un giovane Cassandro, autoironico, immaturo e pieno di insicurezze, innamorato, ahimè, di una donna sposata!

Il mondo intorno a me era bianco, di nessun colore.
I passi, tutti uguali.
La gente, gli stessi volti.
Passione, nessuna.
I libri, stessa copertina, stessa storia.
La musica, stessa melodia.
Ma ad un tratto...

[Mai HiME - anime] Nao alzò lo sguardo al cielo e prese ad attorcigliarsi una ciocca dei corti capelli rossi attorno alla punta di un dito. Accanto a lei, braccia conserte, Natsuki ascoltava con aria imbronciata. Haruka scoccò loro uno sguardo furioso.
(Studio del personaggio di Haruka Suzushiro.)

I pensieri di una ragazza, prima di compiere un gesto che darà una svolta alla sua vita.

La gente purtroppo non capisce cosa significa vivere pesando sugli altri.
Io lo so bene, con la malattia muscolare che ho, non posso fare tutto da sola, devo sempre essere con qualcuno, stare attenta a come mi muovo e cercare di non sforzarmi.
Perché la vita mi odia così tanto ?
Ero felice prima che il mio problema saltò fuori, facevo ginnastica artistica, tutti i miei amici mi volevano bene, ma adesso sento che qualcosa è cambiato in me e in loro.
Dalla parte mia perché mi sono chiusa, ho paura a raccontare quello che sto passando, non voglio che qualcuno mi stia vicino per compassione ma semplicemente deve volermi bene mettendo da parte questa mia parte 'speciale' .

One-shot dai toni molto duri ed espliciti sia per il linguaggio usato sia per le scene descritte. Non adatta a tutti. Per chi vuole cimentarsi, auguro buona lettura. Therry.

E fu così che anche la leggera maglietta di velluto scivolò via dalla sua pelle, non era male restare a torso nudo, le nottate andavano piano piano facendosi più calde.

Andrè guardò il monitor appeso al muro della sala d’aspetto dell’aeroporto.
L’aereo di Oscar era appena atterrato, quindi, questioni di minuti, finalmente l’avrebbe rivista.
Infatti la sua migliore amica aveva trascorso gli ultimi sei mesi a Sydney per frequentare un master d’economia bancaria.
Per Andrè non era stato per niente facile abituarsi alla sua lontananza, infondo loro due avevano condiviso ogni momento bello e brutto delle loro vite insieme fin da quando erano bambini.

Piccolo componimento che ricorda una celebre frase di Fersen a Oscar" Vi siete mai sentita sola o a disagio nel vostro ruolo?".
Dedicata con tanto affetto a Lucciola che è sempre troppo buona con me!
Buona lettura

Un inaspettato incontro con un gatto riuscirà, seppur per un istante, ad alleviare la sofferenza di Vanitas Hikari, futuro Re di Veritas e figlio maggiore di Kaname e Luna.

Una Kitty alle prese con un Natale al dir poco ... triste.
Vi è mai capitato di essere circondati da gente - anche familiare - ma di sentirvi estremamente soli? Sentire un doloroso vuoto alla bocca dello stomaco, desiderare di essere da un altra parte o, addirittura, di non essere proprio reale - ovvero non esistere- ? Purtroppo a me si e vi giuro che sensazione più brutta non c'è.

Dal testo: "Perchè è l'unico modo che ha trovato per sentirsi viva. Dove solo decadenza e decomposizione accompagnano il mondo, da quando l'Oscuro Signore si è appropriato della vita di sua figlia, devastandola."

Per rimanere lucido ho usato tutta la mia buona volontà... Alla fine non ci sono riuscito. Ora non so dove mi trovo. So solo che sono vivo!

La luna, le stelle ed i pensieri di Nico Robin dopo l'avventura di Enies Lobby.
Breve one-shot dedicata a NicoDevil.

"Questa storia partecipa ai 72 prompt in attesa del Natale indetti da Mari e Sofifi sul forum Ferisce la penna"
Aegon/Jace, background Aemond/Luke.
Canon Divergence: Harwin non è tornato a Harrenhal e Rhaenyra non si è trasferita a Roccia del Drago.
Jace sorride soddisfatto.
«Allora, chi era che stava perdendo?» gongola, accovacciandosi davanti a lui.
«Sì, facile vincere barando» sbotta Aegon, dando un calcio al manichino inerme. «Molto onorevole.»
«Guarda che eri stato tu a tirarmelo addosso prima» dice Jace. «Quella era una mossa leale?»
«Certo.»
Jace inarca un sopracciglio. «Perché l’avevi compiuta tu?»
«Ovviamente.»
Aegon si mette a sedere, massaggiandosi il polso ferito. Jace si allunga verso di lui, prendendogli delicatamente la mano sinistra tra le dita. Gli tasta il polso con attenzione e Aegon si ritrova a ridere davanti alla sua espressione concentrata.