“Capisci di amare veramente una persona quando passeresti tutta la notte a guardarla mentre dorme”.
[Romione]
Questa storia partecipa alla Challenge "Citazioni in cerca d'autore -Oscar edition-" indetta da Rosmary sul forum di EFP.

"Davvero?" chiede Hermione, guardandolo come se fosse la cosa più bella al mondo. E forse è la cosa più bella al mondo. Per lei, almeno. Ma soffoca quei pensieri alla velocità della luce.
"Sempre questo tono sorpreso.." svicola imbarazzato il ragazzo mentre nel suo cuore, nella sua mente, in ogni centimetro del suo corpo, tanti piccoli Ron -che sono parte del suo Ego- ballano, festeggiano e cantano, urlando la sua felicità per quello che, per lui, è la cosa più bella del mondo, mentre agli occhi degli altri, è e rimarrà solo lo sguardo di una ragazza intelligente e coraggiosa, anche se carina. E con una bella pelle.

Dedicata a un fratello maggiore, colui che cercherà di seguirti nel cammino senza mai sostituirsi ai vostri genitori, e con cui sarà più facile confrontarsi nel corso della tua vita

"Te lo ricordi come ti brillavano gli occhi quando agitavi quella bacchetta nella mano?
Te lo ricordi com’era essere coraggiosa?
Non te lo ricordi, Hermione, non te lo ricordi.
Ti guardi allo specchio e inizi piano a muovere le labbra, inizi a parlare, a parlare con te stessa, a parlare da sola. Hai gli occhi lucidi, le gambe che tremano, il cuore che batte veloce.
No, proprio non te lo ricordi com’era."

Sergio era il suo fratellino e se tenerlo al sicuro voleva dire tenergli nascosto qualche segreto, allora lo avrebbe sicuramente fatto, anche andare incontro alla morte se necessario.
!SPOILER 3 PARTE!
(Più o meno)

George Weasley si ritrova a passare davanti ai "Tiri Vispi Weasley", si sofferma a ricordare il fratello defunto, Fred. Ma non sa cosa lo attende...

Aprì gli occhi. Si accorse immediatamente che qualcosa non andava. Era confuso. Nonostante tutto stesse girando, lui poteva distinguere che la prospettiva che se gli presentava davanti era molto inconsueta. Chiuse di nuovo gli occhi, un po’ per le vertigini, un po’ perché non dovesse più sopportare quell'angolatura.
Un Eppes ha una malattia grave e non sa come dire agli altri. Come reagiranno loro?

< Inoltre, l’amore di Nana è molto possessivo, per questo ti fa spesso la domanda della morte. Lei ti vorrebbe sempre con sé ma un giorno capirà che non sei di sua proprietà, anzi, se ne rende già conto >

E' vietato inserire il tag br alla fine o all inizio di una trama. Ladynotorius
- uccidimi-
- non posso –
Non vuoi
- sangue sporco?-
- sangue inutile –
Tzs...Sempre sangue

Continuo di "Wherever You Are", uscito così senza preavviso.
"Si era aperto con pochissime persone e Daniel era una di queste..."

«La ami ancora, non è così?» disse retoricamente, piangendo.
Silenzio.
Piombò il silenzio.
Perché hanno ragione, le persone, a dire che chi tace acconsente.
Sempre.

Dal testo: "Gli anni del Liceo sono lontani. Lontane le lunghe estati di totale libertà. Come lontane sono le Notti magiche e i tormentoni alla radio."
"Magari in un altro tempo, in un'altra realtà, avrebbero potuto essere di più. Ma Sara aveva chiaro di essere stata sempre una seconda scelta. Condividevano un sentimento reciproco, ma non era abbastanza significativo affinché lui la scegliesse."
Un flusso di pensieri in libertà, ripescando ricordi lontani, come ciascuno di noi può fare. Tornando poi all’età adulta e alle sorprese che la vita riserva.

In questa storia vediamo come Rose e Dominique scoprono l'identità delle loro anime gemelle e analizziamo un po' l'amicizia che io ho immaginato tra le due.
AU! Dove hai un orologio sul braccio che ti dice quanto manca al tuo incontro con la tua anima gemella

Mi sembra di star spremendo una grossa bolla di pus. La fermentazione dei miei tormenti che esplode sul monitor. Un'altra "poesia".

Questa breve fanfiction parla in modo molto sintetico e (si spera) più o meno profondo del rapporto di amicizia tra James Potter e Sirius Black.
Dalla storia: « Erano sempre stati James e Sirius, alla fine dei conti. Insieme a tante altre persone, ma sempre loro due. »