci crede e non ci crede, pensa ad una via d’uscita in caso fosse scoperta ma fa i bagagli e mette dentro non solo quello che è utile ma quello che rimane nel suo cuore. I ricordi di sua madre, quelli di suo padre… e il mantello? Jaime arriva ad interrompere il flusso di pensieri dell’importanza di quella cappa insanguinata. E, lontano, pure Sandor fa i bagagli: lui non ha esitazioni. Basta la luce dell’alba ad illuminare la realtà, quella che per quelle poche settimane si era cercato di nascondere: lui non appartiene a quella vita, al grigiore umido della quotidianità. “Non è questione di tempo, lui è altro”. E non possono bastare le lacrime e le suppliche di Lydia (mi è dispiaciuto troppo vederla così), perché lui non sa abituarsi alla familiarietà, ad una normalità imposta, a giorni che si susseguono uguali, senza spinte e senza sproni, senza spade e sangue e morte e dovere. Quel dovere che lo fa frizzare, quella voglia di vendetta che ancora lo anima. Anzi, che si riscopre a trovare dentro di sé, più vivida e gonfia che mai. Ho trovato bellissima la sua riflessione sul rapporto con il fratello, che in qualche modo fa da ponte anche alle differenze che scorge tra le due sorelle Stark, agli antipodi (siamo tipo io e te ahahah). Sei bravissima a sviscerare le emozioni non dette, perché alla fine tu ce le racconti come anche gli stessi personaggi non sanno di pensarle. L’odio e la voglia di vendetta verso Gregor sono sorte dalla storia come acqua che ribolle da un tombino, dopo un acquazzone che non cessa da giorni e giorni. In questo caso, da una vita. Non si è fermato a pensare a quel dolore, quel dolore è semplicemente comparso, è esploso e lui lo ha fatto suo, lo riconosce e lo trattiene. Mi è piaciuto anche molto come Sandor saluti Lydia, prima di andarsene, ovvero lasciandole il suo vero nome. Giochi molto sui nomi, sul loro utilizzo, come Jaime che è ancora “mio lord” per Sansa, che non riesce a pronunciarlo perché non sente di essere tanto vicina a lui da poterlo fare. Come se pronunciando il suo nome proprio lei azzerasse distanze che invece vuole che permangano vivide fra di loro. Così Sandor quelle distanza può azzerarle solo quando metterà chilometri in mezzo a loro. Come se quelle settimane, a partire dal suo nome, fossero state solo una farsa – lo sono state, alla fine.
Bellissima anche la storia dell’incontro e dell’inizio del viaggio con Arya: lei è splendida, proprio come l’ho sempre immaginata dalla serie, non avendo letto i libri (lo sai che per me esiste solo la tua storia e quello di Martin è un canovaccio, vè?). Mi piace pensare che lui l’abbia salvata per Sansa, perché anche se ormai rassegnata alla sua morte, un giorno possa stupirsi e sorridere nel vederla ancora viva (“benché incline a mettersi in situazioni potenzialmente letali” – adoro!).
Beh che dirti, mia rossa pazza, complimenti. È stato bellissimo e rassicurante tornare qui, tu sei di una bravura incredibile e spero che ogni piccolo tormento personale che stai vivendo, si risolva a breve. Perché si sa, quando ci si accorge di tanta grandezza, si prova sempre ad oscurarla.
Ti mando un abbraccio grande.

Recensore Master
06/08/21, ore 18:35
Cap. 2:

Ciaoo **
Rieccomi da queste parti. Aaah, il POV della mia amata Sansa <3 Mi piace molto come la rendi, il suo senso di umiliazione e frustrazione... tutti i suoi sogni innocenti sono andati perduti, e pensare che è solo una ragazzina.
E ora abbiamo il buon vecchio Petyr, un altro personaggio che mi piace molto anche se sa essere un gran bastardo. Se da un lato Petyr sembra che cerchi di avvisarla, da un lato assume il tipico atteggiamento del "Devi essere tu a non provocarlo", atteggiamento che ahimé hanno in molti pure adesso. Purtroppo sappiamo bene quanto Joffrey sa essere fuori di testa, a prescindere da cosa dice o fa Sansa. Questo Petyr nonostante tutto mi risulta molto affascinante e di sicuro sa cosa dire, dopotutto qui Sansa è ancora giovane e per molti versi ingenua... un po' viscido comunque, direi perfetto.
Ci sentiamo presto (:

Nao

Recensore Master
31/07/21, ore 21:00
Cap. 1:

Ciao (:
Vedendo il tuo profilo sul post del giardino mi è venuto in mente che da un po' volevo iniziare questa storia. Il Trono di Spade è stata la mia ossessione per parecchio tempo e ci ho pire scritto fanfiction, ora è tanto che non ne leggo. Io adoro Sansa, lei è (insieme a Tyrion) il mio personaggio preferito. E a proposito dei personaggi, direi che qui sono stati resi davvero bene. Il capitolo si apre con una descrizione di ciò che è successo e presenta la situazione in cui ci troviamo al momento. Joffrey è esattamente come dovrebbe essere, fuori di testa, odioso e meschino, ovviamente non si fa scrupoli ad umiliare Sansa e a farla sentire malissimo (non basta già il fatto che si trova lì con lui e che nella sua famiglia stanno cadendo tutti come mosche, no no). Tra l'altro è tutto dal punto di vista di Sandor, altro personaggio che adoro (che poi Sansa è sempre stata il mio jolly perché la shippo con tipo TUTTI i personaggi), comunque è davvero bello vedere come uno come Sandor, che nella sua vita ne ha fatte, si sia fatto scrupolo e abbia pensato "Non ho fatto niente e sono rimasto a guardare". Non solo, credo che Sandor da Sansa sia già rimasto ammaliato. Io penso che lei sia un bellissimo personaggio con una grande evoluzione, una delle poche cose che amato in mezzo a quello sfacello delle ultime stagioni... comunque adoro i what is e sono curiosa di vedere come percorrerai la storia (tra l'altro mi congratulo per il coraggio, perché seguire il canon di una storia per modificarlo sa essere stancante, specie per una serie come GOT che ha mille mila intrecci). Spero di andare presto avanti, intanto metto la storia tra le seguite, baci baci :*

Nao

Recensore Master
31/07/21, ore 12:14

Cara Vanessa,
finalmente riesco a ritagliarmi un momento per passare – più vado avanti, più questa storia mi piace, te lo confesso, anzi, credo di avertelo già detto a più riprese. L’idea della collana è stupenda. Un gioiello bellissimo, prezioso e magnifico, che però, quando viene indossato, fa sembrare il collo di Sansa reciso, generando una similitudine amarissima con la fine di molti Stark. Rende benissimo l’idea – molto più che nella serie – di come lei sia imprigionata in una gabbia dorato. Il presagio della sua fine è inscritto nella collana che, però, è magnifica, regale e preziosa. Se ne accorge lei e se ne accorge anche Sandor – di più, se ne accorge tutta la sala.

Jeoffrey anche è un personaggio reso molto bene. Folle, può scegliere, talvolta, di apparire quasi normale, ma è sempre una farsa. Sottolinei sempre, ricordandolo al lettore, come sia bello e attraente, come sia un oratore consumato nonostante la giovane età, come sia bello in maniera oggettiva, seppure la sua mente sia concentrata e dedita al sadismo e nulla più. Ci vuole una spiccata fantasia per dedicarsi alla rovina delle prostitute di Petyr, per ideare una collana che è un macabro omaggio (per non parlare dell’orrore con cui chiudi il capitolo). Da sovrano viziato e indegno qual è se ne frega altamente della Fortezza e di Approdo e dell’invasione dello zio Stannis e sperpera, incurante di tutto, solo per soddisfare le sue voglie.

Molta parte del capitolo è giocata sull’orrida consapevolezza che Sansa è una fattrice, un ventre su due gambe. Il suo unico scopo – ma questo è stato il destino di tutte le sovrane, in fondo, è perpetuare la stirpe. Ma affinché ciò avvenga c’è il problema della consumazione, odiosa date le abitudini e le incapacità tecniche di Jeoffrey, odiosa perché ad agire dovrebbe essere Jeoffrey e odiosa perché Sandor è geloso marcio di Sansa. Non ha ancora ammesso di amarla – ma adoro questo dettaglio e lo trovo profondamente ic – ma la ama, si capisce, lo sa Tiryon e lo sappiamo noi. E la scena in cui le fa indossare la collana è sensuale al punto giusto – l’ho amata anche per quello che in entrambi provoca. Sansa, per esempio, si rende conto che il gesto è inopportuno, ma capisce anche che l’orrido difetto del viso di Sandor è diventato irrilevante, non lo vede più. Vede il resto – lo sta capendo, lo sta apprezzando. Non vedo l’ora di proseguire, mia cara, e ti abbraccio forte – perdonami se ultimamente ho latitato!
Un abbraccio,
Shilyss