Recensioni per
Il mio segreto
di mgrandier

Questa storia ha ottenuto 1214 recensioni.
Positive : 1213
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
19/01/16, ore 22:50

"Se qualcosa può andar male, lo farà". 
Così mi viene da riassumere la serata che hai regalato al povero André. 
Una vera e propria "notte nell'anima"  (del resto i titoli che attribuisci ad ogni singolo capitolo, non sono mai banali o messi lì per caso, ma hanno sempre un significato recondito) quella che gli tocca vivere. La cosa più semplice che mi viene da pensare è notte uguale buio. L'ombra senza la sua luce. André senza Oscar. Durissimo per lui lasciarla andare sola, per la prima volta, perché Lei ha voluto così.
Mi fa tenerezza questo André, in ansia per Lei, spaventato dai suoi stessi sentimenti e da tutto il mondo che gli si sta aprendo davanti agli occhi e nel cuore, fatto di gelosia, passione, occhiate sfuggenti e carezzevoli allo stesso tempo. Spontaneo mi viene il paragone con "notti"  dove li percepivo maturi e una coppia estremamente complice. Qui, per me, sono davvero giovani ed entrambi alle prese con la scoperta dell'amore, di quei sentimenti che ti scombussolano l'anima, tanto da non capire più niente.
Con te sono ripetitiva, ma con le tue descrizioni (ambienti, gesti) ci catapulti all'interno della storia, facendoci seguire tutto quello che sta per avvenire passo dopo passo. Molto coinvolgente. E quindi anche io mi ritrovo al ballo, avvolta dalla luce dei saloni, circondata dalla vita nobiliare, dalla frivolezza, dall'allegria, dal lusso, lo sfarzo, i vizi e le risate sguaite. André conosce tutto questo, ma stavolta cambiano i presupposti. 
Stavolta Oscar potrebbe essere oggetto di pettegolezzi e attenzioni, ma  non per il suo ruolo di comandante o di amica della Regina, ma perché è una splendida dama sconosciuta, ammirata per bellezza, portamento ed eleganza.
Scenario consueto ma volontà, sogni e desideri totalmente diversi.
E André, porello, non riesce a darsi pace. Oscar che scende le scale di palazzo Jarjayes, lei  "titubante" in carrozza, la sua acconciatura, il vestito che le fascia sinuosamente il corpo, sono tutti pensieri che lo tormentano. Non poteva non seguirla. 
Poi, nel suo sostare nel limbo del da farsi, ecco che irrompono i soldati della guardia reale...perché la serata di André non è mica finita....porello😩. Non hai avuto nessuna pietà per Lui.  E proprio quando tutto sembra perduto per Lui, ecco che in suo soccorso arriva il Giro.....uhm....il Giro....ma non l'avevamo lasciato, folle e disperato, pronto a tutto per avere Oscar e dividerla da André? Lo ritrovo, come lo conosco, un nobile con classe da vendere, garbo, charme, modi gentili e affabili. Ma solitamente questo comportamento é riservato ad Oscar. Che sia stato così gentile con André mi ha lasciata un po' perplessa, ma ancora di più lo ha fatto il comportamento di André. 
Perché un André che spiffera tutto, o quasi (mancava solo che gli dicesse il perché fosse  andata al ballo) al Giro non me lo so proprio immaginare. Non riesco proprio a vederli né amici, né confidenti, né complici, fosse anche per proteggere e vegliare Oscar. Limite del tutto personale naturalmente. Talvolta mi è difficile andare oltre.
Sapessi quanto mi costa fare questo piccolo appunto proprio a te...non ne hai idea.
Ma, visto che tutte le mie ipotesi fatte fino ad ora si sono infrante nella pubblicazione di questo capitolo, sono curiosa di scoprire cosa hai riservato loro, che ruolo giocherà questo Giro, qual è questo segreto.
Mi tocca lasciare oscarina che "sola, lenta e incerta" vaga nel salone, a festa conclusa. 
Si tratta del "post due di picche"?  E Fersen, stavolta, l'avrà riconosciuta?
Mi lasci i compiti per casa, perché dovrò elaborare nuove ipotesi.
Ti aspetto.
Sempre Superlativa.
 

Recensore Master
19/01/16, ore 22:34

Ti prego di non fraintendermi e pensare anche solo per un attimo che ciò che sto per dirti voglia sminuire la bellezza, la malinconica delicatezza e la magica atmosfera incantata di questo ballo. Che, per quanto doloroso e "buio" possa essere stato per Andrè, rimane pur sempre "un ballo", con tutto lo splendido "immaginario" di contorno che s'apre ai nostri occhi...
E qui mi voglio "attaccare" con la mia piccola considerazione. Ma lo sai che Girodel in versione "fata madrina" mi piace proprio? Andrè, povero, mi sembra un po' il novello "Cenerentolo" della situazione...non può partecipare al ballo, deve accontentarsi di accompagnare solo sulla soglia la sua "principessa", col favore delle tenebre che tutto celano, deve rimanere una volta ancora avvolto nell'ombra a farsi sbranare dalle "sue ombre", indeciso se obbedire all'"ingrata" quanto ignara richiesta di Oscar o se dar ascolto al richiamo di un cuore ferito...
E, provvidenzialmente, la "fortuna aiuta gli audaci". Nel dar ascolto al richiamo dell'Amore, Andrè subisce lo "sgamo" più azzeccato di tutta la sua vita. Trovando un inaspettato "gancio"in Girodel. Che, solo attraverso poche parole e molti inequivocabili silenzi, comprende il "bisogno" di Andrè di "proteggere" Oscar, di prendersi ancora una volta cura di lei. Bisogno, in fin dei conti, "gemello" del suo. In qualche modo sembra delegarlo, in una sorta di muta solidarietà maschile, a vegliare su di lei...anche un po' in vece sua.
A quanto pare, ora, durante il "non visto" di Andrè, la vicenda sembra aver assunto la piega che conosciamo....Oscar, macchia azzurra nel caleidoscopio delle mise di palazzo, fugge e si "ripiega" letteralmente su sé stessa. Lui la scorge, e....
...ed ora aspettiamo lunedì, cara Maddy. Aspettiamo le tue e le loro risposte. Ci hai calato di nuovo in quest'atmosfera frivola, sontuosa senz'altro, vista la cornice di Versailles, ma che con loro come protagonisti, nonostante il "raschiare nell'animo, assume i soffici contorni di un'atmosfera irreale...appunto, "quasi" di fiaba...
In realtà non sappiamo come andrai avanti, i momenti tra loro, comunque, nonostante la sofferenza e le difficoltà, odorano ancora di "attimi sospesi"...
Bravissimissima....
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
19/01/16, ore 18:09

Brava Maddy,un Girodelle così ci voleva perché fondamentalmente non è cattivo ..che è successo ad Oscar? ?a presto

Recensore Master
18/01/16, ore 22:44

Ciao cara e innanzitutto bravissimo, per questa tua notte dell'anima. E l'anima perduta di André ce la mostri cosi bene che credimi, la sua sofferenza diventa palpabile. Ci avrei giurato che questo André così intenso e dolente non l'avrebbe lasciata. C'è troppa alchimia tra loro, troppa comunanza di sguardi e pensieri, troppe parole non dette ma comunque giunte a destinazione, troppo...arf! Oddio l'ho detto di nuovo! Sono sempre più convinta che ci sia un vissuto diverso tra loro, un vissuto, che come ti dissi già alla prima recensione, va un poco oltre l'amicizia. So che non potrai dire nulla ma tant'è, io ho proprio questa sensazione...insieme ad un po d'ansia per quell'accasciarsi del finale. Già me lo immagino, fendere la folla e chinarsi su di lei e prenderla tra le braccia e... Perdono, Maddy, ma questa storia è troppo bella, troppo trascinante, troppo coinvolgente. Un abbraccio ed a presto!!!

Recensore Master
18/01/16, ore 20:35

Ciao Maddy,
davvero una serataccia per il povero Andre',e non e' ancora finita!
La sofferenza di Andre' e' palpabile,ma in qualche modo non e' straziante,forse sbaglio,ma sembra quasi poetica.
Che differenza con Girodel stalker e quasi folle della storia precedente,onestamente mi piace di piu'. Quasi un alleato per Andre',senza conoscere il motivo della sua presenza a corte,lo aiuta e non fa domande quando capisce che Oscar e' al ballo in abiti femminili. La sua esortazione a tenere gli occhi aperti e' rassicurante,mi chiedo se poi non cambiera' tutto.
Un caleidoscopio di luci e colori,ma una sola luce attrae Andre' come una falena. Dove sta andando Oscar?
Non dirai nulla,lo so,ma mi chiedo se seguirai l'originale con la differenza che lui e' li' a raccogliere i pezzi.
Una settimana di attesa? Non di piu? Speriamo.
Anna

Recensore Master
18/01/16, ore 19:30

Ahhhhhh!!!! Maddy che pensiero gentile...
Forse il più bel compleanno!!!
Intanto faremmo un operà di carità nel distrarre questo giovane che tu hai descritto sapientemente nel sua pena, angoscia e tormento...
Intanto Oscar balla così tanto da arrivare a svenire e manco più si ricorda di lui!!!!
Grazie ancora amica mia!!!!

Recensore Master
18/01/16, ore 17:15

Allora vengo anche io al compleanno della coscritta!
Magari la serata di André prenderebbe una piega differente.
Interessante il tuo punto di vista su di lui, che rimane, ma anche su Girodelle.
E' la prima volta che lo vediamo esser a conoscenza del famoso ballo, e mi sorprenderebbe se tu lo avessi fatto senza secondi fini nella tua testolina così brillante.
Quindi, dopo averti ringraziata per la leggiadria del ballo (ancorché malinconico), mi appresto ad attendere le conseguenze.
Un bacio

Recensore Veterano
18/01/16, ore 15:18

Restiamo sempre dentro la mente e il cuore di un André, un André che dipingi con vera maestria in ogni possibile sfaccettatura di sofferenza; eppure una sofferenza grata e cercata, con quell'idea che l'amore per Oscar sia superiore alla gioia d'essere ricambiato in qualche modo. Descritto in questo modo, il dolore di André è poetico e melodioso, con un tono fiabesco che nulla toglie alla sua intensità. Intendo dire che della fiaba la tua prosa suggerisce il prezioso, il meraviglioso; pure le sofferenze, in una fiaba, hanno ragione d'essere e una loro nobiltà. André soffre, ma non suggerisce mai lo strazio. Proteggerla lo gratifica a sufficienza, ed è meraviglioso.

Ho trovato sapientissimo e davvero ottimo il contrasto luce/ombra che si sposta dai personaggi al contesto in cui si muovono. Oscar brilla, André si rannicchia nell'ombra. Il paesaggio intorno a loro è specchio e controparte di queste due realtà. Ma al tempo stesso, le due realtà si contaminano: la fiamma lucente di Oscar appare fragile, come di vetro, nelle luci di Versailles (mi sono figurata la galleria degli specchi), una sorta di candela che teme il vento. André invece ha un'ombra solida, come fatta di terra (tra boschetti e muretti di pietra, infatti, ce lo vediamo bene), e a brillare sono i suoi occhi quando incontra Girodel.

Questo Girodel, visto in tutta la sua positività, è particolarmente bello. Un alleato anziché un avversario, è un'ottima scelta, credo anche innovativa, visto che, anche quando è inteso come personaggio nobile e positivo, resta comunque rivale di André. Chissà se sarà ancora così in futuro!

Il finale l'ho divorato, e mi resta un dubbio: dove sta andando Oscar, prima che lui la perda di vista? E' tutto come nella storia originale... o è accaduto qualcos'altro? L'angelo si è accasciato su se stesso... ?___? mmmmh????

Con questa nota thrilling hai creato subito il ponte verso il prossimo capitolo, che aspetto con arf-ansia!

Un abbraccio!

Recensore Master
18/01/16, ore 11:17

André ha passato la sera più lunga della sua vita, si vede benissimo; Girodel è un amico inaspettato e silenzioso; bellissime le descrizioni degli ambienti!

Recensore Master
18/01/16, ore 11:16

"... Occhi resi opachi dal vizio e dal pettegolezzo..."
Occhi che non possono vedere la vera bellezza di una gemma di assoluta purezza che è Oscar.Non come la può vedere lui, il suo uomo. Perché io credo che già lo sia. Mi sbaglierò ma il segreto riguarda qualcosa che già è avvenuto e che sapientemente stai tirando fuori fornendoci sottili indizi nei loro dialoghi
e nei loro gesti.
Tutto bellissimo cara!
Un abbraccio e a presto.
Cecile :-)

Recensore Master
18/01/16, ore 10:42

Povero Andrè che pena vederlo così immagino il suo sguardo quando lei s allontana. E poi si accascia...sarà questo il segreto? Maddyna una fetta di torta pure per me. Un abbraccio 😘

Recensore Master
18/01/16, ore 10:39

Un caleidoscopio di sensazioni e gesti vecchi e nuovi... Accurata e mirabile,ci lasci sempre con il fiato sospeso... Alla prossima.. PS buona la torta.

Recensore Veterano
13/01/16, ore 14:38

Quella lacrima finale mi ha ricordato il vero titolo della puntata 28: "André, a green lemon" nella traduzione inglese, che non ho idea di come suoni in giapponese e che in italiano sarebbe un po' ridicolo. Ma con la tua immagine ho proprio visto la sofferenza spremersi tra le ciglia (come un limone!!), pungere i sensi, scendere dalla guancia... con la sinestesia meravigliosa (sinestesia, tata, è l'accostamento di parole che richiamano sfere sensoriali diverse) dell'urlo che diventa lacrima.
Insomma: è stata poesia vera, fatta ad arte.

In tutto ciò, Oscar finta tonta, smarrita nel suo mondo di farfalle, mi fa venire un nervoso impossibile. Sto pregando che l'abbia sentita, quella lacrima sulla mano, o che l'abbia vista. O che abbia capito che, più che di Fersen, André stava parlando di sé. Maledizione!!!

E poi la scena del bacio alla mano, oltre che per la lacrima, è splendida anche per l'allusione erotica fortissima. Lui sta bruciando d'amore, un amore fatto di spirito e di corpo insieme, in un vincolo indissolubile. L'hai realizzato meravigliosamente, unendo l'invisibile al tangibile, con lui che prima riflette tra le due alternative, in modo attento, profondo, pieno di cura, e poi con l'attimo tutto fisico del bacio e della lacrima.

Splendore!

Recensore Master
12/01/16, ore 22:53

Questo "groviglio di pensieri e dubbi" a me sembra culmini con una specie di "dichiarazione" in piena regola. Andrè cerca di rassicurare quest' Oscar assolutamente indifesa e "scoperta" nelle vesti che dovrebbero "subliminare" il suo essere donna, ma che in realtà un po' "inibiscono" la vera lei. Mi ha colpito e commosso quel suo dubbio dilaniante: confessare la verità per non creare in lei false aspettative sulla reazione del Conte oppure "edulcorare" pesantemente il tutto?
In ogni caso, a "perdere" sarebbe stata la loro amicizia, forse, oppure quel filo sottile che li lega da sempre e riesce a tracciare l'esile, ma fondamentale equilibrio del loro rapporto. Quindi per non esporre troppo lei in realtà Andrè espone sé stesso..probabilmente non vorrebbe, cerca di dosare la verità, l'emozione del momento e l'incanto di vederla così splendente e desiderabile ai "suoi" occhi. Ma non ci riesce del tutto...e quelle due piccole perle "assassine" che escono dagli occhi e dal cuore rischiano di comprometterlo più del dovuto, più del "confine" che si è imposto...
Ma Oscar "sgrana" gli occhi a quelle toccanti parole: solo per il piacere ed il sollievo che queste le danno o si accenderà in lei il dubbio di qualcos'altro? Capire che Andrè non la vede solo come una sorella, da proteggere, seguire ed ammirare, sarà un "qualcosa" che apre una breccia dentro di lei?
Siamo rimaste un bel po' sospese all'interno di quella carrozza, con tutto il contorno strabiliante che ci hai descritto e con quel paesaggio notturno ed addormentato perfetto complice per lasciarsi andare ad una confessione sincera...
Ripeto: interludio delicato, magnetico e toccante.
A presto...
Tamara Alessandra.

Recensore Master
12/01/16, ore 22:46

Come ti ho già detto mi è sembrato di essere li insieme a loro, su quella strada di cui André conosce ogni dosso ed ogni buca... Splendidi, entrambi, così reali nella tua descrizione da riuscire quasi a percepirne i respiri. Ho adorato entrambi: lui e la sua sofferenza così mirabilmente celata dietro al suo amore per lei che viene sempre prima di tutto, anche di sé stesso. E lei così indifesa, in quell'abito inusuale, esposta ad ogni sguardo senza la corazza che sempre la difende, tanto insicura quanto femminile in quel suo bisogno di essere rassicurata. Ho sperato, ti giuro, per un istante che quelle mani non si lasciassero, che André non scendesse dalla carrozza, che facesse di quel momento il punto di partenza per un "loro" viaggio. Ma giustamente la tua storia ha un'altra evoluzione e il loro percorso continua. Ed io sono felicissima di accompagnarli. Un abbraccio, insieme ai miei complimenti più sinceri. A presto!