Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano

Che sia proprio il Papa, attraverso il Cardinale Brancadoro, ad indicare alla Leonessa la via per comprendere a pieno il significato di quel "tempio in cima alla collina"?
Grazie per queste escursioni e visite guidate in luoghi di Roma a me sconosciuti.
A presto!

Recensore Junior

Un altro splendido ed interessantissimo capitolo cara Agrifoglio con una ricostruzione storica e di ambienti e di costumi molto accurata !!!! Bella la descrizione della scala regia e della sala regia ed interessante è stato anche vedere come ci si presentava davanti al papa Cioè prima di arrivare ai piedi del trono bisognava inginocchiarsi tre volte e poi anche baciare il piede del pontefice che nel frattempo impartiva le sue benedizioni
Oscar si sente responsabile di avere favorito l’ascesa di Bonaparte e per questo ha preso la sua missione con grande fervore. Il papa ha intuito il disagio di Oscar e le ha offerto una via per pacificarsi interiormente con la sua coscienza ma lei non ha una gran fede…… E’ bello il confronto fra Oscar che è sempre se stessa ,molto assertiva e non timorosa di esporsi e di parlare francamente anche alla massima autorità della terra ed il papa che è un uomo anziano e di costituzione fragile ma che è molto saldo spiritualmente E’ un uomo mite e buono ma fermo nei suoi solidi principi . Nel confronto è Oscar a sembrare quella debole perché priva dei conforti spirituali e della solida fede che invece il papa ha. Questa situazione si vede anche a Bomarzo dove Oscar riflette sulla sua vita travagliata, sulle esperienze vissute e sulle aspirazioni fallaci e comprende di non avere ancora ben chiaro qual è il suo tempio sulla collina .
Alla fine del capitolo sappiamo che il papa ha accolto la richiesta di non presenziare all’incoronazione di Bonaparte non perché questo servirà ad impedirla ma perché il gesto di rifiuto del papa toglierà molta importanza all’incoronazione e relegherà tacitamente Napoleone fra gli usurpatori privi di legittimazione .Il papa ha sicuramente recepito la descrizione che Oscar ha fatto di Napoleone ,uomo freddo disumano, calcolatore ,dispotico e desideroso di mettere tutto a ferro e fuoco a servizio della propria ambizione smodata ed ha deciso di investire su di lei Ecco quindi che tramite il cardinale Brancadoro le svela la possibile esistenza del tesoro dei giacobini formato con finanziamenti esteri soprattutto inglesi e col maltolto di bottini ed estorsioni. Con questo tesoro Oscar potrà meglio equipaggiare il suo esercito e lanciarsi all’inseguimento del distruttore così salvando l’Europa e mettendosi a posto con la sua coscienza.
Oltre ad andare in udienza dal papa che poi era lo scopo centrale di tutta la sua visita Oscar continua anche il suo grand tour romano e visita le grotte del colle Oppio ed il parco dei mostri di Bomarzo In entrambe le occasioni c’è una guida di eccezione e cioè lo scultore Antonio Canova che va a sovrapporsi al pretino (abbiamo scoperto che si chiama don Paolo ) causandogli più di un mal di pancia……. Canova è preparato e di buon carattere mentre il pretino è saccente e stizzoso e non perde occasione di mettere in evidenza la sua invidia ed il suo animo competitivo anche in ambiti dove non può affatto vincere Mi sono piaciute le scene in cui Oscar è calata nel pozzo con le assi e le funi e starebbe per cadere se Canova non raddrizzasse la pedana e mi sono piaciute le immagini di Ade ,dell’elefante che stritola il legionario, della casa pendente e le riflessioni su Proteo e sulla tartaruga che simboleggia l’incontro fra cielo e terra ed il pretino che vomita….. Ahahahahah!!!!! Il clou però è la scena con la statua di Echidna ed Antigone che ripete l’exploit di quell’altro giorno con la statua di Oceano! Almeno però per una volta Don Paolo concorda con lei…… E scopriamo anche per bocca di Andrè che il pretino probabilmente è lì come cane da guardia oltre che come cicerone , ruolo in cui lascia molto a desiderare
In Corsica, invece va avanti la missione di salvataggio del re e se da un lato c’è la natura selvaggia dell’isola che malgrado le circostanze affascina gli uomini , dall’altra c’è la consapevolezza delle difficoltà :come stranieri nonostante il camuffamento da pastori corsi, c’è sempre il rischio di dare nell’occhio ,bisogna silenziare pistole e fucili e soprattutto non bisogna lasciare sopravvissuti La missione è rocambolesca e le descrizioni sono strepitose E’ tutto molto serrato con delle scene d’azione ottimamente costruite fino ai colpi di scena finali del ferito che si rialza e dell’ultimo carceriere nascosto in cantina dietro ai sacchi ammassati lungo il muro. La missione è riuscita ma gli uomini non trovano più il fiorente giovane rapito cinque anni prima ma un relitto umano provato nel corpo e nello spirito che fa stringere i cuori Ed il cuore di Oscar si stringerà proprio in quel di Civitavecchia quando avvertita dello sbarco del brigantino, va a prendere il re e si ritrova davanti quel giovane distrutto e prosciugato Qui vediamo una Oscar molto materna che si immedesima nei sentimenti di un’altra madre ,la regina Maria Antonietta che sicuramente sarà straziata quando vedrà le condizioni in cui è ridotto il figlio…..
Poi si passa in quel di Torino dove continua la folle passione del marchese Camille Alexandre de Saint Quentin per la bella e vuota Paolina Bonaparte Lei è ambigua perché da un lato gli dà corda in quanto lui la idolatra come piace a lei ma dall’altro incoraggia anche un granatiere molto screanzato Lui le fa una mezza scenata di gelosia ma lei lo tiene saldamente in pugno e con la minaccia di interrompere la passeggiata lo rimette nel giusto posto e cioè sotto i suoi piedi
Il marchese infine chiede la mano di Paolina ad un arcigno imperatore che lo vede come il fumo negli occhi perché per lei vorrebbe il più facoltoso e nobile principe Camillo Borghese .Napoleone è sbrigativo e poco rispettoso, tiene l’ospite in piedi mentre lui sta seduto neanche lo chiama più marchese e lo sottopone ad un interrogatorio spicciolo dove non si esime nemmeno dal fare le domande più indelicate e scabrose Il marchese sopporta tutto con stoicismo, desideroso com’è di impalmare la sua bella ma ricevendo una cocente delusione perché non era così che si aspettava il giorno in cui avrebbe chiesto in sposa una dama……
Paolina tiene in pugno il fratello perchè i due si somigliano molto lei è la sua sorella prediletta e sa come ottenere da lui tutto ciò che vuole
Vuole a tutti i costi quel giovane così preso da lei che la venera come una dea e che può manipolare come vuole ,orgogliosa di essere messa su un piedistallo e di non subire la concorrenza di altre donne ma di sbaragliarle tutte
Nella sua vacuità Paolina dice una verità inconfutabile: de Saint Quentin o Borghese cosa importa? Tanto l’unico nome che conta è Bonaparte….. Ed è vero: lei sa di stare sul carro del vincitore e di essere lei l’elemento forte e trainante della coppia…..
Una altro bel capitolo con immagini superbe , eventi emozionanti ,caratteri riuscitissimi e la giusta narrazione Continuo a seguirti!!!!

Recensore Master

Che gradita sorpresa, cara Agrifoglio, trovare un nuovo capitolo a così breve distanza da quello precedente!
Abbiamo così potuto continuare quel meraviglioso viaggio attraverso le bellezze di Roma e dintorni, facendo un vero e proprio bagno di cultura, anche considerando chi hai fatto intervenire quale cicerone, oltre al pretino Don Paolo, che sicuramente si sarà sentito defraudato del suo status, messo in ombra dall’artista Canova, il quale ha portato in giro l’intera famiglia di Oscar e André alla scoperta delle stupefacenti attrazioni che la città eterna mette a loro disposizione. Pur non avendo visitato il parco di Bomarzo sono riuscita perfettamente ad immergermi nelle atmosfere create dalle tue parole: tutto ciò che gli occhi stupiti dei visitatori vedevano per la prima volta sono stata in grado di visualizzarli anche io. Mi sono persa tra quelle figure, così come pure dietro alle parole che sapevano di mistero ed esoterismo. Veramente affascinante.
Ma mentre tutti godevano di questo tour speciale, Oscar è stata colei che ha iniziato e chiuso questo intero capitolo, non dimenticando appunto quale fosse lo scopo della sua missione. Assistiamo in tal modo all’udienza papale, attraversando sale, salendo gradinate, restando stupiti dalla magnificenza che regna in quel luogo, fino ad approdare dinnanzi al Santo Padre, il quale assiso sulla sua poltrona, accoglie Oscar con la promessa che mediterà sulle parole di peso da lei pronunciate, circa il fatto di porre un freno alle mire espansionistiche di Napoleone, iniziando non avallando la sua incoronazione con la presenza del Papa. Lei nel frattempo si pone in profonda riflessione circa il fatto di aver sostenuto che Napoleone avesse molti talenti naturali i quali avrebbero potuto favorire la Francia, anche con l’ausilio delle sue indubbie capacità militari, ma con il tempo aveva, con rammarico, dovuto ricredersi, convincendosi che Bonaparte altri non era che un tiranno che, con mente lucida e distaccata, portava avanti il suo disegno senza premurarsi delle sofferenze che poteva infliggere a chi incontrava sul suo cammino. Nel finale di capitolo sappiamo che Oscar riceve la conferma di accogliemento della sua richiesta, ma insieme le viene proposta una nuova missione, alla quale Oscar non può sottrarsi, poiché, ritrovare il famoso tesoro dei giacobini, le avrebbe permesso di ristabilire, in un certo qual modo, quell’ordine che anche con il suo intervento era stato messo a soqquadro.
Un piacevole intermezzo è costituito dall’amoreggiare del marchese di Saint Quentin sempre più preso dalle grazie di Paolina, capace di togliere il sonno al giovane marchese che vuole a tutti i costi farsi avanti e chiedere la mano della donna all’Imperatore.
Curioso il colloquio tra Napoleone e il Marchese al limite del surreale, con quella sfilza di domande, anche di dubbio gusto, a cui sottopone il giovane, per cercare di capire quanto possa essere utile che sua sorella diventi la moglie di quell’uomo che all’apparenza non ha niente di interessante per Napoleone. Ma sappiamo che Napoleone, pur essendo un imperatore che governa armate e mette sotto scasso interi paesi, non riesce a non rimanere intrappolato dalle arti di sua sorella, per la quale ha una vera e propria predilezione.
In tutto questo fervere di avvenimenti, il salvataggio del re è andato a buon fine, mediante le capacità del Colonnello de Valmy e dei suoi valenti uomini, i quali lo traggono in salvo dalla sua prigione corsa, ma rimanendo sconcertati per la persona che si ritrovano dinnanzi. Il giovane è ormai solo l’ombra del ragazzo rapito anni prima, cosa che risulta molto evidente quando, anche Oscar e André, informati del buon fine dell’operazione, accorrono per porgere i primi omaggi a colui che è il legittimo re di Francia, restando addolorati in cuor loro al pensiero di Maria Antonietta quando avrebbe rivisto il figlio così prostrato.
Insomma il viaggio e le avventure continuano e pertanto resto in attesa di reimmergermi in questo mondo così intrigante che vai creando capitolo dopo capitolo. A presto e un caro saluto.

Recensore Master

Aggiornamento inatteso ma graditissimo cara Agrifoglio. Puntata collocata su quattro diverse ambientazioni che però si apre e chiude con Oscar. Una Oscar quasi cinquantenne nel pieno della maturità e preparazione militare da 'veterana di guerra 'si potrebbe aggiungere. Oscar io non la vedo affatto coi capelli tinti ma sono sempre i suoi, conosco due belle sessantenni con pochi fili di grigio, tanto più lei,la leonessa di Francia, conserva ancora la sua bella criniera dorata.....^_^ Veniamo al dunque: Oscar si reca in Vaticano e riesce ad avere un incontro col pontefice, il quale, sebbene un po' reticente e diffidente, alla fine concorda con Oscar sulla pericolosità di Napoleone e la sua strategia. Nel mentre Oscar, André, i loro figlioli e Bernadette visitano le meraviglie del parco Bomarzo, conoscono lo scultore Canova e sono sorvegliati da un pretino petulante e saputello che fa loro da "guida" , il colonnello Valmy, riesce nella pericolosa impresa di far fuggire il re di Francia dal suo terribile nascondiglio. Leggendo queste righe ho avuto come un deja- vu`del film" la maschera di Ferro": è un altro re e diverse sono le situazioni raccontate ,ma il ricordo è vivo in quanto ben poche volte mi è capitato di provare empatia verso un regnante, vittima innocente, malaticcio e tenuto prigioniero come un criminale! Io mi auguro possa riprendersi presto!
Napoleone , complice la madre, Letizia Ramolino,ha voluto segregarlo apposta per renderlo inoffensivo e non avere alcun ostacolo davanti a sé. Ed eccoci dunque arrivati a lui che in questo capitolo esercita il massimo del potere, al punto che anche la sorella Paolina lo deve assecondare e benevolmente convincere a sposarsi l'uomo che ama. O meglio l' uomo di cui si è incapricciata perché adora sentirsi idolatrata come una dea. Il povero Camille dovrà pentirsi del passo che sta' per compiere, ma sarà tardi. Davvero tante, tantissime cose da dire in questo capitolo, mi sono limitata a recensire una parte perché, fortunatamente, chi mi ha preceduto ha illustrato tanto altro. Un unica cosa posso aggiungere: le fotografie postate sono superbe, straordinarie. Mi piacerebbe conoscere le tue fonti! Ti ringrazio Buon week end, a presto

Recensore Master

Ciao Agrifoglio. Suggestivo il titolo del capitolo. Anche questa volta mi sono immersa fra immagini e descrizioni. Particolare la scena di Oscar con il Papa, chissà cosa abbia provato nello scriverla. Mi è piaciuto il particolare delle firme e trovare il Canova. Ma la parte che ho apprezzato di più è stata quella riguardante Bomarzo e sono lieta di leggere che sia stata una richiesta che hai accolto plasmandola con la tua fantasia. Tante cose accadono in questo capitolo, dove tutto si apre e si chiude con Oscar. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 25/09/2021 - 09:21 am)

Recensore Master

Bellissimo capitolo, ma che lo dico a fare? La richiesta di Oscar al Papa di non presenziare all'incoronazione di Bonaparte che apre il capitolo è accettata dal Pontefice e chiude l'episodio in maniera perfetta. In mezzo tanta roba: la liberazione del Re, i capricci di Paolina, le straordinarie scoperte delle meraviglie di Roma da parte della famiglia di Oscar. Il parco esoterico la fa anche riflettere sulle proprie scelte di vita. Infine, mentre Napoleone è distratto dai capricci di Paolina a Oscar viene offerta la possibilità di salvare la Francia e l'Europa da un despota e lei ha intenzione di cogliere la palla al balzo. Complimenti, la narrazione è sempre coinvolgente e mai scontata. A presto!

Recensore Master

Grazie per avermi accontentata, cara Agrifoglio!
E per aver inserito nella puntata di oggi anche Pio VII, un papa davvero buono e mite, che, nel Marchese del Grillo (non inorridire dalle mie preferenze cinematografiche, ma quel film è un cult!) era interpretato da un irresistibile Paolo Stoppa, così mite e minuto nel momento in cui riceve l'ufficiale francese che ha fatto irruzione nel Quirinale, intimidito di fronte alla maestà di quell'uomo pur fragile che dice: "Non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo".
Grazie anche per avere inserito nella storia Canova, che fu anche un importante diplomatico per conto della S. Sede, e di cui ho di recente (oddio, in epoca a. C., ovvero ante Covid) visitato la casa- museo di Possagno, e la Gipsoteca (esperienza estetica ed estatica unica!).
E veniamo a Napoleone, motore non immobile di questa parte del racconto: Oscar è "aggrovigliata" (come mi piace questo aggettivo riferito a una donna preoccupata!) nei pensieri che riguardano i danni già compiuti e futuri di Napoleone all'Europa. Ed è vero: quel giovane che Oscar incontra davanti all'Hotel des Menus Plaisirs nel manga, rimanendone colpita e dicendo che ha "gli occhi di un'aquila, o di un imperatore", diventerà un despota....qui vediamo come dispone della sorella, Paolina, ovvero Maria Paola (tutte le sorelle di Napoleone raffinarono il loro nome via via, come Maria Nunziata che divenne Carolina), suggerendole di sposare, in luogo del suo corteggiatore, il principe Borghese, come sarà. Del resto A. Necci, nel suo "Al cuore dell'impero", parla proprio dei Bonaparte come di un "clan" e di tutte le vicende matrimoniali e amorose come ispirate a un disegno che era finalizzato non solo ad affermare la gloria di Napoleone, ma ad affermare durevolmente tutta la famiglia Bonaparte.
Spassoso - e verissimo - il gelido interrogatorio di Napoleone allo spasimante della sorella: in effetti, anche durante i ricevimenti, pare, egli gelava le signore rivolgendo loro a bruciapelo le domande più disparate: "Che cosa pensate del ballo? Qual è la vostra posizione sull'allattamento?" e via dicendo. Solo con il figlio, il Re di Roma, a quanto pare, recuperava calore ed entusiasmo, ed era un padre tenerissimo che ci teneva enormemente a giocare e a passare del tempo con il, piccolissimo figlio.
Ora non mi dilungo ulteriormente, e chiudo questa recensione, mentre cerco di immaginarmi Oscar in alta uniforme, i capelli ingrigiti, ma sempre bella e fiera, che percorre con passo marziale il palazzo papale e bacia la santa pantofola.
Un saluto caro e a presto,
D.

Recensore Veterano

Oh Madame,
Che gradevole sorpresa ritrovarvi qui, dopo così breve tempo.
Vedo che son tutti presenti, dal re alla regina, da Bonaparte a Paolina, Mia figlia ovviamente (bella, forte e fiera) e mio genero .... ma io?
Possibile che Voi mi abbandoniate per ben due capitoli?
Io esigo essere presente! Partecipare all'azione!
Eh, son generale, io!
A presto dunque, e provvedete.

Recensore Master

Ciao,
che sorpresa questo capitolo! Ultimamente ci lasci aspettare …. invece ora … sei stata velocissima.
Detto ciò, Oscar ha ora un nuovo incarico, ricevuto addirittura da Sua Santità. E deve fare i conti con la sua anima, senza avere però l'appoggio di una grande fede, anzi.
Vedremo cosa accadrà!
A presto e complimenti!

Recensore Master

Cao,
innanzi tutto ci hai fatto una bella sorpresa con questo nuovo capitolo!
Ovviamente bello, ben scritto e a tratti ilare. Adoro il pretino quanto il Canova. Il gran Tour, scoprire Roma.
Mi è piaciuto molto tutto, il passare dalla serietà alla leggerezza, all'azione.
Un capitolo molto ben confezionato.
A presto dunque.

Recensore Master

Bomarzo! Quanto mi piace quel parco! Oscar sembra aver ricevuto una nuova missione, e per di più dalla più alta Autorità sulla Terra! Ma sono sbalordita per il re: è stato prigioniero per anni? Incredibile!

Recensore Veterano
22/09/21, ore 23:58

Ammazza che peste Antigone! Si era capito che aveva un bel caratterino ma così tanto non l’avrei detto.
Oscar invece mi sembra freddissima con i figli, lei in realtà era molto empatica con gli altri ma qui sembra un po’ anaffettiva.
Che strano immaginare lei e Andrè più che 40enni, il tempo che passa su di loro è una cosa nuova visto che nella storia originale purtroppo non ci arrivano.
Visto che la tua ff è molto lunga forse li accompagneremo fino alla fine, chissà!

Recensore Master
22/09/21, ore 15:44
Cap. 5:

Il culmine di questo capitolo sta non tanto nella domanda e nell'autoanalisi di André, pure molto molto articolato e approfondito, ma secondo me il clou del capitolo è proprio nel finale: qui e anche prima hai evidenziato la solitudine profonda di Oscar, e il fatto che lei si chieda: "Sono meritevole di amore?", fa stringere un pochino il cuore.
Ora recupero quei...tre anni circa di letture.
Ciao e a presto!
Dora

Recensore Master
22/09/21, ore 11:00
Cap. 2:

Con molto ritardo, arrivo a recensire i primi due capitoli della tua long che sto recuperando pian piano.
Mi piace il "what if" che, con una sorta di Ringkomposition, ci riporta là dove inizia la storia di Oscar come comandante delle Guardie Reali, al Padiglione al confine francese dove l'arciduchessa Maria Antonia d'Asburgo-Lorena venne consegnata ai dignitari dei Borboni. E qui succede un fatto molto probabile, che poteva benissimo verificarsi: André disvela, con una sua inefficienza, la pessima condizione in cui versa l'occhio superstite (in effetti, anche nell'ep. 31, se ben ricordo, colui che abbatte il soldato traditore che sta attentando alla vita di Oscar è Alain, non André), e viene congedato. Da qui, si apre uno scenario del tutto diverso.
Sottile e intelligentemente sviluppata l'idea della campagna denigratoria contro il comandante Oscar, da Philippe "égalité", e dall'onnipresente Duca di Germaine, sempre in lizza (dall'ep. 11, con il vile omicidio del piccolo Pierre) per il podio del "pezzo di fango" più odiato degli anime.
Ora mi hai rovinata, però, perché invece di scrivere mi costringi a leggere, dato che non posso lasciare a metà una storia.
A prestissimo, dunque!
D.

Recensore Master
22/09/21, ore 10:09

Ciao Agrifoglio. Sono lieta di tornare a commentare un nuovo capitolo di questa tua storia. Mi sono del tutto immersa nell'atmosfera che hai creato, ho apprezzato davvero il tuo impegno. Hai inserito delle immagini stupende. Ho sorriso nel leggere dei gatti sonnacchiosi, un dettaglio che arricchisce il tutto. Mi è piaciuta l'espressione riguardante il diluire il piacere della visita coi pensieri delle responsabilità. Mi è piaciuto leggere dei giovani Jarjayes. La parte forte in questo capitolo, per quanto mi riguarda, è stata il dialogo tra Napoleone e Compiègne, con le loro evidenti differenze. Ho letto con interesse quanto scritto riguardo Paolina. Arrivata alla fine di questo capitolo mi sono posto diverse domande riguardo cosa succederà e sarò curiosa di leggere il seguito. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/09/2021 - 10:10 am)