«É lui?» chiese l’uomo che li aveva raggiunti, guardando il ragazzino.
«Si» rispose. Poi si rivolse al ragazzino che teneva per mano: «C’è solo una cosa…che vorrei non dimenticassi mai....
Lo osservai stupita.
Il suo modo di camminare, le sue mani in tasca, la schiena incurvata.
Adesso era molto più vicino e potevo guardarlo in faccia....

La sua non era una cotta, non la voleva definire in quel modo. Era una... fantasia? Sì, innocente, e pure limitata nel tempo. Non sognava di mettersi assieme a lui.
[Felicity/Oliver?]

"Era solo l'ora di pozioni:la solita noiosa ora da passare con i serpeverde.
Odiavo l'ora di pozioni, non solo per la compagnia sgradita di quei perfidi esserì bensì per la materia in se la quale non era mai andato a genio a nessuno della mia famiglia.
Nessuno più dei Weasley riusciva ad essere totalmente immune ad ogni coivolgimento rispetto alla materia; nemmeno un filtro d'amore, in me che sono una ragazza, riusciva a suscitare il minimo interessamento"

“C’era una volta l’Upper East Side, e c’ero io Gossip girl. C’erano una volta due bambini inseparabili. No miei cari amici, avete capito male. Non vi racconterò di come questi bambini sono cresciuti insieme e hanno avuto il loro lieto fine. Non avete ancora imparato la morale? A volte il lieto fine è sopravvalutato, perché a volte la fine sbagliata, quella che ci fa disperare, non è altro che un solo grande e nuovo inizio.”

Chi ha detto che quella ragazza che cammina per strada sorridendo per strada sia proprio felice?
Chi ti dice che non abbia problemi?
Come fai a pensare che ami la sua vita?
Te non puoi sapere come sia in realtà, perché tutti indossiamo una stupida maschera.

Ciao! :) Una one-shot su un momento particolare per la vita di Ron ed Hermione. Spero vi piaccia! Fatemi sapere, Manson.

||Hunger Games ||Slice of life ||Pre-saga ||Haymitch e la sua ragazza
"Sai che non dovresti stare qui, dolcezza?" la cerva alza la testa, spaventata dalla voce improvvisa, e si inoltra nuovamente nel folto del bosco. Irys ne segue la traiettoria finché non diventa altro che un piccolo puntino in lontananza, un po' confuso tra il verde degli alberi.
"Neanche te, Abernathy" risponde, irritata, al ragazzo dai capelli scuri che si trova poco lontano da lei.

Sono trascorsi quattro anni dalla sconfitta di Cell, e Gohan ancora ricorda con tristezza il sacrificio del padre e di come, in fondo, sia stata tutta colpa sua. Da quel giorno, in cui si era fatto guidare dalla rabbia e dalla sete di potere, mille dubbi si erano insinuati nella sua mente, portandolo ad una conclusione: ["Sono un mostro" pensò].

La guerra e' finita da due mesi ormai, il mondo e' tornato alla tranquillità ma non per tutti e' così, per molti la guerra ha lasciato una ferita profonda portandosi via un piccolo Angelo...

“Così quel mattino di buon ora, dopo una notte insonne, hai deciso di recarti nell’unico luogo che hai evitato in quei giorni che hai fuggito da una vita intera.”
[Post Star Trek - Into Darkness]

“…solo una lettera…” Sì, ma le parole possono ferire come una spada, segnare come bruciature, dividere ben più delle miglia percorse, non è forse così Efestione?

Lettera di James ad un Harry in arrivo....

questa è una lettera di una madre a sua figlia.

Qualcosa che esiste solo in uno spazio in cui nessuno dei protagonisti è costretto a indossare il ruolo che ha scelto. Qualcosa di fragile, come carta velina, che può essere bruciata o spezzata da un semplice battito d'ali.