La pelle lattea e il corpo snello, i capelli neri come la notte a incorniciarle l’ovale del viso, scendendo lungo la schiena scoperta in morbidi ricci, le braccia lunghe e flessuose, i piedi piccoli e scalzi. Sentendosi forse osservata la donna alzò gli occhi e li puntò verso di lui. Uno sguardo fugace, l’ombra di un sorriso e l’indice sulle labbra rosse ad intimargli di fare silenzio. Poi si voltò e scomparve, lasciando Massimiliano incredulo e disorientato. Aveva sognato o cosa?
[La storia partecipa a Il Contest dei Cliché indetto da Exoticue]

Il lavoro di antiquario di Hendrick Van Der Elst lo porta ad incontrare molti appassionati d’arte. Ma anche emeriti incompetenti in cerca di facili guadagni.
Storia partecipante alla Original Challenge "La Scala e... la Drabble" indetto da Original Concorsi.

Possono due persone cresciute in modi completamente diversi e con caratteri diametralmente opposti andare d'accordo?
Può una ragazza con qualche problema nel gestire la sua aggressività sopportare un ragazzo presuntuoso e decisamente detestabile?
Durante una vacanza al mare Malia incontra uno strano tipo con cui instaura uno strano rapporto. Dopo le vacanze però non sa come ritrovarlo. Riuscirà Scott ad aiutarla senza sapere nulla di lui?

-Vorrei rimanere per sempre così.
-Lo hai già detto.
-Voglio ripeterlo. Voglio davvero poter stare così all'infinito.
-Lo sai che non è possibile.
-E perché no? Ti ho appena detto che non ti lascerò mai andare.
-Ma prima o poi dovrai staccarti da me. Dovrai lasciare passare il tempo.
-E se io volessi bloccarlo?
[MyungJong ♥｡] ～

Salve, ho deciso di RIpubblicare questa fanfiction perchè ho cambianto nome e account. RIASSUNTO: Era sua moglie a fargli il nodo alla cravatta ed ora che lei se n'è andata, dovrebbe imparare ad annodarsela da solo. Ad ogni costo. Ma non è così semplice e la sorte sembra accanirsi contro di lui

John la guardò, esterrefatto, rivolgendosi poi al detective: “Non dirmi che sei qui per questo Sherlock! Sul serio vuoi discutere ancora della cravatta?”
Sherlock assunse la sua tipica espressione - come fai a non capire una cosa così elementare?- anche quando elementare lo era solo per lui. “Mettimela.” spiegò infine.
John strabuzzò gli occhi, sempre più stupito della piega che stavano prendendo gli eventi. “Se vuoi farmi credere che finora non hai mai messo una cravatta perché non ne sei in grado, sappi che non ci cascherò. Non sono così stupido, Sherlock.”

Stringi, stringi, stringi.
Il nodo è lento.

Salve, questa è la prima volta che posto quì, anche se vi seguo da molto. Di solito scrivo fic lunghe e drammatiche, quindi questa può considerarsi un esperimento. Leggete e recensite comunque, è importantissimo per me! RIASSUNTO: Era sua moglie a fargli il nodo alla cravatta ed ora che lei se n'è andata, dovrebbe imparare ad annodarsela da solo. Ad ogni costo. Ma non è così semplice e la sorte sembra accanirsi contro di lui.

[La Primula Rossa]
[La Primula Rossa]Un breve, fugace ritratto dell’inafferrabile Primula Rossa.

Sistemo con cura la cravatta. Sorrido, ora sì che sei perfetto.

ATTENZIONE: è il seguito di "Il bacio segreto di Draco Malfoy" è meglio leggerla prima di iniziare questa lettura.
Dal prologo:Poi, lentamente, aprì l’ultimo cassetto della scrivania da cui tirò fuori un piccolo cofanetto di legno grezzo, grossolanamente intagliato, chiuso da un lucchetto in oro. Erano quattro anni che lo teneva con sé ma nessuno sapeva cosa ci fosse dentro. Infilò la mano sotto la maglietta per afferrare un ciondolo che portava al collo, appeso ad una sottile catenina d’argento. La piccola chiave brillò alla luce del sole che filtrava dalla finestra. Infilò la chiave nella serratura e aprì il cofanetto. all’interno una sottile cravatta verde e argento.
Quest’anno avrebbe scoperto chi le aveva dato il suo primo bacio!

[...] Hermione gli lanciò un’occhiataccia di rimprovero, togliendosi pezzettini di carne dalla manica del maglione. «Ron, smettila», bisbigliò arrabbiata. «Devo ricordarti com’eri vestito l’anno scorso per la festa di Natale del mio ufficio?» [...]
Storia scritta per il Calendario dell'Avvento di Michiru.

Non sapevo davvero il motivo di questo nuovo trasloco, e proprio quando pensavo che quel dolore al petto si sarebbe affievolito rieccolo lì pulsante a ricordarmi la morte di mio padre.
Un nuovo giorno nella "nuova" scuola di Forks, sempre la stessa, niente di immutato, nulla che potesse non ricordarmi la mia vita da umana, ed ecco anche una scia... la più buona a questo mondo anche se non mi ispirava alla sete se mai alla fuga.

Ci vorrebbero parole di un altro mondo per descrivere i sogni
Ringrazio la lettrice e il lettore,
non sarà tempo sprecato leggere per ore

C’era una volta, in una terra lontana e irraggiungibile, sconosciuta ai più, una vecchia signora. La signora era isolata dal resto della popolazione di quella terra misteriosa perché molti credevano non esistesse. Non si sapeva nulla di lei, né della sua età, né del suo lavoro. Questa vecchia signora lavorava costantemente, da che se ne ricordava. Scriveva favole.