C’è sempre qualcosa di confortante nello svegliarsi durante la notte, nella lenta risalita della mente dalle accoglienti tenebre dell’incoscienza ad un corpo ancora intorpidito, avvolto da coltri tiepide; è piacevole ascoltare per qualche istante la quiete del palazzo, osservare l’oscurità attraverso le proprie palpebre chiuse, contemplando la rassicurante certezza di poter a breve sprofondare nuovamente in un sonno indisturbato.
Quella notte, tuttavia, quando mi accorsi che il mio sogno era svanito da qualche parte fra la mia anima e il cuscino, non riuscii a stringere a me le coperte con assonnata naturalezza; vi era qualcosa di diverso nella stanza, come un’attesa nel silenzio, un’aspettativa nel buio.
Storia scritta per il contest "Io ti ho creato e io ti... incontro" indetto da Slappy, che proponeva (e un po' imponeva) la tematica dell'incontro autore-personaggio.
Il personaggio di riferimento è Sorot di Besali che compare in "Amare i propri demoni. Rappacificarsi con sé stessi. Per non impazzire." Ovviamente chi dovesse leggere questa storia senza aver prima visionato l'altra si troverebbe in difficoltà con alcuni passaggi, ma credo possa essere letta anche da sola.
Attenzione, si tratta (pur con rispetto) il tema del divino.
Autore:
Entreri | Pubblicata: 28/04/13 | 28/04/13 Rating: Arancione | Genere: Introspettivo | Capitoli: | Completa
Note: Nessuna | Avvertimenti:
Categoria:
Storie originali >
Fantasy |Leggi le
16 recensioni