Anzitutto carino questo capitolo dove vediamo cosa sta facendo ogni personaggio - avremo trame e sottotrame quindi? Ma bello!
André
Ho spesso pensato che André dovesse sentirsi come un esodato, o come quelli che si vedono cancellare il posto di lavoro e poi finiscono a protestare occupando il tetto di un palazzo: una vita di abnegazione, vita che magari non sembra particolarmente piena e all'improvviso perdi il lavoro e con quello anche il tuo sostentamento, ma pure qualcosa che ti definisce.
Il giorno dello strappo Oscar lo "licenzia" anche se di certo non per motivi personali che lo vedono coinvolto - come spesso del resto accade.
Certo, non credo avesse intenzione di buttarlo in mezzo ad una strada, ma non credo nemmeno che si fosse posta il problema della riallocazione di André, un po' perché stava passando pure lei un momento di crisi ed un po' perché è un personaggio testa calda che poco vede le conseguenze di ciò che fa (e questo fa parte del suo fascino) e molto perché questa "responsabilità" non credo facesse davvero parte dello spirito della sua epoca. Non fa parte nemmeno della nostra, mi pare.
Quel giorno André avrà sicuramente sentito che stava perdendo gran parte delle cose che lo definivano - amico del cuore, innamorato silenzioso, "ombra". ma anche servitore di una donna soldato favorita dalla Regina, uomo dalla vita avventurosa, bell'uomo che faceva sospirare le ragazze di Versailles, nobili e non nobili - un conto è essere un membro stimato della società che brilla in buona parte di luce riflessa, un conto portare vassoi su e giù per le scale o doversi presentare davanti ad estranei e chiedere un posto di lavoro partendo dalla condizione di bisogno.
O rimediarne uno dove ti ritrovi circondato, non da delicate contessine sospiranti, ma da omaccioni pronti a darti una ripassata perché non gli piaci.
Oltre che ad Oscar, al "sostentamento sicuro" perde anche una serie di punti di riferimento che lo definivano e che magari razionalmente giudicava di poco conto, ma che sicuramente lo gratificavano.
Se aggiungiamo la cecità imminente e l'età per quell'epoca "avanzata" e, cosa non da poco, non essere stato "altro" oltre che l'appendice di Oscar (perché André non è "marito" o "padre" o "figlio di persone con un forte legame affettivo con lui", o "amico" o "membro di una associazione di volontariato") il colpo, la rabbia, la frustrazione, il senso di perdita, il panico, la sensazione di una vita finita, il rimpianto per scelte non fatte o per la mancanza di audacia devono essere state enormi - questo non giustifica lo strappo, sia chiaro, ma definisce il contesto.
Ci aveva provato André a rifarsi una vita, nel modo che fosse adeguata ai suoi sogni, e "vita degna" per lui si era rivelato "stare di nuovo appresso ad Oscar".
Per cui la tua frase "aveva indossato quella divisa senza un particolare entusiasmo e, adesso, disperava all’idea di togliersela" rende bene tutto il caos che deve aver avuto nell'ultimo periodo.
"Perché, quando la tenacia si indirizza a una causa persa, diventa testardaggine, diventa ostinazione e non va bene," su questo ti do ragione.
So che nel fandom piace molto l'amore assoluto ed incrollabile di André e onestamente, ma a chi non piacerebbe essere amate così? Per tutta la vita? Dall'infanzia alla morte? Ci faremmo la firma.
Però mi chiedo sempre, ma se invece io vedessi mio figlio amare così qualcuno, ne sarei felice per lui? Non credo.
Nella vita bisogna anche saper riuscire a voltar pagina, non è facile, lo si impara tardi, ma ad un figlio lo vorresti insegnare per tempo.
A volte fa piacere se un po' di spazio lo si da anche ad André, che figlio non è, ma personaggio molto amato si ;P
Oscar
Interessante anche questa annotazione: "Era riuscita ad allontanare l’ultima persona che ancora ambiva a starle accanto e, presto, avrebbe realizzato il suo disegno di restare completamente sola."
In effetti Oscar non crea molti legami nell'anime. Per carità alla fine siamo tutti soli, ma possibile che a Versailles, dove girava gente che aveva studiato, arrivavano artisti, pensatori, gente ambiziosa che si interessava di politica, persone con progetti più o meno degni, possibile che le sole persone che lei abbia davvero notato fossero del tipo del Duca di Germain? O della Polignac? O della Du Barry? Va bene voler semplificare dividendo la società in "buoni" e "cattivi" e rendendo così la Rivoluzione come "magica e santa avventura" e non controversa, però... parliamo di 20 anni di frequentazione.
Di Girodel sappiamo poco, per cui ce lo possiamo immaginare come ci pare, da metrosexual, a deficiente vanesio, a uomo serio con una sua profondità, a un Valmont seduttore di minorenni, ma sia come sia ci lavora per anni e non lo conosce mai. Possibile?
Nel mentre scopriamo che qualcuno sta cercando di rovinarne la reputazione. Il borseggio per carità ci poteva pure stare, ma l'inno a Martin Lutero? E la distruzione delle botteghe? Questi diffamamtori non stanno esagerando? Perché l'idea che passa non è né che Oscar rubi ai poveri per dare ai ricchi, come Superciuk, né il contrario come Robin Hood, ma che si sia messa contro tutto e tutti, dal Papa fino ai froci e ai muratori ;P
Lasalle
Poveretto.
Maria Antonietta
A parte la malinconia ha un segreto. E i segreti o te li porti nella tomba o, se trapelano, generano sconquassi. Già han cercato di far fuori Falkenstein, direi che lo sconquasso è in corso.
Henri Beauregard
Oh! Il personaggio originale! L'OC ;P Ci voleva - ci piacciono, ci lasciano sbizzarrire in santa pace, sono tutti nostri, li possiamo pure affogare e nessuno può dire né ah né bah. Non s'è mai sentito "Ma il tuo personaggio X non avrebbe mai fatto indigestione di ciliege!" o "Certo che X è proprio OOC!" e che ne sai? lo conosci forse ? ;P
Mi pare un buon candidato ad essere amico di André: compito, studioso (e noi André ce lo immaginiamo così), un outsider come André, a quanto pare pure una brava persona. E soprattutto con dei progetti. Speriamo riesca a coinvolgere André.
Che poi, una noticina, ma il fatto che André non ci veda... e se alla fine fosse solo una questione psicosomatica? Ci scervelliamo sempre su "ma perché?" "c'entra l'altro occhio?" "era comunque destinato?" "come a fatto a contrarre una infezione?" "ma non è che era solo miope?"... sarebbe bello se tutto si riducesse a prendere coscienza di sé, superare traumi e rifarsi una vita.
Un'appunto... "Il tutto si inserisce nell’alveo di una campagna denigratoria orchestrata con sistematica cura, sebbene puerile e maldestra nei contenuti, ma pur sempre atta a fare presa sulle menti semplici di persone poco istruite e stremate dalla miseria" Ma come parla André?!?!?!
Io in effetti mi rendo conto di mettergli in bocca un linguaggio un po' troppo moderno e certo nel Settecento c'era sicuramente un linguaggio un pochino diverso che ora apparirebbe aulico.
E André, lo sappiamo tutti che nel nostro canon ha studiato e chi studia tende ad usare tutti i vocaboli che conosce, ma accidenti! Dal monosillabatore mangiamele a questo eloquio... ne ha fatta di strada ;P
Frequenta forse qualche muratore?
Sul colpo di tosse finale, capiamo che Oscar non verrà risparmiata dalla tisi in questa fic - molto triste ;P
A me piaciuto come capitolo, i tentativi andati a vuoto dei provocatori sono stati divertenti.
Speriamo che André faccia buon uso di questa sua nuova forzata libertà.
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