Recensioni per
Every Little Thing
di callistas
Guarda di tutte le cose che mi hai detto, nessuna mi spaventa, unico problema la tetta , ma che possiamo sopperire tranquillamente con un biberon. |
ciaoooooooooooooo mio amor un capitolo davvero interessante ma lo spoiler è davvero succoso!!! Kevin è adorabile e Draco innamorato di Herm è fantastico |
Questo titolo è proprio azzeccato...i due stanno entrando in sintonia! lei si sente inadatta e autostima sotto le scarpe ma sbaglio, o è interessata a lui? insomma, lo guarda con occhi diversi....non credo sia solo per via di questo suo nuovo progetto "aiutare Draco",no?! :D |
Ciao! Finalmente riesco a recensire tranquilla. Prima ho iniziato ma ho dovuto interrompermi perchè, per una qualche strana ragione, una folata di vento ha fatto cadere i quadri dalla parete...ed io ero troppo impegnata a ridere per scrivere. |
Ciao cara :D |
Bene, bene il ns biondino comincia a sentire le morse della gelosia... |
Amoruccio miooooooooo! In questo capito non insulterò nessuno...il che è quasi un record. Hermione ha trovato il modo di redimere Draco agli occhi dei genitori (forse). Lui le da carta bianca perchè gli piace l'entusiasmo che mette per lui, la Mcgranit invece si fida ma ha dubbi. Kevin dovrebbe fare un grande regalo ad Hermione, gli ha servito la ragazza che desidera su un piatto d'argento mascherando il tutto come una punizione. Quel ragazzo rimane sempre un mito. Muahahahaha non ti piacerebbe avermi dietro??? Preston è sempre eccezionale, povero Nick per un momento se l'è vista davvero brutta. Draco ha il sospetto che Herm e Neville escano insieme...in effetti è così...ma non sa che Nev è sposato?? A me non capita mai...e sottolineo il MAI di svegliarmi allegra e pimpante la mattina. Il mio migliore amico è il mio cuscino e soffro terribilmente nell'abbandonarlo ogni mattina. Lo spoiler mi lascia presagire bene ( non mi fare scherzi eh!). Ormai si avvicina il giorno del parto, mi sono messa a ridere per come lo descrivi, almeno hai una figlia che è una campionessa di arti marziali! Kiss |
Ed eccomi tornata in pari!!! |
ciaoo! |
Ciao!!! |
Certo che è proprio vero che c'è gente disposta a tutto pur di fare soldi. Dare speranza a qualcuno che è assetato d'amore è quanto di più meschino ci possa essere. Neville è cresciuto ed è maturato ma dentro di sè rimane un bambino che ha bisogno dell'affetto dei genitori che non ha mai avuto. |
Per il capitolo credo che il titolo sia più che azzeccato. |
il ballo sta mandando le ragazze fuori di testa e sono poco porpense a studiare e stare attente. intanto alla tana gin conta i giorni che le mancano al matrimonio e sogna il luogo della luna di miele che Harry ha deciso deve essere da sogno senza badare a spese. solo la presenza di ron sembra rattristare la rossa , papa Arthur sta facendo la voce grossa contro il figlio e ha ribadito non soloo che anche loro hanno fatto i loro sacrifici ai loro tempi e che soprattutto adesso è gin la priorità bravo! e poi vuoi mettere l'idea che la tua unica figlia che si sposa contro che cosa un figlio che sta appeso ad una scopa a parare bolidi decisamente non cè paragone che tenga “Sì, ma cosa fa? Va a lavorare normalmente, torna a casa e ci sfonda la testa con le sue teghe sul matrimonio!” Il sorriso di Ginny si spense immediatamente. Si sentì ferita da quella frase. Perché non era contento per lei? perché non capisce un acca e non sa veder oltre il suo naso egoista “Ma ti senti come parli? Hai preteso però tutta la nostra attenzione quando ci hai detto che eri entrato nei Cannoni!” – sbottò Arthur. “Sì! Ma io con la mia fama posso portare soldi in casa.” A quelle parole, Ginny spalancò la bocca indignata.Il suo cervello andò in tilt.brava rossa fatti valere , digliene quattro anche da parte mia se no lo pesto e lo faccio nero Lui… soldi… a casa… non riusciva a connettere le parole per formulare un pensiero decente.Ma se ogni volta lui tornava a casa proprio perché tutto quello che guadagnava come portiere – il che non era poco – lo buttava in cavolate?! E aveva il coraggio di dire che portava a casa soldi?!è l'eterno bambino che non cresce e mai accadra se sa che al bisogno la porta di casa è sempre aperta, o se una volta la trovasse chiusa e con l'impossibilità di smaterializzarsi dentro e ci picchiasse il naso ripetutamente forse e dico forse inizierebbe a farsi delle domande, ma sappiamo che molly ha il cuore troppo tenereo per fare una cosa del genere speriamo in papa Artur Allora se sei tanto famoso, perché ancora non s’è visto niente da parte tua?” – sbottò. – “Perché arrivi a ora dei pasti e poi ti dilegui nemmeno avessi un Dissennatore attaccato al culo?” “Ginny…” – l’ammonì Arthur, rimanendo inudito. “Anche perché dubito che quando sei in trasferta, sganci qualcosa per questa famiglia, quindi prima di usare parole che non conosci torna a scuola e imparale!” “Ma tu che ne vuoi sapere? Sei sempre con la testa per aria sul matrimonio!” “Almeno io qualcosa di buono la faccio!” – urlò la rossa. – “Tu che hai fatto finora? Sei solo capace di prendere e quando sei a posto te ne vai! Beh, sai che ti dico? Vai a fanculo!” decisamente grande evvai continua cosi anche se credo che non sia servito a niente e che le parole siano entrate ed uscite dalle orecchie del rosso se mai le ha ascoltate non cè abbastanza materia grigia per trattenerle rifletterci su Ginny si ritrovò scuotere la testa nel vedere suo fratello trattare i suoi genitori come pezze da piedi e la Tana alla stregua di un albergo. Per non parlare di suo padre, che aveva accolto quella notizia con lo stesso entusiasmo di un morto.E Molly? Come faceva Ron a ignorare la delusione negli occhi di sua madre? Non vedeva quanto poco le mancasse per piangere? è cieco “Ho degli allenamenti. Guarda che torno.” Ma… tornerai in tempo per il matrimonio, vero?” “Certo! Sono il testimone di Harry!” – disse, allegro. – “E poi c’è la prova a fine Novembre. Sto via poco.” Che culo, Per non parlare dell’ipocrisia che la mandava sempre in bestia, perché solo poche – pochissime – ore prima ci aveva litigato poiché, secondo Ron, il suo matrimonio era una palla. “Dai, faccio in fretta, così torno prima.” – disse Ron. Ginny si girò perplessa per quella – strana, stranissima, preoccupante, inquietante – gentilezza. “Allora ti aspettiamo qui!” – disse Molly, rincuorata dallo slancio emotivo di Ron. “Ciao Famiglia!” – salutò Ron, senza salutare i fratelli – e sorella – uno per uno. si decisamente ron considera la tana come un albergo dove pure tra l'altro non deve pagare neppure un galeone ma anche a scuola ci sono delle difficolta e min sente più che mai tutto il peso dei suoi anni sa di aver fatto bene ad accettare la proposta di dra ma vorrebbe tanto evitare di portargli le tante lettere preoccupate e indignate dei vari genitori e ne discute con sil Siamo perfettamente a conoscenza del passato del ragazzo. Abbiamo visto cos’era disposto a fare pur di salvare la sua famiglia.” “Sì, Albus, ma io non credo che…” “E accettare la sua proposta è stato solo un modo per dargli la possibilità di dimostrare al mondo intero che le persone possono cambiare, che dietro a Malfoy c’è anche Draco.” Minerva sospirò.“Albus… so benissimo che Draco è cambiato, altrimenti non avrei mai accettato di mandarlo a fare quello che ha fatto. Rimane il fatto, però, che queste sono reali.” insomma come una copia di vecchi sposi stanno pensando a come aiutare uno dei loro figli che si trova in difficolta , ad aiutarlo a mostrare il vero io al mondo Intendi lasciarlo da solo a combattere questa guerra, Minerva?” La donna gemette di frustrazione. “Certo che no! Sarò in prima linea per la sua difesa solo che… finirà mai, Albus?” – chiese la donna, dando finalmente sfogo alla sua vera preoccupazione. – “Il mondo magico riuscirà mai a guardare oltre le apparenze?” “Diamo voce alle persone giuste, Minerva tra cui nev ed herm se soprattutto lei l'eroina del mondo magico la mente del trio si mostra favolarvele e amica di certo le cose miglioreranno intanto nev chiede o meglio inizia a chieder una cosa importante ma herm lo precede comprendendo e volentieri gli sarà accanto il giorno della prima visita dei suoi, la ragazza è felice poiché è segno che profonda sia l'amicizia che li lega e che non abbia risento del tempo trascorso lontano l’amico non aveva esitato nel chiedere a lei di rimanergli accanto in un momento così importante della sua vita come se non si fossero mai persi di vista. nev st sta recando da dra vuole avere con lui un discorso serio ha notato lo strano rapporto tra lui e herm “Di che appuntamento stava parlando?” – chiese, quasi confidenziale a Malfoy. “Le sto insegnando a ballare.” Neville per poco non si capottò dalla sedia. Non sapeva se dirsi più stupito dal fatto che Hermione volesse imparare un’arte che aveva sempre detto di detestare, o perché l’insegnante fosse Malfoy. e adesso che non cè Harry a difenderla si sente un po' il suo sostituto e da bravo amico vuole capire come stanno le cose è cosi tenero che è un amore Stavo pensando… ho un’amica che sta suscitando un certo interesse in una persona che a scuola la prendeva sempre in giro…” Draco lo guardò perplesso, ma non poté impedirsi di sentirsi anche… divertito. A scuola, durante le interrogazioni, Paciock prendeva il giro dal Giurassico prima di dare una risposta chiara e concisa, mentre ora andava direttamente al sodo. Le cose erano veramente cambiate durante la sua assenza… “E… cosa ti aspetteresti da questa persona?” “La sincerità. Ovviamente so che questa persona non mi rivelerebbe mai i dettagli, ma mi aspetterei che almeno mi confermasse che non abbia cattive intenzioni con questa mia amica. Sai, sono un tipo abbastanza pacifista e l’unica soluzione che ho trovato è stata quella di andare da questa persona e chiedergli cosa gli stia passando per la testa.” “In tal caso… non ho cattive intenzioni, Paciock.” – disse Draco, ponendo fine a quella conversazione fatta in terza persona. “Lo spero. Perché in quel caso ti spaccherei davvero la faccia e si il bravo pacioc sa tirare fuori le unghie Come hai detto tu, non aspettarti i dettagli, ma una cosa posso dirtela. L’unica intenzione che non ho, è quella di farla soffrire. È tutto si credo che da adesso nev e dra potrebbero diventare amici Mentre chiacchierava con lui, Draco non aveva potuto impedirsi di provare una piacevole sensazione di benessere. Si era comportato da uomo, aveva scambiato opinioni con un’altra persona si era confrontato con un uomo, da uomo,ed è orgoglioso se pensa a lei Il solo immaginarla tra le sue braccia mentre si lasciava condurre, gli diede una scossa lungo la spina dorsale; saperla fidarsi di lui anche se per una cosa così piccola e insignificante come la danza era il preludio per qualcosa di più profondo che, a volte, gli faceva venire voglia di buttare all’aria tutta la sua pazienza e dirle tutto.L’istinto gli urlava di andare da lei e mandare all’aria tutti i suoi sforzi. Poi però la parte più razionale di sé,lo riportava sempre alla normalità. Per l’ennesima volta, s’impose un controllo ferreo sulle proprie azioni di sicuro sarà premiato per la sua attesa per lei è difficile fidarsi dopo lo scherzo di ron adesso ha bisogno di una roccia e di un porto che sappia accorgerla nella tempesta che sta vivendo, ha bisogno di tempo per ritrovare se stessa e scoprire quel nuovo draco che sta lentamente conqyuistando la sua fiducia her vede le lettere e dra si chiede se lei lo avrebbe sostenuto o se al contrario si sarebbe unita alla voce degli scontenti Draco cercò di sondare le sue reazioni di fronte a quella lettera. Alla fine di tutto, la vide sorridere amaramente. “Certe persone non capiranno mai che le parole a volte feriscono più dei fatti.” – disse, solamente. Draco avvertì il preciso riferimento personale in quelle parole, tanto da ricondurlo a quel lontano giorno in cui lui le aveva dato della mezzosangue. Lei, però, non abituata a giudicare dalle apparenze, benché Malfoy si fosse impegnato per fare delle apparenze la realtà, prese la pergamena che aveva letto. La piegò.E la stracciò.per poi gettarla nel camino acceso.Hermione sollevò il nasino. “Di solito lo faccio con la spazzatura.” – disse, rivolgendo a lui le stesse parole che aveva detto quando era stato Draco a stracciare la lettera di Ron. – “Non hai anche tu un de-ja-vu?” – gli chiese, retoricamente. si herm ha ripetuto lo stesso gesto e le stesse parole delle serpi si sono sbarazzati l'uono la spazzatura dell'altro segno evidente che lei ci sarà sempre per ui come lui cè stato per lei |
spero veramente che nev possa recuperare e veder guariti i suoi genitori se lo merita poverino , mi piace è il primo a capire che her è la migliiore e a temere di poterla ostacolare in questo è più maturo di ron ma per quello ci vuole poco. kevin potrebbe esser cio che draco avrebbe potuto essre se fosse stato libero di mostrare se stesso senza gli stupidi insegnamenti del padre chissa come regnerà kevin tra le serpi speriamo bene ma occorre trovare una degna regina tra le grifoni dra le chiede di esser la sua dama al ballo a cui lei non vuole partecipare anche se tutta la fauna maschile le ha chiesto di andare con loro , dra non prende per nulla bene la cosa ma sa farsi valer ee cerca di capire il reale motivo del suo rifiuto Voglio che tu venga.” Ecco che tornava quella sensazione. Perché un attimo prima avrebbe accettato volentieri un suo invito e l’istante dopo lo avrebbe volentieri ucciso? Perché Malfoy era così machiavellico? Perché un istante prima riusciva a farla stare bene con se stessa e l’attimo dopo rovinava tutto quanto? “Non… non sarei una buona compagnia.” Draco si alzò dalla sua poltrona, aggirò la scrivania e le andò di fronte, appoggiandosi con il bacino contro il tavolo. Hermione lo guardò sorpresa per quell’atteggiamento. “Non credi che dovrei essere io a decidere questo?” “Per una volta… puoi fidarti di me e delle mie parole Per una volta fidati tu di me.” – ribatté Draco. Hermione chiuse gli occhi e quando li riaprì, li ritrovò offuscati dalle lacrime e il pensiero andò subito a Neville, più coraggioso e forte di lei. “Sono stanca…” – soffiò, ma Draco si accorse del tremore della sua voce. “Di cosa?” “Di… fidarmi. Non ce la faccio più.” – la presa si intensificò sulla colonnina accanto a lei, tanto da far sbiancare le nocche. Draco le arrivò dietro e le mise le mani sulle spalle.Fu il loro primo vero contatto Gliele massaggiò con lentezza e Hermione, stanca dentro, non riuscì a staccarsi.Perché Draco la faceva stare bene e male allo stesso tempo e non riusciva a slegarsi da questo strano rapporto che si era creato tra loro. “Tu sai ancora fidarti delle persone, Hermione.”La forza contenuta in un nome. La riccia corrucciò le sopracciglia.Sentiva la presenza di Draco alle spalle, sentiva la sua essenza, il suo profumo e le sue spalle Si sentiva protetta, che si poteva fidare di lui e che qualsiasi cosa gli avrebbe confessato, sarebbe stata trattata come un tesoro prezioso. “E vorrei poterti aiutare. Posso aiutarti, Hermione?” – le sussurrò all’orecchio, con quella voce bassa e morbida che sembrava usare solo con lei. Hermione si girò e lo guardò dritto negli occhi. Aveva sentito il bisogno fisico di farlo Hermione, , sentiva di voler affondare, di volergli andare incontro, pur sapendo che sarebbe stata una missione suicida. Voleva annegare in lui.Così, si preparò per andare incontro alla sua sirena… “Io non so ballare.” – ammise. “Vorresti imparare?” Me lo puoi insegnare?” “Tutto quello che vuoi.” “Allora sarò la tua compagna.” “E io il tuo.” Era agitata, perché era sempre stata uno stoccafisso in certi movimenti, aveva paura di pestargli i piedi e, seppure fosse una cosa sciocca, mostrargli che anche Hermione Granger non era in grado di fare qualcosa al primo colpo. Mi spieghi perché a scuola sei peggio della McGranitt ma fuori sembri una disperata?” Hermione sbarrò gli occhi. Cavolo!… se… se n’era accorto? Come aveva fatto?Si ritrovò inconsciamente a indietreggiare di qualche passo, avvicinandosi maggiormente alla porta.Draco capì di aver fatto centro con quelle poche parole.Allora ci aveva visto giusto? Hermione non poteva ammettere di non essere in grado di fare tutto: avrebbe fatto una figuraccia che sarebbe potuta finire sugli annali scolastici. Chinò lo sguardo sulla moquette, un gesto che, un tempo, non aveva mai fatto.Diavolo, non l’aveva fatto nemmeno con sua zia Bellatrix!, che diavolo le era successo? chi poteva farla diventare insicura la fiera coraggiosa battagiera regina dei grifoni quando neppure il dolore cè riuscito? e facile ron e i suoi metodi rozzi sono peggio di bella! Hermione incrociò le braccia al seno, un gesto che significava una totale e assoluta propensione a non scucire una parola di più. A pensarci bene, era lo stesso atteggiamento che assumevano i bambini, nella vana speranza di incutere spavento nei genitori, quando erano arrabbiati e rimanevano fermi sulle proprie posizioni. “Granger, ascolta…” Hermione chiuse gli occhi. Era stata colpita in uno dei suoi punti più fragili, perché se la debolezza implica una possibilità di rinforzo, la fragilità, la certezza che perfino un colpo di tosse avrebbe potuto definitivamente spezzarla. “Non c’è niente di cui vergognarsi.” Sapeva perfettamente che il Malfoy che aveva davanti era ben diverso dal ragazzino spocchioso che ricordava dai tempi della scuola. Davanti a lei, ora, c’era Draco.Draco e basta.Perché per quanto la differenza potesse essere minima, Hermione non riusciva più a identificare il ragazzino di Hogwarts con l’uomo che ora aveva di fronte.Mossa da quel piccolo ragionamento, rialzò il volto e aspettò. “Non voglio le tue scuse.” – chiarì. – “Voglio solo sapere il perché.” e si dra è preoccupato marcio per lei e se scopre che è colpa di ron lo fa fuori facendo un favore al mondo Lascia stare… non capiresti.” – disse lei, girando lo sguardo. “Sono qui perché vorrei capire.” Quella volta, la perentorietà di quel verbo non le diede fastidio. “Voglio che tu venga.” “Vorrei capire.” Due affermazioni così simili, ma con un’inflessione diversa per ognuna. Imposizione, la prima.Richiesta, la seconda.E Hermione si ritrovò a credere che in Malfoy esistessero due distinte personalità che si divertivano a mandarla in confusione quando, mentre aveva a che fare con una, si ritrovava l’attimo successivo a fare i conti con l’altra. Tutto ciò era destabilizzante a livello emotivo perché non le permetteva di avere una linea fissa da seguire.Dunque, doveva fidarsi?Poteva fidarsi?Voleva fidarsi? Draco leggeva l’insicurezza nei suoi occhi, un’emozione che a scuola non aveva mai scorto. Si chiese cosa mai potesse fare per indurla a fidarsi di lui, benché più volte le avesse dimostrato di non esserne degno. Fu lei, di sua iniziativa, a prendere parola.segno che lo considera degno di fiducia e per lui è un gran passo avanti lei non voleva esser cosi perfetta ma i suoi pretendevano molto e poi non è più riuscita a togliersi la maschera come dra anche perché a causa di Harry e ron che lanno considerata la loro salvezza decisamente il biondo è geloso del legame con Harry ma se sapesse la cazzata del rosso sarebbe peggio infatti dra chiede il rosso che ruolo abbia avuto solo all'ora herm si rende conto che lui non ha fatto niente e qui il biondo di arrabbia risentito Perché con tutte le volte che vi dicevo che era un idiota, continuavate a darmi contro!” Hermione rimase basita, intenta a registrare e comprendere a fondo quelle parole. Inaspettatamente, sbocciò a ridere, cercando di contenersi. Non era bello ridere alle spalle di qualcuno ma per com’era diventato Ron, per come l’aveva trattata, pensò che uno strappo alla regola potesse anche farlo.ma certo io non mi sarei trattenuta neppure gin sta facendo l'ennesima lavata di capo al fratello ma sto non sente niente se non la sua voce egoista “Ma è innamorata di me! Me lo hai detto tu!” Ginny sbuffò. “Questo non è più sufficiente. Perché tu hai avuto quello che volevi da lei e poi quando tutto si è risolto, l’hai accantonata come una scarpa vecchia. Le persone non si trattano così, Ron. Se avevi dei dubbi, potevi parlarne con lei, ma invece l’hai solo illusa e ora ti stupisci che non ti voglia più vedere?” “Non può stare senza di me. Ginny guardò suo fratello con una mano appoggiata alla guancia. Qualcosa non tornava, perché non era normale che Ron parlasse in quel modo. Aveva sempre avuto un carattere particolare, ma qui si stava rasentando l’assurdo “Parlare con te è inutile. Buona notte.” – disse Ginny, coricandosi. quando si nominava Ron in casa, per una frazione di secondo Ginny si chiedeva “ma Ron chi?”. Era perennemente in viaggio, mandava lettere distanza di secoli le une dalle altre per far sapere che era vivo e poi quando tornava fingeva che tutto fosse come lo aveva lasciato. Sua madre stava male per questo atteggiamento, soprattutto quando Ron tornava a casa e fingeva che tutto andasse bene, ma niente andava bene! Diavolo!, era sparito per quasi otto anni e poi se ne usciva con un “Sono entrato nei Cannoni Chudley!” Per non parlare di suo padre, più severo della mamma, che a stento gli rivolgeva la parola be ron è una maledizione continua |
Ciaooo |