Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
04/02/21, ore 15:44

Mia gentile amica,
sono assolutamente fiero del comportamento, dell'audacia e del piano geniale di mia figlia!!!
Grazie!

Recensore Master
04/02/21, ore 15:43

Ciao Agrifoglio. Un capitolo avventuroso, un genere a te consono e in questo caso al femminile. Ho letto con interesse quel che riguarda Théroigne de Méricourt nelle note finali. Sono curiosa di leggere il prossimo capitolo dal titolo "i bambini rapiti." Apprezzo il tuo impegno nel gestire gli eventi e i personaggi. Oscar e André sono sicuramente fondamentali ma oltre a loro è presente molto altro. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 04/02/2021 - 03:43 pm)

Recensore Master
03/02/21, ore 10:23

Ciao Agrifoglio. Ti faccio i miei complimenti per aver scritto riguardo questo "armadio nascosto", dove un oggetto invece che un personaggio ha stimolato la mia curiosità. Ho letto con interesse le note finali, dove scrivi riguardo la vera storia di questo armadio che hai inserito nella tua trama adattandolo alle tue esigenze narrative. Mi è piaciuta anche la scena riguardante Robespierre. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/02/2021 - 10:24 am)

Recensore Master
01/02/21, ore 22:46

Avrebbe potuto farlo secco questo marito scellerato che se ne infischia altamente di suo figlio.
Ma è proprio quel figlio ad impedirle di commettere un atto terribile.

Splendide le descrizioni del carnevale veneziano.

Recensore Veterano
01/02/21, ore 10:54

La tua abilità nelle descrizioni dei caratteri e dei costumi migliora di capitolo in capitolo. Quest'ultimo mi è garbato parecchio, la contessa Geneviève ha finalmente una bella rivincita sul marito infedele e, contemporaneamente, dà una bella mano ai nostri. Sempre brava.

Recensore Master
31/01/21, ore 19:23

Capitolo molto bello, incentrato su uno degli eventi più importanti al mondo.
La contessa ha dato al marito quello che si meritava.
Molto emozionante.
Ha messo in evidenza la contessa.
La contessa ha subito ogni tipo di sopruso.
Alcuni personaggi minori ritornano alla ribalta.
Il marito pagherà a caro prezzo.

Recensore Master
30/01/21, ore 21:02

Ciao,
un capitolo molto bello. Venezia è una città incredibile e con il carbevale diventa pazzesca. Nel XVII secolo doveva essere davvero come l'hai descritta tu, colorata, vivace e libertina. Feste ovunque, in cui tutto era consentito.
Ma devo ammettere che la parte che ho preferito è quella in cui Oscar e gli altri trovano le missive. Vivace, movimentato e ben congegnato.
Comlimenti, un capitolo bellissimo!

Recensore Master
30/01/21, ore 16:05

Bravissima la contessa di Compiegne, ha dato a quel mostro del marito ciò che meritava con stile e classe! Da adesso in avanti, soldi e bagordi se li può scordare!

Recensore Master
30/01/21, ore 15:20

Ciao Agrifoglio,
ho letto l'ennesimo strepitoso capitolo della Leonessa, davvero bello.
Questa volta ti sei soffermata su un personaggio minore: la contessa Geneviève.
Come sempre mi ha emozionato l'intero capitolo, brava!
Ho apprezzato molto le immagine del carnevale di Venezia, sono bellissime!

Recensore Master
30/01/21, ore 15:15

Ben tornata cara Agrifoglio, con un capitolo che attendevo in verità per sapere cosa avrebbero deciso di fare Oscar e gli altri per recuperare le famose lettere. E’ stato un capitolo che ha messo in piena evidenza la contessa di Compiegne, Genevieve, la quale non è più la sprovveduta e anonima dama sposata dal conte, ora è una donna che, avendo vissuto a corte accanto alla regina, è riuscita ad imparare l’arte di come comportarsi con le persone, non facendo trapelare quale sia il suo reale pensiero. I battibecchi con la madre del conte sono sempre improntati alla stizza e alla malagrazia dell’anziana donna che, nonostante abbia goduto delle ricchezze apportate dalla nuora, ancora le rinfaccia la lontananza e la conseguente infelicità di quel figlio troppo amato. Ma anche per Genevieve è arrivato il momento del riscatto da una vita che non sembra appartenerle, tranne per quel bambino nato da un matrimonio che si era rivelato in tutta la sua pochezza sin dal principio, a cominciare dal concepimento del bimbo stesso. Per Genevieve suo figlio è l’unico vero legame alla sua vita. Per mettere in atto i suoi propositi di vendetta, che ancora non sappiamo quali potrebbero essere, ecco che accompagnarsi alla missione organizzata da Oscar, André, Girodel e gli altri della partita, le è sembrata l’occasione propizia per attuare il suo piano. Si è messa diligentemente a disposizione, procurando le chiavi del palazzo dove vive il conte, ha comunicato gli orari di entrata e di uscita, sia del marito che dei servitori, e poi, essendo a carnevale a Venezia, il muoversi sotto una maschera è l’imperativo. L’escamotage è una festa organizzata, alla quale potranno tutti partecipare, grazie agli inviti procurati da un amico di Sir Percy, per stare alle calcagna di Compiegne, e nel momento opportuno sottrargli le lettere che porta sempre con sé, dopodichè tutti potranno poi recarsi al palazzo e perquisirlo per trovare altre prove compromettenti. Tutto si svolge regolarmente, trovando tutto quanto cercavano. Genevieve viene quindi invitata a tornare con loro, ma lei declina affermando di avere ancora qualcosa da fare insieme al marito. Solo l’occhio acuto ed esperto di Sir Percy si accorge che nella dama ci sia qualcosa che non quadra. E infatti la troviamo ad affrontare un marito semi ubriaco, causa delle libagioni della festa e del laudano usato per stordirlo, il quale non si perita di continuare ad offenderla nonostante tutto, fino a quando Genevieve si appresta a prendere una pistola, nascosta in una delle sue borse da viaggio, ma ecco che l’effige del figlio, attaccata ad un ciondolo, le compare davanti facendola retrocedere dai suoi propositi, ma definendo una volta per tutta la questione con suo marito informandolo che avrebbe chiesto alla Sacra Rota l’annullamento della loro malaugurata unione. Forse solo così, sganciata da un matrimonio opprimente, Genevieve, vicino al figlioletto, avrebbe potuto cominciare a vivere veramente. Come al solito la tua narrazione è interessante e spumeggiante allo stesso tempo in un veloce scorrere degli eventi. Gradevolissime anche tutte le immagini che hai inserito nel capitolo, per dare ancora maggior enfasi a quanto stavano vivendo i protagonisti, facendoci assaporare un po’ della allegra follia che si vive durante il carnevale di Venezia. Non mi resta che salutarti e attenderti con un nuovo passaggio di questa storia. Un saluto.

Recensore Master
30/01/21, ore 12:56

Cara Agrifoglio, sono riuscita a recuperare tutti i capitoli e devo dire che stai scrivendo una storia epica riscrivendo la Storia. Non solo sei riuscita a cambiare il loro destino ma lo hai fatto con un'abilità non comune occupandoti in maniera perfetta di ogni particolare. Complimenti sinceri, ogni capitolo è una sorpresa ben congegnata.

Recensore Master
30/01/21, ore 10:42

Ciao Agrifoglio. Anche questo un capitolo con molti eventi. Mi è piaciuto come abbia scritto riguardo Robespierre e il culto dell'Essere Supremo, arricchendo la storia. Sono contenta per Diane e spero che questa situazione sarà stabile per lei anche in futuro. Mi dispiace invece per Alain. Il titolo del prossimo capitolo, "l'armadio nascosto", mi incuriosisce. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 30/01/2021 - 10:44 am)

Recensore Master
30/01/21, ore 01:13

Mi è piaciuto molto questo capitolo praticamente incentrato sulla contessa Geneviève. Una donna che ha subìto ogni tipo di sopruso sia fisico che mentale da suo marito e dalla di lui madre. Dimostra un coraggio non comune nell'affrontare sia la contessa madre che il marito. Ma ha uno scopo ben preciso: aiutare i nostri a recuperare le lettere rubate è secondario rispetto a quello che vorrebbe infliggere al marito. Lo vorrebbe eliminare fisicamente dalla propria vita e da quella del figlio, piccolo mai amato dal padre degenere. Eppure proprio la vista di un ritratto del bambino la fa desistere. Del resto il conte di Compiègne non merita sicuramente il suo perdono, merita di vivere nell'indigenza. Complimenti vivissimi per le descrizioni vivide degli usi e dei costumi dell'epoca. A presto.

Recensore Junior
29/01/21, ore 20:54

Un altro splendido capitolo cara Agrifoglio !! Tornano alla ribalta alcuni personaggi minori della tua storia Troviamo Geneviève ,l’infelice contessa delle lacrime ed il fedifrago marito, il conte di Compiègne E non poteva mancare nemmeno lei, la perfida contessa madre ,la degenere zia di Girodelle che ,vedendo frustrate le ambizioni di tutta una vita ,infierisce contro la nuora che però adesso non è più la debole donna di tanti anni prima : le disgrazie e la vita di corte l’hanno temprata e ne hanno fatto un’altra persona più forte e consapevole
Abbiamo conosciuto Geneviève come una zitella zoppa e bruttina incalzata dalla madre a trovare un marito e tiranneggiata dalle sorelle più avvenenti e disinvolte di lei Disprezzando un partito dopo l’altro è caduta nelle fauci delle belve :il conte di Compiègne e la madre che miravano alla sua ricca dote e che non si sono fatti scrupolo di calpestarla nel modo più selvaggio .La poveretta è stata drogata ,deflorata presa in moglie come una merce avariata in un matrimonio solitario e disertato da tutti ed infine è stata segregata in casa come una fattrice, allontanata da chiunque potesse esserle di aiuto o di conforto, offesa , disprezzata guardata a vista dalla suocera neanche fosse stata una carcerata e spremuta come un limone per mantenere due dilapidatori nullafacenti Ho trovato particolarmente terrificante la parte del racconto in cui la suocera aveva ingaggiato appositamente una levatrice incapace e sporca per farla morire di parto e soltanto l’interessamento di Andrè e l’intervento tempestivo della madre e della zia l’avevano salvata da una morte ingiusta e terribile.
Adesso la contessa delle lacrime è cresciuta Si è sbarazzata delle sue illusioni giovanili ed ha compreso che l’uomo del quale si era incapricciata soltanto per l’aspetto fisico e per i modi brillanti altri non era che uno scellerato ed un piccolo delinquente vigliacco ,immeritevole di qualsiasi considerazione.
Come è accaduto anche in passato la storia di Geneviève si incastra con la trama principale ,costituendo uno dei tanti tasselli che contribuiscono a disegnare il mosaico globale . Vediamo quindi che Oscar, André Girodelle il conte di Fersen , il maggiore di Valmy e sir Percy Blakeney dopo avere messo mano sulle lettere in possesso del duca d’Orléans ,per distendere i rapporti fra Inghilterra e Francia , vogliono anche appropriarsi delle lettere in mano al conte di Compiègne ed è a questo punto che l’infelice contessa delle lacrime si aggiunge alla comitiva
Va a trovare il marito che l’accoglie come la peggiore delle disgrazie e delle malattie e la riempie di contumelie ,ostentando disprezzo e noncuranza anche per il figlioletto innocente ,reo soltanto di essere brutto come la madre
Intanto però il vero intento dell’ex poveretta è di fornire aiuto ed informazioni ad Oscar ed ai suoi alleati Si procura una copia del mazzo di chiavi della casa dove abita il marito e dà informazioni preziosissime In questo modo Oscar , André ed i loro alleati partono avvantaggiati nella loro missione Pedinano il conte di Compiègne , vestito da dio del sole ma con le tenebre dentro ,come dice giustamente Girodelle ed a forza di stargli dietro lo colgono in uno dei suoi momenti di debolezza e lo narcotizzano e come la narcosi fu fatale a Geneviève anche qui un narcotico decreta la sconfitta di questo perfido individuo Dopo avergli sottratto le lettere che portava sempre con sé come reliquie gli perquisiscono anche lo studio e trovano tutto, persino le famose lettere che André aveva trafugato dalla tenda di Napoleone Bonaparte e che gli erano state rubate durante la traduzione in carcere, costituendo un argomento del contendere ed un punto caldo in quella sfacciata farsa del processo londinese.
La missione sembrerebbe conclusa ma così non è per Geneviève che da contessa delle lacrime rischia seriamente di trasformarsi in contessa delle pistole e degli omicidi Lei non ha fatto tanta strada per aiutare Oscar o perlomeno non soltanto per quello Un altro obiettivo muove quell’anima amareggiata La moglie infelice e sfruttata vuole prendersi la rivincita ma quando i giochi sembrano ormai fatti e la tragedia compiuta l’immagine ed il pensiero del figlio la distolgono dall’irreparabile Con grande dignità la contessa delle lacrime dice per sempre addio al marito, mettendolo fuori dalla sua stanza e dalla sua vita e trasformandosi così nella contessa delle vittorie. Il fango e la malvagità del marito e della suocera stavano per prevalere ma poi lei si è riscossa ed ha mandato via crimine e crudeltà che su di lei erano soltanto una patina posticcia, una superfetazione malevola Geneviève non era malvagia dentro , aveva qualcuno da cui tornare ed uno scopo per cui vivere e lottare Non era compromessa né avariata Con l’affetto del figlio e con la fiducia della regina, di Oscar e degli altri (alla quale lei tiene moltissimo ) ha trovato la forza di potare i rami secchi e di guardare con fiducia ad un futuro rinnovato
Di questo capitolo mi è piaciuto tutto ,a partire dall’introspezione della protagonista di queste pagine Il bello delle saghe e delle storie lunghe è di vedere crescere i personaggi e di accompagnarli per mano nella loro evoluzione.
Mi sono anche piaciute le atmosfere veneziane Ho trovato fantastiche le descrizioni dei costumi e dei divertimenti , mentre leggevo vedevo i lampadari di Murano , i marmi ,gli affreschi e l’oro veneziano. Ho trovato emblematiche e soltanto apparentemente superficiali le maschere che appaiono e scompaiono ,che stuzzicano e provocano Uomini e donne resi forti e baldanzosi dall’anonimato e disposti a godere anche ferocemente e sfacciatamente ora e subito perché la quaresima incombe.
Affascinanti anche le atmosfere delle calli veneziane e dei pedinamenti in gondola e sir Percy è proprio un uomo per tutte le stagioni, ha amici dappertutto e se la cava in qualsiasi frangente avventuroso o goliardico che sia
Aspetto con ansia e trepidazione il prossimo capitolo ,complimenti vivissimi !! Ti seguo sempre ,a presto !!

Recensore Master
29/01/21, ore 02:07

Ciao Agrifoglio!
Attendevo con interesse misto a curiosità il tuo nuovo aggiornamento e debbo ammettere che le aspettative non sono state deluse!
Il capitolo inizia un po' in sordina, vagamente parlando di maschere e mascherine , il mio pensiero si è soffermato per qualche attimo al periodo difficile che stiamo vivendo, ma poi mi sono immersa completamente nella lettura con il misterioso ritorno di Genevieve, personaggio che sembrava aver esaurito il suo ruolo.
Poi ho capito, della serie è giunto il momento del suo riscatto, della sua rivincita. Il marito dovrà pagare a caro prezzo tutti quegli anni di soprusi e sofferenza nonché lo stupro che ha commesso (e forse non l" unico)per incastrarla con un figlio, lo stesso figlio di cui ora ignora e disprezza per la somiglianza fisica alla madre .
Quando la donna riesce nel suo intento di vendicarsi di Maxence avrebbe dovuto fermarsi secondo me seguendo il suggerimento di Oscar , Girodel e tutti gli altri, invece rischia perché è la sua sete di vendetta, addirittura la spingerebbe a considerare il proposito dell'omicidio.
Quando all' inizio scrivi una certa frase, io ho pensato subito alla separazione ma lei assicura il marito in quel senso, poi invece, alla fine gli scaraventa addosso tutta la sua rabbia e la sofferenza e la sottomissione di tanti anni.
È giunto il momento dell'addio; forse ora il conte sarà meno interessato alle lettere e più occupato a vendicarsi della moglie, in ogni caso lui ormai è un uomo fuori gioco,finto, la giustizia sta per prevalere!
Ottimo capitolo, è un piacere continuare a leggerti, incantevoli anche le illustrazioni!!
P.S.In che anno la Rota Romana aveva iniziato ad annullare i matrimoni cattolici? Mi è venuto il dubbio se nell' Ottocento lo facesse già.
La separazione e il divorzio non hanno nulla a che fare con le cause di annullamento, prima del 1970l' anno del divorzio in Italia, dubito fosse così facile ottenere un annullamento , certo data la corruzione e l' avidità clericale magari facevano qualche eccezione se ricevevano ingenti offerte e donazioni....
Ciao buonanotte e a presto 🙋‍♀️
(Recensione modificata il 29/01/2021 - 02:19 am)