[ “Sei tanto intelligente, perché non capisci che io sono confusa?!”
“Oh, questo l’ho capito. Ti sei abbottonata male la camicia e ti sei legata i capelli nonostante a letto li avessi sciolti. Sei tornata la solita, confusa Molly, riconosco i sintomi.” ]

I ricercatori russi nel tardo 1940 hanno tenuto cinque persone sveglie per quindici giorni usando un gas basato sugli stimolanti. Furono tenuti in un ambiente sigillato per monitorare attentamente le prese d’ossigeno così che il gas non li uccidesse, dato che era tossico ad alte concentrazioni.
Questo prima che ci fossero le telecamere a circuito chiuso, avevano solo microfoni e finestre dalla misura di un portello di 5 pollici nella camera per controllarli. La camera fu dotata di libri, capanne per dormire ma niente biancheria da letto, acqua corrente e bagno, ed abbastanza cibo essiccato per sfamare tutti e cinque per oltre un mese....

Questa è la mia storia,la storia della mia famiglia,ma potrebbe benissimo essere la vostra. Ci siamo dentro tutti, fidatevi. Non ho mai fatto niente del genere, quindi mi lancerò in questa cosa e voi dovrete cercare di starmi dietro. Mi chiamo Gerard. Ho 24 anni. Vivo con la mia famiglia: Jamia, Mikey , Alicia e Zackary.siamo stati creati di proposito, dagli > più folli e crudeli che possiate immaginare. Siamo un esperimento. Viviamo in un posto chiamato Scuola,ma un giorno siamo riusciti a scappare. Ora siamo liberi, ma le guardie ci danno la caccia,ma io non mi sono ancora arreso.

“Mi costa ammetterlo, razza di delinquente, ma credo che tu abbia proprio ragione.”
Soul sospirò e incrociò le braccia dietro al collo per poi sogghignare.
“Beh, Spirit 'maiale' Albarn, direi che siamo proprio sulla stessa barca.”

È un attimo.
Non è più nel presente, non è più in un vicolo cieco, buio e puzzolente.
È in un luogo chiuso, angusto, che sembra tanto essere un bunker.
C’è la ragazza, con lui.

Un viaggiatore solitario, in viaggio verso altre galassie. Sembrerebbe un viaggio altamente poetico, ma… un brevissimo racconto di fantascienza scritto di getto un paio di anni fa e leggermente rivisto, limato e piallato, da allora. Alcuni di voi noteranno forse una leggera ispirazione a "La Sentinella" di Brown, nel finale.

Una notte apocalittica. Una città deserta.
Una ragazza con gli occhi grandi, tristi.
Una ragazza che salvava tutti, senza essere mai salvata da nessuno.

Una delle tante esplosioni nella vita di Oscar e André.
L'introduzione, per puro caso, parla dello stesso episodio di cui ha scritto monica68 nella bellissima Narcisi che consiglio vivamente di leggere.
Il bollino giallo è per precauzione, altrimenti sarebbe verde.

Nico viene colto sul fatto.

... Jun Misugi lo sapeva bene. L'espressione che aveva al risveglio era la sua vera espressione.
Seconda classificata al V contest di ELF "Wake up and smell the coffe". Premio Angst.

Verso lacrime, lacrime amare, lacrime deluse, lacrime addolorate nella speranza di spazzar via la distanza che ci divide... L'espressione di un sentimento qual'è la tristezza

Paola e Luca, due ragazzi, un sogno.
Dal primo capitolo:
"Capelli biondi, occhi azzurri, corpo esile e slanciato: il prototipo di una ragazza oggettivamente figa, quella che le donne vorrebbero imitare e gli uomini vorrebbero scopare."
Dal secondo capitolo:
"Capelli neri, occhi verdi, aspetto efebico e gracile: la personificazione del sostantivo “sfigato”, quello che gli uomini insultano e le donne evitano."

E' la mia prima ff su Harry Potter. Ho voluto provare ad immaginare il primo incontro tra Harry e Remus J. Lupin, narrato dal punto di vista di Lupin. Spero di non terrorizzarvi troppo.

L'esprit de l'escalier, lo spirito della scala, è un'espressione francese che indica il momento in cui ci viene in mente una risposta geniale quando ormai è troppo tardi per pronunciarla, cioè quando si è ormai sulle scale di casa. A chi non è mai accaduto di provare questa sensazione frustrante? Questo è il mio esprit de l'escalier. Troppo tardi per dire queste parole ma, per quel che vale, sono sempre in tempo per scriverle.