Recensioni per
Il mio segreto
di mgrandier
Buongiorno cara! |
Buongiorno cara, sono passati alcuni anni da quando hai terminato di pubblicare questa storia ed è passato altrettanto tempo dalla mia ultima recensione, ma qualche giorno fa mi sono accorta che solo cinque capitoli mi separavano dalla fine, così ho riletto tutte le vecchie recensioni che ti avevo lasciato e anche il capitolo precedente per riuscire a ricordare gli avvenimenti da te narrati. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Ebbene, alla fine è giunto l'ultimo temuto ed atteso capitolo. |
senza parole... dopo essere stata senza fiato ... adesso sono senza parole. |
.... Maddy cara... in poche righe hai ridato la speranza a tutti noi che avevamo urlato di disperazione insieme ad Oscar sul letto di morte di Andrè! Mi hai fatto rivivere quella terribile puntata in cui ogni speranza svanisce, in cui tutti i sogni si spengono... ma lo hai fatto ridando la vita e la speranza ad ognuno di noi fan... ti sto scrivendo quasi in lacrime... sappilo. |
Senza fiato! è proprio senza fiato che ho letto questo bellissimo concitato capitolo. Mi sembrava di essere lì con loro, avrei voluto aiutarli nella lotta scagliandomi contro quegli esseri ignobili che li avevano aggrediti, chiedendomi che fine avessero fatto il comandante ed il suo marinaio... I miei occhi scorrevano febbrili sullo schermo fino a quando non hai bloccato l'immagine sull'aiuto insperato del Generale... che ora, per la prima volta riesco a scrivere con la G maiuscola... sì perchè questo, per la prima volta è il padre prima che il militare a buttarsi anima e corpo ad aiutare la figlia, riconoscendo finalmente il suo ruolo ed il suo amore per lei, pensando anche ad Andrè e non reagendo immediatamente, nel tentativo di salvarlo. Bravissimo il nostro eroe a fare l'unica mossa possibile per uscire da quello stallo, peccato che le ferite e la mancanza d'aria abbiano reso difficili e lenti i suoi movimenti. Terribile la scena della caduta in mare di Oscar, resa inerme dal colpo alla testa e dalle corde alle mani. Ho trattenuto il fiato con Andrè nel cercarla sott'acqua immedesimandomi con facilità dato che da piccola avevo l'insana abitudine di sfidare me stessa ed i compagni di gioco a passare sotto la chiglia delle barche e dei motoscafi per poi spuntare dall'altra parte oppure andare a "caccia" di paguri sul fondale sabbioso, a mani nude con la sola maschera, scendere fino a sentire il peso opprimente della pressione sul viso e le orecchie fischiare fino a risalire con il mio premio ma con la superficie tremolante dell'acqua che sembrava sempre troppo lontana, mi ricordo la sensazione di oppressione mentre in ultimo singulto guadagnavo finalmente la superficie e tornavo a respirare... ho rivissuto tutto questo nelle tue fantastiche descrizioni unito anche all'angoscia del buio della notte e di non riuscire a trovare Oscar per quanti sforzi il povero Andrè stesse sforzandosi di fare. Non dimentichiamo poi che nuotare con gli stivali equivale già di per se ad un mezzo suicidio perchè ti tirano a fondo come dei pesi. Per fortuna la trova e le soffia l'alito della vita privandosene lui stesso... a questo punto ci lasci, con l'intuizione del pericolosissimo oblio che accoglie i nostri beniamini, con la paura che non riescano ad emergere e con la speranza che Girodel o il Generale riescano a ripescarli al più presto.... |
E che cavolo ma non c'è pace per loro! Ho letto tutto d'un fiato col batticuore!!! |
Ma dai! Girodel!!! Che bello averlo fatto arrivare da loro x il commiato! Certo che non me lo aspettavo proprio.... e brava Maddy. Piccolissima vittoria personale: il tizio col bastone da passeggio è proprio quello che ha discusso col generalissimo alla reggia! 😉 |
Un nuovo giorno nasce, seguendo l'ultima notte sul suolo francese e portando la luce su un nuovo ed ignoto futuro, pieno di speranza e dei sogni di un domani senza ombre e soprattutto condiviso. |
Guy! Come ho fatto a non pensarci subito? Esile, occhi azzurri, voce chiara..... ma certo che era lui!!!! Accidenti perdo colpi! |
Ciao Maddy, e così dopo la scoperta della passione e dell'amore coniugale ci trasporti nella loro prima lite di coppia! Devo dire che sei sempre più brava a farci vivere i momenti più significativi attraverso le emozioni ancora prima che con le descrizioni, di cui i tuoi scritti abbondano e sono ottimali per mettere a fuoco le situazioni. E' un Andrè furente quello che torna alla taverna dal porto, ancora adirato da una lite evidentemente iniziata la sera prima nella locanda e che non ha ancora trovato una soluzione. Quasi quasi non vorrebbe nemmeno trovarsi lì con lei da quanto è nervoso ma la fuga ha la priorità su tutto e quindi si impone una calma apparente e si ingegna a trovare una soluzione. Ovviamente lei non è disposta a passare oltre, come tutte noi d'altra parte quando sappiamo o crediamo di avere ragione, e lui nemmeno se lo aspetta conoscendo a menadito quel lato del suo carattere. Lo aspetta con una compostezza glaciale che ha il solo effetto di provocare la lite e di far uscire tutto ciò che lui ancora trattiene. In un rapido scambio di battute le ragioni e le frustrazioni di entrambi vengono a galla, entrambi pensano che la lite sia dovuta al nuovo status di coppia che li classifica come moglie e marito ma quello di cui Andrè si rende conto solo ora è che il suo comportamento aveva portato Oscar a pensare che fosse cambiato qualcosa nei suoi confronti, che da quella unione spontanea lui stesse rivendicando a se stesso dei privilegi su di lei che vanno oltre ciò che lei gli offre spontaneamente e che riguardano la sfera dell'obbedienza. Lei questo non lo può accettare, il suo carattere fiero ed orgoglioso non può permettere di pensare che proprio lui le chieda di obbedirle... da questo nasce la furia di Oscar, da quel pensiero che si è fatto strada in lei a sentire le sue parole, da quel "permesso" che pensava lui volesse che gli venisse chiesto. A questo punto, capita la reale essenza del problema, la rabbia di Andrè si dissolve e finalmente spiega la sua posizione con calma e dolcezza. Lui non vuole obbedienza da lei, non lo farebbe mai ma non sopporta che prenda delle decisioni senza consultarlo. Com'è dolce quando le spiega che sono due ma è come se fossero una cosa sola! Non c'è bisogno di aggiungere molto altro, la tensione si scioglie, Oscar ammette di non averci pensato perchè non credeva fosse importante per lui e gli chiede aiuto, per farle comprendere, per farla crescere in quel nuovo linguaggio dell'amore in cui lei ha ancora così tante lacune. A questo punto la lite è superata e c'è spazio per la dolcezza e la comprensione reciproca, i capelli ricresceranno e lei li terrà come piacciono a lui ma in fondo non è necessario perchè è bellissima anche così, come quando si sono conosciuti e lui ha iniziato a perdere il sonno per lei.... |
E no! Così non vale!! Prima turbi il sonno con una tempesta ormonale e poi ci lasci con quell'accenno alla carne tagliata dalla lama!!! |
Capitolo effettivamente ricco di spunti ma lungo... questo no, non sono mai lunghi i tuoi capitoli... anzi sono così scorrevoli da parere sempre troppo corti e troppo presto arriva il momento in cui ci lasci in sospeso.... (non so come abbiano fatto le lettrici della prima ora che dovevano aspettare gli aggiornamenti..... a me già uccide l'attesa che mi auto impongo per fermarmi a riflettere e rileggere e recensire e rileggere ancora nel dubbio mi sia sfuggito qualcosa...) |
Ci siamo, ci stai accompagnando in una lenta ma inarrestabile cavalcata attraverso la campagna francese in direzione della Normandia. Questa parte iniziale del viaggio più che una fuga sembra quasi una gita di piacere ed in fondo, in parte lo è. Infatti la loro meta li porta a percorrere sentieri e paesaggi un tempo noti perché percorsi durante le gite verso la tenuta Jarjayes in Normandia. È un ripercorrere i luoghi della fanciullezza che, se guardiamo bene, ha già inizio con il castello di Azay e che procede ora.... come fosse un rito di passaggio tra l'età spensierata della fanciullezza e quella carica di responsabilità e di scelte consapevoli dell'età adulta. Ed ecco allora quella sensazione di pace, quell'abbandonarsi all'andatura morbida dei cavalli mista però al notare le differenze nei luoghi della memoria confrontati con quelli attuali. Sono sereni, fin troppo... quasi dimentichi del motivo che li ha portati fino lì ed inconsapevoli del gioco del destino che li sta accompagnando in quella sorta di saluto alla loro vita precedente. |