Recensioni per
Il mio segreto
di mgrandier
Ciao Maddy, |
''Empatia'' è il titolo stavolta...ma più che empatia è un filo sottile e indissolubile a portare André in quella stanza, da Lei. Brava a creare un'atmosfera incalzante e claustrofobica dalla prima riga, grazie alla ricerca affannosa tra la folla prima, e quella nel buio dell'appartamento poi, quest'ultima guidata da fruscii di seta e ansiti che non sono singhiozzi, ma segni di un malessere di origine incerta che fanno stare André nell'ansia finché Oscar non si riprende. Ho trovato quel camminare di André nelle tenebre fortemente simbolico: non solo mi ricorda momenti topici dell'anime, quando purtroppo il buio non era solo quello dell'anima ma quello reale della imminente cecità, ma ci ho visto anche e soprattutto il suo senso di smarrimento e di incompletezza senza di lei (non a caso la ricerca si conclude solo con il riconoscerne il volto, se non erro sotto la luce della luna). È il tradizionale binomio Luce e Ombra, che hai saputo rielaborare con profondità. Mi colpisce un po' la fragilità di questa Oscar, che non ha remore ad affidarsi alla rassicurante presenza di André... nell'anime affiora davanti alla fontana (e più avanti nella notte delle lucciole, ovviamente), ma non c'era nessuno da cui nascondersi. Commovente invece qui il suo appoggiarsi ad André in presenza di Fersen. Già, Fersen... ma cosa diamine è accaduto? Lui mi sembra, nonostante la sua proverbiale impassibilità, abbastanza turbato (vedi il bicchiere caduto), lei non ne parliamo. A questo punto... aspetto curiosa! Un bacio e a lunedì! |
Mumble mumble, qui gatta ci cova... un principio di avvelenamento? Altrimenti non mi spiego la debolezza di Oscar e la sua necessità di tornare a casa. Anche se sei competente in materia di svenimento (XD!!), non è un malessere normale. Lei deve aver sentito che qualcosa le stava facendo male, e infatti dopo non vuole bere... FeSSo ha capito tutto, dunque. Sa chi è lei, ormai. |
Ammetto: dopo la prima lettura sono rimasta leggermente spiazzata...il malore che chiudeva il precedente capitolo, il tremore e le lacrime di questo, la presenza tutto sommato immotivata del conte negli appartamenti riservati ad Oscar, il suo aggrapparsi ad André e la richiesta che lui la riporti a casa..allora sono tornata indietro, nei capitoli precedenti e ho provato a vedere i preparativi per il ballo con altri occhi. E ci ho letto ansia, sì ma forse non per il motivo che avevo immaginato... Quell'aggrapparsi al braccio di lui, quel fermare la carrozza a metà percorso, mi sono sembrate, in questa nuova ottica, una richiesta di aiuto. Che Oscar non avesse dunque deciso liberamente di partecipare al ballo in abiti femminili ma ci fosse stata in qualche modo costretta? Ma da chi? Da Fersen? (Quel trovarsi casualmente nelle vicinanze dei suoi locali, con un bicchiere di vino in mano, mah...) E se sì perché? Cosa potrebbe averla costretta a subire un simile ricatto? La scoperta di un "segreto"? Di " quel" segreto che da titolo al tuo racconto? Brancolo nel buio, da qui in poi ma Maddy, non posso che farti tutti i miei complimenti. Per le mille congetture che hai scatenato nella mia mente, per la maestria con cui ci conduci pian piano in questo labirinto, per la consueta bravura con cui affreschi per noi capitoli sempre bellissimi... Mi auguro con tutto il cuore che ogni nuvola sul tuo cammino si diradi al più presto, e per quel nulla che può servire, ti offro tutto il mio affetto. Un abbraccio. |
Molto bella la descrizione della ricerca al buoi, con la guida dei suoni. |
É bastato indossare un abito femminile che Oscar improvvisamente muta, almeno in apparenza, in una donna fragile e spaesata... |
Maddyna sei mitica...tanto brava che non riesco a capire qual è questo segreto. Mi è piaciuta molto la sofferenza di André ed il non fidarsi del conte. Un abbraccio fortissimo 😘 |
Mamma mia, ma che può essere successo ad Oscar per aver un malore tanto forte.....e lei che trema e si rifugia nella braccia di Andre'! |
Nella mia mente la confusione regna sovrana. |
Mmmh....il Conte l'ha fatto apposta a far cadere il bicchiere di vino, vero? E perchè? Questa non l'ho capita..E poi perchè Oscar sembra quasi avere timore di lui? Mah...A questa e ad altre domande troveremo risposta..nella prossima puntata, ahahha,come si diceva una volta nei promo degli "sceneggiati" televisivi..Scherzi a parte, Maddyna, mi hai incuriosita parecchio..E' una versione rivisitata e molto particolare questa del ballo in cui Oscar credeva di poter conquistare Fersen..Spero che aggiornerai presto, nonostante impegni e difficoltà varie, un abbraccio forte forte, ciao! |
Oscar è chiaramente sconvolta, ancora di più dalla presenza del conte, ma trovo strano che lui l'abbia seguita dopo quello che è successo, non capisco dove voglia andare a parare! |
Avvincenti le scene..il malore e Fersen a colloquio con André che stringe la sua fata...tanto detto...inchino alla tua bravura e ..il segreto si infittisce... Hai tutta la mia comprensione XD J |
Hai ragione, molto lunga e molto sofferta la notte di André, che può solo immaginare cosa stia facendo Oscar. Interessante l'incontro con Girodel, che se non altro si rivela un amico. Sono curiosa adesso di vedere se Oscar si accascia alla fontana, o hai immaginato altro nelle tue visioni... perché davvero ci porti dentro ad un paesaggio che definirei onirico. |
Ciao! |
Sperando di non essere troppo in ritardo, eccomi qui! Bel capitolo, già dalla scelta del titolo fortemente simbolico...e in effetti sia nella prima che nell'ultima parte si respira un'atmosfera quasi onirica, con Oscar che appare come una visione, come un qualcosa di etereo e lontano a questo André incapace di andarsene e di non vegliare su di lei. Ed ecco questa lunga notte, una notte che riflette appunto le tenebre del suo cuore, che lo porta a disattendere la richiesta di lei e a fare una mossa azzardata...fortuna l'intervento inatteso di Girodelle, che a differenza delle Notti qui sembra quasi.solidale con il nostro e, ti dirò, lo preferisco: il Victor dell'anime in fondo è come questo che raffiguri tu, un elegante e leale.gentiluomo. |