''Anticamente si narrava che arroccato al nostro mondo ci fosse un altro mondo completamente opposto al nostro e l unico accesso era una cosa fin troppo comune per pensare che quella fosse una finestra: lo specchio. (...)''

"Avevo paura, eppure non mi ero mai sentita così bene! Guardai le mie mani: erano avvolte di un aura color lavanda chiaro; iniziai a spostare lo sguardo sul resto del mio corpo, ormai divenuto luminescente e sulla mia pelle, dove ora c'erano tanti piccoli ghirigori del colore della mia aurea; li toccai, con mia grande sorpresa non sentii nulla, sembravano delle semplici, anche se strane, voglie violacee… Qualcos'altro però catturò la mia attenzione: di colpo mi resi conto di aver tutt'altro modo di percepire il mondo, con quelli che ora erano i miei nuovi occhi..."

– Luke non c’è più – risponde lei, piano. Lotta per trattenere le lacrime. – Ricordi?
Ma Thalia non ricorda mai.
[Luke/Thalia; Accenni di Luke/Annabeth]

Ho cercato di fare una MadaHashi (one sided) TobiMito (one sided), MadaTobi (angst). Sì perché preferisco la MadaraTobirama alla MadaraHashirama. In sostanza, qui si vede un Tobirama triste per un amore impossibile che troverà un conforto momentaneo in Madara.

Ti ho inculcato l'odio nei miei confronti per farti diventare più forte, ma in fondo al cuore vorrei poterti riabbracciare al nostro prossimo incontro. Eppure so che in quel momento dovrò guardarmi da te, che non sai. Non sai cosa accadde. Non sai perchè lo feci. Non sai. Io invece so che dovrò trovare il coraggio di guardarti negli occhi ed essere crudele, ancora.

Avete mai provato a vedere voi stessi con occhi un pò... diversi? E vi siete mai resi conto, con rammarico indescrivibile, di avere appena perso un'occasione che non si ripresenterà mai più nella vostra vita?

Una storia che mi è venuta in mente così.
Un esperimento che non si sa se è riuscito o meno.
Questo sta a voi deciderlo.
Tra gli avvertimenti ho messo Yaoi, ma non è che lo è poi molto.
Se siete curiosi, leggete.
Se no, passate oltre.
[ … ]  E lui lo sa.
Sa che è bloccato lì, tra la morte e il riflesso.
Quello stesso riflesso [ sei tu, sei lui ] che, presto [ è un secondo, è un attimo ], lo ucciderà.  [ … ]

La sala è vuota, completamente. Un silenzio che pare assordante fa vibrare le pareti e sussurrare le ombre scure, è un brusio di vecchie presenze che si amalgama con l'ambiente inospitale.
[...]
«Stasera vi racconterò di lei, perché di lei non vi ha mai raccontato nulla nessuno.»

Parole che scorrono veloci, governate soltanto da un orologio a pendolo.
Il tempo che passa inesorabilmente.

Tempi di guerra, di grida e dolore,
di questi tempi siamo il riflesso
su uno specchio insanguinato.

Si è avvicinata a me, allora, sfiorandomi la mano con le piccole dita.
Ha alzato lo sguardo verso il mio volto come per guardare il cielo.

Kelena dedicata a Lizzie_Siddal
“Perché lo stiamo facendo?”
“Perché Katherine ci ha minacciate.”
“Potrei sempre farle esplodere il cervello.”

Il titolo è liberamente ispirato a quello di un omonimo brano del compositore Ravel.
Ho ripercorso l'introspezione dell'Episodio n. 33 dell'anime...i personaggi e le descrizioni sono di mia personale interpretazione.
Spero vi piaccia, vi auguro buona lettura.

[flash fic Jacob / Leah (L)]
E forse è ancora possibile guarire.

Urielle studiò il suo viso nello specchio quadrato. Era un avvenimento: una donna lo aveva trovato in una casa abbandonata durante un’uscita per cercare cibo. Era passato tempo dall’ultima volta che ne aveva visto uno. Si portò i capelli color del fieno dietro alle orecchie, e si pizzicò le guance per dargli un po’ di colore e sembrare meno smorta.