Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
18/12/19, ore 22:21

Cara Agrifoglio sei veramente molto brava nelle scene di massa e di battaglia: riesci a far combaciare i tempi e le azioni in maniera impeccabile, ricolleghi ogni personaggio con i capitoli precedenti perfettamente mettendo anche molto ironia, mi immaginavo la faccia di d'Agout mentre Alain parlava, e ridevo. Mi immaginavo anche Sir Percy che adagiava una primula rossa sul grembo dell'invasata belga e ridevo. Un lavoro certosino e magistrale, complimenti e a presto.

Recensore Master
18/12/19, ore 21:51

UN capitolo molto bello, ben scritto e denso.
Mi sono piaciuti tutti i personaggi, dal coraggio di madame de Girodelle, all'amore di Andrè per Oscar, al senso di protezione del Generale Jarjayes. SEi bravissima a utilizzare così tanti personaggi senza smarrirti.
A presto!!!

Recensore Junior

Oscar è alle prese con addii e ricongiungimenti. Dice addio ai soldati della guardia in maniera un po' troppo fredda e criptica, quasi fosse piccata per le loro ruberie - e quelli non se ne capacitano - e si ricongiunge agli ambienti di corte. A corte rivaluta la presenza della madre, della regina e di alcune dame, ma fa anche incontri meno piacevoli con la contessa di Polignac e soprattutto con il duca d'Orléans mentre il conte di Fersen, a sorpresa la lascia un po' fredda. Conosce una nuova dama di compagnia, amica della madre, credo infatuata di Girodelle e rivede l'ambiguo conte di Compiègne le cui mire poco lodevoli e la cui antipatia per il cugino ci sono svelate.
Il grande assente di questo capitolo è André, più presente che mai, però nei pensieri dell'infatuata Diane e nei castelli in aria di un Alain molto premuroso verso la sorella, ma anche troppo scollegato dalla realtà. E' proprio l'ossessione del soldato di accasare la sorellina con l'amico che lo porta nella taverna, per comprare il rum con cui farcire i dolcetti al cioccolato - specialità della casa e, qui, rivediamo l'ambigua donna che aveva chiuso la passeggiata parigina di Maria Antonietta, di cui apprendiamo il nome, l'indole esaltata e sanguinaria ed i propositi omicidi. Vedremo...
Mi è piaciuto molto il paragrafo della taverna con il linguaggio colorito dell'oste molto diverso da quello degli ambienti di corte, ma anche da quello dei soldati ed anche mi è piaciuta la parte del battibecco fra i due cugini. Come si suol dire, parenti serpenti!

Recensore Junior
17/12/19, ore 11:39

In questo capitolo abbiamo Oscar contro tutti: Oscar contro il generale, Oscar contro André, Oscar contro Lucilio Vianello, il medico veneto e se col generale Oscar ha il solito atteggiamento dimesso, finalizzato a nascondere la polvere sotto al tappeto, con Andrè invece si produce il solito incontro - scontro anche a causa della recente scoperta fatta da Andrè del pericolo che incombe sul capo della donna di essere deferita alla corte marziale e che ha innervosito il quasi sempre paziente ex attendente ed ex soldato. A questo proposito è molto bella la scena del duello fra i due che ripercorre le suggestioni delle prime puntate dell'anime, quando Oscar usa André come sfogatoio, duellando con lui furiosamente.
Anche il generale però sembra avere esaurito la pazienza perché l'atteggiamento della figlia lo esaspera e non sapendo che pesci prendere, si rivolge al fac totum ed onnipresente André.
L'incontro - scontro risolutivo, però è quello col medico veneto che esclude categoricamente la presenza della tisi, ma che contemporaneamente mette Oscar di fronte a delle verità molto scomode: deve accettarsi di più e cambiare stile di vita altrimenti il tarlo che la divora potrebbe esserle fatale come e più della tisi.
Oscar quindi si rivolge al dottor Lassonne, qui in una delle versioni più infingarde di sempre ed ottiene la risposta agognata: sta bene.
Sapere di avere davanti a sé una vita da vivere - come da titolo - muta radicalmente le prospettive della donna che decide quindi il grande ritorno: quello nelle guardie reali.
Oltre a mutare le prospettive di Oscar, questo capitolo muta radicalmente anche quelle del lettore che si trova di fronte una protagonista sana e non più progressivamente lontana dalla monarchia e vicina alla causa popolare ed un André con due occhi di nuovo funzionanti, ma estromesso dall'esercito. Interessante!

Recensore Master
14/12/19, ore 07:46

Che sorpresa il Vescovo Talleyrand! Tutto mi immaginavo, meno che la sua ambiguità e la sua antipatia per la Regina austriaca nascondessero ben altri segreti! Questo capitolo, comunque, ha dimostrato inequivocabilmente due cose: primo, che Maria Antonietta non è più sprovveduta come un tempo e ha iniziato a muoversi da politica consumata; secondo, che le paranoie di Robespierre sono sempre più marcate e credo che saranno responsabili della sua caduta finale (che peraltro si sta avvicinando, storicamente parlando).
Oscar, nel frattempo, ha una nuova gatta da pelare con questa faccenda del teatro e temo che qualche altro personaggio ci rimetterà le penne. Tra l'altro, il fatto che André abbia in quella strega della Compiegne una nuova nemica, non fa ben sperare per il futuro!
Alla prossima!
Silvia
PS sulla sorella di Robespierre... non ricordo se effettivamente abbia perso una sorella in giovane età per malattia (mi pare di averlo letto, ma non sono sicura), ma quell'addome rigonfio mi ha fatto pensare a un tumore. In ogni caso, lui è antipatico da morire!!
(Recensione modificata il 14/12/2019 - 07:50 am)

Recensore Master
13/12/19, ore 11:37
Cap. 2:

Ciao Agrifoglio. In questo capitolo la cosa che intravedo e che mi piace è il congedo obbligato di André,offrendo un altro punto di vista. Anche se ha dovuto lasciare i soldati della Guardia per un problema fisico,dando maggior credibilità alla storia,quello che risalta e si prospetta è un sua maggiore indipendenza. Si percepisce quanto possa amare Oscar,ma al tempo stesso starle vicino in un modo meno pressante. Sono curiosa di vedere come agirà André,in parallelo con le vicende che coinvolgeranno la sua amata ed i suoi uomini. Mi piace anche l'atmosfera di intrigo che si percepisce,alla quale fa capo il Duca D'Orleans. Ed in un clima di tensione e drammatico,simpatica la frase ripetuta alla taverna,che funge da motore per scatenare l'azione. Al prossimo capitolo. :)

Recensore Master
09/12/19, ore 17:38

Ciao Agrifoglio, la tua fervida fantasia e l' elaborazione delle fonti storiche con cui riesci sempre a far quadrare tutte le situazioni e gli avvicendamenti che si intersecano nella Leonessa, hanno il mio plauso e la mia ammirazione. Non è facile questa storia. Può piacere o non piacere ma non è facile. Ci sono molti personaggi in questo capitolo, veramente ricco di colpi di scena. Abbiamo una regina piuttosto ooc che , sebbene sia maturata molto e abbia acquistato autonomia e consapevolezza, non riesce tuttavia a districarsi dagli intrighi né fermare i suoi nemici , d' altro canto si comporta molto bene negli affari legati a feudi ed eredità. Su Robespierre hai trattato egregiamente il personaggio in altra sede e debbo dire ne esce un ritratto davvero spietato e riprovevole. Speriamo faccia una brutta fine! Ma....la sua sorellina come mai non sapeva di essere incinta? È stata violentata? Ha problemi intellettivi? Attendo risposta, grazie e a presto!

Recensore Master
09/12/19, ore 10:03

Ciao Agrifoglio,eccomi qua. :) Un incipit molto avventuroso,dove il lettore viene calato subito nel vivo della storia. Cosa ci faceva il Conte in Francia? Si respira un'aria misteriosa e di intrigo,commista a vari generi come l'introspettivo ed il sentimentale,dove verranno trattati i rapporti fra i vari personaggi. Vi sono due filoni,quello storico e d'azione e quello personale. Mi piace molto il fatto che si siano accorti che André non può far parte dei soldati della Guardia a quelle condizioni. In effetti non è stata un cosa credibile e mi fa piacere sviluppi questi aspetto,facendo prendere alla storia un altro percorso. Mi piace anche che vengano considerati i due Duchi come antagonisti,dandogli maggior spazio,vedendo come li svilupperai. E soprattutto sono curiosa di vedere come starà André vicino ad Oscar,in questa diversa situazione. Al prossimo capitolo. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 09/12/2019 - 10:04 am)

Recensore Master
09/12/19, ore 06:42

Finalmente sei tornata!
Dunque..... il conte di Compiègne si nasconde e chissà quando si farà trovare e non potrà nemmeno contare sul denarodi suo figlio. Almeno questo....
Sua madre invece, è davvero una donna non troppo simpatica.
Come sempre hai descritto un capitolo ricco di colpi di scena. Brava!

Recensore Master
07/12/19, ore 15:17

Capitolo a tratti risolutivo ed interlocutorio.
E' comunque molto intenso e ricco di avvenimenti.
Ed alla fine si scoprono gli altarini, in questo caso della regina.
Chissà se Maxence verrà catturato subito o ci vorrà del tempo.

Recensore Junior
06/12/19, ore 17:29

Questo capitolo è a tratti risolutivo ed a tratti interlocutorio.
E' risolutivo perché finalmente abbiamo capito cosa nascondeva la regina nel cabinet doré . Si tratta di roba che scotta come diremmo oggi e che scotta parecchio Maria Antonietta ha dimostrato un acume politico considerevole nello scegliersi gli alleati ed ha anche capito che era venuto il momento di padroneggiarsi e di non consentire alle antipatie di prendere il sopravvento e di influenzare le questioni di stato. Si è messa quindi nella mani di Mirabeau e dopo la morte di quest'ultimo , di Talleyrand che non erano il massimo dal punto di vista della moralità (il secondo era addirittura un uomo di chiesa dalla discutibile condotta ) ma lo erano sotto il profilo dell'intelligenza e della capacità di governare uno stato. Le lettere purtroppo sono finite nelle mani del conte di Compiègne che le ha date al duca d'Orléans col risultato che ora le conosce tutta Parigi al punto che i giacobini hanno ricominciato a seminare il terrore ed hanno persino assaltato un teatro prendendo in ostaggio gli spettatori . Il provvidenziale ritorno di sir Percy farà la differenza ? Mi auguro di sì in fondo la primula rossa salvava i condannati dalla furia del terrore..
Poi abbiamo la parte interlocutoria che ci mostra il dramma di Alain e la parabola discendente ed involutiva di Robespierre La prima cosa che mi viene in mente dal confronto fra questi due uomini è che se Alain darebbe l'anima per Diane e si colpevolizza fin troppo per la morte di un cugino criminale, ricercato numero uno di Francia , Robespierre invece rinnega la propria sorella in un momento di grave difficoltà per lei Mi piace come hai descritto il progressivo scivolare di Robespierre nella paranoia e nella pazzia. Talleyrand si è preso gioco di lui e questa circostanza secondo Robespierre è la prova di un odio verso di lui ( ne fa un fatto personale) e non è la conseguenza della ragion di stato Anche gli altri personaggi (Andrè, Saint Just, Théroigne de Méricourt) ce l'hanno tutti con lui. I preti sono per loro natura infidi e vendicativi e non lo sfiora minimamente la possibilità che potrebbero essere sinceramente interessati a preservare la purezza della fede da dottrine eretiche come quella dell'essere supremo A questo stato paranoico si aggiunge il pericolo reale dell'inquisizione ed in effetti se non ci fosse stata la rivoluzione, Robespierre col culto della ragione e dell'essere supremo , sarebbe potuto andare incontro a seri guai Entra in scena il nuovo personaggio della sorella Henriette che ricorda al rivoluzionario i trascorsi ( il peccato originale ) di famiglia e lui che già temeva di perdere la carica di ministro ed il potere per via dell'inquisizione , ora teme pure di perdere tutto il lavoro di ricostruzione della reputazione personale e familiare a causa della sorella che lui reputa ribelle.
In tutto ciò Oscar ed André cercano un po' di serenità in una mattina d'estate in mezzo ai figli, alla figlia di Rosalie ed al branco di cani di provenienza inglese che in pochi anni si è esteso a dismisura ma ecco che la realtà bussa alla porta nella persona del capitano de Valmy.
E che dire della pessima contessa madre di Compiègne? Arrogante e cattiva fino al midollo e con argomentazioni vacue ed inconsistenti come lei!! Invece di adottare un basso profilo trovandosi ad avere un figlio giustamente ricercato per gravi crimini , insiste e persiste fino ad interrompere la regina davanti a tutti, provocando lo scandalo generale e lo sdegno di Maria Antonietta e finendo quasi agli arresti!!
Mi piace molto come mischi storia e fantasia Aspetto il prossimo capitolo cara Agrifoglio!!
(Recensione modificata il 07/12/2019 - 03:07 pm)

Recensore Master
05/12/19, ore 12:15

Cara Agrifoglio, come ormai ci hai abituato anche questo capitolo è stato intenso e denso di avvenimenti, sembra quasi di leggere un libro di storia, ovviamente romanzato per l’economia del tuo racconto. Alcuni nodi sono venuti al pettine: il conte di Compiegne è ora un ricercato e la madre e la suocera stanno cercando di convincere la Regina chi sia la migliore guida per il feudo di loro proprietà da amministrare. Anche in questa occasione la madre del conte non smentisce se stessa e il suo comportamento le porta la conseguenza di essere allontanata, ripromettendosi di vendicarsi di Oscar e di André che lei presuppone abbiano convinto la regina a suo sfavore. Nel frattempo molti carteggi sono stati trafugati del cabinet dorè ma fortunatamente uno di questi documenti, rimasto inspiegabilemtne intrappolato al suo interno, viene trovato da Oscar che nel leggerlo si stupisce della portata di quanto vi è contenuto e decide per un abboccamento doveroso con la regina, la quale ha dovuto in questi anni di reggenza, per governare al meglio la Francia, venire a miti consigli anche con persone con le quali propriamente non condivideva le idee. Si scopre un fitto carteggio fra Mirabeau prima e Tayllerand poi su quali fossero le persone da tenere in considerazione e quali scartare per il bene del paese. Un ritratto impietoso della personalità di Robespierre viene da te tratteggiato, riportando alla mente il collegamento da te fatto nella tua raccolta sui “sassi” dove hai in poche lapidarie parole spiegato l’essenza di quest’uomo, come era e come è diventato frutto di un passato che ha lasciato un solco profondo nel suo animo. In questo periodo Robespierre si è accorto di essersi fidato delle persone sbagliate ponendo ora la sua persona nel serio pericolo di cadere vittima dell’Inquisizione. In tutta questa situazione c’è sempre ben presente la preoccupazione di Oscar e Andrè per gli affari di stato ma anche stemperata da qualche attimo di serenità e tranquillità passato in famiglia in compagnia dei loro figli che fa rilassare tutta l’atmosfera di tensione creata con maestria precedentemente. Ma proprio in questo frangente ecco presentarsi sir Percy recante un messaggio di Tayllerand, che ha riparato in Inghilterra, da consegnare alla sovrana subito interrotto da un nuovo problema: una folla di facinorosi ha fatto irruzione in un teatro prendendo in ostaggio tutti i presenti minacciando di torturare ed uccidere i nobili. Altra grana a cui dover attendere che ricadrà ancora una volta sulle spalle di Oscar fiancheggiata dal marito e da Girodel. Come finirà questo nuovo attacco alla sovranità? Resto in attesa e nel mentre mi complimento ancora una volta di più per la fantasia ma anche per la coerenza con cui fai svolgere la tua azione. Un saluto.

Recensore Master
05/12/19, ore 12:00

Ecco saltare fuori gli altarini segreti della regina.. e i rivoluzionari se ne approfittano. Quanto a Robespierre, ben gli sta, è proprio il caso di dirlo!

Recensore Veterano
05/12/19, ore 01:35

Ottimo lavoro, per fortuna la reggenza è andata alla marchesa di Amiens, spero che Maxence sia catturato al più presto: ha fatto abbastanza danni. Ormai il carteggio segreto è stato scoperto, si spera che Oscar e il suo entourage possano limitare i danni, anche se ci sono già assalti e violenze, come farà Oscar a salvare quei poveretti tenuti in ostaggio? La parentesi sui bambini è rilassante, Victoire è in attesa del secondogenito, bellissima notizia. Complimenti, ancora una volta il capitolo è molto interessante e ben strutturato.

Recensore Veterano
04/12/19, ore 21:28

Mia gentile madame Agrifoglio,
io purtroppo appaio poco nel Vostro pregiato racocnto. Però quando appaio lascio il segno. Che sia di spada, di piuma o di urlo, mi si sente. In questo caso un urlo, all'intraprendeza e maleducazione di Madame de Compiègne.
Detto ciò, sappiata che gradirei essere più attivo all'interno del vostro stimabile racconto, perchè sono certo che Voi farete di me un personaggio forte, fiero ed incorruttibile.
A presto mia cara amica.