[Lost in Austen ]
Martha giovane studentessa, dallo spirito forte e autoritario, si perde nella lettura dei romanzi di Jane Austen su consiglio della propria compagna di stanza. "Mansfield Park" è il romanzo che la lascia senza parole, quel tipaccio di Henry Crawford proprio non le piace... peccato però che succederà qualcosa che le farà cambiare idea.
(Questa storia nasce in ispirazione al telefilm "Lost in Austen")

Mesi e mesi in cui cercava di trattenersi, ormai era al limite.

Partecipa alla 26 prompt challenge del gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart [https://www.facebook.com/groups/534054389951425/] 8/26 Sfogo
What if dell'episodio 6x08 "Il nido del cuculo"
Don Flack viene aggredito sulla metro e riporta delle ferite più gravi del previsto. Mac gli fa visita in ospedale e scopre il vero motivo del suo comportamento sconsiderato.
Titolo e citazioni sono presi dalla canzone "Iridescent" dei Linkin Park [ https://www.youtube.com/watch?v=0NOIQxcCzzI]

Era facile sollevare lo sguardo e fissare la terra in lontananza, stupirsi di quanto fosse stato semplice abbandonarla dopo tutto quel tempo per una missione che forse era fallita già in partenza. Ruki non aveva idea se la sua ricerca avrebbe dato i suoi frutti, ma era troppo testarda per non tentare, per smettere di arrancare da sola in uno degli assurdi settori di Digiworld. Era anche troppo testarda per scostarsi davanti ai fasci di luce rosa. Aspettava anzi che uno di loro la colpisse, confidando che il destino potesse mandarla sulla strada giusta, dato che lei non aveva idea del punto da cui cominciare.

O forse solo io.
-Sanji kun- mi richiama, facendomi voltare il viso e fissarla, una mano sulla maniglia della porta del retro del Baratie, l’altra abbandonata lungo il fianco.
Schiocca le labbra truccate, ruotando lo sguardo a terra in cerca delle parole giuste.
Ma non ci sono, le ho cercate anch’io e lì, nel retro del ristorante non ci sono.
-Non dire nulla- torno a voltarmi, incamminandomi veloce –Non dire nulla!!!!- mi ripeto con maggior rabbia, lasciando la via e correndo lungo la strada...

In un giorno come gli altri,Kai fa un incontro...speciale! ^__^

Dicono che il destino non si possa cambiare,ma se prorpio esso decidesse di cambiare?
Protagonisti:Cloe Stor e Niall Horan
-proprio non capisci vero?-
-cosa che mi odi?-
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-non ti sei mai comportato cosi con me-
-lo so-
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-scusa non volevo...-
-cosa?rendermi felice?-
Vi ho incuriosito?Leggete la storia vi piacerà ;)

Ciao a tutti, sono Matatagi Hayato e rieccoci qui con un'altra FF.
Questa FF è ispirata alla WebSerie dei The JackaL: Lost In Google.
Scusate se si ripeteranno i nomi dei siti ma per quelli non esistono Sinonimi e quindi scusatemi...
Detto ciò, si sta avvicinando Natale...E non me ne frega.
Buona lettura

Quando il mondo ti crolla addosso cosa sei pronta a fare per chi ami?

Questa storia si ispira ai fatti accaduti a un mio personaggio del gioco di ruolo Vampiri: la Masquerade durante l'ultima avventura, durante la quale ha dovuto infiltrarsi nelle file nemiche per portare al suo "datore di lavoro" la testa del loro capo... salvo scoprire che egli altro non è che il suo amnte!

“Charlotte era fuoco e Luke il bastoncino di legno che si lasciava incenerire ogni singola volta. Il carattere mansueto di Luke e poco propenso alle liti accozzava con quello irruento e dinamico della ragazza in costante ricerca di esperienze e guai.”
***
“La delicatezza di Luke destabilizzò Charlotte come nessuno aveva fatto prima; aveva tenuto gli occhi chiusi tutto il tempo e aveva respirato a pieno e profondamente. Attrasse la ragazze a sé prendendola per i fianchi, ricominciò a baciarla dapprima con la stessa pacatezza di prima e poco dopo anche Luke si lasciò avvolgere dall’eccitazione del momento e il bacio perse tutti i suoi connotati precedenti.”

Era come stare all'inferno terrestre, un inferno che solo lei viveva e solo lei poteva sentire. Un inferno dei sopravvissuti. Senza di lui, la sua vita si era trasformata nel suo abisso. Nella cosa che l'avrebbe uccisa, logorata.
Ma lui era davvero il suo angelo, oppure era solo il diavolo con le sembianze angeliche? Non sapeva rispondersi nemmeno lei.

''Era una donna, poco più ventenne, davvero affascinante e misteriosa. La sua pelle così chiara al profumo di vaniglia risplendeva sotto i tenui raggi del sole; gli occhi grandi e blu come il fondo dell'oceano, circondati da alcune lievi lentiggini e ingranditi da lunghe e spesse ciglia, le donavano un'aria sbarazzina, come quella di una bambina. I capelli nero corvino le incorniciavano perfettamente il viso magro e dalla forma allungata per ricadere all'altezza delle spalle leggermente mossi. Le sue labbra erano sottili e morbide allo stesso tempo, leggermente colorate dal rossetto color mattone. Le mani piccole e affusolate giravano freneticamente le pagine ormai ingiallite di quel libro.''

Oneshot scritta per il contest indetto da The Heartagram Path in occasione del trentacinquesimo compleanno di Ville.
Tratto dalla storia:
"Appoggiò le mani sugli infissi chiari, distendendo le braccia – i tatuaggi sulla pelle sembrarono animarsi di vita propria, danzando sui muscoli affusolati, e gli occhi intelligenti di Edgar Allan Poe raffigurati sulla sua schiena si contrassero al movimento delle scapole."

Alessia Monte è una grande fan della saga di Harry Potter.
Si è trasferita da poche settimane a Londra, dove finisce di leggere la saga, addormentandosi con "Harry Potter e i doni della morte" stretto al petto. Quella notte fa un sogno strano, il cui protagonista è un misterioso ragazzo.
Al suo risveglio si trova catapultata nel mondo di Harry Potter nel 1944, un mondo dove lei è iscritta ad Hogwarts e andrà alla stazione di King's Cross come tutti gli altri maghi.
Ad Hogwarts la sua vita si intreccerà con quella di un ragazzo che di ragazzo ha ben poco e Alessia scoprirà cose di se stessa che avrebbe preferito non conoscere.
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DAL PRIMO CAPITOLO:
«Ehm… chi sei?» chiesi.
Lo sguardo penetrante del ragazzo mi stava imbarazzando non poco.
«Dovrei essere io a chiedertelo.» replicò lui senza smettere di guardarmi «Non ti ho mai vista prima e sono sei anni che frequento Hogwarts.»
Già, in effetti…
«Ok… Sono Alessia. Alessia Monte.» dissi tendendogli la mano.
Lui la strinse.
«Io sono Tom Riddle.»