Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
30/05/18, ore 21:25

Nella tua storia Diane vive, e ne sono molto lieta. Ci saranno ripercussioni sul suo Salvatore? Penso di sì, perché un sentimento che potrebbe nascere dopo un tale momento di stress post traumatico potrebbe essere devastante. Intanto Oscar continua a fare ciò che le riesce meglio, indagare. Scritto sempre molto bene, a presto 💓

Recensore Junior
30/05/18, ore 21:17

Ciao, carissima Agrifoglio, il tuo aggiornamento arriva puntuale come un orologio e, come sempre, lo leggo con piacere.
Passiamo ai commenti: data la struttura bifronte del capitolo, cominciamo dalla fine.
Fronte André
Chissà quale effetto faranno sulla piccola Diane gli occhi di giada di André? Per ora possiamo solo supporre che guardi il suo salvatore per una doversosa dimostrazione di riconoscenza e, non avendo ulteriori indizi, la circostanza è del tutto plausibile. Sono contenta che la ragazza si sia salvata e che, almeno qui, la sorte, grazie alla prontezza di André, sia stata per lei magnanima.
Certo, per André è stata un'ottima partenza, nel suo percorso di redenzione, la buona azione compiuta, di cui l'amico Alain gli sarà oltremodo grato... e pensare che si era recato in quella casa per ripagare a sua volta un debito.
Fronte Oscar
La sortita in casa di Robert Brasseur si è conclusa senza apportare novità sostanziali, se non la scoperta dell'arsenale.
Non sappiamo cosa contengano le carte che Oscar è riuscita a strappare all'improbabile fuoco che ardeva in un camino a fine maggio, ma sono pronta a scommettere che non saranno prive di significato.
Pur essendo Brasseur morto senza pronunciare per intero il nome del duca d'Orleans, sul suo coinvolgimento nella campagna denigratoria ai danni di Oscar e dei suoi soldati non c'era alcun dubbio.
Il tutto è sintetizzabile in due sole parole: ottimo lavoro!
Un abbraccio e alla prossima.
Buona serata.
S.
(Recensione modificata il 30/05/2018 - 09:20 pm)
(Recensione modificata il 30/05/2018 - 09:21 pm)

Nuovo recensore
30/05/18, ore 20:21

Sono contenta che nella tua storia Diane non sia morta :-) e poi sono più che convinta che un po' di gelosia ad Oscar non farebbe affatto male... Anzi! Almeno aprirebbe gli occhi una volta per tutte! 🙄

Recensore Master
30/05/18, ore 19:26

Sono contenta che la sorellina di Alain si sia salvata. Alain sarà eternamente grato ad André! Qualcosa mi dice che Diane dimenticherà molto presto il suo promesso fuggitivo. ...😉.però, accidenti, con quel gesto appena compiuto non sarà facile farle accettare che il cuore di André appartiene ad una sola donna. ...

Recensore Master
29/05/18, ore 23:49
Cap. 5:

Questo capitolo si potrebbe definire una summa dell'André pensiero in base a tutta la tua produzione 😉. Scherzi a parte, il tuo è un André abbattuto e depresso, più cosciente di sé e della sua posizione, forse addirittura un po' più razionale dell'originale, ma assolutamente plausibile e capace di toccare il cuore del lettore in diversi momenti. Indubbiamente, infatti, si tratta di un bellissimo pezzo introspettivo, scorrevole quanto basta, drammatico al punto giusto, che ripercorrendo i fatti salienti del passato, ci spiega come siamo arrivati qui, sino a motivare la scelta del nostro André di staccarsi da Oscar (a maggior ragione dopo le tre dure reprimende del precedente aggiornamento e, naturalmente, lo scampato pericolo di combinare un disastro). Ho qualche perplessità soltanto sulla parte finale di questo pov: l'ho trovata un po' più macchinosa e ripetitiva rispetto al resto, specie quando ti soffermi sui concetti di aggressività e pulsione sessuale, termini che ritornando spesso nello spazio di poche righe appesantiscono la lettura e che trovo un forse un po' troppo moderni per un uomo del Settecento. Ovviamente trattasi di un'impressione personale, assolutamente opinabile! Al contrario, ho trovato perfetta la parte dedicata a Oscar nella sua immediatezza... forse perché qui c'era meno da motivare e giustificare, in fondo il vero what if è la scelta di André e so quanto andare fuori dal seminato richieda cura e attenzione affinché la situazione risulti credibile. Ti assicuro però che finora sei perfettamente riuscita nel tuo scopo e puoi rilassarti... almeno per me 😉! Un bacio e a presto

Recensore Veterano
26/05/18, ore 11:54
Cap. 5:

Ciao! Il capitolo è scritto in maniera sublime. Amo le storie dense di introspezione psicologica e, pertanto, trovo questo capitolo veramente adorabile.
I dubbi di André, dal suo punto di vista, sono legittimi. Razionalmente, i suoi pensieri seguono una logica disarmante e, attraverso le sue riflessioni, sei stata capace di puntualizzare molti aspetti: 1. Non esisteva un divieto di matrimonio tra un nobile e un popolano; 2. Le difficoltà erano di ordine pratico; 3. André, per le sue origini e per il suo modus vivendi, non sentiva di appartenere ad alcuna classe sociale.
Credo solo che sia troppo duro con se stesso. Mi ha colpito una frase "Desiderare troppo è come non desiderare affatto e prefiggersi degli obiettivi eccessivamente elevati è il miglior modo per non concretizzarne alcuno". Questa tesi è sostenuta anche in psicologia, ma io non la condivido. Secondo me, porsi degli obiettivi elevati (e stare con Oscar non era impossibile, era molto complicato, ma non impossibile, sarebbe stato impossibile solo se lei non lo avesse ricambiato. Certo, nella tua storia, lei non ha ancora preso consapevolezza del suo amore per André) è un atto estremamente coraggioso, poiché, se quegli obiettivi non si dovessero realizzare, anche per cause non imputabili al soggetto che li persegue, quest'ultimo rimarrebbe privo di alternative. Incanalare tutte le proprie energie nel perseguimento di un obiettivo elevato implica mettere tra parentesi la propria esistenza, rinunciare a vivere, in attesa che quell'obiettivo si realizzi, accettando il rischio che ciò potrebbe non accadere. E, tuttavia, questa è l'unica scelta, poiché accontentarsi comporta delusione, tristezza, un forte senso di vuoto e tanta frustrazione. Cedere e accontentarsi non è un atto coraggioso. Vivere al di sotto delle proprie aspettative è deleterio, è sfibrante, è avvilente e non tutti riescono a farlo. Certo, però, non sempre gli obiettivi perseguiti si realizzano, perché entrano in gioco diverse circostanze, non sempre dominabili con la mera forza di volontà. Ciò non toglie che, a mio avviso, è sempre opportuno provarci e non avere limiti nel porsi obiettivi elevati, purché si abbia la tenacia, la perseveranza e la forza di perseguirli.
Emerge, secondo me, la predilezione dell'autrice per Girodel, visto forse come il personaggio più adatto a stare accanto a una donna come Oscar. Razionalmente, ancora una volta, hai ragione, ma lui non conosceva nulla di Oscar, non conosceva le sue ombre e lui, per lei, era solo un sottoposto, gentile, educato e capace. Non c'era affinità tra loro, Girodel non era in grado di scrutare nel suo animo, Oscar non gli aveva mai concesso tanta confidenza.
Tu poni in luce tutte le difficoltà di una eventuale relazione tra Oscar e André. Pensa, allora, a quelle storie in cui Oscar finisce per avere una relazione con Alain, che non solo non aveva la stessa estrazione sociale di Oscar, ma addirittura aveva dei modi discutibili e poco raffinati, non aveva nulla in comune con Oscar.
E André, invece, che aveva molto in comune, perché era cresciuto con lei e come lei, si stuggeva in questi pensieri negativi.
Ma sono più realistici i pensieri di André rispetto a una storia tra Oscar e Alain, del tutto fuori luogo.
Da individualista convinta, tuttavia, spero che riescano a trovare un modo per far trionfare il loro amore, proprio in virtù dell'affinità che percepisco tra Oscar e André.
In ogni caso, sei bravissima, a prescindere da quella che sarà l'evoluzione della storia.

Recensore Master
25/05/18, ore 13:53
Cap. 5:

Capitolo senza dubbio interessante, per l'analisi che fai fare ai protagonisti. Sono abbastanza d'accordo su molte cose, soprattutto per quanto riguarda l'autoanalisi di Oscar, che trovo piuttosto veritiera; l'egoismo, l'atteggiamento di comodo verso André, il suo non essersi mai posta domande e l'amore illusorio per Fersen, uno scudo dietro cui nascondersi; anch'io ritengo che a certe conclusioni avrebbe potuto arrivarci molto prima, evitando di struggersi il cuore per un uomo che nulla ha in comune con lei.
Resto un po' perplessa per André, perché il suo sentimento lo fai più apparire come un'ossessione che altro, e io francamente non credo che lo sia, o sia solo questo; ridurre tutto all'energia sessuale, all'attrazione sublimata nella cura verso Oscar forse è un po' riduttivo, e penso che tra loro ci sia molto più di questo. E' vero anche che sono due creature strane, che si sono trovate in un contesto inusuale, e in quello hanno dovuto trovare un loro equilibrio per quanto precario. Se parliamo di contesto sociale e di vita in tale contesto, è ovvio che ci sono dei limiti di carattere pratico, ma se parliamo di sentimenti, allora il discorso cambia, perché l'amore limiti non se ne pone, e anche il sacrificio che pare più estremo, per amore diventa qualcosa di naturale.
O siamo persone fredde capaci di calcolare tutto e pianificare ogni dettaglio della nostra vita (ma una persona così, - come ad esempio, potrebbe essere Oscar, - quanto davvero può essere felice? Non c'è qualcosa di maniacale in questo esercitare il controllo su tutto? Dove sta l'equilibrio, alla fine?) o certi equilibri ci vuole una vita intera per raggiungerli, e alla Oscar originale sono bastati, si fa per dire, una trentina d'anni.
Nella vita bisogna trovare il proprio equilibrio, è vero, ma chi stabilisce quale sia questo equilibrio? La società, quella del '700 compresa, che impone certe regole del vivere civile, come sposarsi e avere figli in un determinato ambito, o l'individuo con le sue scelte personali?
Per questo fatto non condivido del tutto le ramanzine del capitolo precedente, dettate da questioni pratiche generali, ma che non tengono conto degli individui, non solo di André, ma neppure di Oscar, donna troppo libera nel pensiero e nello spirito... in fondo, ciò che vale per lui, potrebbe benissimo valere per lei.
Comunque, resto curiosa di scoprire gli sviluppi di questa storia particolarissima. Attendo il seguito con molto interesse.

Recensore Master
25/05/18, ore 02:21
Cap. 5:

Complimenti cara Agrifoglio  altro capitolo sorprendente e degno di nota. Forse troppo lungo e corposo in certi passaggi ma credo sia un mio limite, mio e di tutte quelle persone, come me, che non riescono a mantenere un alta concentrazione di lettura senza adeguate pause. Molte le emozioni forti e tantissima introspezione,su quello che hai scritto per Oscar io mi ritrovo d'accordo con te, al cento per cento. Il generale suo padre ad un certo punto penso'di accasare la figlia con ottimi nobili partiti, a scelta. Per Oscar nobili o non nobili era relativo o di nessuna importanza. Lei non si voleva sposare e basta. Sottoscrivo pure il fatto del non ritenersi meritevole. Leggendoti ho trovato delle affinità  tue con il modo di intendere mio.
Almeno per quanto riguarda la nostra eroina. 
Per quanto concerne il suo impossibile innamorato, sono dell'idea, che il 'vero' André, quello dell'anime s'intende, non avrebbe iniziato a 'crescere'come dici tu, senza il supporto di un esperto,secondo me, nessuno si salva da solo, soprattutto lui che, nel tuo caso, ha ricevuto frustate morali una più dolorosa dell' altra, senza nessuna comprensione, ma solo critiche e insofferenza da parte di chi, teoricamente doveva appoggiarlo, sembrava quasi , stando a tutti, che la sua sfortuna se la sia voluta cercare da solo. 
Se' colpa 'c' è stata va divisa in parti uguali. André bambino è stato cresciuto in un ambiente nobile e si è sentito per molti versi parte della famiglia. De Jarjayes, se fosse stato più accorto, avrebbe dovuto occuparsi di stroncare sul nascere l'amicizia fra sua figlia e il suo piccolo compagno di allenamenti e d'avventure. Anche Marie, che ora si lamenta, avrebbe secondo me dovuto agire diversamente fin dall'inizio,mettendo al  corrente il nipote di tutti i rischi che lo attendevano dietro l'angolo se non avesse usato con Oscar un atteggiamento formale e più distaccato. 
Naturalmente sono contenta che lui si sia deciso finalmente a confrontarsi con se stesso e le sue ossessioni amorose,tuttavia spero che tu sia pure in grado di offrirgli una forte motivazione aa rialzarsi, poiché le prediche producono benefici solo nel breve termine o a volte (come succede a me) ottengono il contrario dell'effetto sperato. Grazie e buonanotte 👋
 
(Recensione modificata il 25/05/2018 - 02:31 am)

Recensore Master
24/05/18, ore 01:42
Cap. 5:

Hanno fatto un gran bell'esame di coscienza tutti e due, l'introspezione è dolorosa e profonda, hai parlato di conscio, inconscio, sessualità, morale, etica, storia, filosofia. Lui vorrebbe
offrirle tutto, ma ha solo sé stesso, e ritiene di essere"troppo poco"
per lei, lei è la sua ossessione, ma adesso deve crescere, dolorosamemte risalire dall'abisso e farsi da parte, per il suo bene.
Oscar sa di essere amata sia da lui che fa Girodelle. Ma se per il suo vice trova delle scuse plausibili per non sposarlo, per André l'unica
scusa trovata è che è troppo perfetto. Quindi in pratica non è lui
in difetto ma è lei ben consapevole che la pacatezza, la ragionevolezza le hanno fatto anche comodo finché non hanno toccato un nervo scoperto, amore o carriera? Lei sceglie carriera,
e inevitabilmente non sceglie André. Capitolo bellissimo e complesso, brava, stimoli domande e pensieri a presto 💓
P.S. proprio a quello mi riferisco quando dico che la tua è una storia
complessa e piena di sfaccettature, oserei dire psicoanalitica, brava,mi ripeto, ma è così...
(Recensione modificata il 24/05/2018 - 12:15 pm)

Recensore Junior
24/05/18, ore 01:16
Cap. 5:

Beh, André vuole crescere e sembra sulla buona strada; alla sua età direi che fosse anche ora!!

Ammettere il problema è il primo passo... sembra si sia accorto di essere ossessionato più che innamorato (immagino ci fosse anche dell'amore sotto, ma sarebbe una prospettiva interessante anche quella in cui si rende conto che in fondo tutti i suoi sentimenti sono riconducibili a un rapporto codipendente... mi chiedo davvero in quale senso si muoverà questa storia). E questa ossessione deriva dal suo senso di insicurezza e di precarietà- la questione potrebbe anche non essere "non ho mai stretto altri legami forti perché voglio solo Oscar", ma "mi sono raccontato di volere solo Oscar perché ho paura a stringere altri legami". In fin dei conti, lei è l'unica persona abbastanza "né carne né pesce" da riuscire a capire la sua condizione; nessun altro potrebbe accettarlo così completamente.

L'unica cosa che lo ha caratterizzato finora è stata la sua ossessione per Oscar (fino a plasmare le sue idee politiche... il che fa capire quanto la situazione sia grave), e non si trattava esattamente di un sentimento altruistico; ha perseguito Oscar senza pensare alla vita che avrebbe potuto darle se si fossero sposati, senza tenere conto dei suoi desideri, senza quasi capire che lei fosse una persona a sé stante- è arrivato ad assalirla e a starle appiccicato tipo stalker, ma adesso c'è molta roba di cui sembra rendersi improvvisamente conto. Tra cui, che è ora di pensare a sé stesso come ad un individuo... oso sperare che si faccia davvero una sua vita?

"Oh, Oscar, vorrei afferrare le stelle del cielo e incastonarle in una corona con cui cingerti il capo! Vorrei intrecciare fili di seta bianchissimi e tesserti una veste degna di una regina! Vorrei raccogliere le gemme della terra e le perle del mare e fartene dono! Ma le mie mani sono vuote e il solo cuore non può bastare."
Però non ha perso la vena poetica da "André del manga" XD Molto carino, questo passaggio!

Oscar sembra più capace di introspezione e meno emotivamente ottusa dell'originale. La Oscar canonica si scordava di Fersen solo perché si era resa conto che lui proprio non ci sarebbe stato: questa realizza di non aver niente in comune con lui, di non poterci stare bene insieme, di averlo usato solo come fantasticheria romantica- tutte cose vere: finalmente ci è arrivata!

Girodel non le piace perché la vede troppo femminile?

André le piaceva, finché non è diventato troppo inquietante.

"Non si può avere tutto, ma è ineluttabile tendere con ogni fibra del proprio essere e con ogni anelito di vita a ciò che dà significato e pienezza al proprio spirito."
E se finisse per snobbare ogni possibile relazione romantica per continuare a fare il superuomo??

"Sono io meritevole d’amore?"
Non so cosa preannunci questa frase, ma sono sicura che sia importante, perché fa venire fuori tutta d'un colpo tanta insicurezza.

Non so se li farai finire zitelli tutti e due, o se hai in mente un finale più classico in cui fanno coppia; ma sono molto intrigata dal percorso formativo che sembrano entrambi avere davanti a sé!!

Recensore Junior
23/05/18, ore 21:53
Cap. 5:

Un altro capitolo bellissimo... a quanto pare è tempo di bilanci sia per André che per Oscar: lui cerca di trovare una dimensione propria, in cui sublimare ciò che ha perso e, purtroppo per lui, non solo di recente e non solo rispetto al suo rapporto con Oscar; lei si interroga sulla sua natura, sulla sua identità, sul fatto di essere meritevole d'amore... non riesce a trovare una risposta, ritiene che tutti siano in qualche modo troppo per lei... Fersen troppo irraggiungibile, Girodel troppo servile, André troppo perfetto..., anche se riguardo a lui si rende di avere agito usando due pesi e due misure!
Insomma, entrambi devono trovare una strada nella vita ed in questo percorso, almeno fino ad ora, entrambi brancolano nel buio.
Un abbraccio e a presto. S.
(Recensione modificata il 23/05/2018 - 09:54 pm)

Recensore Master
23/05/18, ore 21:31
Cap. 5:

Hai fatto un'analisi molto dettagliata e lucida dello stato di entrambi: complimenti! Certa è una cosa: tutti i loro problemi nascono dai pregiudizi dell'epoca in cui si sono trovati a vivere.

Recensore Master
22/05/18, ore 18:02

Lascio un breve commento a questo capitolo introduttivo che teoricamente non mi aveva convinto perché confuso, ma che ho apprezzato moltissimo per le scene avventurose , cappa e spada ad alto livello di suggestione e di immaginazione....sembrava come assaporare un film. Mi ero fatta l' impressione di troppa carne sul fuoco e troppo lungo questo capitolo,poi ho visto come hai delineato fluidamente il prosieguo, perciò posso solo dirti, brava continua così

Recensore Master
22/05/18, ore 17:38
Cap. 4:

Perdona il ritardo e la probabile brevità della recensione, ma fino alla prima settimana di giugno purtroppo sono messa male... spero di tornare presto a godermi questo hobby come si deve!😑. Tornando a noi, perfetto l'abbinamento tra Tiziano Ferro e questo André che davanti a una bottiglia, riesaminando gli ultimi eventi, tocca il fondo di sé, sebbene al tempo stesso riesca a trovare proprio per questo la forza di sollevare la testa. In effetti, è proprio la debacle finale a segnare la sua riscossa, a indurlo a riscoprire un po' d'amor proprio e ovviamente non posso che apprezzare: fino a questo capitolo, infatti, hai forzato un po' la mano, accentuando alcuni tratti di fragilità e di debolezza presenti in alcuni momenti del manga e nell'anime (ho sempre trovato l'Andrè del finale molto più maturo e forte di questo che finora hai tratteggiato),ma ora è come se finalmente anche il ''tuo''André avesse trovato la quadratura del cerchio, seppur lontano da Oscar. Senza dubbio, è il capitolo che più mi ha convinto, per qualità dell'introspezione, coerenza narrativa, struttura e ambientazione. Lo stile è sempre curato, ma stavolta l'ho trovato meno pesante a beneficio della fluidità e di una maggiore naturalezza, soprattutto nei dialoghi. Mi chiedo curiosa come proseguirai... a presto

Recensore Master
22/05/18, ore 15:14
Cap. 4:

Scusa il ritardissimo con cui recensisco questo capitolo.
Lo avevo già letto a metà e mi era piaciuto molto, soprattutto l'abinamento di André con Tiziano Ferro mi è sembrata una trovata originale ....universi paralleli che si incrociano senza conoscersi.
È superfluo sottolineare che scrivi molto molto bene e non c'è assolutamente da opporre la benché minima critica su come stai delineando sia i personaggi sia le scene in cui si muovono.
Sul contenuto, vorrei un attimo soffermarmi....parli di mesi, gennaio, febbraio, marzo.
Dove è che esattamente (mese e anno) tu collochi lo strappo?
L' unica nozione cronologica dell' anime è che Oscar a metà aprile (si presume 1788 anche se sarebbe stato più logico il 1787, ricordando la puntata "Cuore di Donna")viene trasferita alla Compagnia B di Parigi col ruolo di comandate, ma per il resto io nell' anime non ho mai trovato altri dati.
In secondo luogo, anch'io come la Ninfea ho alcune perplessità su André. Ci sono situazioni personali molto gravi e vedo poco plausibile che lui ne esca dopo gli scossoni e i predicozzi.
La vedo poco credibile, per un carattere come il suo, e in un frangente così delicato della sua vita e della sua salute.
Decide di fare un salto di qualità. E come?ha una ragione di vita? magari sarà un André fuori dai canoni, tuttavia questa tua scelta controcorrente mi incuriosisce. Ti aspetto!
P.s. scusa ho sbagliato a recensire il capitolo.
Fai copia incolla , grazie!
(Recensione modificata il 22/05/2018 - 03:16 pm)