- Sesso -
- Come? –
- Il sesso è la risposta a tutto -

La battaglia di Hogwarts è finalmente finita. Si contano le perdide. Si esulta per la vittoria. E si cerca la solitudine.
[Storia classificatasi terza allo "Scrivi la tua fanfiction- Contest" indetto sulla pagina di Facebook *• • Harry Potter• •*]

[[Tosho Daimosu/General Daimos]]
Dedico questa breve flash fic al personaggio (?) di Keiji, il padre di Kyoshiro, che è stato messo solo per creare la stori a drammatica (piena di falle di sceneggiatura) al poeta riccioluto.
Comunque, è un breve squarcio introspettivo sui suoi pensieri, poco prima di essere investito dall'automobile.

"Eccomi qui... come ogni sera ultimamente mi ritrovo in camera mia a fissare quella foto.
La foto del team7."
Quali sono i pensieri che avvolgono Sakura, dopo che Sasuke s'è n'è andato e decide di diventare allieva di Tsunade-sama ? Ho pensato di scriverli tramite una pagina di diario, con un pizzico di paring tra NaruSaku e SasuSaku... Buona lettura!

Mentre leggevo un passo di "Foglie d'erba" di Whitman, non so perché, ho pensato al terribile naufragio della nave Sewol, in Corea del sud.
Ho provato a mettermi nei panni di uno di quei poveri studenti e a immaginare i suoi pensieri, anche se ho cambiato le cause del disastro. (nella mia rielaborazione il naufragio è per una collisione con una petroliera, nel caso reale è stato un problema della nave)

[[Sulle lagune/Giovanni Verga]]
Nuovi singhiozzi straziarono il suo petto. Le circostanze l’avevano condotta a quella decisione.
Eppure, perché il suo cuore piangeva?
Con un tonfo, il corpo cadde nell’acqua e il gelo, implacabile, si abbatté su di lei.
(storia nata da un esercizio letterario, per sbloccarmi dopo un periodo di stress)

11 settembre 1889.
Clarissa Hyde viene uccisa per ben quattro volte nel giro di 24 ore.
12 settembre 1889.
Clarissa Hyde scrive cinque lettere, una per ogni omicidio più una per l'investigatore di Scotland Yard che sta seguendo il proprio caso per spiegargli la dinamica dei quattro omicidi combinati, ma soprattutto per rispondere alla vera domanda: come può una donna morta scrivere delle lettere?

Galileo Galilei, tormentato dalla febbre sul letto di morte, rivive uno dei momenti più tragici della Storia della sua città natale, Pisa: la distruzione del suo porto ad opera di Genova in seguito alla sconfitta nella battaglia della Meloria.
Storia ispirata al contest "Viaggi nel tempo" indetto da Artnifa sul Forum di EFP.
✠ Vincitrice dell'Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale agli "Oscar della Penna 2024" indetti sul Forum Ferisce la Penna.

Questa storia è ciò che è accaduto secondo me. Racconto quello che è accaduto dopo la seconda stagione e prima della terza. In più ho aggiunto dei retroscena che spiegano eventuali errori temporali che non sono stati spiegati nella fiction.

Quando tutto è stato fatto e detto, non resta che tirare le somme e andare avanti, portando con sé tutto quello che, di buono o di cattivo, ci ha lasciato l'ultima avventura. Una raccolta dei pensieri e delle sensazioni dei protagonisti di Luxastra, al termine dell'ultima stagione.
La serie si basa su una campagna di gioco di ruolo con ambientazione originale, pubblicata su Youtube, sul canale Inntale.
1. Se potessi sfiorarle ancora - Letho
2. Che almeno sia servito - Galgith
3. Un lungo estenuante incubo - Dalia
4. La fiamma che arde - Shiran
5. Consolarti ancora - Hann
6. Senza ripensamenti - Rendar
7. Solo uno - Alastor
8. Sul filo - Boris
9. Il lavoro che c'è da fare - Kenshi

Quel maledetto giorno dell'anno 845 l'umanità ricevette una lezione che non dimenticò facilmente . Capirono quanto l'orgoglio non li avrebbe salvati e quanto fossero piccoli di fronte alla ineluttabilità del fato. Persero tanto ma ebbero anche il dono di capire quanto l'amore materno potesse superare qualsiasi finitudine .

Risuona la campana nei corridoi.
La luce si accende.
Il passo delle guardie echeggia, come un tuono.
I due uomini attendono, i volti seri e statuari.
Non hanno paura.
[Dedicato alla vicenda di Sacco&Vanzetti]

"Si chiese cosa avrebbero pensato nel vedere un compagno a terra, privo di vita, solo per darsi dell’idiota il momento dopo.
Sono dei robot, Schmidt. Dei fottuti robot. Loro non pensano e non si rattristano quando un amico muore.
…vero?
A giudicare dal secondo strillo che seguì dopo poco, non ne fu poi così sicuro."

Conosciamo tutti Tate Langdon e ciò che ha fatto, ma lui cosa ne pensa a riguardo? Ecco la sua ultima lettera a tutti e per una volta cercheremo di vedere il mondo dal suo punto di vista. Forse ci sorpenderà sapere che non era così matto.