Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Fantastico! |
Capitolo esilarante. |
Sei straordinaria. Tiri in ballo perfino Nievo. Ti faccio i miei più vivi complimenti per la cultura che emana da ogni riga di questa storia. |
La pioggia mi ha accompagnata nella lettura di questo capitolo molto bello. |
Sei veramente molto brava nelle introspezioni, e qui lo fai prima con André che ripercorre quasi la sua intera esistenza che non ha fatto che ruotare attorno a lei, la sua rosa, fin dal primo momento in cui ha messo piede in casa Jarjayes. |
Qui entri nell'animo di André e lo fai prendendo in prestito le strofe di una canzone struggente che personalmente amo molto. Direi che è decisamente azzeccata per la situazione. |
Povero Andrè caduto dai briganti agli Inglesi!! |
In questo capitolo mi piacciono parecchi personaggi. |
Robert ci prova con tutti... Prima con André, poi con Lasalle e infine con Beauregard. |
Carissima Agrifoglio, come non immedesimarsi nella precaria e drammatica situazione di André? Lui, comunque, uomo ardimentoso, coraggioso, nonostante lo sconforto non cede ai cattivi pensieri né diventa meschino, caratteristica invece molto in uso tra i suoi aguzzini. Quando viene "salvato " da Nelson ho avuto un colpo al cuore: non è che salta dalla padella alla brace? Un'accusa di spionaggio è molto pesante, specialmente durante una guerra. Oscar non ha motivo per essere preoccupata per lui...eppure ha sensazioni contrastanti che la mettono in difficoltà. A Versailles l'unico che pare per niente preoccupato è il generale, Girodel ha già i suoi problemi, ai quali si aggiunge il pensiero per Oscar. Veramente curiosa di conoscere il seguito. Complimenti. |
Un altro splendido capitolo cara Agrifoglio! |
Un altro capitolo straordinario, rendi alla perfezione i sentimenti di André, la sua disperazione ma anche il suo elevato valore morale, che mette ancora più in evidenza la meschinità dei suoi rapitori. Oscar non accetta di avere un sesto senso molto sviluppato, soprattutto quando riguarda André, ricaccia sempre le proprie emozioni, vuole che sia sempre la razionalità a vincere, ma si rende conto di essere sempre più frustrata. Girodel e il generale a Versailles hanno pareri discordanti, Victor è preoccupato per Oscar, pur non avendola perdonata del tutto per aver messo in pericolo la vita di sua moglie, prova per lei affetto sincero, il padre, invece, sempre sicuro di sé, ha fiducia totale e incondizionata nelle capacità della figlia. Ma adesso ad André, in mano nemica, che accadrà? Tanti complimenti e a presto. |
Carissima Agrifoglio, arrivo anche io con un ritardo di un paio d'anni a leggere questa storia, cominciando dal primo capitolo, dove vengo rapita dalla perfezione assoluta della tua scrittura. |
Cara Agrifoglio, anche io al pari di Kiara e di altri lettori, non vedevo l’ora di poter sapere qualcosa di concreto sulla sorte di André dopo il suo rapimento. In questo particolare passaggio c’è una netta suddivisione di ciò che viene percepito dai personaggi, ciò che prova André mentre si ritrova prigioniero non sapendo bene dove e di chi, e ciò che sente Oscar lasciata sola a continuare la sua missione di rimanere alle costole di Napoleone, il tutto con la breve digressione in quel di Versailles dove ritroviamo il padre di Oscar che si confronta con Girodel circa la missione della stessa figlia per avere notizie fresche da poter utilizzare alfine di mettere allo scoperto il gioco di Napoleone stesso, con la ragguardevole preoccupazione che Girodel mostra al generale circa la pericolosità della situazione nella quale viene a trovarsi Oscar pur di ottenere quelle informazioni importanti e vitali per smascherare tutti i doppiogiochisti che si stavano alternando nella scena politica del momento. Girodel senza mezzi termini pensa che Oscar debba rientrare e anche in fretta, segno che i dissensi che erano intercorsi fra loro quando la moglie di Girodel era stata ferita non avevano scavato un divario così grande da non poter essere colmato. Il generale nonostante tutto ha la massima fiducia nell’ingegno di Oscar e non pare eccessivamente preoccupato di quanto potrebbe accaderle, dato che prima di essere sua figlia, lui la considera un soldato fatto e finito che sa bene quale sia il suo dovere e a quali inconvenienti potrebbe incorrere. Andrè sappiamo che è stato catturato e lui con sommo suo stupore scopre di essere su una nave che lo sta portando non sa dove e la sua paura maggiore in questo momento è quella di non poter rivedere tutti i suoi cari. Tra l’altro si trova in precarie condizioni sia di salute, per una forte febbre che lo ha colto, sia fisiche in quanto lo hanno lasciato abbandonato a se stesso senza cibo né acqua. Il suo più grande timore in quelle condizioni è addirittura stato quello di essere diventato cieco, ma poi il suo normale raziocinio lo ha riportato sulla strada di non farsi prendere dal panico e cercare una soluzione quanto meno per sopravvivere. I suoi pensieri lo conducono sempre e comunque ad Oscar ringraziando il Signore che questa sorte infame sia capitata a lui e non alla moglie. Oscar intanto continua a portare avanti la sua missione anche se nel frattempo deve occuparsi dei suoi bambini, caricandosi momentaneamente di tutte le preoccupazioni di quel viaggio che fino a poco tempo prima aveva potuto condividere con André, ma proprio nel controllare i bambini sulla barca viene colta da un primo presentimento che però ha subito derubricato come “sciocchezze”alle quali non avrebbe dovuto prestare attenzione, certa che André stava bene e presto si sarebbero riuniti. Intanto Napoleone porta avanti la sua campagna di conquista arrivando con le sue truppe fino a Il Cairo cercando di evitare che i suoi soldati si lasciassero andare ai saccheggi per non esacerbare gli animi della popolazione che voleva mantenere amica, ma facendo incetta di tesori come aveva fatto per quelli di Malta per continuare ad accrescere il suo potere. Intanto dalla patria gli giungevano insistenti lettere che parlavano di voci di tradimenti della sua Josephine trasformandolo anche per questo motivo in un uomo intrattabile. Oscar ne osserva attenta le mosse e in qualche occasione ha provato a esprimere un suo parere con l’unica persona con la quale poteva parlare apertamente: Alain, che però la ascoltava ma non dava adito a voler discutere del modo di fare di Napoleone, facendola sentire oltremodo sola non avendo la possibilità di esternare il suo pensiero con André. Fortunatamente la disavventura in cui è incappato André sta per giungere alla fine in quanto la nave dove si trova lui viene intercettata dalla Marina inglese con a capo l’ammiraglio Nelson che lo libera dai suoi aguzzini contrabbandieri ma lo fa prigioniero come spia essendo un francese. Tutto il capitolo si è svolto in un perfetto dualismo tra quello che provava ora André ora Oscar nei vari momenti, con un accento particolare su André che è sempre rimasto in perfetta empatia con la moglie, come d’altronde ha sempre fatto durante il corso di tutta la sua vita vicino a lei. Lei si è dimostrata più pragmatica, non ha voluto dare corso a quelle sensazioni negative che in alcuni momenti l’hanno colta, non perché non fosse preoccupata, ma perché veniva alla luce il suo essere prima di tutto un soldato ancor prima di una moglie. Ho notato in questo passaggio un linguaggio molto più contemporaneo, più moderno rispetto al solito, ma forse è solo una mia impressione. Come sempre ti aspetto curiosa di vedere come l’intervento di Nelson si intersecherà con le vicende dei nostri. Un caro saluto e a risentirci presto! |
Segui passo passo le vicende dei protagonisti. |