Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
27/06/21, ore 14:21

Cara Agrifoglio, sei portentosa!
Il tuo racconto, fin dalle prime battute mi era sembrato originale, fuori dal comune e molto impegnativo, per la complessità degli avvenimenti, per la molteplicità dei personaggi, per la vastità temporale che racchiude importanti cambiamenti epocali.
Solo andando avanti con la storia, ho, anzi, abbiamo scoperto l' ucronia, da allora immagino il lavoro da parte tua è diventato ancora più complicato da gestire infatti i capitoli si sono giustamente diradati .
In questa puntata ci narri soprattutto le imprese di Bonaparte e arricchisci lo scritto con immagini, cenni storici e molto suspense.
Le battaglie di Pavia e del lago Viverone mi erano sembrate in effetti troppo cruente ed efferate, vere e proprie stragi ,ma considerando che Napoleone avesse degli obiettivi ben precisi e una sconfinata ambizione, potrebbe pure aver massacrato donne e bambini senza tanti problemi di coscienza , come dici in una risposta, allora non c'era la convenzione di Ginevra, in guerra tutte le atrocità erano permesse e considerate quasi normali. Alain pero' a questo punto della storia si chiede se veramente il suo idolo non abbia una personalità tutta differente da come lui lo aveva idealizzato. Comprende di aver fatto dei grossi errori di valutazione, soprattutto dopo esser stato sul punto di dover uccidere il generale Jarjayes .
Da canto suo anche Oscar è preoccupata, si confida col marito temendo che quell'uomo ormai possieda un inarrestabile potere e sarà ben difficile che in tanti si possano alleare contro di lui e batterlo affinché non conquisti tutta l'Europa.
Sul duca D' Orleans ancora mi (e ti) chiedo, come sia possibile, nonostante l' accusa di alto tradimento alla Corona, la prigionia di André e le lettere compromettenti, possa esser stato scarcerato così, tanto più dopo che il conte di Polignac è stato ammazzato:era proprio evidente che l'omicidio fosse stato organizzato apposta.
Avevo inizialmente pensato che il conte di Compiegne avesse assassinato la moglie, per averlo abbandonato senza un soldo e chiesto l'annullamento del vincolo matrimoniale, invece lui lo ha fatto per rinsaldare i rapporti con Orleans e diventare un suo fedele servitore .
Ora resterà da capire se e cosa succederà aJosephine , anche lei , dopo aver mandato a Bonaparte un messaggio sbagliato e aver fatto delle avances ad André, non naviga in buone acque. Chissà fino a quando Napoleone sarà disposto a perdonare i suoi tradimenti?
La storia è davvero molto ricca e ancora lontana dalla conclusione. Arriveremo al 5 maggio 1821 : " Ei fu siccome immobile....."
Staremo a vedere.
Buona domenica

P.S. grazie mille per le risposte esaustive, non so se succede a tutti a me da qualche tempo non funzionano i messaggi pvt , li ricevo ma non riesco a rispondere. Ciao
(Recensione modificata il 28/06/2021 - 10:40 am)

Recensore Master
27/06/21, ore 09:23

Ciao Agrifoglio. Molto bella l'immagine iniziale che hai scelto, facendomi volare con la fantasia. Un capitolo ricco di azione, dove si può notare il tuo impegno nel documentarti, amalgamando il tutto con i personaggi che conosciamo e tanti altri. Hai ben rappresentato Napoleone e ho riflettuto riguardo quello che possa provare Alain. Interessante anche quello che ho letto riguardo il Duca d'Orléans e il Conte di Compiègne. Nelle note mi è piaciuto quanto scritto riguardo il dipinto. Grazie per ringraziare chi legge e commenta. Al prossimo capitolo. Una buona domenica.
(Recensione modificata il 27/06/2021 - 09:25 am)

Recensore Master
26/06/21, ore 21:43

Capitolo molto ricco e interessante. L'alleanza tra il duca d'Orleans e il conte di Compiegne è bagnata del sangue di Polignac, vedremo a cosa porterà. La descrizione delle battaglie e degli stati d'animo dei protagonisti è come sempre spettacolare. Sei veramente preparata e con una conoscenza a livello tattico notevole. Chissà che dirà Napoleone dell'errore commesso da Josephine sulla data dell'arrivo di de Jarjayes? Intanto André sfugge alle sue attenzioni per un soffio. Alain non è in una bella posizione... è vero che in guerra e in amore tutto è permesso, ma a Pavia e al lago di Viverone Napoleone esagera. Complimenti vivissimi e a presto.

Recensore Master
26/06/21, ore 20:40

Ed eccoti tornata, cara Agrifoglio, a dissipare alcuni dubbi che erano sorti con la lettura del capitolo precedente, soprattutto in merito al misterioso personaggio, caduto per mano del conte di Compiegne che, nell’ombra, aveva portato a termine il compito che si era prefissato. La povera vittima è il conte di Polignac e, nonostante si conosca chi possa essere il mandante, niente si può fare contro di lui, in quanto troppo vicino all’ambiente della famiglia reale. Il duca d’Orleans, rinchiuso nell’austero castello di Vincennes, viene lasciato libero di andare proprio da Oscar, che gli comunica la notizia, non senza prima fargli notare che al prossimo minimo sbaglio, nel quale il suo nome fosse stato implicato, per lui non ci sarebbe stata più via di salvezza. E’ con estremo rammarico che Oscar è costretta a lasciare andare il duca, il quale nell’andarsene non si perita di prendersi gioco di lei. Intanto il conte di Compiegne, dopo aver compiuto il misfatto, incontra proprio il duca per tentare di riavere la sua posizione sociale, dato che tutto quello che ha fatto è stato per favorire il duca d’Orleans nella sua scalata al trono. Da questo momento in poi il conte dovrà essere gli occhi e le orecchie del duca, e in particolare la sua voce in terra italica, dove egli si recherà per tenere sotto controllo i movimenti troppo espansionistici di Napoleone e che potrebbero mandare a pallino i piano del duca stesso. Intanto anche André è tornato a svolgere le funzioni che aveva prima di venire imprigionato in Inghilterra e, proprio mentre tenta di incontrare in duca di Nancy per consegnare dei documenti, viene proditoriamente circuito dalla bella Josephine sempre in cerca di notizie che possano essere interessanti per il suo amante. Questo capitolo è stato poi condotto con il tuo solito rigore nel creare una storia che possa essere, oltre che interessante dal punto di vista dell’intrigo, anche compatibile con il periodo, portando alla nostra conoscenza, per la tua ucronia, posti e situazioni dove si sono combattute battaglie vere e altre di tua invenzione ma che si incastrano magnificamente con la trama da te ordita in un continuo alternarsi di vicende che catturano il lettore. Questa volta la mia attenzione è stata decisamente catturata per le tue descrizioni delle zone che hai tirato in ballo: il forte di Bard e il lago di Viverone, entrambi a poca distanza da dove abito, per cui la mia curiosità nel leggere i particolari della costruzione del forte, che ho visitato più volte, mi ha catapultato fra quelle gole strette dove l’esercito di Napoleone cercava di dare l’assalto alla fortezza, che per sua costruzione e ubicazione era inespugnabile. Interessanti i pensieri di Bonaparte su come portare al collasso la guarnigione di Bard per poi così poter continuare sulla strada della prossima conquista. Mi è sembrato di vivere le scene della battaglia, con gli uomini stremati per lo sforzo, il freddo e i combattimenti in sé. Anche la battaglia sul lago mi è parso di poterla vedere, conoscendo il luogo dove Napoleone e il suo stato maggiore potevano essere appostati per osservare e dare il colpo di grazia agli avversari. Intenso lo scambio di sguardi fra il generale Jarjayes, che non avrebbe dovuto, a rigor di notizie, essere lì in quel momento, e Alain quando si sono trovati faccia a faccia prima che venisse dichiarata la ritirata. Nessuno dei due avrebbe voluto porre fine alla vita dell’altro, ma per Alain un tale atto potrebbe metterlo in cattiva luce anche se, le premesse di Napoleone, cominciavano a contrastare con le azioni messe in campo, trasformando tutto in una sete di conquista fine a se stessa per il prestigio di quel condottiero che mirava ad ottenere il potere e non forse per migliorare la situazione della Francia. Pensieri che sono tornati alla mente di Alain, il quale ha fatto il parallelo di quanto sta vivendo ora con Bonaparte e di ciò che al tempo della Rivoluzione erano i propositi di fratellanza e uguaglianza.
Un altro passaggio trattato con la maestria che contraddistingue tutto questo tuo lavoro, poiché presuppone un impegno costante di informazione, affinché tutto ciò che viene narrato abbia dei fondamenti e una logica, per cui non posso che associarmi a chi mi ha preceduto nei commenti, nel complimentarmi per la tua abilità di intersecare ogni più piccolo tassello, collocandolo sempre al posto giusto, mantenendo alto l’interesse in chi ti legge, con la curiosità poi di andare a verificare alcune cose lette per puro piacere personale.
Altri passi sono stati fatti e ora non mi resta che attenderti al prossimo aggiornamento augurandoti un buon lavoro.

Recensore Master
25/06/21, ore 17:10

Ma certo che Napoleone è proprio inarrestabile e spietato, povera Europa! Ho visto il forte di Bard, e il matto corso doveva essere davvero in gamba per riuscire ad abbattere una costruzione simile, se quello ricostruito ricalca l'originale distrutto.

Recensore Master
25/06/21, ore 09:53

Ciao,
un capitolo denso di battaglie, molto ben scritto.
Non si può fare a mano di notare la cura dei dettagli che poni in ogni stesura. Di sicuro prepari con cura e documentazione ogni dettaglio storico, compresi quelli che non sono avvenuti ma che appaiono come possibili. Il forte di Bard, la fuga dei Savoia, Pavia e Marengo ….. tutte realtà storiche inserite nella tua u-cronia con sapienza e preparazione.
A presto.

Recensore Master
25/06/21, ore 09:45

Ciao,
questa volta la mia recensione è un po' diversa dalle altre che ti ho lasciato.
Devo farti i complimenti per la preparazione storica che hai, per come ti documenti e prepari la stesura di ogni capitolo.
Narri delle atrocità della guerra per quella che è, con tutti i dubbi che devono avere provato i soldati al fronte di ogni conflitto, qualsiasi esso sia.
Ma senza voler cadere in discorsi complessi, di cui questa non è certo la sede opportuna, posso solo dirti che hai una preparazione, o quanto meno ti documenti, in maniera impeccabile.
A presto quindi e continua così!

Recensore Veterano
26/05/21, ore 12:21

Mia gentile amica,
come sempre devo intervenire IO per risolvere le stiuazioni più complesse.
Però .... che figlia che mi ritrovo .... mi ha dato del vecchio!! A me!! Ah, ma vedrete, tornerò vincitore e la sfiderò a duello!
A presto mia cara!

Recensore Master
25/05/21, ore 23:52

Un capitolo veramente bello e interessante. Napoleone sembra avere un piano perfetto per avere ai propri piedi tutta l'Europa, o quasi. Cambia strategia e si fa vedere agli occhi dei popoli che vuole conquistare, come un benevolo sovrano. Solo Oscar e il suo entourage, che lo hanno visto in azione in Egitto, sanno di cosa è capace. Josephine per farsi perdonare diventa una affascinante spia, ma Oscar le fornisce false informazioni, speriamo che basti per rallentare il tiranno. L'ultima immagine mi ha gelato il sangue: chi ha ucciso Maxence? Complimenti vivissimi e a presto.

Recensore Veterano
25/05/21, ore 17:46

Basterebbe il titolo del capitolo "il fuoco dell'ambizione" per descrivere egregiamente come fulcro di tutto Napoleone Bonaparte e la sua sfrenata voglia di dominio. L' intento è l'egemonia sul vecchio continente, in primis Spagna e Regno di Sardegna, che nelle sue intenzioni, dovrebbero fare da ponte per l'annessione naturale della Francia.
Lo stesso Alain, sembra lasciarsi attrarre dal fascino di Napoleone, che premia sul campo chi si dimostra particolarmente leale e valoroso in battaglia. Appare improbabile, che almeno al momento, si possa arginare l'ascesa del Corso, Oscar rappresenta l'ultimo baluardo ad un cambiamento che sembra inevitabile. Curioso di leggere come gestirai la situazione.

Recensore Master
22/05/21, ore 10:41

Ciao Agrifoglio. "Il fuoco dell'ambizione", titolo del capitolo, brucia nelle tue parole ed è ben tangibile. Il protagonista è Napoleone e la sua sete di potere, dove mi piace anche il ruolo di Joséphine. Oscar ha un bel da fare. Sono curiosa di leggere riguardo Alain in futuro e soprattutto riguardo il Conte di Compiègne. Chi avrà ucciso? Sapere chi è la vittima e i motivi dell'omicidio è importante per lo sviluppo della trama. Immagino che per proseguire serva davvero impegno e il tempo necessario. Avendo aggiunto il riassunto, dove spieghi bene quanto accaduto, si può riprendere il filo della storia. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/05/2021 - 10:45 am)

Recensore Master
21/05/21, ore 23:05

Cara Agrifoglio, mi congratulo con te: ogni capitolo è superiore ai precedenti. I piani di Napoleone sono veramente ambiziosi: vuole la Francia, la Spagna e il Regno di Sardegna. Ma la sua ambizione sfrenata non gli impedisce di usare al meglio la propria intelligenza. Mentre lui è impegnato a conquistare nazioni lascia una spia sul suolo francese, una spia che non può fallire: Josephine. Fortunatamente Oscar e il suo entourage lo hanno capito e le forniscono false informazioni. Alla fine, però, cambi registro e ci porti sul luogo di un delitto. L'assassino è palese ma chi sarà la vittima? Chiudi con una suspanse ben calibrata . Complimenti e a presto.

Recensore Master
21/05/21, ore 21:31

Bel capitolo, veloce e vivace. Napoleone è quello che è ..... Contiamo tutti sull'anziano generale per risolvere la situazione.

Recensore Master
21/05/21, ore 13:22

Carissima Agrifoglio,sono lieta di poterti rileggere , anch'io stavo aspettando con ansia questo aggiornamento e devo dire che l' attesa non è stata vana. Grazie infinite per il riassunto delle puntate precedenti, che sembra di no, ma anche quello è impegnativo e tu hai il dono della sintesi , riesci a focalizzare l' attenzione negli avvenimenti salienti e risalti i personaggi principali .
Per quanto riguarda quest' ultimo capitolo, osservo Giuseppina che si fa umiliare dai familiari di Napoleone e anche lui la mette "alle strette " con una specie di ultimatum e la promessa di rendersi utile a fini politici , facendo la spia, per assecondare le sue mire espansionistiche e di rivalsa . Non so come Oscar abbia fatto a capire, ma ha capito, come ha capito (durante il ricevimento) che la nobildonna creola persevera nel mettere gli occhi addosso ad André .
Io sinceramente non colgo il suo atteggiamento, a parte il fatto che le piacciono gli uomini, mi piacerebbe capire se ci sono secondi fini.
Un ' altra osservazione che faccio riguarda Alain: mi preoccupa il suo avanzamento di grado,temo che fra lui ,Oscar e André le distanze diventino incolmabili, Alain è troppo preso da Napoleone, non credo rinneghera' i suoi amici ma certamente non sarà più un alleato. Mi dispiace!
L' episodio termina tragicamente, con un delitto, quel bastardo del conte di Compiegne, è riuscito nel suo intento di vendetta. Mi viene il dubbio che la vittima sia proprio la moglie. Mah.
Curiosa di attendevo il seguito.
Un caro saluto!


(Recensione modificata il 21/05/2021 - 06:36 pm)

Recensore Master
21/05/21, ore 12:09

Un ritorno in grande spolvero il tuo cara Agrifoglio, che devo ammettere attendevo ormai da tempo, cominciando a disperare, ma poi ho considerato che per tutti siano momenti complicati, anche forse per dedicarsi ad una passione che ha bisogno di tempo e concentrazione, visti la precisione e l’impegno profusi in questa storia corale sempre più interessante e piena di colpi di scena.
In questo capitolo il titolo è quanto mai sinonimo del fuoco che rischia di bruciare letteralmente gli animi di alcuni protagonisti. Assistiamo, con non poco stupore, al fatto che la bella viscontessa sia riuscita, con le sue doti ammaliatrici, a far capitolare nuovamente Napoleone, che l’ha riaccolta nella sua alcova, contravvenendo ai suggerimenti del fratello maggiore e della famiglia, che avevano tentato in tutti i modi di aprire lo sguardo del conquistatore della campagna d’Egitto nei confronti di quella donna che consideravano una arrampicatrice sociale dal comportamento libertino, che avrebbe potuto essere solo di nocumento ai piani di Napoleone. Costui invece è convinto che il chiarimento avuto sia bastevole per un nuovo comportamento morigerato nei suoi confronti, altrimenti, al prossimo sentore di tradimento, sarà davvero finita per sempre senza possibilità di recuperare alcunché. Veniamo messi al corrente del piano elaborato che gira nella testa di Bonaparte per mettere alle strette la Francia, accerchiandola con gli altri paesi limitrofi, che tramite la sua armata d’Oriente li conquisterà per poi poter raggiungere il posto che lui crede gli spetti di diritto. In tutto questo scacchiere, vediamo anche comparire la figura di Alain, il quale ha fatto strada e si è distinto nelle battaglie, guadagnandosi, seduta stante, il grado di tenente che potrebbe anche assurgere ad altre e più importanti cariche se si comporterà secondo i dettami imposti da Napoleone. Nel frattempo Oscar e suo padre il Generale stanno valutando la situazione che si è venuta a creare con la caduta di Avignone e che apre la strada ad un pericolo reale più che mai per la Francia e i suoi equilibri. Il Generale, ormai vecchio e stanco, ma fedelissimo, si offre di andare a trattare una possibile pace con il regnante del Regno di Sardegna per mettersi di mezzo ai piani di Bonaparte, ma non si scorda di avvisare Oscar di guardarsi soprattutto dalla bella Viscontessa, la quale potrebbe essere una spia, come riferito da alcuni informatori messi nei posti giusti al momento giusto. Oscar invece sembra più preoccupata dell’ascendente che Madame de Beauharnais potrebbe avere su suo marito, visto come lo aveva adocchiato in precedenza, e proprio mentre stanno tranquillamente trascorrendo del tempo insieme ai figli, parlando delle gravi questioni che interessano il regno, ecco che, alla comparsa della bella creola, la gelosia sfocia in maniera del tutto gratuita, tanto da lasciare molto perplesso André per quella irrazionalità che non fa parte dell’indole di Oscar. Intanto in uno dei ricevimenti a cui partecipa tutto il mondo che conta presso Palazzo Nancy, ecco che assistiamo ad un aperto scontro tra la sorella minore di Napoleone, Paolina, la quale si rivolge in maniera civettuola ma graffiante nei confronti della Beauharnais in modo che potesse essere udita dagli astanti nella sala, cercando di ridicolizzarla ma che parimenti deve accettare le battute alquanto salaci che quest’ultima le rivolge, facendo ben presente che ormai è rientrata a pieno titolo nelle grazie del generale. Sia i Girodel che i Jarjayes non possono che assistere alla scena continuando a porsi delle domande e, parlando tra di loro con nonchalance, far udire alle giuste orecchie in ascolto nella sala, che il generale Jarjayes sarebbe giunto nel Regno di Sardegna a settembre, cercando così di fuorviare la spia con una falsa informazione, poiché egli sarebbe giunto a Torino ad agosto. E poi assistiamo all’ennesimo colpo di scena di questo capitolo, con l’intervento del conte di Compiegne che, nascosto nell’ombra, ha atteso che la sua vittima fosse a portata di pugnale per colpirlo mortalmente e poi dileguarsi nell’ombra della notte. Anche qui l’ambizione sta distruggendo questo uomo che diventa un assassino pur di raggiungere i suoi fini, ma forse mi sono persa qualcosa, non sapendo chi possa essere la vittima illustre. Come sempre la tua narrazione fluida e puntuale è in grado di trascinare il lettore in tutti i meandri che vai creando, con quelle atmosfere che ci fanno vivere le situazioni dei vari personaggi della storia. Ora sono curiosa di capire chi sia stata la vittima e, attendendoti per il prosieguo, ti auguro un sereno fine settimana.