Da quando aveva trovato lavoro come commesso part time, la vita era diventata dura. Erano finiti i bei tempi dei primi anni di liceo, dove si studiava e poi si usciva con gli amici. Ora, con il nuovo impiego gli impegni erano sempre di più ed il tempo che poteva dedicare a se stesso sempre di meno. L’unica consolazione era il sabato sera, visto che la mattina seguente avrebbe potuto dormire fino a tardi…ma c’era anche un’ altra ragione per cui aspettava trepidante quelle serate.

"-Stavo pensando…- disse Michael buttando fuori l’ennesimo tiro di sigaretta –cosa ci fa una creatura così deliziosa come te da queste parti?-.
James aggrottò le sopracciglia indeciso se dargli retta oppure no. Nel contempo Michael aveva appoggiato una mano sul muretto avvicinandosi di più al viso di James, ricominciando a scrutarlo negli occhi. Aspettava una sua reazione, e godeva nel vederlo in difficoltà.
-P…pardon?- disse a filo di voce cercando di focalizzare lo sguardo a terra dove c’era il riflesso delle sue paiettes rosse.
-Dicevo…- riprese, prendendo il delicato mento di James con due dita facendogli rivolgere lo sguardo verso di sé –che ho intenzione di portarti via…- gli sussurrò a fior di labbra."

La storia che voglio raccontare parla di una crackship: Quinn Fabray e Damon Salvatore. Lei è la solita ex cheerleader bionda, con grandi ambizioni, ma lui non è il vampiro. Non siamo a Lima, nemmeno a Mystic Falls, ma a New York. Dove li porterà la città più affascinante al mondo?

Riverso una sincope inversa
sulle noie baciate
dei tuoi versi sinottici:
i tuoi ritratti ostici
su cartoline bruciate
che non si spengono.

///

Può la speranza germogliare sotto sterili luci artificiali?
Le cose erano due: o era astuta o era molto sensibile. Entrambe erano qualità terribili da possedere sotto il dominio degli alieni e della loro infame multinazionale.
Cosa ci guadagnava a nascondersi in quel modo? Li avevano già distrutti. Tutto ciò che restava loro erano la Matrice e le droghe.
[2° classificata al contest "Bionica Mente" indetto da molang su EFP]
Storia partecipante al contest "Un fiore per tante eroine" indetto da NevilleLuna sul forum di EFP

Un involontario incontro notturno tra Fred, George, e degli inconsapevoli Hermione e Harry ha dato vita a questa piccola one-shot aurorosa, fluffosa e natalizia. È così breve che si fa prima a leggerla che a riassumerla :)
Prima classificata al contest "Christmas in Pov Auror" del gruppo fb 'Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]'"

Dopo una giornata estenuante qualcuno farà letteralmente irruzione nei sogni di Hermione..

[raccolta di flashfic slice of life | multipair]
#01. paper plane
Un piccolo aeroplanino di carta, dalla perfetta aerodinamica, si era appena scontrato con la sua spalla, interrompendo bruscamente il proprio volo.
Il ragazzo lo afferrò tra le dita, fissandolo con attenzione. Era un foglio sottile, di un tenue azzurro pastello, ripiegato con cura meticolosa.
#02. carousel
Hoseok si affaccia dalla sua postazione privilegiata, un sorriso raggiante che gli solca il volto e gli occhi grandi come tazze da tè.

"Ho già detto quanto ti odio?" Rispondo, spingendolo da parte con rabbia e calpestando il pavimento.
"L'odio è una parola forte, Amber" Urla Harry dopo di me
"Bene" Urlo in cambio. "Perchè io odio ogni parte di te, Harry Styles."

Tutte le fans del Dio dell'Inganno non aspettavano altro che, finalmente, fosse introdotto il personaggio che poi sarebbe diventata, la moglie di Loki Laufeyson. Poveraccio! Pensò Tom, Loki aveva già un bel po’ di guai a cui pensare, gli mancava solo una moglie!

Un quasi invisibile sfondo fiabesco. Una principessa che ha fatto un errore, chissà quale. Un principe stemperato dalla "tragicità" iniziale. Le luci cambiano aspetto, tutto cambia aspetto, quando c'è lui è tutto diverso. L'ambientazione è un parcheggio, vuoto e sperduto. Lei è sola. Lui arriva. Tante cose cambiano aspetto. Ci si mettono di mezzo anche il fuoco, il ghiaccio e dei coriandoli. Ecco come nasce la felicità.
Sarà pure uno spaccato di vita quotidiana, ma è la storia di come è cominciata la loro vita, la loro felicità.
Flashfic scritta di getto, all'una di notte, rivista più volte. Spero vi piaccia.

Ascoltavo Favola mia di Renato Zero, pensavo all'omofobia e alla mia Challenge di Carnevale.
Ho coccolato un po' l'idea prima di metterla giù e non sono ancora soddisfatta. Ma, tant'è, non lo sono mai.
Lascio la parola a Lucia.

Lucia è una ragazza come tante, pensierosa, solitaria, che ha paura del suo futuro.
Lucia possiamo essere tutti noi quando, con sospetto, iniziamo a prendere consapevolezza che non siamo soli e che, se guardiamo con attenzione, non siamo neppure troppo diversi, ma così simili fra di noi nel riconoscerci fragili, vulnerabili, belli, umani.