Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
02/01/20, ore 11:46
Cap. 5:

Ciao Agrifoglio. Un capitolo molto introspettivo,dove penso faccia prendere fiato al lettore in attesa di quello che succederà subito dopo,dell'azione. Mi sono piaciute molto le profonde osservazioni che fai su André,come ben dici è a metà fra i nobili ed i popolani,per educazione,modo di vivere,lavoro svolto,posti frequentati. Ed é stato molto bello l'accostamento con Oscar,definita un ibrido. Questo loro modo di non essere classificabili accomuna ancora di più le loro anime. Come ho già detto mi piace che André inizi a condurre una vita,seppur legato ad Oscar,più indipendente e sono curiosa di vedere cosa succederà. A presto,un saluto. :)

Recensore Master
02/01/20, ore 11:23

Cara Agrifoglio, innanzitutto Buon Anno. In questo capitolo ci hai offerto un contenuto ad alto tasso adrenalinico. Come si poteva ipotizzare, dati gli eventi del capitolo precedente, una contro mossa sarebbe stata messa in atto da coloro che avevano ordito il piano, per vendicarsi del fatto di non essere riusciti nel loro intento. E chi si poteva colpire se non colei che aveva comandato l’azione che aveva portato alla disfatta a teatro? Il piano di rapire i figli di Oscar e André è stato quanto mai lungimirante, poiché entrambi i genitori avrebbero fatto di tutto per riaverli sani e salvi. Tutta l’azione ordita dalla furia rossa Theroigne in combutta con il Conte di Compiegne, di cui ha deciso di servirsi, è semplice quanto ingegnoso. Al conte dei bambini non interessa la sorte che potrebbero avere nelle mani della pazza sua compagna, lui vuole solo mettersi in salvo. Invece per Theroigne è un’altra questione: vuole farla pagare al comandante delle guardie reali per aver sabotato la rivoluzione come lei la concepiva e pertanto la sua vendetta deve essere in qualche modo un gesto eclatante. I due bimbi si sono dimostrati subito con due temperamenti differenti e soprattutto la piccola Antigone che somigliava alla madre difficile da gestire in quanto anche in presenza del pericolo non ha modificato il suo modo di agire a differenza del fratello maggiore Honoré molto più disponibile a piegarsi alla situazione ostile. Anche i due genitori alla notizia reagiscono diversamente, cadendo nell’afflizione momentanea André e reagendo invece con la freddezza e il cipiglio che possiede Oscar, salvo poi ricomporsi e agire all’unisono mettendo a frutto tutto ciò che avevano imparato negli anni. Le scene sono descritte sempre con la solita precisione che più che leggerle pare di vederle scorrere su uno schermo, sono veloci ma piene di particolari che permettono al lettore di immedesimarsi ed entrare nella scena. Tutto ciò che si svolge all’arrivo al castello ci fa tenere il fiato sospeso, con la corsa forsennata su per le scale che portano alla torre diroccata dove si trovano i bimbi insieme a Theroigne che presa in trappola non si arrende comunque ma trova il suo castigo che la porterà a non vivere più una vera vita internata in un manicomio per i danni riportati. La fuga fortunatamente ha avuto breve durata e tutto si è risolto per il meglio riunendo la famiglia al gran completo che può ora respirare di sollievo. Un ritorno con il botto che già ci predispone alle molte avventure future per i nostri eroi. A presto e un affettuoso saluto.

Recensore Master
02/01/20, ore 01:45

Caspiterina! Che pezzo! Letto tutto d' un fiato sembra proprio tratto da una scena cartoon di un sequel su Lady Oscar. In questa puntata ,cara Agrifoglio, hai abbandonato i toni grevi e drammatici nonché alcuni passaggi " adulti" e sei rientrata di colpo" nei ranghi " della letteratura per ragazzi. È un bene che sia finita così, punizione per la colpevole, bambini sani e salvi, Oscar preveggente e persino il cavallo di André che opera a fin di bene affinché il tutto si concluda positivamente. Provvidenziale persino l' incontro fortuito coi contadini! .... Eppure sono dell' idea che i guai per i nostri non sono ancora terminati e questa storia avrà in serbo ancora molti capitoli e quindi nuove sorprese! A proposito (o a sproposito) puoi dirci ora in che anno ci troviamo? In attesa di una risposta ti saluto rinnovandoti i miei auguri di buon 2020. A presto!

Recensore Master
31/12/19, ore 14:37

Rutilante capitolo, pieno di suspense e avventura, che proprio non mi aspettavo! Scorre che è una meraviglia, tra la follia di Theorigne (mamma mia, che scena quella in cui pulisce la spada con la tenda😬), strategie quasi militari e scene quasi cinematografiche (penso soprattutto a sir Percy e Oscar che irrompono nella sala dall'alto o al fiore che la Primula Rossa porge, irridendola, alla pazza scatenata)
In tutto ciò, brilla sicuramente la freddezza di Oscar e il nobile coraggio di Madame de Girodelle, che credevo avviata a morte certa (e già mi ero fatta il film mentale del povero vedovo che si consolava con l'altrettanto sfortunata Rosalie) Insomma, tanta carne al fuoco, con quasi tutto il "cast" in scena (Maria Antonietta e il Vescovo sono presenti indirettamente, in fondo), in un capitolo che non era affatto semplice da scrivere.
Resto in attesa delle prossime avventure, con la curiosità di sapere dove ci porterà questa storiacosìsui generis. Approfitto di questa recensione per farti i miei migliori auguri per il nuovo anno!
Un abbraccio
Silvia
PS complimenti davvero per la descrizione iniziale... Mi ha ricordato per certi versi il sequestro avvenuto in un teatro russo qualche anno fa, purtroppo risoltosi in maniera ben diversa per gli incolpevoli ostaggi! Non so se tale vicenda abbia avuto un ruolo sul tuo immaginario, in ogni caso hai saputo rendere perfettamente l'idea di quella che poteva essere la situazione!
(Recensione modificata il 31/12/2019 - 02:45 pm)

Recensore Junior
27/12/19, ore 17:00

André sta bene, per quanto un po' ammaccato e ricucito e tutto è ripreso ad andare come prima con in più Oscar che ha intrapreso una corrispondenza con un nuovo personaggio, un lontano cugino inglese che è bene introdotto presso i reali britannici, così come lei è bene introdotta a Versailles. Ritroviamo anche Diane che finalmente ha potuto dare sfogo alla sua arte culinaria, preparando i suoi famosi dolcetti di cioccolato al rum ed anche alla sua infatuazione nuova di zecca, ma facendosi scoprire subito, così come in passato si era fatta scoprire immediatamente Maria Antonietta nella sua cotta per il bel conte svedese. Ed è proprio paragonando la ragazza alla delfina di tanti anni prima che Oscar si accorge della cotta, grazie ad un dialogo nelle scuderie. Ritroviamo anche Alain, che va bene che vuole fare gli interessi della sorellina disagiata, ma che qui sta davvero esagerando con questa sua smania di accasarla a tutto costi con un uomo recalcitrante e, per giunta, totalmente preso da un'altra donna. Speriamo che rinsavisca alla svelta perché in questa modalità paraninfo lo trovo alquanto insopportabile. E poi ci sono i genitori di Oscar, due coniugi invecchiati con i loro problemi e le loro incomprensioni alle spalle. Lui vorrebbe riavvicinarsi, lei nicchia ed al contempo pensa ad un'altra possibile coppia. Lui dice di no, ma intanto scruta l'orizzonte e riflette.
Come sempre ti faccio i miei complimenti e ti rinnovo gli auguri di buone feste!

Recensore Junior

Questo capitolo parte lento e didascalico e si conclude avventuroso e concitato. All'inizio la descrizione minuziosa degli abiti, del rinfresco, degli animali che popolano i giardini ed i laghetti e degli svaghi dei cortigiani fa pensare ad un quadro arcadico dove la natura si fonde con la civiltà. L'ultima cosa bella che il decadente mondo nobiliare ha da offrire all'umanità, come hai scritto giustamente tu. Poi arriva la seconda parte, scandita dall'esaltazione e dalla furia iconoclasta della donna vestita di rosso che è la naturale prosecuzione dei capitoli precedenti dove si coglie l'odio di questa scalmanata per la regina, rea di tutti i crimini del mondo o forse soltanto di essere più fortunata o ritenuta tale. Sfruttando la sua capacità di farsi ascoltare, di arringare e di incendiare gli animi più rozzi e scontenti, questa donna ha radunato un esercito rudimentale ed è piombata a Versailles nel bel mezzo dei festeggiamenti ed a farne le spese è come sempre André che, complice la premura dell'amico Alain, proprio non riesce a stare lontano dai guai, quando c'è di mezzo Oscar. Così, fra un cavallo impennato, il frinire delle cicale e dei grilli, figli dell'estate, l'eroismo di alcuni e la meschinità di altri, l'attendente più sfortunato della storia finisce ferito a terra, in un cliffhanger degno di questo nome. Fortuna che io invece non dovrò aspettare per sciogliere la suspense!
I miei complimenti come sempre e buone feste!
(Recensione modificata il 27/12/2019 - 03:22 pm)

Recensore Master
27/12/19, ore 10:28
Cap. 4:

Ciao Agrifoglio. Un capitolo intenso dal punto di vista psicologico,per il povero André. Si arriva al punto più basso della sua anima,alla discesa assoluta per poi poter risalire. Bella l'idea di fare una song-fic per un capitolo della storia,scegliendo una canzone che fa riflettere. André sta vivendo le sere nere dell'anima e della sua oscurità fisica,che lo sta avvolgendo sempre di più. Sono curiosa di vedere come vivrà la sua vita,lontano da Oscar e chi sarà questo nuovo personaggio,forse una donna? Leggendo lo scoprirò. Molto bello il gesto di amicizia di Alain,André dopo essere stato colpito e derubato tocca davvero il fondo,ma ora non resta che vedere come affronterà quel che il destino gli offrirà. A presto. :)
(Recensione modificata il 27/12/2019 - 10:29 am)

Recensore Master
22/12/19, ore 11:08

Ciao Agrifoglio. Un capitolo molto bello,che fa riflettere e che sta iniziando a far rivalutare il ruolo di André,non relegato più ad uomo innamorato,che va incontro al,suo destino fino alla morte. In questo scritto si scontra con tre figure e mi sono piaciuti i dialoghi realistici e adatti ad ogni interlocutore. Hai ben ampliato i discorsi fatti nell'anime da Alain e dal Generale e mi è piaciuto leggerli,sono veri e condivisibili. Hai poi introdotto anche in questo scenario una ramanzina da parte della nonna,non presente nella storia originale e del tutto credibile e ben inserita. Tutti e tre,ognuno a proprio modo e dal proprio punto di vista,per far riflettere André. Ed i primi due alla fine hanno un piccolo cedimento,la nonna no,è la persona poi affettivamente più vicina a suo nipote,parla per il suo bene. Tutto questo avrà un impatto emotivo su André e sono curiosa di scoprirlo. Mi piace il punto da dove sei partita per avviare questa storia,vi sono scene che vorrei vedere approfondite a differenza dell'anime dove si arriva presto alla presa della Bastiglia. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 22/12/2019 - 11:10 am)

Recensore Junior
21/12/19, ore 17:51

Questo capitolo si tinge di rosa, cara Agrifoglio perché nel bene e nel male giganteggiano le donne.
La prima che incontriamo ,genio del male divorato dalla sua stessa follia è Théroigne de Méricourt che se non fosse stata un'assassina ed una pazza legalizzata da un regime dittatoriale sanguinario ed omicida, si sarebbe dovuto davvero compatirla.. Più si va avanti e più si assiste a un'escalation di follia da parte di questa donna crudele e grottesca allo stesso tempo Pare di vederla mentre , con gli occhi iniettati di sangue,si pulisce la spada sulla tenda del sipario dopo avere mozzato la testa di netto a quel malcapitato. E pochi giorni prima aveva strangolato una ragazza davanti agli occhi straziati della madre dopo un banale alterco. Grande nella follia e meschina nell'anima visto che inveisce sui prigionieri studiando tutti i modi per aggravarne le condizioni e visto che alla fine, fa a scarica barile con Saint Just Ridicola quando si sente una grande condottiera al sopraggiungere di quella sua pseudo scorta..
Pare di vederla seduta su quell'inquietante trono, che guata la platea dei poveracci, sottoposti alle angherie dei sanculotti E' singolare il rovesciamento di prospettiva nel teatro perché ora la scena si svolge in platea, coi prigionieri che piangono, che cedono alle crisi isteriche che supplicano, che promettono denaro in cambio della salvezza ed i sanculotti che inveiscono Sul palcoscenico invece, siede Théroigne de Méricourt unica folle spettatrice che se la gode.
Altra donna che giganteggia è Oscar nella duplice veste di grande stratega pianificatrice e di donna d'azione ed a questo proposito è memorabile la scena dei vetri che si infrangono con Oscar e sir Percy che saltano giù dall'alto.
Indimenticabile l'eroismo di madame de Girodelle che vuole aiutare il marito e che si sente in colpa sia verso la famiglia de Girodelle per i suoi natali di nobile decaduta ,figlia di un padre dalla dubbia reputazione sia verso le sue amiche dalle quali un evento fortuito la ha separata nella sorte di ostaggio. Sembra di vederla nel Bois de Boulogne che trema eppure persevera intrepida nella sua missione perché il coraggio non è essere senza paura ma avere paura ed andare avanti lo stesso. Viene ferita gravemente ed Oscar -che aveva autorizzato la missione malgrado le riserve del colonnello - ha remore ad avvicinarsi a lui.. Mi chiedo se quest'episodio segnerà una rottura o una maggiore freddezza fra Oscar e Girodelle..
Poi c'è madame de Jarjayes degna moglie e madre di cotanti personaggi,che non esita ad offrire la sua vita in cambio di quella dell'amica più giovane e c'è la principessa di Lamballe che nonostante l'invito dell'amica a mettersi in salvo , lei che è più giovane e veloce, non smette di dare il braccio alla madre di Oscar , anziana e zoppicante
Risaltano la meschinità e la ridicolaggine della contessa di Polignac e della figlia che fanno di tutto per non farsi riconoscere ( hanno evidentemente la coda di paglia) ma poi, a pericolo scampato , dicono di essere state eroiche provocando l'ilarità di chi sapeva come fossero andate le cose.
Fra gli uomini spicca Alain che riesce a vincere se stesso e la sua rabbia mettendo in salvo le due aguzzine della sorella ma che poi ha un cedimento nervoso, ampiamente preannunciato all'inizio del capitolo quando fa quella serie di domande e di esclamazioni a raffica che fanno innervosire il suo superiore.
Ho notato poi l'attivismo del generale de Jarjayes che è ancora un vecchio leone ed è affezionatissimo alla moglie.
Che dire poi di André e del suo amore viscerale per Oscar? E del conte di Fersen che appare in una riga soltanto, ma ampiamente significativa per mettere in evidenza come l'affidamento pur necessario della figlia ad un'altra famiglia pur degnissima gli brucia ancora l'anima.
E poi c'è il colonnello Girodelle commovente nel suo amore per la moglie e c'è la fedeltà del capitano de Valmy.
Una menzione a parte merita sir Percy Blakeney che è il solito grande spadaccino ed anche un uomo ironico ed irriverente che ormai ha preso di mira col suo spirito pungente la folle Théroigne de Méricourt Che dire, anche nei film la primula rossa salvava le vittime del terrore..
Le scene d'azione mi sono piaciute moltissimo ed i tempi sono gestiti benissimo.
Il capitolo si chiude con un velo di speranza perché gli ostaggi sono stati messi in salvo ma anche con un'ombra cupa che si allunga sui figli di Oscar e di André..
I miei complimenti cara Agrifoglio!

Recensore Master
19/12/19, ore 15:28

Questa tizia mette davvero i brividi.
Theroigne e Saint Just hanno architettato evidentemente un piano.
Capitolo avventuroso.

Recensore Master
19/12/19, ore 12:29

Certo che questa tizia scatenata mette davvero i brividi! E a rimetterci è stata la povera Madame Girodelle, che ha comunque dimostrato un coraggio eccezionale.

Recensore Master
19/12/19, ore 12:20

Cara Agrifoglio, capitolo interessante dove la tua capacità narrativa ci ha permesso di vedere le scene in corso di svolgimento come fossero immagini tanto erano precise le descrizioni. L’aver preso quali prigionieri alcuni nobili mentre si trovavano ad una rappresentazione a teatro ha fatto pensare sia a Theroigne che a Saint Just che hanno architettato il piano di dare un duro colpo alla monarchia senza forse avvedersi che coloro che sostenevano la regina avrebbero messo in campo forze e attitudini tali da riuscire a sconfiggere il loro piano. Cosa che riesce con alcune problematiche soprattutto date dal ferimento della moglie di Girodel che volontariamente si è offerta di aiutare i militari e cercando anche di saldare il suo debito per essere stata accolta nella famiglia Girodel nonostante i suoi natali, evidenziando anche una buona dose di coraggio e arguzia mentre si stava approntando il piano per liberare gli ostaggi. Le azioni che si sono susseguite sono state concitate con vari personaggi di spicco in campo che hanno potuto ancora una volta mettere in risalto di quale pasta siano fatti. Menzione particolare per la contessa Jaryajes disposta a prendere il posto della principessa di Lamballe che essendo più giovane avrebbe sicuramente avuto più probabilità di cavarsela. Tutti si sono mossi all’unisono come uno strumento ben accordato anche se ci sono stati dei fattori che hanno messo in pericolo il piano di partenza. Alain intervenuto insieme ai suoi commilitoni ha fatto la sua parte salvando comunque madre e figlia Polignac nonostante l’odio che prova nei loro confronti e mettendo in evidenza quanto sia un uomo d’onore come ribaditogli anche da Andrè che assiste al suo crollo nervoso subito dopo l’azione. Ora però il pericolo si sposta sull’intera famiglia Jaryajes i cui due menìmbri principali hanno mandato all’aria una operazione che serviva a mettere paura alla corona e pertanto la decisione di allontanare i due figli presa in accordo da Oscar e Andrè è quanto mai condivisibile poiché le ritorsioni contro l’intera famiglia sono quanto mai possibili. Sempre molto incalzanti gli episodi di cui narri non mancando di mettere in evidenza i caratteri e le caratteristiche salienti dei vari personaggi che fai interagire, facendoci scoprire di volta in volta qualcosa di più su di loro rendendo il quadro complessivo che vai dipingendo sempre più completo dati i tanti tasselli che inserisci ogni volta nella tua storia che è sempre più intrigante e coinvolgente perché riusciamo a diventare partecpi delle vicissitudini che narri. Colgo l’occasione per augurare a te e a tutte/i le lettrici e i lettori Buone feste di fine anno sperando di risentirci presto!

Recensore Master
19/12/19, ore 06:53

Che capitolo avventuroso!
Brava riesci ad amalgamare e a dar vita a tutti i personaggi in una maestria tale da che sembra di vederli. In questo capitolo le donne sono magnificamente coraggiosa. Aspetto con trepidazione il prossimo capitolo e ti auguro una buona giornata!

Recensore Master
19/12/19, ore 05:04

Ciao Agrifoglio,non badare all' orario in cui leggo e recensisco ma in questo periodo così difficile per me sto spesso sveglia di notte,leggere la tua storia mi ha cacciato un po\' di tristezza e di angoscia. È incredibile come riesci a mescolare realtà e fantasia in questa storia! Sei superlativa soprattutto in capitoli come questo di avventura e suspense. Ho temuto e ancora sono un pochino preoccupata per la contessa Girodel che si è offerta di sacrificare se stessa al posto di Oscar in un impresa militare a dir poco rischiosa. Immaginavo che il travestimento sarebbe stato scoperto! Nello stesso tempo ho potuto ammirare anche il coraggio della madre di Oscar che decide di mettere a repentaglio la sua vita per difendere la principessa Lamballe. Direi che in questo capitolo più donne fanno una bella figura da eroine, non solo Oscar
Lavoro certosino e impegnativo il tuo ,sei veramente molto in gamba ,attenta ai particolari ,in linea con i capitoli precedenti e all' inquadramento storico dei fatti che prendi ogni qual volta in esame. Alla prossima!

Recensore Veterano
18/12/19, ore 23:33

Mia cara amica,
in questo capitolo faccio la mia magnifica figura!
Forte, fiero, deciso, vincente, imbatibile.
Abile stratega, militare ececzionale.
Grazie, sono davvero soddisfatto!
A presto!