Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Un altro splendido capitolo cara Agrifoglio che ci presenta un Napoleone in versione più che mai faccia di bronzo ahahahhah !!!!! Architetta alleanze pianifica incontri , costruisce tende in meno di due giorni e malgrado l’incontro in terreno anzi in fiume neutrale fa di tutto per comportarsi da padrone di casa Dopo uno scatto degno di Usain Bolt arriva per primo sulla zattera ,si precipita dalla parte dello zar e lo accoglie con estrema nonchalance come se fossero in casa sua ahahahah!!!! L’esito dell’incontro pare scontato anche se lo zar era uno che cambiava idea facilmente ed era un tipo mistico e suggestionabile . il re di Prussia invece lo troviamo in versione dead man walking Napoleone voleva depennare la Prussia dalle carte geografiche ma poi l’ha lasciata sopravvivere sebbene con condizioni capestro. Solo apparentemente migliori sono le condizioni imposte alla Russia che prevedono una spartizione delle conquiste presenti e future ma anche un blocco commerciale contro l’Inghilterra che finirà necessariamente per danneggiare le economie russa e prussiana. La regina Luisa fa di tutto per addolcire Napoleone ma senza successo Un po’ perché una reciproca antipatia non si cancella così all’improvviso ed un po’ perché Napoleone non era certo uno sciocco, la bella Luisa si ritrova con un nulla di fatto e ,siccome era una regina, al posto del classico pugno di mosche si ritrova in mano una rosa…… che poteva benissimo prendersi al mercato dei fiori sotto la reggia anziché fare tanta strada ahahahah!!!! La lettera a Joséphine de Beauharnais riassume benissimo ed in poche righe il Napoleone – pensiero : la regina è bellissima ma non potrei fare concessioni esorbitanti neppure a Cleopatra in persona Nella categoria dei duedipiccati troviamo anche il conte di Compiègne ,viscido individuo che ha sempre fatto antipatia a Napoleone il quale ora getta la maschera Non ha mai avuto intenzione di cedere la Francia del sud al duca d’Orléans e che quest’ultimo non stesse a seccare perché i territori sono di chi li conquista e non di chi li compra…… Napoleone è sulla cresta dell’onda ma si sta facendo un nemico dietro l’altro e non potrà durare così in eterno |
C’è una zattera per due soli imperatori, ma dato l’ego smisurato di Napoleone questa corre il rischio di colare a picco come se stesse sorreggendo un’intera nazione! |
Come sempre un capitolo straordinario. Le descrizioni dei caratteri, dei paesaggi, dei sentimenti più reconditi dei personaggi sono impeccabili. La fluidità della scrittura fa quasi dimenticare quanto lavoro certosino ci sia dietro, quindi tanti complimenti. Il tesoro dei giacobini sembra una chimera introvabile, inventata da una mente diabolica, chissà chi lo nasconde. I fratelli di Robespierre hanno trovato un equilibrio ma non ne sanno nulla, la madre di Saint Just neppure. Un personaggio decisamente arcigno e inflessibile, se avesse saputo del tesoro lo avrebbe usato per sé stessa, non mi sembra molto generosa. Il cugino di Antigone e Honorè ha trovato la sposa ricca che desiderava, ma penso che ne pagherà il prezzo. Il giovane re ha una simpatia per Clotilde, prevedo nuovi colpi di scena data la loro parentela non dichiarata. Ti rinnovo i miei complimenti e ti aspetto al prossimo capitolo. |
Continua il tuo impegnativo esperimento distopico avente per oggetto la storia. Il capitolo è bipartito, ma, ovviamente, con uno stretto filo tematico che unisce le due parti. Mi ha fatto molto sorridere leggere la lettera -reale - di Napoleole a Josèphine, la donna, nel bene e nel male, che egli dichiarò di avere amato di più (le sue lettere d'amore alla moglie, raccolte in 'Più in basso del tuo cuore', curato da L. Scaraffia, sono anche più belle di quelle di Foscolo, il che è tutto dire). Intanto, ad Arras Oscar e André cercano di recuperare il tesoro dei Giacobini: bella l'immagine della sorella di Robespierre, che al fratello non perdona la scristianizzazione coatta e il culto, di matrice prettamente deista, dell'Essere Supremo. Del resto, la regione di Arras era nota per la religiosità fortemente radicata e per lo strapotere del clero: ancora nel 1793, scrive un biografo di Robespierre, per le strade si potevano incontrare sino a quaranta cotte e tonache prima di vedere un uomo adulto in abiti civili. Sempre delicato e premuroso André, come lo descrivi tu, che cerca di addolcire, nelle parole che rivolge alla sorella di Robespierre, il ritratto del fratello defunto. Capitolo succulento davvero: premessa per un denso prosieguo. (Spero che il buon Fersen avrà ancora a che fare con la nostra storia). A presto!d. |
Mi piace come entri nelle pieghe della Storia, con dettagli che, normalmente, non vengono ricordati. Dall'abbigliamento della regina Luisa agli ambienti; e anche la descrizione di atteggiamenti e stati d'animo che rendono "uomini" anche i grandi personaggi della Storia. Napoleone avrebbe potuto vincere il premio "faccia tosta" ma anche quella è servita nei suoi intenti. Se non avesse peccato di presunzione ed ascoltato persone di cui ammirava le indubbie qualità, chissà...forse le cose sarebbero potute andare diversamente. |
Ciao Agrifoglio, tu sei bravissima una fra le migliori autrici di romanzi avventurosi assieme a Darty; c' era anche un' altra Autrice ma il suo romanzo "Indipendenza" purtroppo è stato interrotto. Ammiro moltissimo chi scrive what if alternativi e pure credibili poiché la fantasia è bella ma non può essere slegata dal buonsenso e dal realismo e da una buona conoscenza introspettiva dei personaggi che a te non fa difetto In questo episodio purtroppo ci parli moltissimo di Napoleone, dello zar e del re di Prussia e della sua consorte. Hai unito la storia vera alla narrazione fantastica aggiungendo dei ruoli per Compiegne e d' Orleans. Tutto molto bello.....ma Oscar la nostra Oscar perché non compare nel capitolo dal principio alla fine? Si è vero sono menzionati i suoi figli, la figlia di Rosalie e il suo miserabile corteggiatore..si parla dei fratelli di Robespierre e della madre di Saint Just. Sembrerebbe il capitolo dedicato alle comparse o ai personaggi secondari. Lei , la leonessa di Francia e André, dove sono?? Attendo il seguito. Buona giornata |
Napoleone è il grande regista di questa pace un po’ abborracciata, con due altri capi di stato di cui uno è mal tollerato e l’altro è tirato per la giacchetta. |
Un altro bel capitolo, con il quale ti stavamo aspettando e che, questa volta, si muove pienamente in ambito politico per metterci a parte dei piani di Bonaparte per impossessarsi dell’Europa tutta, quando avrà reso sudditi alcuni degli stati che gli sono di ostacolo. Abbiamo assistito alla pace stipulata con lo Zar di Russia Alessandro, lasciando da parte lo sconfitto re prussiano Federico Guglielmo, il quale non ha il carattere per contrastare un uomo dall’ego ingombrante come Napoleone. La pace tra i due stati è volta a cercare di mettere all’angolo e sconfiggere l’Inghilterra che, strenuamente, si schiera contro il predominio assolutistico di Napoleone, sapendo bene che in mani di un tale uomo l’Europa sarebbe governata da un tiranno, che la ridurrebbe in macerie, pur di raggiungere i suoi scopi e il potere che è la cosa che brama più di tutte: avere tutta la popolazione asservita ai suoi ideali e desideri. Rivediamo comparire anche il conte di Compiegne, che tanta parte crede di aver avuto, affinché lo Zar e l’Imperatore potessero incontrarsi. Il suo gioco è stato elaborato al fine di far ottenere al Duca d’Orleans il governo degli stati della Francia del Sud, che Napoleone certamente non vuole cedergli, poiché lui potrebbe muovere guerra contro quelli del Nord e annientarlo per diventare lui stesso sovrano assoluto. Abbiamo assistito all’incontro avvenuto fra la bellissima e risolutissima moglie di Federico Guglielmo, Luisa, e appunto Napoleone, il quale non si è fatto ammaliare dalle arti della colta sovrana che aveva sperato fino all’ultimo di saper toccare le corde giuste per ottenere ciò che era andata a chiedere e che le era stato con estrema cortesia rifiutato. |
Ciao Agrifoglio. Belle le immagini scelte che fanno immergere ancora di più nell'atmosfera. Mi è piaciuto leggere di Augustin e Charlotte de Robespierre ma quello che mi è piaciuta di più riguarda Madame de Saint Just. Momenti che ho letto con piacere in questo contesto storico che stai scrivendo, dove Napoleone ha un ruolo importante. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Buonasera Agrifoglio, |
La situazione con Napoleone è diventata ingestibile! Bisogna fermarlo, ma come? Eppure, a Versailles sembra continuare tutto come sempre. |
Povere anime perse e prematuramente sepolte in manicomio, prima di esserlo davvero sotto due metri di terra! Povere donne rifiutate da una società alla quale non sono riuscite ad allinearsi e che per loro è una matrigna senza cuore! |
Questo che ho appena finito di leggere è un altro bel capitolo che mi ha offerto diversi spunti di riflessione. |
Come brilla il sole di Austerlitz per Napoleone! |
Napoleone si è ormai insediato nel palazzo reale di Torino, scippato ai Savoia fuggitivi e la sua vita è un susseguirsi di nuove battaglie, di impegni politici ed istituzionali e di gonnelle cui correre dietro. |