Recensioni per
Il mio segreto
di mgrandier

Questa storia ha ottenuto 1214 recensioni.
Positive : 1213
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/02/16, ore 08:17
Cap. 9:

Molto nel tuo stile, pieno di dettagli e descrizioni, dalla colazione, la camerierina che passa, il dialogo, e poi i gesti...le dita sotto il colletto, il piede inquieto...
Molto bello, un modo meraviglioso di descrivere linquietudine di oscar.
E ci lasci con l'accenno al padre.
Bene , mi intriga

Recensore Master
22/02/16, ore 03:25
Cap. 9:

Perché non vuole vedere il generalissimo? ... c'è qualcosa che la turba profondamente maddyna CSI VERSAILLES è pronta....la mia lente di ingrandimento pure. Aspetto il prossimo con ansia. Un saluto dalla signora in giallo jessica Fletcher 😘

Recensore Master
22/02/16, ore 00:21
Cap. 9:

Tutto sembra essere tornato lentamente alla normalità, ma in realtà non è così: i segni di quella fatidica notte sono scolpiti dentro gli animi di Oscar e di André, ognuno in un modo diverso: lui attende, lei cerca di dimenticare, come ha sempre fatto.

Recensore Master
16/02/16, ore 21:52
Cap. 8:

Sono sempre più in ritardo, perdonami... Come ho già avuto modo di dirti innanzitutto complimenti per questo centellinare particolari e piccoli indizi e per questo scavare nelle loro anime che racconta sensazioni ed emozioni, ce le fa quasi sentire. Due le cose che mi hanno colpito: l'atteggiamento di Fersen, quel gesto e quel sussurrare così intimi ma così poco graditi. Il nostro uomo in viola non la racconta giusta, sono certissima che il suo coinvolgimento nella storia è molto più profondo e molto meno innocente di quanto vuol far credere. Poi, tralasciando la parte centrale della svestizione e non perché non mi sia piaciuta (l'ho adorata!) ma semplicemente perché nel ruolo di recensore mi impongo una certa serietà e i pensieri suggeritimi da quei nastri sciolti e da quegli indumenti sfilati proprio seri non sono, fonte di grandissime riflessioni è il finale. Il sogno di André, il ripercorrere episodi e oggetti del passato: spade di legno e biscotti, inchiostro e nastri di velluto, divise bianche e mostrine e lunghissime pezze di stoffa...mmm... Ognuno di questi oggetti ha un significato ma penso che uno in particolare parli più degli altri... E infine il calice. Vuoto. Non penso che Palazzo Jarjayes sia infestato quindi credo che la misteriosa bevitrice sia Oscar. Giunta a cercare André per... Cosa? Una partita di scacchi, una chiacchierata sul tempo? No, non credo. Per raccontargli qualcosa che la turba? Si, ci scommetterei... Vedremo se il proseguo mi darà ragione. Intanto ancora complimenti, tantissimi e scuse, tantissime. E un abbraccio.

Recensore Veterano
16/02/16, ore 20:12
Cap. 8:

Dunque dunque, ci sta che io non abbia capito niente di niente, ma:
- Fesso e Oscar hanno... OMMIODDIO! Altrimenti non mi spiego il sorriso soddisfatto di Oscar, ma non mi spiego lo stesso le sue ritrosie. Mystero. In tutto ciò Oscar c'è o ci fa?
- Il ricordo di André e la giubba bianca... ??? C'ha un segreto pure lui?! OMMIODDIO!
- Il bicchiere vuoto? Oscar gli fa gli scherzetti? (o la Nonna, uahahahah!!)

Pupezza, te dici che io sono sadica, ma...
beni, non ho molto da aggiungere a quanto detto poc'anzi, se non: che prosa da libro di carta, tata. Giuro, sto valutando l'idea di stamparti e rilegarti, così mi gnammo tutto come si deve. Lo schermo non rende giustizia, secondo me!

Un abbraccione!

Recensore Veterano
16/02/16, ore 19:41

Vedi che ho fatto bene a fare tardi, uahahahahah! Ora posso subito correre a leggere chi sia questo nuovo venuto con 'sto sorrisetto!!
Ma prima ti lascio un po' di Quori: questo André è così vivo da poterlo toccare, e soffre, soffre dannatamente. E' un capitolo profondamente introspettivo, ma in generale tutto il racconto è suo, di André, la terza persona è fittizia. E dai l'impressione che la sua anima sia un mondo. Mi stride molto tutta questa sofferenza, per gusto mio, perché voglio immaginarlo più solido; ma è il tuo André, tenero, pieno di rimorsi, ed è anche vicinissimo all'originale (specie del manga) che si senta così... così servo. Lui pensa di non avere possibilità, e paventa quello che effettivamente nell'anime succede davvero, cioè gli occhi freddi di Oscar, la sua ira per il tradimento della fraternità che condividono.
Bellissima ammiccata alll'originale, che poi viene disattesa dai fatti: Oscar non ce l'ha con lui, davvero no. Si preoccupa della sua colazione, lo vuole con sé come sempre, gli lancia quell'ultima occhiata (curiosità? dolcezza? bisogno di sentirlo vicino?), e resta sempre un passo più lontana, inavvicinabile, splendida nella sua imperscrutabilità che la rende eterea e immensa. La tua Oscar è sempre più sveglia dell'originale, così la coppia che hai fatto tua trova nuovi equilibri e declinazioni. Davvero bellissimi, questi due.

Ti abbraccio!

Recensore Master
15/02/16, ore 23:26
Cap. 8:

Ho riletto tre volte il finale, come nel capitolo del fatidico gesto "sfrontato" di André: il bicchiere è vuoto!? e poi noi non dobbiamo indagare! ;)
Il bello è che hai uno stile così quietamente descrittivo, nella sua fluidità, che non servono colpi di scena ad effetto per sconvolgerci, bensì basta un particolare, che sia un bicchiere svuotato, un nastro mal tirato, una mano che sale... e il risultato è altrettanto conturbante, se non forse anche di più!
Tornando alla trama, l'incipit con Fersen era nell'aria e devo dire che se l'atteggiamento del conte mi ha indispettito, immagino l'effetto sul povero André... normale che desideri fuggire dall'ipocrisia di Versailles, da quella cucina in cui la nonna tiene in mano quell'abito amato e odiato; forse fuggirebbe dalla sua stessa vita, se avesse il coraggio e la forza (o la codardia?) di abbandonare lei. 
Magistrale e toccante la descrizione della sua ennesima serata tormentata, quel suo scivolare dai ricordi all'oblio di un sonno agitato... fino appunto a quel particolare apparentemente insignificante, ma che nasconde un altro piccolo segreto. Sempre più intrigante...brava.
 

Recensore Master
15/02/16, ore 22:21
Cap. 8:

In effetti più andiamo avanti e più la vicenda appare "intricata", come quel nastro malamente accomodato tra le pieghe del corsetto di Oscar, cagione ultima del malanimo e della "depressione" di Andrè.
Partiamo con quello che, finora, sono riuscita ad eleggere come "gran testa di quiz" della situazione : Fersen. Ad ogni tua storia ne sbuca uno...In " Notte di stelle..." avevamo Girodelle a dir poco odioso in versione stalker. Fin qui, come ti dissi a suo tempo, il Giro si salva, con la sua "trovata" al ballo mi è riuscito simpatico. Ma l'altro Conte comincia a farmi partire l'embolo, in parallelo con quello di Andrè che, bastasse la giornata non esattamente positiva ( corredata da una notte di incubi e "flagelli"), deve pure fare ulteriore appello al suo "ruolo" ed alla "posizione" non certo di privilegio, per non cambiare allegramente i connotati dello "stoccafisso". L'atteggiamento nei confronti di Oscar pare quasi al limite del "ricatto". Dominante, carico di sicumera, le sussurra qualcosa che la fa indietreggiare turbata. E lui, di contro, pare trarre godimento e forza da questa reazione...
Infine, "caricato a pallettoni", come un pavone esibisce il "piumaggio" ricercato tra i crocchi di vanesi "volatili" che fanno la loro inutile comparsa tra i giardini della reggia.
Sicuramente ( anche se per ragioni diverse) avvertiamo forte il bisogno di entrambi ( Oscar ed Andrè) di "fuggire", di allontanarsi al più presto da tutto questo finto meccanismo, da tutti gli orditi sporchi che qui prosperano...Come la medesima necessità di "fuga" coglie Andrè nella cucina di palazzo, quando la sola vista della "pietra dello scandalo" tra le mani premurose di nonna Marie, lo piega di nuovo alla sofferenza, lo rinnova ancora nella sferza del dolore e dell'impotenza.
Continuando nelle illazioni, vien da pensare che anche Oscar abbia cercato rifugio nel "loro" salottino, tra le mura calde e rassicuranti della "loro" particolarissima intimità condivisa. E che abbia bevuto "dallo stesso calice" di Andrè ( par quasi una "riminescenza evangelica"...mah, meglio non scomodare i Santi..)...
Insomma, tutto, come sempre estremamente godibile e profondo assieme...con quello sprazzo di "sano arfeggio"con la svestizione nella stanza di lui, che, inutile dirlo, mi ha tolto la ragione ( e già te lo dissi in altro luogo....e di ciò sempre "grazie", di cuore..)....
Attendo, fiduciosa ( e super incuriosita) l'appuntamento del lunedì!!
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
15/02/16, ore 21:26
Cap. 8:

Ciao Maddy,
sei diventata crudele con noi povere lettrici. In pratica non mi hai fatto scoprire nulla,a parte il fatto che Fersen mi sembra sempre piu' viscido,che cio' che sussurra ad Oscar la turba e la induce a fuggire,quasi.
Perche' Fersen si prende tante liberta'? Cosa le avra' detto? Con crudelta' non fornisci il minimo indizio.
E per Andre' il tormento sembra senza fine,perche' ha gli stessi dubbi,le stesse paure che fai sentire a noi lettrici.
Un colpo al cuore,per lui,la vista di quell'abito da sera che la nonna rammenda.
Bellissimo il suo cercare rifugio nel "loro" salottino,tra ricordi,sensazioni e timori.
Oscar e' stata li' ma non lo ha svegliato,non ha cercato la sua compagnia,o forse si' ma in silenzio.
Inizio a pensare che il titolo della tua storia si riferisca a te che non vuoi svelare proprio nulla. Donna crudele!😩
Resto in paziente e speranzosa attesa di riuscire a capire cosa sia accaduto.
A lunedi'.
Anna

Recensore Master
15/02/16, ore 18:52
Cap. 8:

Mi é piaciuto tutto ma in particolare la serie di immagini di Oscar nei ricordi di André.
Quante cose hanno condiviso quei due... davvero un'anima sola!!!

Recensore Master
15/02/16, ore 18:14
Cap. 8:

Ciao, mi sono piaciute immensamente le descrizioni che fai, il pulviscolo, la stanza, la biancheria di Oscar, molto struggente il momento del salotto, bellissima la scena del bicchiere.
Tagliente la prima parte, la frase sussurrata, la fuga...
Sono davvero incuriosita da quel che non dici, oltre che da quello che racconti.
Bello, brava!
(Recensione modificata il 15/02/2016 - 06:14 pm)

Recensore Master
15/02/16, ore 17:37
Cap. 8:

La fama di questo intrigo è sbarcata oltre oceano, mia cara Mrs Maddy Grandier.
E su esplicita richiesta di alcuni miei parenti italiani, non ho potuto esimermi dall'analizzare il caso, anche se mi pare di capire che ancora non ci sia stato alcun morto..mia specialità 😬. Ma spero ugualmente di poter essere utile alla causa.
Analizzando i fatti qui narrati, mi sembra proprio il caso di definire questo Conte di Fersen un tipino alquanto sbruffoncello. Porge a questa povera ragazza, questa Oscar, che mi raccontano essere una bella giovane ma un po' atipica, a tratti confusa, a tratti indifendibile, a tratti indifferente, (mi dicono anche, che sia un'assassina dell'amore ...pane per i miei denti) delle attenzioni che Lei non si aspettava, mettendola in difficoltà (che uomo poco cortese) e oltretutto, le sussurra qualcosa, qualcosa che deve aver colpito nel segno e Lui stesso ne è consapevole, visto come la trattiene, lì accanto a sè. E il suo sorriso soddisfatto, come il giovane André mi ha raccontato, mi lascia perplessa...molto. Logico che la giovane sia voluta tornare subito a casa, un comportamento del genere è inaccettabile soprattutto quando viene da parte di un Conte (i pettegolezzi sono arrivati fino a qui...l'amante della Regina😳..ma madamigella Oscar, è mai possibile?). Ma devo spendere due paroline anche per questo splendido ragazzo che sta aiutando nelle indagini: André Grandier. Eh sì, devo confessarle Mrs Grandier che il suo si sta rivelando un grande aiuto e oltretutto non posso non ammettere che sia veramente una meraviglia d'uomo: affascinante, educato, un tipo a modo (non come quel Conte lì di cui abbiamo già avuto modo di parlare) e anche ben dotato... Ha proprio tutte le cosine al posto giusto. Pensa,,forse, che l'ho guardato un po' troppo? Ma no, mia cara, è solo che le cose belle si devono pur guardare e poi lo so, il suo cuore appartiene a quella giovane tanto bella, ma che mi raccontano essere una testona. Poverino André, sempre più confuso, amareggiato, innamorato.
E la vista di quel vestito da rammendare (che mi dicono che abbia reso Oscar incantevole) riesce  pure a fargli passare la fame. 
Un bicchiere di vino prima pieno e poi svuotato... Mumble, mumble, a questa Oscar, piace bere? Perché mi sa che è stata proprio lei ad usufruirne, dato con André si era assopito. Che non ci sia scappata anche qualche carezza al giovane?!?!?!?
Telecamere nascoste? Microspie? 
Chiamata in causa ad indagini già avviate, devo ancora elaborare tutti i fatti accaduti.
Ma qualcosa mi dice che il conte e Oscar non abbiano ballato insieme e che comunque Lui non l'abbia riconosciuta (che stupido!) e che Lui le abbia semplicemente sussurrato dei complimenti riguardanti la sua bellezza. Che sfacciato quest'uomo!
I miei complimenti vivissimi.
Continuerò ad indagare.
Kay Scarpetta. 😁

 

Recensore Master
15/02/16, ore 12:21
Cap. 8:

André è il solo a vedere chiaro nell'animo di Oscar e a capire il suo desiderio di fuga dal suo dolore. Il ritorno alla vita di tutti i giorni è difficile per entrambi.

Recensore Master
15/02/16, ore 11:15
Cap. 8:

Mmm... c'è qualcosa in quel Calice vuoto che non mi convince. Snervante il conte mi sembra insopportabile qui. Grazie a te per fare parte del mio gruppo e anche se non hai scritto è come se lo avessi fatto. Continuerò le indagini. Jessica Fletcher 😉

Recensore Master
15/02/16, ore 10:02
Cap. 8:

Un capitolo scandito e armonioso, come una gavotta, un minuetto, Oscar che si allontana da FESSEN (alla svedese si pronuncia così). oblii, fuga e ricordi .. Ben costruito, struttura geometrica e rigorosa che ci porta a domandarci .. Che accadrà? Al prossimo Lunedì e grazie per la dedica J