Una casa sperduta in mezzo alla neve ed un terribile segreto nel bianco.

L' inverno che entra quando l' estate finisce.

Io e la mia migliore amica Maddalena ci siamo appena trasferite a Londra ed è il nostro primo giorno di università. La mattina ci svegliamo in ritardo e cerchiamo di sbrigarci il prima possibile. Arrivate a scuola, mi ricordo di aver dimenticato un libro a casa, allora mi rimetto di nuovo a scuola. Durante la corsa scivolo su qualcosa, e quando alzo lo sguardo vedo un ragazzo dai capelli ricci e dagli occhi verdi...

Ho sempre trovato abbastanza ridicolo il modo in cui i politici, i giornalisti o i contratti si esprimono.
Sono sempre così formali. Così freddi. Grezzi, talvolta.

Bilbo e Baudelaire sono peggio di Brooke e Ridge.
Si prendono, litigano, volano schiaffi, insulti, improperi, si mollano, poi si riprendono.
Saga infinita, pronti per il manicomio.
Ma quando si riprendono, si lasciano catturare dalla poesia, sempre e comunque, perché senza non possono stare.
Ode a Nettuno, che con i suoi marosi ha fatto riavvicinare Brooke e Ridge.

La ciurma di Capello di Paglia era sbarcata da poco su un' isola di nome Ao ringo incuriositi da una leggenda, si diceva che in quell' isola cresceva uno speciale albero di mele verdi senza odore e sapore, se mangiate però da un possessore dei frutti del diavolo risultavano del gusto preferito di chi lo mangiava, ma ad Ao Ringo vivevano anche degli spaventosi mostri che in testa hanno solo la morte e mangiare persone, questi mostri metteranno spesso la vita della nostra amata ciurma in pericolo, e tutto questo per proteggere la Mela Rossa

Nephilim, Nascosti e Tributi si ritrovano in un reality show, pieno di sfide e sorprese, per poter conquistare l'ambito montepremi di un milione di dollari. E se questo non fosse il solito reality show? Se ci fosse qualcuno che stesse tramando un piano oscuro e misterioso? Per scoprirlo accendete i televisori e gustatevi la prima edizione dell'Isola dei NephiV.I.P...

ALLORA...I concorrenti non si conoscon ed hanno ca 20 anni...parteciperannoa ad un famos gioco televisivo,un reality show.

Ragazziiiii;) ciao a tutti.. mi ritrovo qui a pubblicare, tra un esame e l' altro, una simpatica long su uno dei miei manga preferiti..
La guerra si è appena conclusa, il consiglio di Konhoa si trova a dover scegliere il nuovo capo del villaggio e il nostro protagonista è piacevolmente costretto a fare i conti con questioni sentimentali rimaste irrisolte..;)
Una storia dedicata a tutti gli amanti della coppia NarutoxHinata, perchè vedranno un evolversi del loro rapporto abbastanza credibile e molto simpatico.. e a tutti coloro che amano il carattere imprevedibile del nostro protagonista..
Non mi resta che augurarvi una buona lettura.. spero recensiate in tanti.. baci a tutti :)

Questa favola serve da monito.

Scritta per far riflettere

Scritta per far riflettere...
Ringrazio tutti coloro che avranno la voglia di leggerla.
Grazie

Un normalissimo tramonto d'estate, può diventare l'inizio di una favola.

Ho scritto questa storia un pò di tempo fa e ho deciso di pubblicarla oggi ,visto che il tempo (piove a dirotto) mi ispirava particolarmente. Questa storia parla di come si sente Jeff e ad alcuni miei pensieri che ho associato a lui. Non è allegra ma oltre ad essere triste può portare una forma di depressione acuta per i lettori più sensibili e la voglia di leggere qualcosa di dolce fino al diabete per quelli che non sopportano le storie senza lieto fine.... Nella storia c'è un piccolo accenno di Niff (quasi inesistente in realtà) e Jeff pensa all'assenza di Nick che lo ha "abbandonato" ma più che altro è un pensiero, non c'è una vicenda dietro. Vorrei ringraziare la mia beta Melipedia che gli ha dato una controllatina pur odiando le storie tristi e detto questo buona lettura.

Vi odio. Parola grossa, vero? L’ odio.
Cosa c’ era che non andava in lei? Era sbagliato essere un po’ riservati?
Era sbagliato diventare invisibili ai loro occhi.
Passavano i mesi così, in completa solitudine, la parola ‘amici’ aveva perso ogni significato logico.
Vi odio. No, forse ora quella parola non era abbastanza.