Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Sarebbe ora che Andrè cambiasse atteggiamento. |
La nonna si preoccupa per suo nipote, mi pare ovvio. Però Andrè è fiducioso. |
Maria Antonietta è stata un'incosciente ad andarsene in giro per i quartieri malfamati di Parigi con la reputazione che ha. La donna armata fino ai denti del finale è di cattivo auspicio. Molto ben descritta l'antipatia della nonna di André per Vianello. |
L'intervento chirurgico è riuscito ed ora André tornerà a vedere. Fra André ed Oscar è tornata la vecchia complicità e lei ed il generale erano molto preoccupati per l'operazione. |
Si continua a complottare mentre il povero Andre è disperato x per la vista. |
L'incontro di Andrè con i due veneziani sembra provvidenziale, magari il dottore Vianello riesce a fare qualcosa per il suo occhio. |
Hai scritto un capitolo magistrale e con tanta carne al fuoco cara Agrifoglio! In poche righe ci annunci la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Francia ed anche purtroppo la morte della nonna di André vittima non soltanto dell'età,ma anche della sua immensa testardaggine. |
Andrè continua a ubriacarsi per affogare la sua disperazione. |
Entrambi stanno soffrendo. |
Una sola frase: Povero Andrè , non basta che stia soffrendo x un amore che sembra " impossibile, " lo hanno anche derubato.🤧 |
Questo capitolo è davvero emozionante. |
Madame, |
Capitolo molto coinvolgente ed intrigante. |
Cara Agrifoglio, un altro capitolo coinvolgente ed altamente intrigante per i molteplici avvenimenti che tu con la tua consueta bravura riesci a inserire e descrivere e farne partecipe il lettore. Apprendiamo della dipartita dopo una lunga vita al servizio della famiglia Jarjayes della nonna di André, Marie Grandier, che lascia un grande vuoto ma che lascia anche in eredità una famiglia serena, felice e coesa che sa ascoltarsi e affrontare convintamente insieme le insidie del futuro. Però la vita deve continuare e per tutti, e per la Francia in particolar modo, si prospettano momenti cupi; infatti dopo la morte dell’imperatore Leopoldo, il figlio di lui succeduto al trono decide di ritirare il contingente di truppe che aveva stanziato in territorio francese ottemperando al trattato stipulato nel 1789 dall’augusto genitore, chiedendo anche un esborso per l’opera prestata che la Francia non era in grado di pagare e tutto questo scatenò la dichiarazione di guerra da parte dell’Austria. Nel frattempo fa l’ingresso nella scena la figura del Vescovo zoppo che è andato a rendere omaggio a Mirabeau durante le celebrazioni in suo suffragio. Chi è questo nuovo personaggio e che ruolo ricoprirà nelle vicende che stai narrando? Intanto il tempo passa e Oscar e André sono sempre più compenetrati nelle vicende del regno che preoccupano entrambi, soprattutto pensando che il lungo stazionamento delle truppe austriache aveva permesso all’esercito straniero di apprendere molto dell’esercito avversario. Per prendersi una boccata di respiro dalle faccende politiche si trasferiscono nella residenza di Lille per trascorrere insieme ai due figli un po’ di tempo ristoratore, ma è proprio in questi territori che la vicenda si fa incandescente con l’assedio perpetrato ai danni della città che tu ci hai abilmente fatto rivivere con descrizioni precise e puntuali che hanno fatto in modo che davanti agli occhi di chi legge si srotolasse una serie di immagini della battaglia combattuta e della distruzione che le bombe di fuoco provocarono alla città distruggendola in buona parte causando il ferimento della popolazione e la morte di parecchi di loro. Andrè e Oscar sempre in prima linea vengono a sapere fortunosamente ,tramite il poetastro Le Barde in cerca di ispirazione fra i quartieri dove si sta combattendo, che il conte di Germain si sta incontrando con le armate nemiche, e con il desiderio di porre fine al massacro della città riescono a scovare il manigoldo e a incarcerarlo per poi venire giudicato di fronte ad apposita corte per alto tradimento. Colei che emana la condanna è la regina in persona che fa le veci del re suo figlio, costringendo Germain ad essere allontanato in perpetuo da Parigi e dalla corte e a vivere confinato nelle sue terre. Ma quest’ultimo, messo alle strette, rivela che dietro di lui c’è sempre stata la mano oscura di colui che trama nella persona del duca di Orleans, che pertanto viene allontanato dal consiglio di Reggenza, ma al quale non si può imputare nulla in quanto mancano le prove che lui ha sempre abilmente orchestrato a danno di coloro di cui si serviva per raggiungere i suoi fini. Un accenno anche alla povera Genevieve de Compiegne che subisce la sua vita matrimoniale e che un inaspettato consiglio del Vescovo zoppo la fa riflettere che forse veramente colui che disprezza deve guardarsi da colui verso il quale tale disprezzo è diretto e che potrebbe girare a suo favore, il tutto mentre tutti quelli che si sono distinti nell’assedio della città di Lille vengono insigniti delle onorificenze reali, mentre il Conte di Compiegne si sta trastullando con altre dame giunte al rivecimento tranne la moglie che lo osserva tristemente pensando alla sua sorte. Passaggio intenso e raccontato con maestria che è un vero piacere leggere. In attesa di ulteriori news ti saluto caramente. |
Parenti serpenti, verrebbe da dire. Prima sul nipote della regina che le dichiara guerra, e poi sul Duca d'Orleans. De Germaine non è che un pesce piccolo. |