A un certo punto ho seguito un corso di scrittura. Questo racconto era un compito assegnato, anzi, “un suggerimento di scrittura”.
Il prof (uno noto che aveva appena finito di parlare di Madame Bovary) mi guarda al di là dello schermo e dice: Una donna viene lasciata dal fidanzato in un luogo pubblico.
Io lo guardo negli occhi (tanto lui mica lo sa, il suo è un video registrato), li assottiglio anche un po' e gli dico: bene.
Lui dice: scena fissa nel luogo pubblico.
E io abbozzo: bene.
Lui dice: focalizzazione interna.
Io sorrido e dico: bene.
Lui dice: ma scrivete una cosa breve…
E io (scioccamente) anticipo: bene.
Ma lui non aveva finito: … direi diecimila battute.
Oh, cavoli.