[3a classificata al contest indetto da (SummerRain) "Second Chance"]
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Il nervosismo e la tensione vibrano tra i corpi dei lupi, si propagano da individuo ad individuo; fremono, uggiolando sommessamente, i muscoli tesi. La caccia è un gioco di momenti, esatti e sbagliati. Ci vuole tempismo e lungimiranza per poter mettere qualcosa sotto i denti: quello è il momento sbagliato per muoversi, e quello giusto per rimanere in ascolto, cercando di capire i movimenti del singolo e del collettivo. È il momento di adocchiare i soggetti giusti, di trovare il punto debole dell'avversario, proprio come nei giochi di rito che si svolgono sotto la Grande Quercia, alla tana. Ogni movimento fatto, ogni mossa imparata dai lupi fin dal primo mese di vita, tutto è in funzione di quel momento, il momento perfetto, quello dove un cervo smetterà di essere cervo e il lupo invece ritroverà se stesso, sotto la luce pallida della luna.