Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Ciao Agrifoglio. Interessante la figura del Vescovo zoppo, ossia Talleyrand, con le informazioni che dai nelle note finali. In questo capitolo, con dialoghi ben fatti, prevale la parte politica e intellettuale, offrendo varietà alla storia. Chissà cosa farà il Vescovo. Sono curiosa di leggere anche riguardo "la nuova dama di compagnia", titolo del prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. In questo capitolo quello che ho apprezzato di più riguarda l'assedio di Lille, che è anche il titolo del capitolo. Mi è piaciuto che, oltre ad esserti documentata, hai mostrato anche delle stampe al riguardo. Il Duca di Germain ha avuto quel che meritava. Anche questo un capitolo molto ricco e sono incuriosita dal personaggio del Vescovo. Vedremo di scoprirne di più al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Solito bel capitolo ben scritto. |
Ciao, |
Ciao Agrifoglio |
Ciao Agrifoglio. Accadono talmente tante vicende con diversi personaggi nella tua storia che, ogni volta, rifletto riguardo quanto scritto. Interessante abbia citato Varennes, un evento che mi colpì molto nella realtà storica e che qui hai elaborato in modo diverso, come interessante il ruolo che, nella tua storia, hai dato a Mirabeau. Ma, quel che mi ha sorpresa di più in questo capitolo, è stato il ritorno di Vianello. Mi mancava il suo modo di conversare e sono lieta sia di nuovo presente. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Tornati sani e salvi in terra francese, l'obiettivo è quello di recuperare le compromettenti lettere del Duca d'Orleans. Per riuscirci viene elaborato un piano di dubbia moralità, incentrato sulla divulgazione di accuse di adulterio tra il duca e la Contessa di Polignac. Espediente che trova giustamente il disaccordo di Oscar, poco propensa ad adottare espedienti così moralmente scorretti. Alla fine viene richiesta una perquisizione a palazzo reale e grazie all'intuito di Oscar vengono ritrovate in una stanza segreta le missive. Il destino del duca sembra ormai compromesso, ma c'è ancora Bonaperte e la sua sfrenata ambizione da contrastare. |
Buon anno nuovo, innanzitutto. Poi passiamo al capitolo: straordinario. Come sempre il tuo racconto è corale, tutti i protagonisti sono uniti come una sola entità per risolvere il problema della perquisizione, che pareva insormontabile. L'unica contraria, all'inizio, è Oscar. Troppo onesta...però quello è l'unico escamotage possibile per liberare il Palazzo Reale dal suo discutibile inquilino. La battuta che hai inserito di Churchill è azzeccata e spiritosa. Vediamo come agirà la fazione dei " malvagi ". A presto. |
Straordinario espediente per cercare le lettere, ma Oscar ha ragione, subdolo e poco carino.... |
Avevi ragione. |
All'inizio non riuscivo a capire tutta la riluttanza di Oscar nei riguardi del piano del generale Girodel...poi ho capito. Lei così trasparente e cristallina per niente machiavellica, ovvero contro il detto " il fine giustifica i mezzi ", non accetta un simile sotterfugio, eppure dovrà cedere per il bene di André, mettere alla berlina l'adulterio e fare arrestare gli amanti clandestini è l'unica soluzione per poter perquisire il palazzo Reale. Complimenti ancora una volta per la descrizione degli ambienti, dei caratteri e degli usi dell'epoca. È come un gustoso viaggio nel tempo. A presto. |
Lo sapevo lo sapevo lo sapevo che non sarebbe morto così!!! |
Un gran bel capitolo anche questo cara Agrifoglio !! In questo capitolo infatti c’è tutto |
Alla fine un piccolo espediente ed ecco che il caro Duca d'Orleans finisce in gattabuia. In questo capitolo hai espresso il mio stesso pensiero in merito a Madame De Polignac, donna intrigante ed ambiziosa e che nella realtà muore giovane come la sua Regina, in fondo non serviva più alla gloria ed alla ricchezza della famiglia, chissà. |
Oscar ha ragione pienamente sull'immoralita' del mezzo usato (e sulla poca civiltà di un sistema giudiziario che penalizza aspetti privati), ma con un individuo come il Duca non si può andare troppo per il sottile! |