Quando ho iniziato a leggere “Secret’s Blues”, pensavo di iniziare a leggere una semplice fan fiction, con personaggi semplici, con una storia e un’ambientazione per così dire “quotidiane”.
Non mi aspettavo sinceramente di essere letteralmente catapultata nella vita di questi ragazzi.
Secondo me, definire “Secret’s Blues” una “fanfiction” è a dir poco riduttivo.
Questo termine presuppone qualcosa di fittizio, inventato, quasi immateriale.
Niente di più sbagliato.
Perché Secret’s Blues parla di vita, di amore, di dolore, di amicizia, di passione, e di dolcezza. Ma parla innanzitutto di ragazzi veri, pieni di vita, sogni, sofferenze, delusioni e speranza.
No. Non si può parlare di Secret’s Blues, con di una semplice e banale “fanfiction”.
È vita vera, è storia, è poesia. Ti prende, ti appassiona, ti rapisce. Il cuore sembra viaggiare insieme a questi ragazzi, entrare nelle loro case, seguirli fra i banchi della biblioteca. Sembra seguirli in discoteca, vedere la loro felicità ed euforia, come sembra seguirli in moto, e vedere lacrime copiose scendere sui loro visi.
Ecco perché l’unica cosa che è “semplice e naturale”, parlando di Secret’s Blues, è appunto INNAMORARSENE.
Penso che siano cose che ti siano già state dette. Ma ti voglio dire anch’io che mi sono letteralmente innamorata di questa storia/vita.
Come ti ho già detto in pagina, sono una lettrice nuova, appena arrivata. Ma già Christian, Simone, Davide e tutti gli altri hanno conquistato un posto speciale nel mio cuore di reader. Mi si sono infilati fra le pieghe del cuore, e lì hanno intenzione di rimanere a lungo.
Innanzitutto, voglio congratularmi per come scrivi.
Hai uno stile che fa veramente entrare in sintonia con i personaggi, quasi fossimo anche noi protagonisti della storia. Il linguaggio è fluido, le parole semplici e non ricercate, ma allo stesso tempo ho notato una particolare attenzione alla “posizione” delle parole nel testo. Un’attenta ricerca del posto giusto per ogni parola.
Letteralmente da leggere d’un fiato. E infatti non ho impiegato tantissimo tempo per leggerla.
I personaggi.
Mi sono completamente innamorata di questi personaggi. Ti ho “conosciuta” grazie a “Due sotto un tetto”, e lì mi ero presa una cotta per Demian (piccolo orsacchiotto puccioso! *-* #fangirlizzamentotime).
Qui sono innamorata di tutti, ma in modo particolarissimo di Christian e di Davide.
Innanzitutto Christian. Parlando dal punto di vista estetico, ho trovato azzeccatissimo il modello (?) che hai scelto. Ha proprio quell’aria di bello, sexy, ma anche tormentato e dannato.
Amo il suo personaggio e il suo carattere. È un ragazzo pieno di amore, in tutte le sue forme: passione, amicizia, comprensione. Il suo animo ne è impregnato, quasi fosse il suo elemento naturale. Ma a volte non trova dall’altra parte un “ricevente” altrettanto generoso. E per questo sono un po’ (tanto) arrabbiata con Simone. Ma ne parliamo dopo.
Il modo in cui cerca di stare vicino a Simone, mantenendo secreto il suo amore, mi fa tenerezza e mi muove il cuore.
Si nota quanta disperazione possa esserci nel suo comportamento: lui così innamorato del suo migliore amico, rinuncia per amor suo a rivelarglielo, per non turbarlo, per non metterlo in difficoltà, per non confonderlo. Mette prima di ogni cosa la felicità e la serenità di Simone, anche se questo comporta il suo annientamento.
Secondo me, il suo passare da un corpo all’altro, da un calore all’altro è proprio sintomo di questo: la sua necessità di “sfogare” un po’ dei sentimenti che tiene dentro, ma soprattutto mi sembra un modo per estraniarsi da essi. Come se in quei momenti diventasse solo un corpo, mentre la sua anima va a congiungersi con quella di Simone, in una realtà parallela in cui l’amico sa dei suoi sentimenti, e li ricambia anche.
Vedo Christian come un’anima sperduta, incompresa, come se fosse capitato in un mondo che a lui sta stretto. Come lo hai definito, è un’anima che assorbe tutto quello che ha intorno: ogni gioia, ogni pensiero, ogni evento, ogni momento, è come se fossero assorbiti da lui. Ma Christian ne resta a volte sopraffatto, tant’è la sua sensibilità.
Ogni volta che leggo, mi viene l’istinto di entrare nello schermo, prendere Christian e abbracciarlo.
Perché anche la sua “fisicità” dei sentimenti sembra voler dimostrare quanto in fondo questo ragazzo sia fragile. Quasi a testimonianza della sua richiesta di aiuto, della sua ricerca di qualcuno che tenga insieme i pezzi della sua anima.
Mi unisco a chi dice che il suo personaggio starebbe bene con Davide, nonostante la sua anima gemella sia Simone. Al cuore non si comanda, giusto?
In Davide, troverebbe amore, comprensione, rifugio, calore.
“Sono uno da sposare.”
“Assolutamente. Tu mi sposeresti?”
“Io te? Subito. Dove lo trovo un ragazzo così? Ci divertiremmo insieme.”
“Penso anch'io. Dovremmo pensare seriamente d'innamorarci, Davide.”
“Siamo già un po' innamorati. Io sicuramente di te sì.”
“Davvero?”
“Certo, bello mio. Che ti ho detto stanotte? Avevi gli occhi dello stesso colore della Luna. Tu sei così, Christian, puro e assoluto come la Luna. E io sono un artista, no? Non c'è niente che gli artisti amino più della Luna. È la loro più cara amica.”
Momento a dir poco stupendo.
Artista e Luna. Poeta e Musa. Un binomio che perfettamente si adatta a Christian e Davide. Perché l’uno trae forza ed ispirazione nell’altro.
Ma sono due elementi distanti, che possono beneficiare l’uno dell’altro solo da lontani.
Ed è stupenda la loro amicizia. Due cuori che si avvicinano e sciolgono il proprio gelo grazie al calore dell’altro. Due cuori che si curano a vicenda, ma che sanno che non è nell’altro che troveranno l’altra parte di se stessi.
Così come mi piace l’amicizia con Yuki. Quel piccolo giappominkia che è stato letteralmente trasformato da Christian. Ed è bello vedere con anche Christian cresca con lui, perché nel corso della storia, anche lui si trasforma. Smette di farsi calpestare da tutti, smette di camminare a testa bassa per i suoi sentimenti. E smette soprattutto di fari maltrattare da Simone, quello che più avrebbe potuto amarlo, ma che più gli spezza il cuore.
Parlando di Davide, invece, mi è piaciuto molto come lo hai definito: “un contemplatore appartato”.
Infatti è come se fosse un osservatore distante di ciò che gli accade intorno.
Guarda e studia coloro che vivono accanto a lui, cerca di aiutarli a ritrovare la strada, qualora l’abbiano persa, comprende, ascolta, sgrida, ammonisce. Quasi fosse un padre per quei bimbi sperduti.
Ma secondo me anche lui in passato è stato un bimbo sperduto, un’anima smarrita. Ma la vita lo ha fatto crescere, lo ha fatto maturare.
E lo ha fatto anche “ritirare”, chiudere in un guscio in cui ha trovato forse serenità, ma dove però non può veramente esprimere il grande animo poetico.
Lo ha fatto isolare, lasciandolo a contemplare il mondo con un occhio “esperto”, con un’esperienza alle spalle, che gli permette di analizzare gli altri e di comprenderli con un solo sguardo.
Ma anche Davide sa che di fronte all’amore, anche l’esperienza poco può fare.
È molto bella la storia con Sasha: sembra quasi che riprenda vita, che l’ispirazione e la gioia ritornino a colorare la sua vita.
Il suo personaggio trasuda dolcezza, come Christian, passione, affetto.
Ma così come quel bellissimo morettone, mette sempre al primo posto la felicità altrui, mai la propria. E mi è dispiaciuto che ha dovuto lasciare Sasha, perché quel ragazzo veramente portava nuova luce nella sua vita. Ma lui aveva capito di essere una “distrazione” per quel ragazzo. Di essere un ostacolo nel suo cammino di vita, un piccolo neo, colpevole di aver fatto dimenticare a Sasha il suo scopo.
Questi due sono i miei personaggi preferiti, quelli di cui mi sono innamorata e che mi hanno fatto piangere per primi. E poi…adoro i modelli che hai scelto! *-*
Se puoi dirmi come si chiamano perché voglio giusto intasarmi la memoria del computer con le loro foto. Soprattutto Davide: ma cos’è quell’uomo? *-*
Ma anche gli altri protagonisti mi piacciono moltissimo.
Riguardo Yuki, amo l’amicizia con Christian: in quel ragazzo, il giapponesino ha trovato un amico, una spalla su cui piangere, e un ragazzo con cui ridere. Una persona con cui può sentirsi se stesso, e con il quale non riesce ad essere seriamente arrabbiato. Grazie a Christian, Yukino è cambiato, è cresciuto, è diventato più maturo. Insomma si è trasformato da giappominkia sfigatello e timidone, ad un ragazzo cui non interessa il giudizio degli altri, e che finalmente ha deciso di intraprendere una vita che lui stesso ha scelto, e che non è stata scelta a posto suo.
Per quanto riguarda invece Ivan, ho avuto qualche sintomo di bipolarismo nei suoi confronti. All’inizio, devo essere sincera, mi stava antipatico: lo avrei preso a padellate in faccia. Però. E dico però: sapevo che non poteva essere così borioso e superficiale. Anche lui ha dei traumi che si porta appresso, traumi che hanno segnato il suo carattere, e che lo hanno fatto chiudere e nascondere dietro una facciata di strafottenza e di scarsa profondità.
Il momento che mi ha fatto innamorare di Ivan? Quando dice a Yuki “Che meraviglia di piedino!” ahahahahah…è stato dolcissimo!! *-*
Va beh…anche quando ha dato una lezione a quel cazzone di Meloni, quando lo ha rincorso fuori dal pub. Ha dimostrato in ogni occasione che sotto a quella montagna di muscoli, c’è un cuore capace di amare e di essere amato.
Sasha, come ho detto prima, è stata quella ventata d’aria nella vita di Davide. Questo ragazzo è riuscito a tirare fuori il bel proprietario del Secret’s Blues dall’oscurità in cui si era rifugiato dopo la morte di Peter. È stata quella scintilla che lo ha riportato alla luce. Ma anche Sasha deve crescere.
Come gli altri, quando ama, dona tutto se stesso, e per questo che quando si è innamorato di Davide, ha abbandonato, per così dire, il suo primo amore, la musica. Come tutti gli altri, non sa quale sia il giusto grado di coinvolgimento nelle cose. Quando ama, lo fa con ogni singola particella del proprio corpo, con ogni singolo nervo e ogni singolo pezzetto di cuore.
Così come Christian, secondo me, anche Sasha sente troppo e troppo intensamente. E per questo fugge, si isola nella musica, si estrania da un mondo che sembra soffocarlo. Ma quando arriva Davide, è come se quella bolla, in cui è chiuso, fosse scoppiata, come se fosse stata invasa da una potentissima luce, che gli ha fatto cambiare il modo di vedere il mondo. Grazie a Davide, Sasha ha iniziato a vivere, anzi, a trasmettere quanto possa essere bella la vita e a testimoniare il suo amore e la sua giovinezza.
Spero però che tra loro le cose si sistemino. Davide e Sasha si sono curati a vicenda. Il loro amore era puro, nato dall’incontro tra due mondi, talmente diversi da completarsi a vicenda. Tornano insieme…vero? *occhioni a panda supplichevoli*
Di Tony dirò poco. Innanzitutto dico che è uno stronzo, un po’ tanto infame. Però dico anche che è un’anima perduta anche lui, maltrattata da un egoista. Perché secondo me Peter era questo, un egoista che ha giocato con i sentimenti di due ragazzi innamorati e inesperti. Posso da una parte capire il suo comportamento nei confronti di Simone: in lui ha proiettato quello che aveva con Peter, e quello che aveva subito. Ma dall’altra parte, non posso che biasimarlo. Ha sfruttato anche lui un ragazzo innocente, gli ha riversato addosso tanto odio, tanto rancore, tanto risentimento. Tutti sentimenti che non aveva potuto manifestare al diretto interessato, che non lo aveva nemmeno voluto nell’ultimo periodo della sua vita. Ho apprezzato il gesto nei confronti di Simone: il suo lasciarlo libero, il suo lasciarlo andare, hanno dimostrato che Tony ha capito di aver sbagliato, di aver creduto di vivere un passato che non può più tornare. Di aver visto il suo Peter in un ragazzo, che non avrebbe potuto mai essere suo.
E per finire, Simone.
L’ho lasciato per ultimo perché con lui, più di tutti, ho un rapporto di amore-odio.
Amore perché è un personaggio complesso, a mio parere, il più complesso di SB.
È un ragazzo dolce, che sembra avere tanto amore dentro, che si farebbe in quattro per proteggere chi ha accanto, soprattutto per proteggere Christian.
Ma è anche un personaggio con un lato oscuro, come se nascondesse a forza una parte, bella, di sé.
E per questo, lo vedo con un animo tormentato, inquieto, come se non calzasse un vestito che è diventato troppo stretto.
Invece l’ho odiato quando ha inveito contro Christian. Ok, ho capito che si è sentito confuso e spaesato, ma aversela presa con il suo migliore amico mi ha fatto nascere un moto d’ira che lo avrei preso a schiaffi! >.<
E anche l’ho odiato anche quando dopo la loro prima volta, ha rifiutato Christian.
Ma andando avanti, ho capito che Simone è solo un ragazzo confuso.
Confuso perché non sa cosa prova.
Confuso perché non sa più chi è.
Confuso perché non sa più cosa vuole.
E in questa grande confusione, tenta di aggrapparsi a qualsiasi cosa abbia vicino: Valentina, Tony. Quasi nella speranza di non perdersi, di non annegare in quel turbinio che è diventata la sua vita.
Troppo concentrato nella facciata perfetta della sua vita, non si era mai posto domande, mai chiesto cosa fosse quell’inquietudine che lo tormentava.
E, diciamo grazie a Tony, ha capito che quella vita che sembrava aver costruito tanto perfettamente, così perfetta non è. Anzi, è ricca di crepe e difetti.
E finalmente ha capito che Christian non è un semplice amico, ha capito che la vita non è solo bianca o solo nera, ma che può essere ricca di sfumature di grigio.
Finalmente ha accettato il suo amore per il suo migliore amico, anche se sembra essersene accorto leggermente in ritardo.
E dato che adesso sembra finalmente aver fatto pace con se stesso e con i propri sentimenti, spero proprio che Simone si muova per andarsi a riprendere Christian in Giappone. Perché quei due devono stare insieme! #misentopotente
Alla fine di questo lungo, insensato papiro, non mi resta che farti i complimenti. Sei una scrittrice bravissima. Hai saputo appassionare, coinvolgere, far piangere e far ridere. Sai trasmettere emozioni, passione e amore.
È come la musica di Sasha, appena dopo che ha conosciuto Davide: le tue parole parlano, vivono di vita propria e fanno vivere.
Hai un enorme talento: non è semplice parlare al cuore delle persone.
Complimenti ancora. Non credo che ci siano abbastanza parole per dirti quanto sei brava!
So…alla prossima…
xoxo…MAry* (Recensione modificata il 29/07/2013 - 11:23 am) |