Recensioni per
Every Little Thing
di callistas

Questa storia ha ottenuto 1148 recensioni.
Positive : 1146
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
06/10/14, ore 10:38

Bellissimo questo capitolo sotto tutti i punti di vista.
Sia Hermione che Harry sono usciti rinvigoriti dal loro chiarimento, ma su una cosa Hermione ha ragione questa volta Harry dovrà strisciare per riconquistare Ginny, anche se sarò controcorrente, lei sapeva, se avesse raccontato prima la cosa ad Harry non si sarebbe arrivati a questo punto...
Alla fine lo sapeva anche Bill ed uno dei diretti interessati no?!? Ron era il suo testimone...
Per quanto riguarda la frase direi che si tratta di Ginny nei confronti di Harry, è l'inizio del calvario.
A parte ciò penso che sarebbe epico un altro scontro alla Tana davanti a tutti Harry vs Ron, dove il bel moro vomita addosso al rosso tutta la verità, almeno i Weasley potrebbero comprendere meglio e forse perdonarlo e poi se lo meriterebbe.
a presto
Krys

Recensore Master
05/10/14, ore 20:55

Every Little Thing Capitolo 26 Harry e Hermione capitolo molto forte in cui più che mai si mostrano I dubbi e I sentimenti dei vari personaggi sono contenta che per daph l’amore abbia bussato dolcemente alla porta e si l’auror sembra esser deciso a chiederle un appuntamento anche se teme un suo rifiuto che non avverrà mai conoscendo la ragazza , ma si sa i maschietti si danno tante arie da gran cacciatori e da uomini vissuti ma è in quei momenti che diventano le prede di coloro che dovrebbero cacciare “Ciao splendore.” Daphne rise per il complimento e perché, soprattutto, era dedicato a lei… Nick avvolse un braccio intorno alla sua vita, facendolo passare per il gesto casuale di un amico, ma entrambi sapevano che non era così, e la baciò sulle guance. anche nikc è preoccupato per harry e anche lui ha capito che cè di meszo il rosso e nonsa quanto abbia ragione , e se poi è cosi innamorato di daph credo che sapendo quello che le ha fatto si unirebbe volentiri a dra per punirlo “E’ per Harry, vero?” – lo anticipò. “Già. Un gran casino…” “Ieri è rientrato a casa alle dieci e mezzo.” – disse. Nick si girò di scatto verso la donna.“E dov’è stato?” Daphne fece le spallucce. “Non lo so. Io ero a casa sua dalle due, ma è arrivato a sera inoltrata. Non sono stata lì a chiedergli niente, perché… dio Nick, avresti dovuto vederlo.” – disse, portandosi una mano sulla fronte. – “Sembrava… era l’ombra di se stesso!” “Ma che diavolo sarà successo, poi…”“Ma tanto io lo so che c’entra quel coglione di Weasle“Quando Harry sta male, c’entra sempre lui!” e si i due oltre all’amicizia per harry condividono anche l’amtipatia e l’odio per il rosso e questo per daph sarebbe gia un segno senza contare l’amore che il giovane non riesce a dichiarare Nicholas era andato da lei, non solo per parlare di Harry, ma anche per chiederle quel benedetto appuntamento che da settimane rimaneva sospeso nei meandri della sua mente e impegnato nella sua gola e Daphne, invece, voleva tanto che le chiedesse di uscire, perché Nicholas non era un uomo delle caverne, nonostante la professione che aveva deciso di intraprendere, ma si era dimostrato un vero ufficiale e gentiluomo. “… è che non so come chiederglielo!”“Lo vedi come siete? Vi basta un no per rinunciare subito!” – disse Carmen, talmente infervorata da scuoiarsi il cuoio capelluto. – “Vi vantate di essere dei cacciatori, ma alla fine siete delle prede, perché se non siamo noi donne a muoverci, potremmo fare la barba pure lì sotto.”“E che faccio se mi dice di no? Le do una botta in testa?”“Perché invece di rinunciare subito, non provi a capire perché ti ha detto di no? E’ lì che noi ragazze vediamo se vi interessiamo davvero o se siamo solo da una botta e via. Poi se non le piaci, pace! Ma se non glielo chiedi, non saprai mai cosa lei pensa di te.” e si alla fine anche se un po’ balbettante è riuscito a chiederle di uscire alleluia! Eh, no!, che cavolo! “Daphne?”“Io…” mi chiedevo se… una sera di queste… ti andava… sì, insomma… di uscire… con… me…” Le labbra di Daphne si stesero automaticamente in un sorriso.Quando?” Nick sentì di aver perso trent’anni di vita.“Ti mando un gufo, ok?” “Ok! Ora scusa, ma devo andare. Davvero. Ciao amen un appuntamento è stato finalmente chiesto ed ottenuto intanto a scuola dra sta ancora sorreggendo psicologicamente e fisicamnte herm che ora che ha potuto finalmente svoltare il sacco non riesce più a reggersi Draco si era sentito accartocciare dentro, chiedendosi come faceva una donna – come aveva fatto lei – a sopportarlo. Ti ci abitui.”Era stata la sua disarmante risposta. Era stato tentato di darle uno schiaffone per farla rinsavire. Dov’era la Hermione Granger di Hogwarts Rovinata.Annientata. Accartocciata come un foglio di giornale vecchio da una persona che aveva ritenuto in primis un amico.E oltre al danno, la beffa! E si ora piu che mai dra vorrebbe aver sotto mano il rosso per provare su di lui i vecchi trucchetti di famiglia! E si non riesce a credere al danno che il rosso ha fatto ha distrutto e mandato in pezzi il piu bello dei diamanti “Mi dispiace.” Nonostante sapesse quanto banale fosse quella frase, Draco non trovò nulla di più sincero di quello per esprimerle quanto in quel momento le fosse vicino.E decise di essere onesto con lei, certo… non fino in fondo.“Non posso dire di capirti, perché mi sarebbe fisicamente impossibile… ma posso dire che se sentissi il bisogno di parlare o anche di stare in silenzio, la mia porta sarà sempre aperta per te.” Hermione lo apprezzò tantissimo. “Sai… in Italia ho trovato molte situazioni simili alla tua.” Hermione lo ascoltò, con attenzione. “E tutte avevano un comune denominatore: per superare quel dolore dovevano trovare qualcuno con cui parlarne. certo, non hanno mai dimenticato perché un dolore simile non si può dimenticare, ma almeno sono riusciti a voltare pagina. E molti di loro sono felici, adesso.” “E gli altri?” – chiese lei, rannicchiata nel suo abbraccio. Fu onesto anche lì.“Gli altri muoiono giorno dopo giorno e si lasciano scappare la vita dalle mani.” Anche se Draco avesse appena finito di raccontarle una colossale bugia, in quel momento Hermione gli avrebbe creduto lo stesso per il solo modo in cui le stava parlando. Piano, sussurrato all’orecchio, quasi fosse un segreto solo loro, un segreto importante che voleva condividere solo con lei. Con l’orecchio appoggiato al suo petto, Hermione sentiva la voce dell’uomo rimbombare nella cassa toracica, provocando delle impercettibili vibrazioni, vibrazioni che arrivarono anche al suo corpo. “Ma tu non lo devi permettere. Io non te lo permetterò.” – disse, deciso. Dopo quella piccola confessione in cui Draco aveva tentato, seppur in piccole dosi, di farle capire ciò che era disposto a fare per lei – se solo lei glielo avesse permesso E si dra è deciso a fare il tutto per tutto per farle tornare il sorriso e la forza di rialzarsi e fiera di esser e sentirsi donna e si l’atteggiamento di dra è molto dolce , protettivo sembra volerla circondare da un morbido abbraccio fatto si sincerità calore ed amore , le sta parlando con il cuore , che piange vedendola in quelle condizioni e che sembra andare in estasi per la loro vicinanza non solo fisica , ma anche emotiva . le vuole dimostrare che per lei farebbe di tutto dovrebbe solo chieder I due finalmente riescono a staccarsi da quel discorso cosi triste per iniziarne un altro che forse avrà dei buoni risultai , dra sembra felice di saper dei passi avanti dei coniugi Pakiok che stanno rispondendo alla cura. Ora inizieranno un ciclo di iniezioni e poi si vedrà.” “Mi fa piacere.” – disse, sincero. sapere che un problema, che aveva causato un membro della sua famiglia, si stava risolvendo, gli fece provare una ventata di sollievo. Ma la preoccupazione principale rimaneva .la sua almeno era fermo Draco sentiva che tutti i progressi fatti con Hermione in quei mesi erano come stati gettati alle ortiche. Non che lo evitasse o non gli parlasse più, anzi: era stato molto chiaro al riguardo e lei molto propensa a seguire il suo consiglio di sfogarsi con lui – o rimanere in silenzio – quando ne avesse sentito la necessità, ma sentiva che in qualche modo si era allontanata da lui. Be di certo lei ha bisogno di avere molta aria attorno di non sentirsi soffocare di attenzioni, seppure lui bramasse con tutto se stesso di dargliele, e di avere anche uno spazio fisico da mantenere, perciò ora come ora, doveva mantenere le distanze ma riuscire a capire, allo stesso tempo, quando era il momento di avvicinarsi.Era una situazione molto frustrante per lui, perché ormai aveva già assaggiato l’antipasto e ora voleva continuare con il resto delle portate. e si per dra la battaglia o meglio il cammino torna ad essre in salita , ma deve portar pazienza oltre al danno fisico , herm deve riprendersi anche dalla ferita emotiva che sicuramente è più lunga e complicata ron ha incrinato la fiducia nei uomini e negli amici ,ma, anche in se stessa come donna , deve saper che lui è li sempre pronto , senza mai lasciare che la rabbia o la frustrazione per la situazione forse immobile lo faccia allontanare “Come preferisci.” – l’accompagnò alla porta. – “Allora ci vediamo più tardi?” Hermione lo guardò con gli occhi leggermente spalancati.Doveva smetterla di sentire ciò che le sarebbe piaciuto maggiormente. In quel momento lei era in una situazione difficile ed era ovvio che lui volesse cercare di aiutarla. Di certo, non lo faceva perché ci teneva a lei. “Se-se non hai nulla da fare…” – disse. “Passo più tardi da te, va bene?” “Sì, certo. A più tardi.” – e poi uscì. Per Draco fu molto difficile chiudere la porta e lasciarla andare, ma si era ripromesso che doveva imparare a mantenere le distanze fisiche per non sopraffarla con la propria presenza, così, era rimasto in camera. Deve smettere di credere che lui non provi nulla , se fosse piu diretto poi si spaventerebbe Quando suonarono al campanello Harry guardò l’ora: le cinque e mezzo. Conscio che fosse Daphne, trovò il fiato di alzarsi e andare ad aprirle, incurante di mostrarsi in lacrime. La donna entrò e gli accarezzò una guancia.“Andrà tutto bene.” – gli disse. Ma non riusciva a crederci. e si la serpe che accompagna e sostiene l’eroe del mondo magico sembra che questa amicizia tra le due case stia diventando un abitudine! E si harry da slo non avrebbe mosso un passo “Lo so, ma devi stare calmo. Andrà tutto bene.” “E come fai a dirlo? Magari non appena mi vedrà, inizierà a urlare come un’ossessa.” “Cerchiamo almeno di arrivare al suo appartamento, no?” – disse Daphne. e – “Hermione ha la priorità su tutto. Beh… in realtà l’avrebbe Ginny ma lei è un caso a parte.” – disse Daphne, più a se stessa che a Harry..” – disse Daphne. – “Buon giorno preside.” – salutò Daphne. Minerva si alzò in piedi, reggendosi al tavolo. Una volta che la porta venne chiusa, Minerva andò da Harry e lo abbracciò. Daphne si fece da parte e lasciò la coppia godere di quel momento.La professoressa McGranitt doveva essere davvero importante per Harry se il giorno prima l’aveva scortato fino all’altare. “Harry…” Il moro riuscì a trattenere i singulti, ma non le lacrime. La donna gli accarezzò amorevolmente i capelli, come non aveva potuto fare durante gli anni di scuola quando al ragazzo ne capitavano di tutti i colori.Minerva gli sollevò il volto con entrambi le mani e cercò di capire cosa potesse essere successo da indurlo a un’azione come quella del giorno prima.Per la prima volta, si chinò e gli baciò una guancia.Tornò ad abbracciarla e a infossare il volto nel suo seno. La McGranitt era stata la figura più vicina a una madre che avesse mai avuto in quei sette anni di scuola e sapere di averla in qualche modo delusa con il suo atteggiamento del giorno prima – Merlino!, era passato solo un giorno? – lo fece sprofondare all’inferno.Minerva si perse un attimo a guardare quella stramba coppia. Un Grifondoro e una Serpeverde insieme. E si min finalmente puo fare quei gesti tipici di una madre che prima per uguaglianza dei diritti non poteva , sembra preoccupata cosa mai poteva esser per ridurre in quelle condizioni quel suo alunno , quel figlio che amava come se fosse suo ? di sicuro era grave poche volte lo aveva visto cosi e c’era sempre di mezzo la perdita di una persona cara. Harry teme di averla delusa come figlio, ma non sa che l’amore di una madre non puo mai venir deluso ne scalfito da niente. E si la copia è bizzarra a sostener il prescelto ed accompagnarlo non un grifone non uno degli altri due membri del trio , ma, bensì’ una serpe “Minerva si chiese che razza di sorpresa poteva farle Harry con quella faccia da funerale, ma preferì non indagare, ritenendo che la “sorpresa” avesse a che fare con ciò che era successo il giorno prima. untre una serpe sta accompagnando un grifonne , anche il principe delle serpi si ta recando dalla riccia Come se avesse appuntato la sveglia, Draco si diresse nell’appartamento di Hermione dopo il tempo che aveva ritenuto necessario affinché la donna finisse di ripassare la lezione.Era stato lì che aveva capito che la donna aveva bisogno di un attimo per sé, per cercare di raccogliere i pensieri e non l’aveva forzata. Era andato da lei e avevano chiacchierato di argomenti leggeri: continuare a battere il chiodo, alla fine, rischiava di fare solo peggio.Così si era concentrato su di lei, chiedendole come si trovasse a fare l’insegnante e se meditava di voler sostenere quel ruolo a vita. e si a volte cambiare argomento è veramente utile perche distrae la emnte e le impedisce di tornare al solito triste motivo e cosi dra scoppre che le cose sembrano cambiate Serpeverde è forse la casa che meno mi da problemi, in questo momento.” “La cosa si fa interessante…” – ghignò Draco. “Vola basso, signor Malfoy.” – lo ammonì divertita. – “Sto solo dicendo che da Serpeverde stanno emergendo caratteri che non mi sarei mai aspettata.” “Per esempio?” – la sfidò lui. “Per esempio…” Draco non seppe mai quale esempio avrebbe portato Hermione – non in quel momento, almeno – perché bussarono alla porta. Lo sguardo di Hermione corse curioso alla porta, così come quello di Draco. “Aspettavi qualcuno?” – le chiese, indispettito da quel contrattempo. “No, io…” “Aspetta qui. Vado io.” E si mi sa che adesso salvatore del mondo magico o meno se potesse schianterebbe l’inopportuno finalmente sembrava che avessero recuperato un po del cameratismo e della complicità perduta ed ecco che un altro impiccio si presenta Hermione non voleva usarlo come elfo domestico ma Draco era già alla porta. Tornò ad accucciarsi sul suo divano, sentendosi immediatamente a disagio in una posizione che non era come quella tra le braccia di Draco. “Draco chi è?” – chiese Hermione. “Sono io, Hermione.” Hermione sbarrò gli occhi, convinta di avere le allucinazioni. Si girò di scatto e si levò in piedi. Harry era lì di fronte a lei, con lo sguardo mesto e le mani affondate in tasca. Dietro di lui, vicini alla porta, Draco e Daphne. Vide la bionda trascinare via l’uomo e l’istinto agì per lei.“Non andare via!”Draco si girò di scatto, pronto a dar battaglia anche a Daphne, sua amica da tempo immemore, per non lasciare Hermione da sola, ma la donna era più decisa. Lo guardò eloquentemente e Draco, col cuore diviso a metà, si costrinse a muovere i piedi per uscire da quella stanza e lasciare che la donna, la sua donna, ritrovasse almeno un punto cardine nella propria vita. “Spero tu sappia quello che stai facendo, Daphne.” – disse Draco, mentre si dirigeva nel proprio appartamento. “Lo stesso dicasi per te, Draco.” – rispose la bionda, a tono. e si herm non sembra pronta a vedere l’amico ne ad esser strappata cosi malamente dalle braccia protettive e rassicuranti del biondo che a sua volta non avrebbe neppur ebisogno del richiamo di lei per fiondarsi nuovamente a suo fianco. Ma alla fine la determinazione di daph ha la meglio e con il cuore in subbuglio li lasca soloi, ma , pronto a correre al minimo segno o cenno di pericolo ,o di qualsiasi bisogno di lei . ma è giusto che i due parlino da soli e da soli vedano se è possibile rinsaldare il loro legame “Hermione…” “Va via Harry…” – lo pregò. Il moro serrò gli occhi, mentre lo stomaco si contraeva in un doloroso spasmo. “Hermione, ti prego…” “Ho detto va via!” Non era pronta a sentirsi dire che aveva scelto, se non Ron, almeno la sua famiglia. Su che base lo pensò, Hermione non lo seppe mai dire. “NO!” – urlò Harry, sentendosi rianimare dal vecchio orgoglio Grifondoro. A grandi falcate la raggiunse, mentre lei cercava di fuggire. L’afferrò e l’abbracciò. “Cristo santo Hermione! Mi dispiace! Mi dis-pia-ce…” – singhiozzò, allentando la presa e cadendo in ginocchio. harry non sembra voler ubbidire alla richiesta dell’amica che teme di dover sentire di averlo perso Paralizzata dalla situazione, Hermione si comportò… da Hermione. Una donna che non avrebbe lasciato morire nemmeno Voldemort se, all’ultimo, si fosse dimostrato pentito dei propri gesti.Mossa dall’affetto che la legava al moro, serrò le braccia attorno al suo collo e pianse con lui. e nuovamente il buon cuore e carattere di herm ha la meglio sulla paura , sulla rabbia e fa si che si avvicini all’amico che apparentemente piange pentito sta volta è ora che il prescelto ascolti cio che di certo non gli fara piacere sapre , ma che lo aiutarà ad aprire ulteriormente gli occhi “Non avevo capito niente…” – disse, seduto sul divano, accanto a lei con lo sguardo fisso nelle fiamme del camino. Si erano presi per mano e sempre per mano stavano chiarendo tutta quella situazione. “Harry tu non hai colpe.” “No?” – la sfidò lui. – “Ho sempre sentito che qualcosa non tornava… che qualcosa era cambiato, ma non capivo cosa.” Hermione chinò il capo, comprendendo a pieno quelle parole. “Ma la mia vita aveva finalmente preso quella piega che avevo sempre sognato, mi sarei sposato con Ginny, avrei avuto il mio migliore amico come cognato e la mia migliore amica come sorella, anche se non lo siamo per sangue.” Alcune lacrime rigarono il volto della donna. “Il corso di Auror, i miei successi, i Weasley che mi volevano bene… per me era tutto un sogno e… ora che mi sono svegliato… fa tutto male…” “Harry…” “Ma tu dovevi dirmelo!” – disse, balzando in piedi. – “Dovevi dirmi cos’era successo con Ron!, che ti aveva trattato!…” – si trattenne dal dire “come una puttana” per non girare il coltello nella piaga. – “… in quel modo! Col cazzo che gli avrei permesso di rimanere ancora nella mia vita!” e si harry ha capito che per tropo tempo ha ciuso gli occhi ma si arrabbia con lei per il silenzio , poiché lei era piu importante di tutto avrebbe affrontato prima ron Hermione sorrise, intenerita dal suo amico Harry. Era felice che quel lato protettivo del ragazzo non fosse cambiato col tempo ma soprattutto era felice di sapere che avesse scelto lei, anche se quella decisione aveva implicato dover dire addio a Ron. Si alzò anche lei e gli accarezzò la guancia. “E’ il tuo migliore amico.” – disse, usando, più per abitudine che per reale convinzione, la forma presente. “Lo era.” – disse, sfidandola a controbattere. – “E alla luce dei fatti, dubito che lo sia mai stato.” – ammise, con un certo rammarico. – “Adesso però devi spiegarmi perché ieri te ne sei andata.”ha capito la verita ! Hermione lo guardò leggermente storto. “Credevo avessi deciso chi volevi nella tua vita e chi no.” “E come hai fatto?” – chiese, quasi aggredendola. – “Non ho neanche fiatato!” “Appunto!” – esclamò lei. – “Ron aveva tirato in ballo la sua famiglia e tu non dicevi niente! E poi tu hai sempre detto “chi tace acconsente”. Ho tratto le mie conclusioni e me ne sono andata!” – si giustificò. e si non sempre il tacere coincide con esser concordi , cè anche il tacer perché il colpo ricevuto è grosso ed occorre almeno un minuto per capire cosa si è rotto! Harry sospirò rumorosamente.“Io… io volevo te nella mia vita…” – disse. – “… è solo che nel giorno più importante della mia vita vengo a sapere quella cosa e mi è crollato il mondo addosso! Avevo la testa talmente piena di pensieri, ma non riuscivo ad afferrarne uno. Non… non avevo scelto lui…” – chiarì. era lei che voleva non riusciva a capire nient’altro Poi il suo sguardo si fece più serio.“Adesso devi dirmi cos’è successo quella notte. Voglio sapere cosa ti ha detto per farti fare un passo così importante. Ti ha imperiata, per caso?”perche se cosi fosse un altro cazzo non sarebbe mancato di certo senza contare la legge! Hermione sorrise debolmente.“No. Ha inconsapevolmente fatto leva sui miei sentimenti per lui. Mi ha detto che…” Mentre due amici entrambi tradito da quello che chiamavano fratello cercano di rimetter insieme i cocci e i pezzi della loro vita e cuore cè chi da lontano non smette di vigilare Draco era alla finestra dalla quale riusciva a vedere quella della Granger. Daphne, seduta elegantemente sul divano, sorseggiava una tazza di cioccolata calda. “E’ con Harry. Sta tranquillo.” Ma Draco sembrava non averla sentita.ne sa poi se è cosi vero “Quel mostro l’ha distrutta.” – disse Draco. Daphne alzò il suo sguardo sulla figura di Draco. Non aveva mai sentito definire qualcuno “mostro” e se lo faceva, la situazione doveva essere parecchio seria.be direi che lei puo capire “Qualcuno allora dovrebbe aiutarla a rimettersi in sesto, no?” Draco si girò lentamente.“Scusa?”e si la serpe sembra fare il finto tonto o meglio il finto sordo “Non fare il finto tonto con me.” – gli disse con un sorrisetto. – “Ho visto come sei scattato, quando ti ha chiesto di non andartene. No, scusa… ma per chi mi hai preso? Guardati!” – gli disse, con un sorriso raggiante. Draco si guardò, confuso, come se temesse di essere vestito male o di aver indossato una scarpa di un tipo e una di un’altra. Daphne, ugualmente, non perse il suo sorriso. “Sei diventato una bellissima persona! Hai un ottimo lavoro alle spalle e finalmente il mondo magico ha capito che il tuo cognome può essere collegato anche a buone azioni. Ti sei riscattato dal fango in cui Lucius ti aveva gettato e puoi affrontare il mondo a testa alta!” “Dove vuoi arrivare?” “Voglio arrivare a dirti che se c’è una persona che può aiutare Hermione a risollevarsi dal fango, quella sei tu!” Draco non l’aveva mai vista in quel modo. Certo, voleva aiutare Hermione a tornare quella di un tempo, ma non aveva mai pensato a se stesso in quelle vesti, di aiutare lei tramite le proprie esperienze. “Tu dici?” Daphne annuì convinta. “Seppure con esperienze diverse, entrambi avete passato un brutto periodo della vostra vita. Tu per via di Lucius e Hermione per via dello Stronzo.” Draco sollevò un sopracciglio. “Lo sai? Sai quello che le ha fatto?” Daphne annuì, stavolta seria. “Me l’ha detto Harry ieri quando è tornato a casa. Ero lì ad aspettarlo e alla fine si è sfogato. Doveva averne un gran bisogno.” Draco non si stupì di quell’ammissione. A scuola aveva notato che avevano legato parecchio, ma non aveva ancora capito quanto, se non lì, in camera sua. “La differenza è che tu sei riuscito a guardare avanti, Hermione no. Tu puoi aiutarla Draco.” e si nessuno piu di dra sa cosa vuol dire cadere in basso toccare letteralmente il fondo e poi una volta li ritrovare la forza per rialzarsi e cominciare la lunga e lenta salita che ti riporta alla fine alla luce del sole ma anche a doversi scontrare con le maldicenze, i pregiudizi , il passato senza farsi schiacciare da essi. E si puo darle l‘esempio concreto che anche se difficile e dolorosi si può tornare , e se cè riuscita una serpe che di coraggio non è regina , ci può riuscire anche colei che del coraggio era signora Il biondo rifletté su quella proposta. Non aveva mai pensato che l’esperienza passata con Lucius potesse essere il filo conduttore che lo avrebbe legato alla Granger.e si se luc sapesse gli verrebbe un colpo! “Allora facciamo un patto.” – disse il biondo. “Dimmi.” “Aiuterò la Granger a tornare quella di un tempo e tu, in cambio, torni a scrivere.” La bionda perse un po’ del proprio sorriso.“Ma per me è diverso.” “Niente ma. Scrivere ti rendeva felice ma a causa di Weasley hai smesso. Premetto che una cosa del genere non è assolutamente da te, ma ricordo che eri davvero brava.” “Non so se ne sarei più in grado, Draco…” – disse Daphne, tentata da morire ma con quello che si chiamava il “blocco dello scrittore.” “Allora facciamo così. Aiuterò la Granger a risalire la china, a fare in modo che Potter sposi Ginevra e che il rosso abbia ciò che si merita per ciò che ha fatto a lei e a te e tu torni al tuo hobby.” “Potrebbero volerci anni…” “Oh, non sono così paziente.” – disse, con fare ammiccante, dandole ad intendere che se ce ne fosse stato bisogno, ci avrebbe messo lui lo zampino. Daphne annuì divertita, sentendo che sarebbe stato bello se tutto si fosse risolto per il meglio e lei fosse tornata a scrivere. Preferì bearsi di quell’illusione e quindi, accettò. “Affare fatto.” – disse, stringendogli la mano. e si la serpe non ha perso il vizio di proporre accordi che alla fine sono di suo esclusivo vantaggio in un modo o nell’altro , ma che dimostrano anche quanto tiene al bene degli amici “… non mi aveva mai toccata così.” – disse Hermione, nel pieno della sua spiegazione su come si fosse fatta convinta ad andare a letto con Ron. – “E poi mi guardava come se fossi la ragazza più bella del mondo…” Harry non aveva aperto bocca. La sentiva invasa da un sapore amaro. Certo che la guardava come se fosse la ragazza più bella al mondo!, pensò Harry. “Ti ha fatto tanto male?” – chiese il moro con lo sguardo basso. “Un male che non ti dico.” Harry chiuse gli occhi. Dio solo sapeva che voglia gli stava crescendo di ucciderlo!… “Credevo avrebbe fatto piano perché…” – arrossì. Era pur sempre un aspetto della sua vita che non pensava che avrebbe mai descritto. “… era stato dolce quando mi ha tolto i vestiti. Poi però mi è entrato dentro in un colpo solo e per un attimo non ho più capito niente.” Gli venne la pelle d’oca, nemmeno lo avesse provato sulla propria pelle perché, mentre glielo raccontava, piangeva. Aveva visto Hermione piangere solo quattro volte nella vita: la prima, quando Ron l’aveva presa in giro per la sua preparazione, notando così come fosse senza amici – con la conseguente storia del Troll nel bagno –, quando Malfoy le aveva dato della mezzosangue, al Ballo del Ceppo e quando Ron aveva baciato Lavanda. “Gli chiedevo di fare più piano… ma ormai era partito e nessuno sarebbe riuscito a fermarlo…” – se chiudeva gli occhi, poteva quasi risentirlo quel dolore. A Harry scapparono un paio di lacrime. “Continuava a spingere, a spingere…” – disse Hermione, con lo sguardo basso e le dita delle mani che si erano involontariamente strette a pugno. – “… e io lì, a farmi sbattere come una puttana qualsiasi…” Il moro non aveva neanche il coraggio di toccarla. Si sentiva così colpevole; sentiva che parte della colpa di quello che era successo era sua, perché volendo agire da “bravo Grifondoro”, se ne era andato e aveva lasciato da sola l’unica persona che aveva davvero fatto qualcosa per lui senza mai chiedere nulla in cambio. “Poi quando ha finito, si è alzato, si è tirato su la zip ed è uscito a cercarti.” – concluse Hermione. e si harry ha ben parecchio da sentirsi colpevoli come poteva lasciarli soli e come non ha potuto indagare oltre la cosa nonostante la situazione critica in cui erano! “Mi dispiace Hermione. Mi dispiace tanto…” Hermione gli mise una mano sulla sua e poi le dita si intrecciarono da sole. “Passerà…” Dopo la confessione di Hermione era sceso il silenzio. Era qualcosa di fastidioso, tra loro due, ma allo stesso tempo ne avevano bisogno. Erano persi nei propri pensieri, ma avevano bisogno della presenza fisica dell’altro. Era sempre stato così, per loro. Poche chiacchiere, uno sguardo e sapevano già cosa dovevano fare. Nessuno dei due avrebbe mai saputo dire con precisione quale fosse stato il momento in cui si erano ritrovati a sentirsi fratello e sorella ma qualunque fosse stato, Harry non avrebbe smesso un secondo di ringraziare quella bambina che anche crescendo non si era mai tirata indietro quando si trattava di aiutarlo nonostante i guai che lui finiva sempre per incrociare A Hermione, che era sempre un passo davanti a lui, per impedirgli di andare a sbattere contro qualche ostacolo. Hermione era stata la figura più importante e più presente nella sua vita. Si era letteralmente sbattuta per aiutarloIl debito morale che aveva nei suoi confronti non si sarebbe estinto nemmeno in mille vite che causò in Harry un forte rammarico. L’unica cosa che poteva, doveva e voleva fare era quello di starle vicina. Ron era stato… non aveva termini per definirlo se non “animale”, l’aveva piegata, annientata, ma lei era ancora lì, a cercare di guardare avanti. ma soprattutto si era comportata come sempre come ci si aspetterebbe dalla regina dei grifoni , tenendosi tutto dentro e lasciandosi morire anno dopo anno pur di non rovinare l’amicizia tra i due maschietti “Vorrei dirti che si sistemerà tutto, Harry…” – iniziò la riccia. “Si sistemerà tutto, Hermione.” – disse il moro, determinato. – “Solo che ci vorrà un po’ più di tempo, stavolta.” “E tutta questa sicurezza da dove arriva?” – chiese la riccia, divertita. Conosceva Harry come la persona più negativa di questo mondo. “Daphne.” “E’ stata lei a farti ragionare?” “Si può dire così…” “E… Ginny?” “Ginny…” – ripeté Harry. – “Con Ginny sarà dura. L’ho piantata sull’altare. Non è una cosa su cui ci si possa passare sopra con facilità.” “Mi sa che hai ragione.” – disse Hermione. E si harry sembr aver recuperato uno dei punti saldi della sua vita l’amicizia con herm è tornata più salda di prima ma anche con gin harry dovrà capire i mille sbagli commessi. Occorreva una pazienza da titani e una forza di volontà di ferro perché se conosceva bene Ginny, avrebbe fatto passare Harry per le pene dell’inferno. e si e gia parte con il piede sbagliato , non considerando i mille sbagli e ferite che ha inflitto alla rossa “Spero solo che Ginny voglia darmi una seconda possibilità.” Hermione corrucciò le sopracciglia, perplessa e sì, anche arrabbiata.“La seconda?” e si herm è l’unica che consce tutte le lacrime della rossa che da lei si faceva consolare per ogni minima situazione con lui Harry si girò e si sorprese nel vedere la sua amica sull’orlo della guerra. E adesso che aveva detto? “Hermione?…” “Harry, hai una vaga idea di quante possibilità di abbia dato quella ragazza? Si è innamorata di te quando ti ha visto la prima volta a King’s Cross e durante gli anni di scuola, ha dovuto fare i conti con la Chang e tutte quelle che ti giravano intorno.” Harry chinò il capo, rendendosi conto solo in quel momento che Hermione aveva ragione.Di nuovo, aveva cercato di indorarsi la pillola. E si di seconde possibilità la rossa e ha date a bizzeffe ma sembra che lui non abbia mai compreso “Viveva con il cuore in gola ogni volta che uscivi da scuola e tu vuoi una seconda possibilità? No Harry. Mi spiace dirtelo, ma stavolta Ginny non ti darà più niente. Starà a te dimostrarle di essere meritevole del tempo che ha speso a starti dietro, tu dovrai sbattere la testa contro il muro per riconquistarla e sempre tu dovrai strisciare ai suoi piedi implorando perdono. Ma conoscendola… te la farà pagare salata.”. L’uomo si rese conto di aver avuto sempre la vita facilitata, tra virgolette. certo al di fuori del mondo magico la sua vita era difficile ,ma il suo vero mondo gli ha sempre fatto incontrare le persone di cui avrebbe avuto bisogno senza che lui dovesse cercarle Appena messo piede a Hogwarts aveva trovato subito in Silente un padre e nella McGranitt una madre, in Ron e Hermione un fratello e una sorella e in Ginny una fidanzata. Da quel punto di vista, non aveva dovuto faticare granché perché quelle persone gli erano capitate tra le mani senza chiedere nulla. Adesso, però, era il suo turno di darsi una mossa. Ginny gli aveva detto quanto difficile fosse stato per lei uscire con altri ragazzi, quando in mente aveva solo lui, per scatenare una sua reazione. Ebbene, Ginny avrebbe avuto la sua reazione. Avrebbe fatto di tutto per riportarla al proprio fianco a costo di legarla. “Da dove mi consigli di partire?” “Inizia a strisciare, Harry.” – gli disse, con mezzo sorrisetto. e si adesso herry dovrà fare di tutto per dimostrare alla rossa che non ha perso inutilmente il suo tempo aspettandolo e che lotterà ancor piu che contro voldy per riconquistarla e si vedrà la rezione che finalmente è libero di dimostrare Un paio d’ore più tardi, Draco e Daphne tornarono in camera di Hermione per accertarsi che la donna e il moro fossero ancora vivi. Draco si fece subito accanto a Hermione e a Harry, nonostante la situazione che stava vivendo, non riuscì a non notare quel gesto. Non voleva essere egoista, ma doveva prima di tutto risolvere la questione con Ginny e dopo si sarebbe dedicato anima e corpo a Hermione. E si dra non riesce ad aspettare in eterno senza la sua riccia ed appena entra fa subito capire al moro che le cose sono parecchio diverse e che lui ha un ruolo a cui non rinuncerà tanto presto e che la riccia è in ottime mani con lui Quando la porta si chiuse, Hermione vi si abbandonò contro. Era stata una giornata intensa, per non parlare del fatto che il giorno dopo avrebbe dovuto tenere lezione. Già s’immaginava sommersa di domande dai suoi studenti. “Come ti senti?” Hermione inspirò. “Meglio. Credo…” – disse. – “Parlare con Harry è servito.” “Alla fine ha scelto te.” “Sì, ma a che prezzo?” – chiese, allontanandosi dalla porta. – “Un’amicizia sfaldata e una quasi moglie abbandonata all’altare. Harry avrà un bel po’ da sgambettare per riprendersi Ginny.” “Per quanto possa sembrare strano detto da me, Potter ce la farà. Ha affrontato Voldemort…” Hermione lo guardò negli occhi. “Sono battaglie diverse, perche quelle in cui entrano in gioco i sentimenti sono le più difficili da combattere.” E sil prezzo è molto alto ma è quando la vita si fa difficile che i veri duri iniziano a combatter . le ferite dell’anima e del cuore sono assai piu difficili da rimarginare che quelle fisiche fino a l’altro ieri eravamo convinti di essere inseparabili e tutto d’un tratto, arriva un colpo di vento e ti butta giù tutto. L’amicizia che c’era se ne è andata, solo che invece di essere morta quando Ron ha iniziato a pretendermi per sé senza chiedermi nulla, è morta molto prima e nessuno di noi aveva avuto veramente il coraggio per ammetterlo. Abbiamo dovuto aspettare che fosse troppo tardi per rendercene conto…” e si se avesse parlato prima tutt sarebbe accaduto molto prima e molte cose sarebbero andate diversamente , e a risentirne sarebbe stato solo ron come è giusto dato il suo comportamento “La mia offerta è sempre valida. Se hai bisogno di parlare, io ci sono.” Hermione lo guardò. “Sai… credo che non mi abituerò mai a questo lato di te.” “Preferisci il vecchio Draco?” Hermione sbarrò gli occhi e scosse la testa. “No! No! No! No! No! No!” – disse, ridendo da sola per tutta quell’enfasi. – “Va… vai bene così.”. “Stai bene?” – chiese, prima di congedarsi definitivamente. Hermione gli rispose con un bel sorriso. Timido, ma pur sempre un sorriso. “Sì, ti ringrazio.” “Bene.” – disse Draco, schiarendosi la voce. – “Adesso devo andare. Buona serata.” “A te.” Hermione seguì la sua figura fino a che ebbe svoltato l’angolo. Prima di chiudere la porta, annusò l’aria in cerca di quel profumo forte e deciso che ora permeava tutto il suo appartamento. E l’unica conclusione alla quale era arrivata dopo quell’intensa giornata ma che aveva attecchito in lei fin da subito fu… “Mi sono innamorata di lui…” e si finalmente la riccia è riuscita a fare chiarezza nel suo cuore h a compreso il perché di molte cose , perche abbia parlato e si sia confidata con dra ha capito il perché lui la faccia sentire al sicuro e protetta si è innamorata . ma questo amore appena compreso riuscirà a sbocciare o la paura che ron le ha dato la bloccherà, smetterà di creder che lui voglia solo farle piacere perche le fa pena? Quando la serpe svoltera il sacco? ora che ha recuperato herm harry deve affrontare la paete piu difficile conquistare e tenersi la rossa! Una volta sveglia, Ginny si era vestita con una vecchia tuta e poi era scesa. Ebbe quasi paura a scendere l’ultimo scalino, perché avrebbe dovuto fare i conti con gli sguardi della sua famiglia, con quello che aveva detto il giorno prima a Ron, con quello che gli aveva fatto. Non che se ne fosse pentita, certo, ma aveva rotto un delicato rapporto in famiglia. E, anche se era brutto da dire, per lei Ron era morto. Per quello che aveva fatto a Hermione, Per essersi sempre comportato da stupito, Per aver continuato a tacere la cosa con Harry, Per aver dato sempre e comunque Hermione per scontata, Per aver rovinato il suo matrimonio, Per averlo detto a Harry proprio quel giorno, quando aveva avuto otto anni a disposizione per farlo. be è normale in nessuna famiglia l’amore è per sempre ed idialiaco neppure il rapporto, fosse da questo scossone rinascerà una vera famiglia non solo di nome ma anche di fatto

Recensore Master
04/10/14, ore 16:32

Bellissimo capitolo sono contenta che Harry ed Hermione sia tornati fratello e sorella e sopratutto che Hermione abbia capito ciò che prova x Draco ciao alla prossima non vedo l'ora di leggere di ginny ed Harry ciao

Recensore Master
04/10/14, ore 14:35

Chiedo venia per nn aver recensito qualche cap
Ma come si dice ora ci sono..
Molto belli e ricchi nn posso aggiungerà altro perchè proprio la storia è intrigante a modo suo..
brava e un bacio alla mia piccola

Recensore Master
03/10/14, ore 20:27

Secondo me è Ginny quando lui cerca di farsi perdonare, è una frase che data la situazione ci sta benissimo. Almeno Hermione ed Harry hanno fatto pace, per un volta il moccioso sfigato ha fatto la scelta giusta. Herm è strainnamorata di Draco, lui idem, peccato che lei sia convinta che lui per lei non provi altro che amicizia. Il macaco con le pulci l'ha proprio rovinata, si vede talmente insignificante che non pensa mai che potrebbe piacere a qualcuno. Sai cosa mi è piaciuto? Silente che dice velatamente alla Mcgranit di farsi gli affaracci suoi e Nick vs nonnetto, davvero esilarante. Kiss kiss

Recensore Veterano
03/10/14, ore 18:27

Ok, l'attesa è valsa questo capitolo. Davvero, il modo in cui hai fatto descrivere Hermione da Harry è stato bellissimo, e la scena con Minerva. Mi stava venendo da piangere per la commozione. Mi sembra di capire che ci sia un altro segreto che Hermione ha condiviso solo esclusivamente con Draco. Con Harry e con Ginny si è limitata solo a raccontare l'orrenda esperienza con il pezzente e la sua delicatezza da Troll nel prendere la verginità di Hermione, ma quel "tu eri.." dello scorso capitolo mi ha lasciato con troppi interrogativi. Spero davvero che la risposta non sia lei rimasta incinta e poi abbia perso il bambino durante la guerra, più precisamente durante le torture di Bellatrix. Lo spero davvero perchè sarebbe peggio di quanto pensassi, avevo inquadrato il passato di Hermione come qualcosa di doloroso, ma non sono mai arrivata a prendere in considerazione una tragedia del genere. Non lo so davvero, questo darebbe alla storia una svolta strana, non peggiore o migliore, solo strana..anche se spiegherebbe il blocco di Hermione. Capisco che la perdita della verginità per lei sia stato un passo fondamentale e importantissimo, soprattutto perchè l'ha persa in un modo piuttosto barbaro, ma mi è sempre sembrata una reazione fortemente esagerata per giustificare la sua totale chiusura in questi otto anni. La perdita di un bambino potrebbe giustificarla a questo punto, ma spero per davvero che non sia così. Anche se quel "tu eri.." eri cosa mannaggia?! vergine, incinta..cosa?! Vergine Draco l'ha capito subito anche perchè ha riportato alla mente alcune gare con Zabini su chi si scopava più vergini..quindi cosa lo ha sconvolto così tanto? La curiosità mi sta mangiando viva!!! Altro punto interrogativo che si è aperto è come il passato di Draco e Lucius possa aiutare Hermione ad uscire da questo pozzo scuro..Non vedo l'ora di sapere qualcosa in più sul passato del biondo, perchè adoro come questo lo abbia plasmato nella persona che descrivi.
Tornando al capitolo posso dire solo che ho adorato ogni riga e ogni emozione che ha scosso i personaggi, da Daphne a Nick, Harry e Minerva e poi Harry con Hermione. Hai saputo trattare perfettamente ogni sensazione, plasmandola in qualcosa di fenomenale. Davvero uno dei capitoli a mio parere più belli.
Punto tutto su Ginny nello spoiler, prepara l'elmetto Potter che ne avrai bisogno!
A presto! Un bacione
C.

 

Recensore Master
01/10/14, ore 16:01

Every Little Thing Capitolo 25 La Mamma, Il Papà e si la giornata per la bella serpe sembra essre assai pesane soprattutto il risveglio se pensa poi a quello che è accaduto , al suo colloquio con l’amica pansy qualcosa mi dice che daph abbi appena trovato il suo principe azzurro in un auror collega di harry che sembra aver preso per lei una bella cotta seria vista che già la pensa come madre dei suoi figli e il fortunato Io sono Nicholas, Nick per gli amici. Per te, tutto quello che vuoi.” La bionda era arrossita come un pomodoro e l’aveva guardato a bocca aperta. L’uomo si era presentato con dei pantaloni mimetici, scarponi militari e una canotta beige attillata e chiazzata di sudore. Per Daphne fu l’apoteosi dell’Eros.Aveva due braccia che potevano spezzare il tronco di un albero senza fatica… … o che potevano sollevarla da terra con estrema facilità. “Credo che Nicholas sia più appropriato.” – disse Daphne, mentre sistemava con minuzia le provette che le avevano riportato i militari. “Te l’ho detto: tutto quello che vuoi.” – Nick sorrise quando vide la donna chinare il capo e sorridere pure lei. e si adesso a perseguitare i sogni della serpe non è piu l’idiota del rosso ma un bellissimo Auror . anche il prescelto ha un risveglio assai disturbato e poco sereno Sembrava che qualsiasi cosa con cui fosse venuto a contatto, gli avesse succhiato la linfa vitale. Non sapeva cosa fare.Fortuna che Daphne aveva preso in mano la situazione, perché senza di lei non avrebbe saputo davvero come gestire tutto quel casino. E si a volte sembra utile aver per amica una serpe! Si vestì e solo mentre apriva il cassetto della biancheria intima, si rese conto di cos’aveva fatto. Ginny semplicemente, non era lì. La giornata non poteva andare peggio di così. intanto a scuola una riccia ha finalmente aperto completamente il suo cuore alla sue vecchia nemesi che al momento è diventata la sia roccia e la sua colonna “Una puttana. Mi sono sentita una puttana.” Draco rafforzò la presa sulle sue spalle, sentendosi male per lei. “Ero solo un contenitore di sperma, qualcosa in cui svuotarsi per farlo sentire meglio. Un sacco di immondizia.” Con quelle premesse, era molto difficile che Hermione tornasse dal rosso. Meglio per lui , anche perche credo che se dra lo vede del rosso non resterà nulla! “Forse penserai che sono una stupida, che non sono stata la prima e tanto meno sarò l’ultima che è stata trattata in questo modo, ma per me era un momento davvero importante.” Voleva solo prenderla in braccio e cullarla. Ma perché non lo fa, adesso ha bisogno del conforto di due braccia solide e sicure e chi meglio di lui che la ama! “Anche se poi non ci saremmo messi insieme, non mi sarebbe importato se quell’unica volta mi avesse trattata… come un essere umano.” – confessò Hermione. – “Invece ha buttato via tutto. Mi ha buttata via.” “Sei al sicuro, adesso.” – sussurrò Draco. Dra sta male vedendola cosi e credo che desidererebbe poter eliminare il rosso molto lentamente! Lentamente, Hermione si staccò, levandosi dagli occhi gli ultimi rimasugli di lacrime. Draco l’aiutò con i pollici. “Vuoi rientrare?” Ci sarebbero state tante altre cose da dire, da fargli capire, ma tutto in una sola volta sarebbe stato troppo per entrambi. E Hermione doveva capire anche, perché aveva confessato una cosa così particolare prima a Malfoy e non a Harry. Ma forse, lo sapeva già. e si con dra il rapporto è cambiato ed è divenuto molto forte nonostante il momento di fragilità dovuto alla gelosia del biondo, e poi perché harry era di parte , conosce entrambi ed ad entrambi è legato , entrambi gli hanno dato molto e quindi non era cosi sicura che harry scegliesse lei I due rientrarono al castello, abbracciati. Lei era talmente fiacca che sembrava necessitare un supporto fisico per non rovinare a terra e lui era ben felice di essere quell’appoggio.ma il loro momento di intimità è interrotto da minerva che chiede alla riccia delle spiegazioni che le non vuole darle “Purtroppo sono sorte delle complicazioni…” – disse Hermione, sentendo la presa di Draco rafforzarsi sulla sua vita. “Complicazioni.” – ripeté Minerva, attonita. – “Il giorno delle nozze?!” “Già, che hanno impedito il corretto svolgersi della cerimonia.” – suonava così falso anche alle sue di orecchie, ma era stata l’unica cosa che le era venuta in mente di dire. “Che genere di complicazioni?” – chiese la donna, sempre più sconcertata. “Purtroppo non posso fartene parola, Minerva.” – si scusò Hermione. “Capisco…” – disse. – “Ma ti prego… per qualsiasi cosa, fa sapere a Harry o a Ginevra che farò ciò che è in mio potere per aiutarli.” “Ti ringrazio a nome loro.” – disse Hermione, con un sorriso. – “Ora scusami, ma ho alcune faccende da sistemare.” – disse Hermione, scusandosi. “Certo.” Hermione si allontanò con Draco per ritirarsi nel suo appartamento. Minerva li osservò andarsene abbracciati. Naturalmente, aveva capito che Hermione non le aveva detto la verità. intanto torniamo a grimus palas dove la giornata gia nera di harry diventa un vero inferno dietro la porta: la causa di tutti i suoi guai! Harry gli chiuse semplicemente la porta in faccia.Aveva anche il coraggio di presentarsi a casa sua? Con il casino che aveva fatto? Un moto di stizza gli attraversò il corpo che gli fece venire la pelle d’oca. Non avrebbe mai detto che un giorno sarebbe arrivato a provare disgusto e ribrezzo per Ron Weasley. L’intruso suonò ancora alla porta e Harry si prefisse di ignorarlo. E si ron non ha cervello ! non ha capito e mai capirà il male che ha fatto perché non vuole sforzarsi di capire Ma Ron era fatto così. Non sapeva rendersi conto da solo quando era il momento di smetterla e se era sempre riuscito nei suoi intenti, era solo perché aveva l’innata, asfissiante capacità di prendere le persone per sfinimento. e si e la cosa dice tutto! Il campanello continuò a suonare. Non esiste, non è qui, non è alla mia porta, non è qui, continuava a ripetersi, ma… si sa la pazienza è quella che è , e quella di harry si è esaurita senza contare i suoi nervi gia provati per le verità ascoltate “SMETTILA! VATTENE VIA IMMEDIATAMENTE!” – sbottò Harry, da dentro casa, non riuscendo a ignorarlo. Ma Ron non rispose, limitandosi a continuare a battere le nocche sulla porta e a suonare il campanello. Non esiste, Ron non esiste, nessuno sta bussando alla porta, Ron non esiste, pensò il moro, mentre cercava di calmarsi. Ma non ce la fece.e si quando troppo è troppo ! Spalancò la porta, trovandosi sgomento nel vedere la faccia rilassata del rosso ed entrare in casa sua come se niente fosse. Harry, sbalordito da tanta sfacciataggine, osservò il ragazzo dare i propri comodi. Il moro chiuse la porta, sbattendola e seguì Ron come un’ombra. “Che cazzo ci fai qui, si può sapere?” “Ero passato a vedere come stavi.”certo che di stupidaggine è pieno questo Harry era sempre più basito.“Come sto? COME CAZZO CREDI CHE STIA, IMBECILLE?” – berciò, inviperito. –“Dopo il casino che hai fatto, cosa pretendi?” “Ero passato per spiegarti il perché…” “Non me ne frega niente del tuo perché! Anzi no! M’interessa!” – urlò Harry, fuori da ogni comandamento. – “Voglio sapere che cazzo ti è preso! Perché hai sentito il bisogno di dovermelo dire proprio il giorno del mio matrimonio!” “Beh, dovevo dirtelo, no?”ma lo ammazzo , ste cose si dicono prima o dopo non certo il giorno del matrimonio! Perché diavolo le Maledizioni Senza Perdono erano state abolite, cazzo?!?si concordo perché , se eliminiamo il rosso non cè neppure pericolo della galera , di certo ci sarebbe il premio! “Solo che non pensavo avresti reagito così. Insomma… credevo saresti stato contento per me e ‘Mione.” Si nei suoi sogni , mi sa che adesso la preferirebbe saper con un mangiamorte , insomma tutti tranne che non lui! A quella storpiatura, le palpebre di Harry fremettero. Sapeva quanto l’amica odiasse quel nomignolo e sentire Ron usarlo, fu come riuscire a visualizzare nella sua mente la scena di Ron che si scopava Hermione. “Ne sarei stato contento anni fa, ma non adesso!” – sbottò, furioso. – “Otto anni, Ron! Otto anni!” – disse, portandosi le mani nei capelli per la disperazione. – “Otto anni in cui potevi dirmi quello che era successo… e invece niente!” Ron alzò gli occhi e Harry lo guardò, allucinato .Aveva pure il coraggio di fare l’infastidito?!?secondo me o è caduto da piccolo restando segnato , o nonostante i colori non è un vero weasly! sembra risentito delle urla dell’amico “Tu hai parlato di Hermione come se fosse la peggiore delle puttane!” “Beh, ho imparato che tutte le donne un po’ lo sono.” – rispose lui, tranquillo .se semmai quelle che frequenta lui di sicuro , ma sono anche sveglie perche non lo vogliono nella loro vita a piede stabile !insomma va bene per togliersi dei pruriti ma niente di più Ma come fa a rimanersene così calmo dopo tutte le vite che ha distrutto?, si chiese Harry, sempre più senza parole di fronte all’indifferenza del rosso.“Qui non si sta parlando di tutte le donne! Si sta parlando di Hermione, brutto imbecille! Come hai potuto trattarla in quel modo? Parlare di lei in quel modo durante le nostre uscite?” “E cosa dovevo dirti? Che era l’unica che si faceva pregare per farselo metter den…” – non finì la frase. Harry gli piazzò un secondo destro sulla faccia, rosso dalla collera. Nella caduta, Ron si tirò dietro una sedia. Beh, doveva ammettere che era abbastanza soddisfacente …e si il rosso non sa quando deve stare zitto gia Harry si sta trattenendo in nome della ormai sicura vecchia amicizia tra loro, ma lui imperterrito continua sul suo binario e harry perde le staffe certo le maledizioni sono gìa fantastiche , ma , credo che non possono paragonarsi alla splendida sensazione di un cazzotto bel piazzato!“Come osi? Come osi mancarle di rispetto dopo tutto quello che ha fatto per te?” Per un fugace secondo, Harry benedisse la fama di Bandiera della Pace che tutti, a partire dal Primo Ministro, gli avevano spiaccicato addosso, perché era certo che se Ron lo avesse denunciato per percosse, nessuno gli avrebbe creduto. anche se lo schiantava ! “E cos’ha fatto per me, sentiamo?” – chiese, mentre si rialzava in piedi a fatica. – “Mi ha sempre trattato come un idiota, a scuola era sempre la migliore, sempre con quella mano alzata, sempre a ricordare agli altri quanto lei fosse superiore! Per non parlare della ricerca degli Horcrux. Sapeva tutto lei!, gli altri erano delle mezze seghe!” “Idiota di un coglione!” – niente.Voleva affibbiargli un insulto che finalmente lo zittisse una volta per tutte, l’Insulto Madre, ma non riusciva a trovare niente di così perfido e cattivo che potesse restituirgli tutto il male che aveva causato in soli venti minuti. E si harry nonostante la rabbia non sembra tovare un vero insulto capace di ferirlo , che racchiuda quello che è. si lo ha trattato come merita non è colpa di herm se lui non amava studiare e preferiva perder tempo e poi pretendeva di copiare ,se non ci fosse stata lei altro che ricerca! “TU sei una mezza sega!, TU sei un idiota!, TU sei inferiore! Se siamo vivi, è solo per merito suo! Ma dove cazzo l’hai lasciato il cervello? Sulla scopa?”no non lo ha mai avuto! “Senti, non puoi prendertela con me, perché sai che è vero. E poi lei è innamorata di me.” si beato lui che crede alla stupidaggine , i primi a credere alle bugie sono coloro che le dicono Niente da fare.Era come parlare con un muro di gomma. “Ma vuoi smetterla con questa storia?” – chiese, inferocito. – “Lei era innamorata di te! Ha passato… ha sputtanato i suoi anni migliori di scuola ad aspettare che tirassi fuori il coraggio di dichiararti, che la invitassi al Ballo del Ceppo, che festeggiassi con lei l’ammissione in squadra!, ma l’hai sempre fatta soffrire! E ogni volta lei ti perdonava! E tu credi che dopo il trattamento che le hai riservato, possa provare per te qualsiasi cosa di diverso dall’odio? Cazzo, ti sto odiando io in questo momento!” – urlò, indicandosi. Di certo lei doveva odiarlo alla follia tanto da fare concorrenza a daph! “Harry, stai diventando pesante, lo sai?” – disse Ron, aggiustandosi il mantello. – “Io e Hermione siamo fatti per stare insieme. Già dovrò fare le mie per farla ragionare, non ti ci mettere pure tu, eh? Che non ho voglia di starvi dietro come una tata.” se solo prova ad avvicinarla mi sa che dra rispolvererà per l’occasione qualche vecchio trucchetto del papi e della zietta! “Ah, tu vorresti fare da tata a me e a Hermione?!”se ma si sente è lui che ha bisogno della tata ! Una parola in più e gli avrebbe tagliato la testa, infilata in una picca, e posta all’ingresso principale di Londra. “Tu che non sai pulirti il culo da solo, hai la pretesa di voler star dietro a noi due?!”Harry lo odiò come forse non aveva mai odiato Voldemort. E si voldi lo odiava ma non lo ha mai ingannato facendosi passare per il grande amicone ! “Avrei tante cose da dirti… ma dovrei offendere Molly e lei non c’entra in tutta questa storia. Perciò vattene e non tornare più. Per me sei morto. Non avvicinarti nemmeno a Hermione, perché ti giuro che se lo fai, mi batterò per far tornale legali le Maledizioni Senza Perdono!” e io mi associo ma cedo che anche dra si unirebbe al gruppo Ron lo guardò come per dire “una più grossa non la potevi sparare”. “Senti, per me puoi far resuscitare anche Voldemort, rimane il fatto che ora che non c’è più pericolo, io e Hermione possiamo stare insieme, ma lei sembra non volerlo. E sarei io il malato di mente? ”è ovio che è malato di mente , chi dopo essre stata tratta come puttana e poi come uno zerbino quando ha finalmente aperto gli occhi tornerebbe con lui avendo poi a disposizione uno splendido principe biondo serpeverde? Harry era troppo accecato dalla rabbia e dall’odio per comprenderlo. Riusciva solo a figurare nella mente Hermione e Ron in quella tenda, da soli. Perché si era allontanato, quella volta? Perché non era rimasto e lo aveva picchiato a sangue come avrebbe meritato? Perché aveva dovuto agire seguendo il buon senso? Perché aveva lasciato sola l’unica persona che aveva davvero fatto l’impossibile per lui? Concordo ! “No, tu sei un coglione. Punto. Parlavi di Hermione in un modo così irrispettoso e volgare che…” “Però mi davi ragione. Tu non sapevi di chi stavo parlando, però mi davi ragione.” “Appunto.” – disse, con il sorriso di chi si era appena ricordato di una cosa molto importante. – “Tu non hai mai fatto il nome di Hermione, per il semplice motivo che se l’avessi fatto, io non avrei mai più voluto avere a che fare con te.” e si gli dava corda solo perché sperava che smettesse di raccontare il prima possibile e si se avesse detto chi era la ragazza altro che pranzo , gli tirava addosso non so cosa Ron non ebbe nulla contro cui ribattere, perché era vero. “Se avessi messo il soggetto, ti avrei dato quei pugni ancora prima! E cosa sicura non ti avrei chiesto di farmi da testimone!” – disse, con la tranquillità di chi ha la verità dalla propria parte e può stare cero che se ci sarà il prossimo matrimonio tale onore non toccherà certo a lui e che se potrà eviterà di invitarlo nonostante sia della famiglia.. – “E poi devo ancora sentire la versione di Hermione a proposito di quella famosa notte. Perché sono certo che prima di farlo, lei ci abbia pensato davvero e sul serio, altrimenti non avrebbe mai fatto una cosa di cui non era sicura al cento per cento.” e si sappiamo come era scrupolosa lei , ed è certo che ron abbia omesso dei particolari che renderebbero la cosa ancora piu pesante ed umiliate per lei “Rimane il fatto che è venuta a letto con me. E mi ha pure spaccato l’orecchio per l’urlo che ha tirato quando le sono entrato dentro. ”ma non gli sono bastati i pugni del matrimonio e di qualche minuto prima , sta proprio cercando di diventare il nuovo sacco da pugilato di harry!?e lo scemo che crede che fossero di piacer asino erano di dolore . Harry non ci vide più. Lo prese per il gomito e lo scortò malamente fino alla porta, l’aprì e lo scaraventò fuori e Ron, privo di equilibrio, si ritrovò a sgambettare per poi finire a terra nella neve sciolta, che aveva creato una sorta di fanghiglia. “Ma guardati…” – lo schernì Harry, pieno di rancore. – “… non sei nemmeno capace di stare in piedi da solo.” – lo derise. Ron si rialzò, pulendosi alla bell’è meglio. “Se non hai qualcuno dietro che ti para il culo, non sei capace di fare niente. Come quando hai tentato di fare l’Auror.” Non era mai stata un’abitudine di Harry sbattere in faccia i punti deboli di una persona, ma quando aveva visto che da parte di Ron non v’era alcun pentimento per ciò che aveva fatto a lui e a Ginny, se n’era infischiato altamente della buona educazione. ricapitoliamo a scuola se non copiava era un asino, nella squadra ce entrato per un aiutino di herm , con la bacchetta è una schiappa, nella ricerca non parliamo di che utilità è stato : insomma è un vero imbecille che non sa fare nulla perché non vuole impegnarsi ! “Sei stato bocciato tre volte in teoria e se nella pratica non ti davo una mano io, saresti morto perfino in addestramento. Non sei capace di fare niente da solo, devi sempre viaggiare in coppia con qualcuno. Mi ricordi tanto Malfoy quando girava con Tiger e Goyle. Fai pena.” – fece per chiudergli la porta in faccia, ma Ron volle avere l’ultima parola .si anche i due gorilla di dra erano meglio di ron! “Non puoi paragonarmi a quel Mangiamorte fallito!” “A conti fatti è migliore di te!” molto migliore non cè paragone ! Vedere che Ron se la prendeva così a male per il paragone con Draco fu per Harry la benzina sul fuoco. Voleva innescare una vera e propria esplosione, poiché era riuscito a trovare qualcosa con la quale smuovere l’insensata tranquillità del rosso. ma che bastardo si prende il merito dei suoi! “Non è vero! Io ti ho dato una famiglia! Ti ho dato un tetto sulla testa! Ti ho accolto in casa mia!” Brutta faccia tosta…Harry non riuscì più a vedere ciò che Ron voleva mostrargli: vide solo un ragazzo che fino a quel momento aveva fatto leva sui suoi punti deboli per averlo sempre dalla propria parte. Per quel motivo, quando parlò, lo fece con il gelo nella voce. Ripeto neppure voldy nella sua crudeltà con harry è stato cosi spietato , mi sa che il cappello ha sbagliato a smistarlo tra i coraggiosi e puri di cuore ! il suo posto era tra le serpi e forse neppure li ,poiché abbiamo visto che anche tra loro ci sono dei coraggiosi e leali capaci di morire per i propri ideali e che non pugnalano gli amici alle spalle “Tu non mi hai dato niente Ron. Sono stati Molly e Arthur a darmi una famiglia, loro mi hanno dato un tetto sulla testa e sempre loro mi hanno accolto in casa loro. Quella non è casa tua. Casa tua sarà quando vivrai da solo e da solo te la manterrai, anche se con l’intelligenza che ti ritrovi, dubito fortemente che questo avverrà mai. Sparivi per mesi senza darci tue notizie e poi venivo a sapere che eri tornato a casa perché non eri in grado di tenerti neanche una falce per campare.” – lo derise. – “Devo dartene atto, però: sei stato bravo a rigirarmi a tuo piacimento per tutti questi anni, a far leva sui miei punti deboli per farmi stare sempre dalla tua parte, ma da oggi la musica cambierà. Mi chiedo perché ho impiegato tutto questo tempo per capirlo. Vattene e non farti più rivedere.” Detto ciò, gli chiuse definitivamente la porta in faccia. Finalmente il prescelto si è gettato alle spalle il peso maggiore che ha capito non esser mai stato ne voldy, la guerra il suo compito,, ma era niente meno che quello che per anni ha considerato alla stregua di un fratello Quando frappose la porta tra sé e Ron, Harry sentì di aver risolto un problema nella sua vita. Quando a scuola litigava con Ron, stava male perché non voleva perdere una persona molto importante ma ora… ora provava solo sollievo e nessun rimorso. Con che coraggio continuava a rimanere fermo nelle proprie posizioni? Con che coraggio voleva che gli desse ragione a tutti i costi? Come aveva fatto a vivere di illusione per tutti quegli anni? Si concordo sotto sotto se avesse potuto veder il futuro avrebbe capito che le parole dell’allora piccolo dra sullo stare attenti allo scegliersi le amicizie non era poi cosi sbagliata , se avesse conosciuto prima il vero dra forse quella mano tesa avrebbe e potuto esser stretta e chissà come sarebbero andate le cose se invece del trio fosse stato un duo! Un piccolo discorso che gli fecero quelli di Serpeverde gli tornò alla mente…“… certo che potevi essere un po’ più gentile, eh? Cos’è? Piton ti scala punti se mostri un po’ più di tatto con le persone?” – chiese Harry, rimastoci male per una risposta che Malfoy aveva dato a un ragazzo del secondo anno. Draco l’aveva fissato serio negli occhi.“I fronzoli e le puttanate stilistiche le lasciamo a voi Grifondoro. Noi preferiamo essere diretti, nelle cose.” “Sta bene essere schietti.” – concordò Harry. – “Ma c’è modo e modo per dire le cose.” “Potter…” – s’intromise Pansy. – “… indorare la pillola è solo peggio. Se una situazione è critica, lo è, punto. E quando hai il quadro generale della situazione, libero dalle vostre stronzate Grifondoro, riesci a trovare la soluzione migliore per risolverla. Con troppe cazzate di mezzo, rischi di far peggio e basta.” concordo con le serpi a volte serve una mente lucida ! Aveva preferito indorare la pillola, aveva preferito fingere che le cose non fossero messe così male, come invece erano in realtà e il risultato era quello.Aveva creduto di aver capito la lezione, ma aveva sbagliato.E lo scotto da pagare, ora, è immenso. La donna della sua vita e la sorella cui deve la vita ! a scuola dra sta continuando a fare da sostegno alla ricciaDraco aveva accompagnato in camera Hermione ed era rimasto con lei. La donna non aveva avanzato obiezioni perché Malfoy aveva il potere di farla stare bene, di farle dimenticare, anche se per poco, il trattamento subito da Ron. Non sapeva come fare per attaccare bottone. Cosa doveva dirle?La vedeva tutta rannicchiata in un angolo del divano Della donna che aveva sputato in faccia a sua zia non c’era più traccia. E si dra non sa come farla tornare la ragazza combattiva che amava “Pensi che sia stupida, vero?” – gli chiese, con un sorriso triste. “Perché dovrei?” “Sto facendo un casino solo per aver buttato via la mia prima volta.” Draco si sedette accanto a lei. Stava facendo molto rumore per nulla?Forse sì.Ma forse no. No e dra lo sa bene C’era stato un tempo in cui lui per primo non si sarebbe preoccupato di come la ragazza sotto di lui si sarebbe sentita, una volta cacciata dal proprio letto, una volta concessagli la propria verginità.e dei tanti pettegolezzi fra maschietti e la gara per aver il premio finale Quei tempi erano passati.Di quei tempi, soprattutto si vergognò moltissimo.dra ha capito il suo errore e se ne pente, ma anche molte ragazze erano diverse da herm C’erano ragazze alle quali non importava con chi avveniva la loro prima volta.Altre, invece, passavano la vita alla ricerca della persona giusta con la quale condividere quel momento. Altre ancora, non volevano addirittura averla, una prima volta. E poi, c’erano le ragazze come Hermione, rare da trovare e da tenere strette una volta trovate.Erano persone all’apparenza fragili, che andavano tenute e trattate con cura, magari anche da mettere sotto vetro, ma che in realtà nascondevano una forza interiore senza eguali.Erano persone che davano la giusta importanza alle cose e sapere di aver sprecato tempo prezioso a remarle contro, anziché conoscerla e godere fin da subito di ciò che poteva offrirgli, gli fece capire ancora di più quanto sbagliati fossero stati gli insegnamenti di suo padre. Doveva rimediare. E si dra si rende conto del tempo sperato ad odiarla avrebbe potuto usarlo per conoscerla e lasciarsi conoscer e chissà magari con un po di fortuna avrebbe potuto essre lui a godere e a raccogliere qiel fiore cosi prezioso “No, non stai facendo casino per niente. Ogni donna vede a modo proprio quel momento e tu non fai eccezione. Per te era importante e credevi che lo avresti vissuto almeno con il rispetto che esso meritava, un’altra al posto tuo non interessa con chi lo fa. Ma se me lo permetti, sono rimasto sconcertato dall’inesistente fiducia che Weasley riponeva in voi.” “Ron è fatto così.” “Scusa se insisto…” – disse, alquanto nervoso nei gesti.Hermione lo notò e non poté fare a meno di sorridere. “… ma non puoi dire “è fatto così” e risolvere tutto. Perché allora ognuno è fatto alla propria maniera ma se non si smussano gli angoli almeno per una civile convivenza, qui non si va più da nessuna parte. Perché ridi adesso?” – chiese, innervosito ancora di più per il timore di aver svelato troppo. “Perché sei diventato una bellissima persona.” – confessò candidamente. Draco rimase senza parole. “Ti sei spogliato del vecchio ragazzino arrogante e hai assunto questa nuova veste di uomo maturo. Ti fa onore quello che hai appena detto.” – disse, tornando a sorseggiare il tea. Forse si era esposto troppo. La cravatta iniziò a stringere…“Ehm… grazie…” – disse, a corto di parole. e si in fondo è uno dei piu bei complimenti che lei potesse mai fargli , e sappiamo quanto alla serpe importi ottener la sua stima Il silenzio che cadde tra di loro non fu fastidioso ma Draco sentì ugualmente il bisogno di interromperlo, anche perché aveva una domanda impegnata in gola da quando lei gli aveva confessato di essere stata a letto con il rosso. “Posso chiederti perché sei stata con lui?” – preferì evitare parole come “letto” e “andata” perché aveva come la sensazione che, quella volta, si sarebbe chiusa a riccio. Sul suo divano, Hermione pareva una bimba di sette anni che lo guardava inespressiva. “Voglio dire… vi aveva abbandonati, non ha avuto fiducia in voi, ad ogni passo in avanti ne corrispondevano dieci indietro… cos’è che ti è scattato dentro?” Bella domanda, pensò Hermione, mentre rimetteva un ricciolo dietro l’orecchio. “Sei mai stato innamorato di qualcuno che non ti ricambiava?” – chiese Hermione. Draco chinò lo sguardo e si morse la lingua per non rispondere di sì, che era lei la persona di cui era innamorato ma che sempre lei non ricambiava .Non ancora, per lo meno .e si forse è presto lei deve ancora trovare la fiducia negli amici e poi passiamo al genere maschile, anche harry non sta brillando in questa fase e l’unico che lo fa che veramente ,si comporta da amico è quello che per anni era l’avversario di sempre! Hermione non aspettò nemmeno che rispondesse, poiché aveva dato per scontato che la risposta fosse “no”, perché in alcuni momenti, le sembrava di avere ancora davanti il vecchio Draco, quello che ne cambiava una ogni mezza giornata e che al proprio passaggio trovava interi tappeti di ragazze che svenivano al suo passaggio.no sbaglia e che dra sa che non è pronta per saper cosa prova per lei “Credi che il giorno dopo sarà diverso dal precedente, che le cose possano migliorare, che finalmente si abbia un segno che le cose stanno cambiando.” Draco comprese quello che gli stava dicendo. Aveva sperato la stessa cosa con suo padre… “Poi, invece, ti accorgi che il tempo passa, che hai rincorso una chimera fino a quel momento e arrivi a buttar via, non mesi ma anni della tua vita. E tutto ti crolla addosso. Ma mentre sei lì che aspetti, parte tutto un film nella tua testa… vedi arrivare il ragazzo che ti piace con un mazzo di rose che ti chiede scusa per la propria cecità e ti promette mari e monti e tu, piccola stupida, vedi solo quello che vuoi vedere, senti quello che vuoi sentire e tralasci il vero significato di quelle parole. Gli credi, convinta che quel passo sia quello decisivo per unirvi di più e quando ti accorgi che era stato solo un attimo di passaggio dove…” – fece le spallucce. – “… lui aveva solo bisogno di avere l’ultimo orgasmo, ti senti come un sacchetto di immondizia…” Il modo in cui aveva pronunciato quelle ultime tre parole, con quella voce tremula a causa del pianto, con quella malsana convinzione di esserlo davvero, un sacchetto di immondizia, Draco si sentì in dovere con se stesso di abbracciarla, di farle sentire che di tutte le persone esistenti al mondo lei era l’ultima a doversi sentire in quel modo. Hermione si era fatta abbracciare come se fosse una cosa normale. Aveva appoggiato la guancia sulla sua spalla e aveva lasciato che alcune lacrime le scendessero fino a morire sulla stoffa della felpa di Draco.e si la serpe si sta rivelando veramente abile a capre le emozioni altrui “… senti di aver buttato via la parte migliore di te.” Draco continuò a tenersela stretta, ad accarezzarle i capelli, sperando scioccamente e irrazionalmente che in quel modo, con quel gesto, il senso di sporcizia che provava Hermione sparisse. Era disposto addirittura a farsene carico dentro di sé, pur di rivedere quella donna agli antichi sfarzi. “E’ come se ti avesse violentata.” – disse Draco. Dra ha ragione sta volta il rosso non la passa liscia le ha usato comunque violenza ! Hermione chiuse gli occhi e pianse. Ancora una volta, aveva inconsciamente creduto che Malfoy non avrebbe mai saputo capirla, capire il suo stato d’animo, immaginare come sarebbe stata, ma Draco aveva di nuovo sbaragliato l’immagine che Hermione aveva di lui con quella semplice affermazione. È vero… non avrebbe mai saputo veramente com’era stata per lei quell’esperienza, cos’avesse significato, ma il fatto che avesse riconosciuto quella quasi violenza – quasi, perché lei era stata consensuale – le fece capire che era solo di lui che si poteva fidare.Su cui poteva contare. E la cosa, onestamente, la spaventava. E si fin dal suo arrivo in quel mondo ha dovuto cavarsela da sola , anche perché ben presto a causa della sua amicizia con harry era divenuta la sua ancora , a cui il prescelto anche senza sapere o velre si era aggrappato a lei si rivolgeva per ogni situazione , era lei che ascoltava Era sempre stata abituata ad essere indipendente, a mantenere una maschera di assoluta perfezione davanti al mondo, ma era come se Draco sapesse esattamente dove colpire per abbattere quel muro e far vedere al mondo quanto Hermione Granger fosse imperfetta. forse perché anche lui per anni ne ha portata una “Più o meno…” – ammise Hermione, scostandosi da lui. Cercò di asciugarsi le lacrime ma Draco le trattenne le mani: voleva vederla anche in quel momento perché era certo che il giorno in cui avrebbe finalmente avuto quella donna al suo fianco, non avrebbe pianto mai più. “Cos’è successo dopo?” – Draco dovette reprimere un sospiro nel vederla cercare la vicinanza con il suo corpo. Ron si stava rivestendo.Aveva tirato su la zip dei jeans, aveva indossato la maglietta e si era dato una ravvivata ai capelli. Hermione era ancora stesa nel letto, con una smorfia di dolore sul volto.Le mani sotto le coperte erano corse immediatamente in mezzo alle cosce, come se quel gesto potesse alleviare il dolore provato.Sentiva un bruciore incredibile. “Che c’è?” – le chiese. “Mi fa male…” – aveva detto la ragazza. “Eh vabbé dai… dopo ti passa. Harry è fuori?” “Credo di sì. Credo che sia…” “Ok.” “Ron! Ron dove vai?” Il dolore era passato momentaneamente in secondo piano quando aveva visto il rosso uscire dalla tenda senza fermarsi. Non le aveva nemmeno chiesto come stesse…Era lì che aveva iniziato a capire di aver appena commesso l’errore più grave della sua vita. “Non si è neanche voltato indietro per sapere cos’avevo da dirgli. È stato lì che ho capito.” “Cosa?” “Che avevo commesso l’errore più grande della mia vita e… che…” – non riusciva a proseguire. – “… sbagliare, per me, includeva uno scotto da pagare sempre più grande rispetto agli altri.”e si nessuno riuscirebbe a pensare che lei possa sbagliare , tutti la considerano una specie di biblioteca risolviguai, e non certo una ragazza ,e quindi non èabbituata a sbagliare Ma dico che screanzato neppure chiederle se le serviva aiuto, mi auguro che muoia di stenti! Draco la tenne stretta a sé, la cullò e le accarezzò i capelli. Certo, lui non poteva fare la morale a nessuno, poiché a scuola lui cacciava le ragazze dal suo letto subito dopo l’orgasmo ma da quando aveva soggiornato in Italia, era come rinato a vita nuova. Il vecchio Draco era stato sostituito da uno nuovo, da uno più consapevole del prossimo, da uno che aveva costantemente bisogno di ricordarsi com’era per comprendere gli enormi passi da gigante che aveva fatto in quel periodo. Quando, all’improvviso, arrivò la folgorazione. Smise di dondolarsi, di accarezzarle il capo. Lo sguardo fisso davanti a sé mutava di secondo in secondo: il grigio dei suoi occhi stava lentamente diventando tempesta, il cuore aveva preso a battere furiosamente nel petto, la cassa toracica sembrava diventata troppo piccola in un attimo per contenere tutto lo sgomento, la furia e il dolore per quella che sperava essere una conclusione sbagliata.“Tu… eri…” e si dra non sapeva che la donna che amava , anche se per assurdo fosse innamorata da sempre del rosso e che avesse considerato quella richiesta come il passaggio dall’amicizia a qualcosa di piu profondo “L’ho sempre ritenuto il prezzo da pagare per la mia leggerezza.” – sussurrò lei, con lo sguardo basso.No, tutto ma non quello. tana:gin sulle prime stenta a riconoscer la sua vecchia stanza , poi come un fulmine i ricordi del mancato matrimonio la colpiscono in pieno come una valanga ! a cercare di farla reagire mamma molly Si chiese come facessero i genitori a capire quando era il momento di intervenire nella vita di un figlio e quando era meglio lasciarlo solo a riflettere; si chiese come avesse fatto sua madre a crescere cinque meravigliosi figli e dare loro sempre il massimo dell’amore che poteva offrire senza mai fare distinzione o preferenze con nessuno. Si chiese perché avesse sprecato l’adolescenza a non parlarci, con sua madre, a non chiederle consiglio su come affrontare un particolare problema. A non chiederle come si facesse ad essere come lei. E si a volte si danno le madri toppo per scontate , certe che ci saranno sempre e che sempre ci sarà il tempo per parlarle e domandare , confrontarsi , ma a volte ogni attimo sprecato , non può tornare anche se simili possono sembrare le occasioni Riluttante all’inizio, Ginny si lasciò trasportare all’infanzia, quando sua madre doveva rincorrerla per casa per darle da mangiareMa quella volta tutto si svolse al rallentatore, dal cucchiaio che si avvicinava, alla bocca di Ginny che si apriva. Ogni tanto la ragazza ripensava a quei gesti che da piccola non aveva mai saputo apprezzare veramente, ma che ora poteva riassaporare con una nuova concezione di essi. e si solo da grandi a volte comprendiamo quanto amore ci fosse dietro ogni gesto In situazioni normali, Molly Weasley non avrebbe mai perso tutto quel tempo per una colazione ma quella non era una situazione normale. Sua figlia, la sua bambina, aveva bisogno di lei più di chiunque altro al mondo e lei, fosse sceso Merlino in persona, le sarebbe stata vicina. Era certa che se avesse aperto bocca si sarebbe messa a piangere, perché se c’era una legge che ogni genitore avrebbe dovuto osservare, era quella di farsi carico di tutto il dolore del mondo per l’eternità, pur di non farne provare nemmeno una briciola ai propri figli. E Molly sentiva di aver infranto quella legge. Aveva fatto tutto quello che era in suo potere e oltre, per i propri figli, li aveva amati, accuditi e aiutati nella realizzazione dei loro desideri, anche se questi non combaciavano con i propri – vedi Fred e George. Ma con Ron… con Ron non capiva, dove avesse fallito e più si sforzava di trovare un segno di suo figlio in cui si sentiva scontento delle attenzioni dei suoi genitori e meno lo trovava. È che non è cresciuto e tutte le attenzioni che molly gli ha riservato da quando conosce harry non sono certo servite a farlo crescer , anzi, ha capito che finché c’era harry lui poteva commettere tutte le stupidaggini del mondo perché la mamma avrebbe capito e chiuso un occhio. Poi la fama che tra l’altro non merita ha peggiorato la situazione facendolo diventare un vero e proprio bambino viziato! L’unica cosa di cui può pentirsi e di non avergli mai dato una sana sculacciata al primo avviso e segno di cambiamento! La mamma. Il papà. Solo due giorni prima, suo padre era entrato in quella stessa stanza e le aveva fatto il classico discorso pre-matrimoniale in cui l’aveva messa in imbarazzo – pur sapendo che mai suo padre l’avrebbe messa a disagio apposta – ma che aveva poi sistemato la situazione con una battutina delle sue. I genitori. Chi sono i genitori? Perché a loro vengono associate solo punizioni o costrizioni nel fare qualcosa che non si vuole? Ginny quel giorno, e quelli a venire, associò a sua madre la tempestività. Era accorsa in suo aiuto senza che lei chiedesse nulla. La associò alla dolcezza; quella dolcezza che aveva messo nel semplice gesto di imboccarla; la associò al silenzio che non infastidisce, perché non l’aveva assillata di domande sul suo stato mentale e fisico. In quei pochi attimi che avevano speso in silenzio Ginny aveva compreso molte più cose di sua madre che in quasi trent’anni di vita. Aveva fatto una veloce carrellata della sua vita e le parve strano – e irrispettoso – accorgersi delle piccole attenzioni che i suoi genitori riservavano a lei e ai suoi fratelli senza che i diretti interessati se ne accorgessero. Aveva capito che le punizioni tanto odiate non erano che insegnamenti mascherati, aveva capito che chiedere scusa per una marachella forgiava l’umiltà del carattere. Ma soprattutto, aveva capito che alla fine di tutti questi aspetti negativi, sua madre e suo padre la premiavano sempre con qualcosa che aveva il potere di cancellare tutto quello che aveva dovuto subire. e si la mamma è sempre la mamma la possiamo odiare , pensare di cambiarla che quella dell’amica sia migliore della nostra , ma poi è nel momento del bisogno del dolore che capiamo che la nostra è l’unica che sia adatta a farci da madre perché, ci conosce e ha forgiato il nostro carattere e sa quando veramente stiamo per crollare e lei si fa trovare li con la mano tesa pronta ad impedirci di cader senza aspettarsi nulla “Ti va di uscire a fare una passeggiata qui intorno, più tardi?” la famiglia al completa spetta di sapre come stia la sorella “Allora? Come sta?” – chiese Arthur, alzatosi dalla propria poltrona.. Bill era forse quello che scalpitava più di tutti per sapere come stava sua sorella anche perche lui sapeva bene ed aveva intuito cio che era successo ossia che il fratello aveva rivelato ogni cosa al momento sbagliato, a ruota i gemelli e Percy. La donna prese posto sulla sedia e si massaggiò il collo. Poi, però, non volendo farsi vedere piangere, schermò gli occhi con una mano, ma tutti se ne accorsero per il movimento sussultorio delle spalle.E avevano già avuto la loro risposta. “Quel disgraziato l’ha rovinata!…” – disse Molly. Sarebbe stato facile puntare il dito su Ron, ma se era vero che il ragazzo aveva messo una buona parte per rovinare la vita di Ginny era pur vero che dall’altra, Harry aveva fatto il resto. Abbandonare in quel modo una donna all’altare era quanto di più umiliante potesse esserci al mondo. Tutti, infatti, diedero Ron come vincitore ma Bill li sorprese tutti. “Scusa mamma… Ron o Harry? ” e be si tra i due è difficile dire chi fosse il piu imbecille, se ron che ha parlato o harry che la mollata. Certo poteva dire qualcosa prima di sparire come ad esempio che amava la ragazza ma che aveva saputo un evento che riguardava lui personalmente e che prima di sposarsi aveva bisogno di riflettere e chiarire Molly alzò gli occhi sul maggiore, come se lo vedesse davvero per la prima volta. Era stato Bill, in pratica, a crescere Ginny quando lei non c’era e aveva creato con la piccola una sorta di legame empatico. Se uno stava male, l’altro lo percepiva. “Ron! Che domande fai, Bill?” – chiese Percy, che non aveva mai visto di buon occhio la lavatività del fratello ed era pronto per farlo presente a tutta la famiglia. Bill diede segno di non averlo nemmeno sentito, cosa che indispose molto Percy. Ma a quelle parole, i gemelli iniziarono a rifletterci su. Era vero: Ron aveva rovinato tutto, ma anche Harry aveva fatto la sua parte. “Io… io non lo so…” – disse Molly, partita con l’intenzione di affibbiare a Ron tutte le colpe, ma dopo che Bill aveva accennato a Harry, nella sua mente tutto si era confuso. Chi dei due era più colpevole? Bill preferì rimandare quella conversazione a un altro momento in cui, magari, le acque si fossero acquietate un po’ e sperare magari, un giorno, di poter arrivare a ridere di tutta quella storia. “Più tardi usciremo per fare una passeggiata qui intorno. Spero che respirare un po’ d’aria le faccia bene.” – disse la donna, asciugandosi il volto con gesti frettolosi delle mani. In quel momento, ogni singolo componente della famiglia, come aveva appena fatto Ginny, si rese conto di quanto la loro madre avesse fatto per loro e quanto poco loro avessero fatto per lei. Si sentirono mortificati per questo, ma motivati nello spirito per porvi rimedio. non è mai troppo tardi chiss che da questa tragedia la famiglia non ne esca piu forte

Nuovo recensore
01/10/14, ore 12:49

Io adoro le tue storie! Avró letto una ventina di volte Malfoy Home e mi verrebbe di leggerla per altrettante volte! Comunque sto seguendo questa storia da qualche mese e ti giuro che ogni volta non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. A proposito della storia... Non dirmi che Hermione era incinta! Ti prego, ti prego, ti pregoo non dirmi che ho ragione!
Io già non sopportavo Ron per i fatti miei, leggendo questa storia me l'hai fatto detestare, giuro! Ahahah comunque spero di leggere il prossimo capitolo e di amarlo come sto amando tutti gli altri ❤️

Recensore Veterano
25/09/14, ore 21:44

Oddiooo santooo
Che.
Bello.
Presumo che quel 'Sono io, Hermione.' sia di Harry o Ron (per forza) e.e
Ovviamente non c'è bisogno che ti dica quanto sei brava, perchè lo sai. Sei veramente una brava scrittrice.
Ritieniti onorata u.u
Baci, ♥
Fremiona

Recensore Master
25/09/14, ore 07:08

Non dirmi che Hermione era incinta quando è stata torturata da Bellatrix?
Cavolo, si spiegherebbe perchè quel rapporto e quel comportamento di Ron l'ha segnata così tanto e perchè lei si senta sporca e indegna.
Pensa che sia stata colpa sua.
Draco è stato fantastico, tenero, dolce, comprensivo. Un vero signore, un vero amico e un vero innamorato.
E' il classico uomo perfetto e capisco che Hermione non possa resistergli.
Ha ragione lei nel dire che è maturato e che è diventato una bellissima persona: lui stesso ha ammesso di non esserlo stato e di vergognarsi di alcuni suoi comportamenti. Ma il bello di crescere è proprio quello: capire gli errori e cercare di non commetterli più.
Harry, finalmente, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa ma non credo che Ron abbia colto appieno tutte le parole cariche di odio che gli sono state risolte; sembra che l'unica cosa che lo scuota un pò sia il paragone con Malfoy e spero proprio che sia Draco che lo faccia definitivamente andare con il culo a terra. (scusa l'espressione)
Ginny è devestata e io non saprei come darle torto: Harry l'ha abbandonata ancora una volta e non credo che sarà facile per lui rimediare a questa cosa.
Dovrà darle parecchie spiegazioni ma penso che abbia fatto la scelta sbagliata anche se motivata dalle emozioni contrastanti che gli si annidiavano nel cuore.
A tal proposito penso sia lui l'ospite misterioso che è andato a trovare Hermione a Hogwarts. Dopotutto credo che voglia delle spiegazioni anche da lei.
Alla prossima.
Baci e te e a Sofia.
BABY

Nuovo recensore
23/09/14, ore 18:29

E' la prima volta che ti scrivo una recensione e ti volevo dire... Woow sei straordinariamente brava! Da quando ho incominciato a seguire la tua storia, non ho più una vita sociale (e ne sono estremamente contenta!) Tra la pubblicazione di un capitolo e l'altro rileggo interamente la storia (in totale l'ho letta più o meno 8/10 volte e non mi stanca mai) Questo capitolo è fantastico, ho sempre pensato che Ron fosse un emerito imbecille e quindi amo alla follia la tua versione su di lui.. Per quanto riguarda lo spoiler penso che sia Harry o Ginny mmm chi lo sà, non penso proprio che la donnola abbia il coraggio di farsi vedere a meno che non si voglia prendere un bel Avada Kedavra da Draco. Grazie mille per tutto e continua a scrivere che sei fantastica!! Un bacione a te e alla tua piccola Sofia.

Nuovo recensore
23/09/14, ore 17:54

bellisssimo capitolo,come tutti gli altri.Mannaggia a te che hai postato in ritardo!!!!Venerdì sono rimasta fino a mezzanotte e un quarto col pc,ma poi avevo sonno e ho deciso di andare a dormire,anche perhè poi il sabato avevo scuola.Non ho niente da ridire sul liguaggio del testo e spero che aggiornerai presto.Ti chiedo un piccolissimo favore.Potresti leggere le mie fanfiction,ne ho scritte 3,e magari mi dai qualche dritta se c'è qualcosa che non va o non ti piace.Sai mi interessa il parere della gente,in fondo è questa che deve criticare e recensire,non io.Un bacione Agata.
P.S.:anche la mia 2a migliore amica si chiama Sofia e credo sia un bellissimo nome.Colgo l'occasione di questa recensione di farti gli auguri per la sua nascita e mi scuso se arrivano con questo enorme ritardo,ma mi era passato di mente.Un bacio anche alla piccola Sofia,che rispecchierà sicuramente il suo significato greco,sapienza.

Recensore Master
23/09/14, ore 11:26

Ciao! Come sempre è un capitolo fantastico. Molto bello e molto vero quello che hai detto sui genitori: non si apprezza poco quello che fanno per noi e se , invece, lo si fa è sempre troppo poco. Sono contenta che tu abbia voluto dedicare spazio ai signori Weasley :)
Non ho più parole per esprimere il mio disgusto verso Ron. Però concordo con te: sia la sua famiglia che Harry sono stati troppo gentili con lui. A questo punto non vedo l'ora di vedere la resa dei conti! Non dirmi che dopo quella fatidica notte Hermione è rimasta incinta e che ha perso il bambino...sarebbe terribile. Almeno credo che l'abbia perso, non credo che Hermione abbia deciso volontariamente di abortire, non mi sembra il tipo.
Per quanto riguarda lo spoiler, spero che sia Harry che va da Hermione. Ma non giurerei che non possa essere anche l'idiota...
A presto! Baci

Recensore Master
23/09/14, ore 10:46

Allora ciao ho letto il tuo 25 esimo cap, la storia mi piace un sacco, volevo dirti che secondo me il segreto che Hermione ha detto e non detto a Draco e il fatto che forse, forse eh? non ne sono sicura, mione era incinta e poi ha abortito, ho indovinato?.
Ciao al prox cap

Recensore Master
23/09/14, ore 09:42

Certo Harry ha sbagliato a lasciare Ginny all'altare ed ora lui stesso se ne rende conto... Però credo che si sia sentito tradito anche da lei per non avergli detto nulla in merito alla faccenda. Infatti secondo me ha sbagliato alla grande, specialmente sapendo quanto è idiota ed insensibile suo fratello.
Inoltre credo che per Harry la delusione che gli ha dato Ron sia stata talmente devastante che si è anche vergognato di aver avuto quella reazione davanti a tutti in effetti è scappato per la vergogna.
Hermione era vergine quella volta?! Lei ha perso la verginità in quel modo?! Ti prego Draco schianta Ron... tu ed Harry andate al ministero della magia e riabilitate le maledizioni senza perdono, giusto per una serie di crucio...
In qualsiasi caso però penso che per far comprendere alla famiglia Weasley la gravità della situazione qualcuno dovrebbe raccontare l'accaduto... tipo Bill, o Ginny se si riprende... meglio ancora sarebbe fenomenale se Ron stesso facesse a casa dei suoi lo stesso spettacolino che ha fatto a casa di Harry.
O Hermione anche se immagino che si vergogni troppo.
A presto
Krys