Convinta di andare nella strada giusta, mi ritrovai in aperta campagna. Per dindirindina. Avevo sbagliato strada. C'era da capire: in mezzo alla strada, alle due di notte, e con il pensiero che quando sarei tornata a casa mi sarei dovuto sentire il cazziatone dei miei.
Ritornai indietro e, dopo due lunghe ore di vacillamento, alle 4:01 arrivo, finalmente, davanti casa Tomlinson. In quel momento, me lo immaginavo dormire beatamente sul suo letto, senza la più pallida idea di chi avrebbe bussato alla sua porta alle quattro di mattina.
Con l'aspetto di un bradipo dopo una maratona, e sulla testa al posto dei capelli, una marmotta morta, bussai decisa al campanello della casa di Lou.