Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Cara Agrifoglio, sei portentosa! |
Ciao Agrifoglio. Molto bella l'immagine iniziale che hai scelto, facendomi volare con la fantasia. Un capitolo ricco di azione, dove si può notare il tuo impegno nel documentarti, amalgamando il tutto con i personaggi che conosciamo e tanti altri. Hai ben rappresentato Napoleone e ho riflettuto riguardo quello che possa provare Alain. Interessante anche quello che ho letto riguardo il Duca d'Orléans e il Conte di Compiègne. Nelle note mi è piaciuto quanto scritto riguardo il dipinto. Grazie per ringraziare chi legge e commenta. Al prossimo capitolo. Una buona domenica. |
Capitolo molto ricco e interessante. L'alleanza tra il duca d'Orleans e il conte di Compiegne è bagnata del sangue di Polignac, vedremo a cosa porterà. La descrizione delle battaglie e degli stati d'animo dei protagonisti è come sempre spettacolare. Sei veramente preparata e con una conoscenza a livello tattico notevole. Chissà che dirà Napoleone dell'errore commesso da Josephine sulla data dell'arrivo di de Jarjayes? Intanto André sfugge alle sue attenzioni per un soffio. Alain non è in una bella posizione... è vero che in guerra e in amore tutto è permesso, ma a Pavia e al lago di Viverone Napoleone esagera. Complimenti vivissimi e a presto. |
Ed eccoti tornata, cara Agrifoglio, a dissipare alcuni dubbi che erano sorti con la lettura del capitolo precedente, soprattutto in merito al misterioso personaggio, caduto per mano del conte di Compiegne che, nell’ombra, aveva portato a termine il compito che si era prefissato. La povera vittima è il conte di Polignac e, nonostante si conosca chi possa essere il mandante, niente si può fare contro di lui, in quanto troppo vicino all’ambiente della famiglia reale. Il duca d’Orleans, rinchiuso nell’austero castello di Vincennes, viene lasciato libero di andare proprio da Oscar, che gli comunica la notizia, non senza prima fargli notare che al prossimo minimo sbaglio, nel quale il suo nome fosse stato implicato, per lui non ci sarebbe stata più via di salvezza. E’ con estremo rammarico che Oscar è costretta a lasciare andare il duca, il quale nell’andarsene non si perita di prendersi gioco di lei. Intanto il conte di Compiegne, dopo aver compiuto il misfatto, incontra proprio il duca per tentare di riavere la sua posizione sociale, dato che tutto quello che ha fatto è stato per favorire il duca d’Orleans nella sua scalata al trono. Da questo momento in poi il conte dovrà essere gli occhi e le orecchie del duca, e in particolare la sua voce in terra italica, dove egli si recherà per tenere sotto controllo i movimenti troppo espansionistici di Napoleone e che potrebbero mandare a pallino i piano del duca stesso. Intanto anche André è tornato a svolgere le funzioni che aveva prima di venire imprigionato in Inghilterra e, proprio mentre tenta di incontrare in duca di Nancy per consegnare dei documenti, viene proditoriamente circuito dalla bella Josephine sempre in cerca di notizie che possano essere interessanti per il suo amante. Questo capitolo è stato poi condotto con il tuo solito rigore nel creare una storia che possa essere, oltre che interessante dal punto di vista dell’intrigo, anche compatibile con il periodo, portando alla nostra conoscenza, per la tua ucronia, posti e situazioni dove si sono combattute battaglie vere e altre di tua invenzione ma che si incastrano magnificamente con la trama da te ordita in un continuo alternarsi di vicende che catturano il lettore. Questa volta la mia attenzione è stata decisamente catturata per le tue descrizioni delle zone che hai tirato in ballo: il forte di Bard e il lago di Viverone, entrambi a poca distanza da dove abito, per cui la mia curiosità nel leggere i particolari della costruzione del forte, che ho visitato più volte, mi ha catapultato fra quelle gole strette dove l’esercito di Napoleone cercava di dare l’assalto alla fortezza, che per sua costruzione e ubicazione era inespugnabile. Interessanti i pensieri di Bonaparte su come portare al collasso la guarnigione di Bard per poi così poter continuare sulla strada della prossima conquista. Mi è sembrato di vivere le scene della battaglia, con gli uomini stremati per lo sforzo, il freddo e i combattimenti in sé. Anche la battaglia sul lago mi è parso di poterla vedere, conoscendo il luogo dove Napoleone e il suo stato maggiore potevano essere appostati per osservare e dare il colpo di grazia agli avversari. Intenso lo scambio di sguardi fra il generale Jarjayes, che non avrebbe dovuto, a rigor di notizie, essere lì in quel momento, e Alain quando si sono trovati faccia a faccia prima che venisse dichiarata la ritirata. Nessuno dei due avrebbe voluto porre fine alla vita dell’altro, ma per Alain un tale atto potrebbe metterlo in cattiva luce anche se, le premesse di Napoleone, cominciavano a contrastare con le azioni messe in campo, trasformando tutto in una sete di conquista fine a se stessa per il prestigio di quel condottiero che mirava ad ottenere il potere e non forse per migliorare la situazione della Francia. Pensieri che sono tornati alla mente di Alain, il quale ha fatto il parallelo di quanto sta vivendo ora con Bonaparte e di ciò che al tempo della Rivoluzione erano i propositi di fratellanza e uguaglianza. |
Ma certo che Napoleone è proprio inarrestabile e spietato, povera Europa! Ho visto il forte di Bard, e il matto corso doveva essere davvero in gamba per riuscire ad abbattere una costruzione simile, se quello ricostruito ricalca l'originale distrutto. |
Ciao, |
Ciao, |
Mia gentile amica, |
Un capitolo veramente bello e interessante. Napoleone sembra avere un piano perfetto per avere ai propri piedi tutta l'Europa, o quasi. Cambia strategia e si fa vedere agli occhi dei popoli che vuole conquistare, come un benevolo sovrano. Solo Oscar e il suo entourage, che lo hanno visto in azione in Egitto, sanno di cosa è capace. Josephine per farsi perdonare diventa una affascinante spia, ma Oscar le fornisce false informazioni, speriamo che basti per rallentare il tiranno. L'ultima immagine mi ha gelato il sangue: chi ha ucciso Maxence? Complimenti vivissimi e a presto. |
Basterebbe il titolo del capitolo "il fuoco dell'ambizione" per descrivere egregiamente come fulcro di tutto Napoleone Bonaparte e la sua sfrenata voglia di dominio. L' intento è l'egemonia sul vecchio continente, in primis Spagna e Regno di Sardegna, che nelle sue intenzioni, dovrebbero fare da ponte per l'annessione naturale della Francia. |
Ciao Agrifoglio. "Il fuoco dell'ambizione", titolo del capitolo, brucia nelle tue parole ed è ben tangibile. Il protagonista è Napoleone e la sua sete di potere, dove mi piace anche il ruolo di Joséphine. Oscar ha un bel da fare. Sono curiosa di leggere riguardo Alain in futuro e soprattutto riguardo il Conte di Compiègne. Chi avrà ucciso? Sapere chi è la vittima e i motivi dell'omicidio è importante per lo sviluppo della trama. Immagino che per proseguire serva davvero impegno e il tempo necessario. Avendo aggiunto il riassunto, dove spieghi bene quanto accaduto, si può riprendere il filo della storia. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Cara Agrifoglio, mi congratulo con te: ogni capitolo è superiore ai precedenti. I piani di Napoleone sono veramente ambiziosi: vuole la Francia, la Spagna e il Regno di Sardegna. Ma la sua ambizione sfrenata non gli impedisce di usare al meglio la propria intelligenza. Mentre lui è impegnato a conquistare nazioni lascia una spia sul suolo francese, una spia che non può fallire: Josephine. Fortunatamente Oscar e il suo entourage lo hanno capito e le forniscono false informazioni. Alla fine, però, cambi registro e ci porti sul luogo di un delitto. L'assassino è palese ma chi sarà la vittima? Chiudi con una suspanse ben calibrata . Complimenti e a presto. |
Bel capitolo, veloce e vivace. Napoleone è quello che è ..... Contiamo tutti sull'anziano generale per risolvere la situazione. |
Carissima Agrifoglio,sono lieta di poterti rileggere , anch'io stavo aspettando con ansia questo aggiornamento e devo dire che l' attesa non è stata vana. Grazie infinite per il riassunto delle puntate precedenti, che sembra di no, ma anche quello è impegnativo e tu hai il dono della sintesi , riesci a focalizzare l' attenzione negli avvenimenti salienti e risalti i personaggi principali . |
Un ritorno in grande spolvero il tuo cara Agrifoglio, che devo ammettere attendevo ormai da tempo, cominciando a disperare, ma poi ho considerato che per tutti siano momenti complicati, anche forse per dedicarsi ad una passione che ha bisogno di tempo e concentrazione, visti la precisione e l’impegno profusi in questa storia corale sempre più interessante e piena di colpi di scena. |