Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
20/05/18, ore 23:33
Cap. 4:

Devo ammettere che mentre leggevo il capitolo, per un attimo ho temuto che tu volessi far cadere il povero e disperato Andrè sempre più in basso... poi ho capito, che forse è appena iniziata la sua risalita.
Leggo questa storia dall'inizio e, a parte qualche perplessità che mi lascia per come hai voluto tratteggiare André "eterno zerbino" di Oscar, mi piace nello sviluppo che gli stai dando; Oscar è determinata a seguire la sua vita come sempre, e fin dal primo capitolo la tratteggi per quello che è, una donna combattiva, sempre in prima linea, ma davvero riesce a mettere da parte André in questo modo, dopo tutto il passato - bello o brutto - che comunque li lega?
Davvero è così semplice, per lei? Ora che sa quale sarà la sorte di André, non si preoccupa minimamente per lui, per il suo futuro?
Oppure è tutta una maschera? Nonostante le apparenze, non credo che Oscar sia così insensibile, e forse rivelerai qualcosa di un suo possibile conflitto; e' pur sempre umana anche lei, anche se cerca di apparire come una dea della guerra.
Qualche perplessità me l'ha suggerita anche il capitolo precedente, con tutte quelle ramanzine della nonna e del generale, che per carità, hanno le loro ragioni, sempre dettate da una visione personalissima delle cose, e sempre perché giudicano dall'esterno, ma non hanno la verità in tasca; la sofferenza è sempre sofferenza, e ciascuno vive la sua sulla sua pelle, è quasi inutile pensare che c'è sempre chi sta peggio (anche se spesso è vero, non sempre basta a farci sentire meglio), è un po' come gioire perché la sorte peggiore è toccata agli altri, non mi pare una reazione così giusta.
Ma forse è vero che se non uccide (e anche qui dipende) fortifica, e questa è forse è l'unica cosa di cui Andrè deve fare tesoro, senza badare troppo alle presunte verità del generale e della nonna; non credo che Andrè sia così inconsapevole delle realtà e dei limiti della sua condizione, non credo lo sia mai stato neppure in passato, infatti ha amato Oscar in silenzio senza aspettarsi niente e senza fare sogni impossibili, non mi sento di biasimarlo se alla fine ha ceduto in parte alla disperazione come un qualunque essere umano; ha sbagliato, certo, ma lo comprendo.
Ora spero che da questo baratro, tu lo faccia risollevare, non so ancora in che modo, ma me lo auguro.
Sono curiosa e ti seguirò.

Nuovo recensore
17/05/18, ore 23:28
Cap. 4:

Ciao!
Dopo avere letto " Scorre la senna "ed esserne rimasta affascinata sia per la scrittura che per l'impronta fortemente introspettiva, dalla logica acuta e matura,dove non vai troppo per il sottile ad inquadrare in un dato contesto psicologico il personaggio,non mi riesce, in questa long, di dare un senso ai dialoghi che attribuisci ai personaggi...
Ovvero, mi spiego meglio,mi dai l'impressione di correre troppo,cercando di spiegarli e giustificarli,rendendo i protagonisti banali,scontati e a tratti infantili, togliendo spazio ad una descrizione piu' dettagliata degli ambienti e delle gestualita'.
Dialoghi meno strutturati e piu' spontanei risultarebbero piu' efficaci e realistici.
Non e'credibile a mio avviso che una persona sbronza,in questo caso Andre,'dia subito una risposta sensata alla prima persona che gli si avvicina proprio perche' mentalmente annebbiato dall'alcool,cosi come nel capitolo precedente il Generale parlando con Andre'era gia' proiettato al matrimonio,addirittura con figli;per l'affetto che poteva provare per lui lo considerava solo un servo.
Idem la nonna mai e poi mai avrebbe accostato l'immagine del nipote alla sua bambina,sempre x motivi di rango!
Cosi come tra Oscar e la regina,troppa confidenza,lei e' pur sempre la regina!
So di essere andata controcorrente con la mia recensione,ma ci tenevo ad esprimerti il mio pensiero e, sperando nella tua comprensione, ti rinnovo la mia aspettativa di una long dove tu ci possa trasmettere tensioni emotive e carica erotica ad altissimi livelli, perche' sono sicura che hai tutte le carte in regola per riuscirci!

Recensore Veterano
17/05/18, ore 14:48
Cap. 4:

Povero André! Non corrisponde all'immagine che ho io di André, anche perché André non si riduceva in questo stato ogni sera, è accaduto una sola volta, ma non aveva bevuto così tanto da stordirsi e, infatti, anche quella volta, dopo essere rientrato in casa, aveva conversato con Oscar, in maniera equilibrata.
È terribile leggere di André in questo stato e mi preoccupa il fatto che inizi a pensare che la gente intorno a lui abbia ragione. In ogni caso, sono fiduciosa, spero che trovi la forza di riappropriarsi della sua esistenza e di recuperare il suo legame con Oscar. Spero solo che lei sia in grado di aspettarlo, anche perché la cecità di André è imputabile anche a Oscar e alla sua imprudenza.
Non mi sarei mai aspettata di trovare in una tua storia le strofe di una canzone e, soprattutto, di una canzone di Tiziano Ferro, ma la trovo una scelta opportuna e adeguata e che apprezzo!

Recensore Veterano
17/05/18, ore 11:15
Cap. 4:

Prima di tutto chiedo perdono, ma vado due capitoli per volta, mi aiuta con la continuità. Questa volta a maggior ragione, anche perché i due capitoli sono incentrati sul destino di André, di cui l'unica cosa che sappiamo è la decisione di liberarsi del vizio della bottiglia.
Hai cambiato l'ordine dei fatti, tenendo quelli di fondo ma questo capitolo presenta molti what if, soprattutto sulla cecità di André e di come si aarebbero svolti i fatti una volta Oscar ne viene a conoscenza. Hai dato uno spessore a André. Lo fai diventare uomo. Non che prima non lo era, ma gli metti bene davanti le realtà in cui lui ha deciso di sprofondare, sbattendo la testa ripetutamente contro il muro e il cuore di Oscar. Certo non se la scorderà facilmente. In questo momento non so cosa provo per il suo comportamento. Non è l'Oscar titubante che vacilla davanti a un André che dice al padre di voler sposarla. È più chiusa, se possibile. Inserisci bene gli altri personaggi. Girodel che si scusa, la regina che si preoccupa per lei e per André. Il generale che descrive ad André non solo le ripercussioni di una unione tra una nobile e un plebeo, ma spiega anche nei dettagli come vorrebbe fosse il futuro marito della figlia. Ci sono molti altri spunti che hai dato che sono certa svilupperai più in avanti.
Un po' mi fai paura. Diane non è morta e André non è più nei soldati della guardia. Se il tuo scopo è di far riflettere e incuriosire, ci sei riuscita alla grande. È inutile dirti che sei brava. Lo sei. Lo sai.❤
Un off topic. Ti stavo immaginando scrivere e ascoltare Tiziano Ferro. 😉

Recensore Master
17/05/18, ore 00:46
Cap. 4:

Povero André è proprio prostrato, disperato. Ferro mi piace e questa canzone mi pare adatta, una sera più nera di così, e poi viene pure rapinato, e ha letteralmente e metaforicamente la faccia nella polvere, ma in tutto questo buio arriva una lama di luce, è l'amicizia vera e ruspante dì quel guascone di Alain. Molto bello e dark, brava come sempre a presto 💓

Recensore Master
17/05/18, ore 00:23
Cap. 4:

Che bello il testo di Sere nere, accostato alla sofferenza di André... Brava... Mi è piaciuto tantissimo.

Recensore Master
17/05/18, ore 00:09
Cap. 4:

Bravi tuttti, certo che lo hanno ridotto proprio ad un rottame il povero André con le loro ramanzine piene di pregiudizi bugiardi! Spero che almeno Alain si sia adesso pentito.

Recensore Junior
16/05/18, ore 23:34
Cap. 4:

"Se nessuno – e non semplicemente qualcuno – capirà, è perché si è, senza ombra di dubbio, incomprensibili."
Mi è proprio piaciuta questa frase!! Questo sentimento di incomprensione prima o poi lo proviamo tutti, e tutti da soli.

Tutti i predicozzi che gli sono arrivati nel capitolo scorso gli hanno dato una bella mazzata! Non credo che gli basteranno i buoni propositi della parte finale (essere contento di tutti i suoi privilegi, smettere di bere) per tornare davvero in carreggiata... anche perché il ragionamento "c'è chi se la passa peggio di me, quindi non dovei essere triste" non ha mai funzionato con nessuno- tanto varrebbe pensare "c'è chi se la passa meglio, allora non dovrei essere felice"! E poi, all'inizio del capitolo c'era un senso di ideazione suicida nell'aria... molto tetro. Sia nel suo riflettere sul "se non ti uccide ti fortifica", che nel suo rifiutarsi di vedere le bruttezze della vita come occasione di crescita. Come biasimarlo, però, in questo stato d'animo.

"Possibile che, in quella caserma, non esistesse un qualsiasi incarico d’ufficio che egli avrebbe potuto svolgere proficuamente e senza mettere a repentaglio la sopravvivenza di mezzo mondo?"
In effetti... potevano metterlo a fare le fotocopie XD
Beh, in effetti è davvero assurdo che un uomo mezzo cieco fosse nelle guardie e partecipasse anche alle missioni... preferisco questa versione in cui è congedato.

Una cosa che non sono sicura di avere capito è come pensa di fare adesso con Oscar: da una parte sembra voler ancora "mettersi a sua disposizione", dall'altra si chiede se le mancherà quando non si vedranno più e sembra sempre rendersi conto di essere stato inquietante nel suo proposito di farle da francobollo... non so se sono io che non capisco, o se è André che è confuso.
Io personalmente non trovo niente di romantico nel suo vivere esclusivamente in funzione di una donna che lo ha respinto e che a sua volta vive in funzione della sua carriera... ma spero anche che il loro impasse si risolva. O almeno che André se ne faccia una ragione.

Oscar quindi era nel locale che guardava André che si ubriacava? O era solo una sua impressione?

Alain che arriva proprio al momento giusto... oh, mi è davvero piaciuto!! Sennò a cosa servono gli amici?

Se posso dire una cosa su Tiziano Ferro e il formato del capitolo... sinceramente non impazzisco per le songfic (e neanche per Tiziano Ferro...), ma riconosco lo stesso che il testo poteva starci, e che comunque sia lo hai integrato bene!

Ottimo lavoro- anche se ora ho in testa "Sere nere" :P

Recensore Master
16/05/18, ore 22:39
Cap. 4:

Un capitolo statico, cupo, triste. Proprio come è ora Andrè. Un uomo perso, senza un obiettivo, un uomo a pezzi. Caduto nel fango, in cerca di dimenticare.
Per fortuna arriva Alain.
Un capitolo bellissimo, denso e molto forte.
Ben scritto, molto molto molto.
A presto per il seguito, perché la curiosità è tanta, e le aspettative pure.

Recensore Junior
16/05/18, ore 22:12
Cap. 4:

Ho consultato il sito di EFP proprio per vedere se avevi pubblicato un aggiornamento... dato che oggi è mercoledì e ancora non si era visto nulla... il che la dice lunga su quanto la tua storia mi abbia coinvolto!
Ti giuro che Tiziano Ferro che fa da sfondo alle riflessioni intimistiche e pessimistiche di André sul suo integerrimo passato, sul presente deprimente e su un futuro (almeno per ora) privo di speranze non me lo sarei mai immaginato... però l'accostamento non è male e la sera del nostro è più che nera, direi, anche perché è arrivato veramente al capolinea, arrogandosi addirittura il diritto di predicare bene e razzolare male.
Tuttavia pare che l'essersi reso conto di ciò gli abbia dato un bello schiaffo morale e ne abbia risvegliato l'orgoglio in senso positivo... ora resta da vedere se alle parole e alle promesse seguiranno anche i fatti, ma voglio sperare di sì, altrimenti mi fai crollare addosso il mio personale castello di certezze su di lui!
Hai avuto ragione quando mi hai scritto che questo sarebbe stato un capitolo completamente differente dagli altri due, ma non per questo meno coinvolgente ed accattivante.
Per chiudere, per una volta Alain fa la cosa giusta al momento giusto, mettendo anche mano al borsellino e smentendo la sua fama di taccagno... ci sarebbe solo mancato che lo riportasse nella bettola a rincarare la dose... ma da esperto di sbronze ha avuto l'occhio clinico e ha saputo riconoscere che André aveva da tempo superato il limite del famoso bicchiere della staffa!
Confermo l'impressione iniziale: stai facendo un ottimo lavoro! Un abbraccio e a presto. S.

Recensore Master
16/05/18, ore 08:45
Cap. 2:

Anzitutto carino questo capitolo dove vediamo cosa sta facendo ogni personaggio - avremo trame e sottotrame quindi? Ma bello!

André
Ho spesso pensato che André dovesse sentirsi come un esodato, o come quelli che si vedono cancellare il posto di lavoro e poi finiscono a protestare occupando il tetto di un palazzo: una vita di abnegazione, vita che magari non sembra particolarmente piena e all'improvviso perdi il lavoro e con quello anche il tuo sostentamento, ma pure qualcosa che ti definisce.
Il giorno dello strappo Oscar lo "licenzia" anche se di certo non per motivi personali che lo vedono coinvolto - come spesso del resto accade.
Certo, non credo avesse intenzione di buttarlo in mezzo ad una strada, ma non credo nemmeno che si fosse posta il problema della riallocazione di André, un po' perché stava passando pure lei un momento di crisi ed un po' perché è un personaggio testa calda che poco vede le conseguenze di ciò che fa (e questo fa parte del suo fascino) e molto perché questa "responsabilità" non credo facesse davvero parte dello spirito della sua epoca. Non fa parte nemmeno della nostra, mi pare.

Quel giorno André avrà sicuramente sentito che stava perdendo gran parte delle cose che lo definivano - amico del cuore, innamorato silenzioso, "ombra". ma anche servitore di una donna soldato favorita dalla Regina, uomo dalla vita avventurosa, bell'uomo che faceva sospirare le ragazze di Versailles, nobili e non nobili - un conto è essere un membro stimato della società che brilla in buona parte di luce riflessa, un conto portare vassoi su e giù per le scale o doversi presentare davanti ad estranei e chiedere un posto di lavoro partendo dalla condizione di bisogno.
O rimediarne uno dove ti ritrovi circondato, non da delicate contessine sospiranti, ma da omaccioni pronti a darti una ripassata perché non gli piaci.

Oltre che ad Oscar, al "sostentamento sicuro" perde anche una serie di punti di riferimento che lo definivano e che magari razionalmente giudicava di poco conto, ma che sicuramente lo gratificavano.
Se aggiungiamo la cecità imminente e l'età per quell'epoca "avanzata" e, cosa non da poco, non essere stato "altro" oltre che l'appendice di Oscar (perché André non è "marito" o "padre" o "figlio di persone con un forte legame affettivo con lui", o "amico" o "membro di una associazione di volontariato") il colpo, la rabbia, la frustrazione, il senso di perdita, il panico, la sensazione di una vita finita, il rimpianto per scelte non fatte o per la mancanza di audacia devono essere state enormi - questo non giustifica lo strappo, sia chiaro, ma definisce il contesto.

Ci aveva provato André a rifarsi una vita, nel modo che fosse adeguata ai suoi sogni, e "vita degna" per lui si era rivelato "stare di nuovo appresso ad Oscar".
Per cui la tua frase "aveva indossato quella divisa senza un particolare entusiasmo e, adesso, disperava all’idea di togliersela" rende bene tutto il caos che deve aver avuto nell'ultimo periodo.

"Perché, quando la tenacia si indirizza a una causa persa, diventa testardaggine, diventa ostinazione e non va bene," su questo ti do ragione.
So che nel fandom piace molto l'amore assoluto ed incrollabile di André e onestamente, ma a chi non piacerebbe essere amate così? Per tutta la vita? Dall'infanzia alla morte? Ci faremmo la firma.
Però mi chiedo sempre, ma se invece io vedessi mio figlio amare così qualcuno, ne sarei felice per lui? Non credo.
Nella vita bisogna anche saper riuscire a voltar pagina, non è facile, lo si impara tardi, ma ad un figlio lo vorresti insegnare per tempo.
A volte fa piacere se un po' di spazio lo si da anche ad André, che figlio non è, ma personaggio molto amato si ;P

Oscar
Interessante anche questa annotazione: "Era riuscita ad allontanare l’ultima persona che ancora ambiva a starle accanto e, presto, avrebbe realizzato il suo disegno di restare completamente sola."
In effetti Oscar non crea molti legami nell'anime. Per carità alla fine siamo tutti soli, ma possibile che a Versailles, dove girava gente che aveva studiato, arrivavano artisti, pensatori, gente ambiziosa che si interessava di politica, persone con progetti più o meno degni, possibile che le sole persone che lei abbia davvero notato fossero del tipo del Duca di Germain? O della Polignac? O della Du Barry? Va bene voler semplificare dividendo la società in "buoni" e "cattivi" e rendendo così la Rivoluzione come "magica e santa avventura" e non controversa, però... parliamo di 20 anni di frequentazione.

Di Girodel sappiamo poco, per cui ce lo possiamo immaginare come ci pare, da metrosexual, a deficiente vanesio, a uomo serio con una sua profondità, a un Valmont seduttore di minorenni, ma sia come sia ci lavora per anni e non lo conosce mai. Possibile?

Nel mentre scopriamo che qualcuno sta cercando di rovinarne la reputazione. Il borseggio per carità ci poteva pure stare, ma l'inno a Martin Lutero? E la distruzione delle botteghe? Questi diffamamtori non stanno esagerando? Perché l'idea che passa non è né che Oscar rubi ai poveri per dare ai ricchi, come Superciuk, né il contrario come Robin Hood, ma che si sia messa contro tutto e tutti, dal Papa fino ai froci e ai muratori ;P

Lasalle
Poveretto.

Maria Antonietta
A parte la malinconia ha un segreto. E i segreti o te li porti nella tomba o, se trapelano, generano sconquassi. Già han cercato di far fuori Falkenstein, direi che lo sconquasso è in corso.

Henri Beauregard
Oh! Il personaggio originale! L'OC ;P Ci voleva - ci piacciono, ci lasciano sbizzarrire in santa pace, sono tutti nostri, li possiamo pure affogare e nessuno può dire né ah né bah. Non s'è mai sentito "Ma il tuo personaggio X non avrebbe mai fatto indigestione di ciliege!" o "Certo che X è proprio OOC!" e che ne sai? lo conosci forse ? ;P
Mi pare un buon candidato ad essere amico di André: compito, studioso (e noi André ce lo immaginiamo così), un outsider come André, a quanto pare pure una brava persona. E soprattutto con dei progetti. Speriamo riesca a coinvolgere André.

Che poi, una noticina, ma il fatto che André non ci veda... e se alla fine fosse solo una questione psicosomatica? Ci scervelliamo sempre su "ma perché?" "c'entra l'altro occhio?" "era comunque destinato?" "come a fatto a contrarre una infezione?" "ma non è che era solo miope?"... sarebbe bello se tutto si riducesse a prendere coscienza di sé, superare traumi e rifarsi una vita.


Un'appunto... "Il tutto si inserisce nell’alveo di una campagna denigratoria orchestrata con sistematica cura, sebbene puerile e maldestra nei contenuti, ma pur sempre atta a fare presa sulle menti semplici di persone poco istruite e stremate dalla miseria" Ma come parla André?!?!?!

Io in effetti mi rendo conto di mettergli in bocca un linguaggio un po' troppo moderno e certo nel Settecento c'era sicuramente un linguaggio un pochino diverso che ora apparirebbe aulico.
E André, lo sappiamo tutti che nel nostro canon ha studiato e chi studia tende ad usare tutti i vocaboli che conosce, ma accidenti! Dal monosillabatore mangiamele a questo eloquio... ne ha fatta di strada ;P
Frequenta forse qualche muratore?

Sul colpo di tosse finale, capiamo che Oscar non verrà risparmiata dalla tisi in questa fic - molto triste ;P

A me piaciuto come capitolo, i tentativi andati a vuoto dei provocatori sono stati divertenti.

Speriamo che André faccia buon uso di questa sua nuova forzata libertà.



Recensore Master
15/05/18, ore 22:49

Oh Cielo!
Bell'inizio, anche se sconcertante: Oscar finalmente sa che André non ci vede e lo fa congedare - presumo che sarà l'inizio di una spirale discendente, il periodo è uno dei peggiori per il povero Grandier.

La scelta è di buon senso - a che serve un soldato che manco sa distinguere tra amici e nemici? - ma apre la porta su tanti scenari, dalla depressione alla ricerca di nuove opportunità

Bello questo incrocio di trame :) Ritenterà il Duca di far sfracelli? Penso proprio di sì. E sempre con il Duca con un altro titolato? Questo è il bello, non si sa ;P

Ci saranno altri assalti e duelli? Speriamo, mi piacerebbe un bel cappa e spada! Basta che André non si metta in mezzo. O forse sarebbe tenero nel ruolo di Damigello da Salvare?

Di sicuro un inizio breve e che cattura!

Recensore Master
13/05/18, ore 01:49

Ciao Agrifoglio,
In questo capitolo volevo porre in risalto le stesse questioni sollevate da Lady e da Francoise.
Nonostante abbia letto le tue risposte, non mi hanno convinta.
Probabilmente hai ragione tu, all'epoca erano tutti fatti con 'lo stampino', però, per come ricordo André se nella storia reale avesse ricevuto quattro batoste di fila una più dolorosa dell'altra, a questo punto si sarebbe ubriacato e si sarebbe buttato giù da un ponte. Non avrebbe retto.
Comunque, a questa mia perplessità ho già una possibile spiegazione. Il 'tuo' André è diverso, smetterà di amare Oscar e i due resteranno separati.
È una versione inedita in questo fandom, tuttavia di loro ne sono state scritte di tutti i colori perciò, questa tua almeno è originale XD.
Sono davvero curiosa di vedere Oscar da sola come se la caverà, e André come riuscirà a farsi consolare.... , ne sta subendo di tutti i colori per giunta sta diventando cieco e pare che nessuno lo sappia (o gli interessi di sapere)
Noto che la fiction ha il rating verde e questo comprova la mia tesi.
Per il resto c'è poco da aggiungere, scrivi molto bene con uno stile aulico e una raffinata ricercatezza nel linguaggio, i dialoghi del generale Jarjayes erano talmente verosimili che mi pareva di udire la voce del doppiatore della serie animata.

Attendo il seguito.
P.s senza volere ho recensito il capitolo sbagliato, puoi sistemare? Grazie!
(Recensione modificata il 13/05/2018 - 01:57 am)

Recensore Master
12/05/18, ore 10:13

Confesso che questo capitolo mi ha lasciato perplessa: più che di nodi irrisolti il titolo più adatto sarebbe ''Una pessima giornata''... ovviamente per il povero André! Tre reprimende (quattro se consideriamo la sfuriata gratuita di Oscar) nell'arco di poche ore mi sono sembrate eccessive e pesanti, così come l'atteggiamento un po' troppo dimesso di André, paradossalmente più audace solo con il Generale. Più che altro avrei posticipato l'attacco della nonna, visto che in sostanza dice le stesse cose di Alainettendoci il carico da undici, se fossi stata in André nonostante tutto il bene di questo mondo l'avrei mandata a quel paese 😂😂😂.
Scherzi a parte, dicono tutti cose sacrosante dal loro punto di vista (e spesso anche dal punto di vista oggettivo); ovviamente ognuno parla da uomo dell'Ancient Regime), però... però credo che la sofferenza, anche se figlia della propria ostinazione nel nutrire un sentimento non corrisposto, non sia mai da sminuire e che l'atteggiamento da panzer non porti mai a buoni risultati, tanto più su una persona avvilita, prostrata, in evidente difficoltà. Queste mie considerazioni, naturalmente, esulano dalla trama, ognuno fa muovere e ragionare i personaggi come preferisce 😉 e dato che lo scopo del capitolo era quello di portare André, già subissato dal rimorso per lo ''strappo'' e dalla constatazione di essere ormai cieco, alla saggia decisione di riconsiderare la sua vita, ben vengano anche quattro reprimende di fila 😉 (anche se la saggezza popolare recita che al cuor non si comanda e che tra il dire il fare c'è di mezzo il mare, con buona pace della nonna!).
Tornando a noi, ho trovato molto bella la prima parte, quella introspettiva che ci mostra proprio le angosce, gli incubi più neri e i rimorsi di André. Bella anche la scena di Maria Antonietta che si preoccupa per Oscar, per la sua solitudine ora che anche André non sarà più accanto a lei. Qui ci vedo suggestioni dell'anime, così come nella conversazione con il Generale (tra tutte la mia preferita) dove ci sono stralci della puntata ''Accusa di tradimento'' magistralmente inseriti, come inserito ad hoc è il famoso ''è una donna da ammirare e non da amare'' e altre frasi celebri da parte di Alain. Insomma, anche se stai preparando la strada al vero what if, finora stai sapientemente giocando a scomporre e ricomporre frammenti e scene tratti dall'anime rispettando di fondo i caratteri dei personaggi.
Alla prossima e buon finesettimana!
(Recensione modificata il 12/05/2018 - 10:22 am)

Recensore Master
10/05/18, ore 17:30

Nooooo André non ascoltare nessuno... Mannaggia la misera...Quella testa di legno di Oscar mannaggia la pupazza... Quanta tenerezza mi fa André... Sto nobili che si credono Dio in terra... Non sanno cosa gli spetta... Diventeranno come topolini nelle fauci del popolo. Grazie per il nuovo capitolo.