Teoricamente dovrei passare a leggere il successivo, ma a mente sgombra volevo innanzitutto ringraziarti per la citazione (peraltro non dovuta, dato che Versailles è l'ambientazione della maggior parte delle fanfictions del fandom) per una certa fontana... cosa che avrei voluto fare subito, ma ultimamente il tempo è poco galantuomo!
Tornando alla storia, come non commentare questo conte de Compiégne, che ha tutta l'aria di essere l'ennesima grana? Innanzitutto mi è piaciuto come tu abbia saputo descrivere il personaggio, inserendolo nella storia con naturalezza e maestria. Un uomo indubbiamente affascinante e figlio del suo tempo (basta pensare alla sufficienza con cui tratta André, presentatogli come un uomo con un incarico comunque importante e non come un valletto), e soprattutto non sciocco... ma che caspita vorrà? È attratto o incuriosito da questa donna particolare sulla bocca di tutti, o ha altre mire?
Se non altro, il suo ingresso, oltre ad aggiungere pepe al capitolo, ha l'indiscusso merito di riavvicinare Oscar e André, facendogli ritrovare quella serena complicità che sembrava perduta e che ora, con lui dotato finalmente di entrambi gli occhi (particolare non trascurabile, il suo ferimento e le relative conseguenze erano comunque un fardello sulle spalle di lei), sembra finalmente possibile.
A proposito di Oscar, molto bella la parte iniziale: il suo colloquio con la regina (plausibile e ben sviluppato, oltre che scorrevole), i suoi amari pensieri davanti alla fontana di Apollo, il suo ripercorrere gli ultimi eventi. Onestamente, è tra i capitoli che preferisco, per fluidità, ritmo ma anche per le splendide descrizioni di ambienti, abiti e nuovi personaggi, che gli danno un tocco autoriale... chapeau e a presto!
(Recensione modificata il 19/07/2018 - 08:15 am)

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Un bellissimo capitolo cara Agrifoglio.
Mi sono piaciute particolarmente le scene che sembravano animarsi durante i dialoghi, non di meno le descrizioni particolareggiate ma senza scadere nel noioso .
I momenti che ho preferito sono stati quelli del confronto padre/figlia non di meno i passaggi di Oscar alle prese con il tiro al bersaglio.
Mette a segno un colpo dietro l'altro e ad ogni centro corrisponde una certezza che fa largo fra i suoi cupi pensieri .
Non sono troppo convinta su una cosa però....perché la tua Oscar si era convinta di avere la tisi?se non tossiva sangue e non aveva la febbre, era del tutto illogico che potesse farsi simili congetture, non era mica ipocondriaca, anzi..
Interessante anche la sequenza finale, il duello con André che mi ha evocato i vecchi tempi quando il ragazzo durante i combattimenti sfogava la sua rabbia perché Oscar non voleva scegliere se parteggiare per Maria Antonietta o la Du Barry.....e certamente anche in quei frangenti Oscar non dimostrò particolare affetto per la futura sovrana .
Ad ogni modo, resto nella mia idea, secondo me in questa tua fiction era da eliminare non solo la malattia di Oscar e la cecità di André, ma anche lo 'strappo ' della camicia perché se non assume la giusta rilevanza che ebbe nella versione originale, la sua valenza è del tutto insignificante quindi è un avvenimento che potevi tranquillamente omettere , nella tua storia non ha molto senso visto che per loro due non è cambiato nulla e tutto sommato qui anche il ruolo di Farsen come pseudo innamorato è molto poco evidenziato.
Grazie, ciao , aspetto il prossimo
(Recensione modificata il 19/07/2018 - 02:06 am)

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Wowww bellissimo capitolo... Il dott Vianello è un ottimo osservatore, non c'è che dire, Alain ha rotto i Marron Glace (per rimanere in tema e non essere scurrili), nun la voleeee, appioppala a un'altro la tua sorellina... Oscar è pronta per tornare a prestare servizio a Versailles... Sono curiosa di sapere come si evolverà la storia... Un abbraccio affettuoso 😘

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Bel capitolo! C'è poco da dire. Ben scritto, molto piacevole. Oscar in salute, o quasi. Andrè guarito. Pronti x la battaglia!
Complimenti!
A presto!

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Oscar ha ricevuto il più grande regalo della sua vita, che sollievo! Dunque accettare il nuovo incarico può essere un'emozionante nuova sfida.

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Fa meno male questo capitolo, perché finalmente ritrovo Oscar e André chiacchierare tranquilli, scherzare distesi, ritrovare la loro perduta complicità. E’ un’anomalia che mando giù a fatica, questa ombra che ha lasciato la sua luce, ma spero che questo sia il prodromo di un loro definitivo e più intimo ricongiungimento.
Un altro personaggio. Una figura fosca che nulla ha a che fare con l’incanto del cugino, il conte Girodel, ma si sa, ogni famiglia cresce in seno delle eccezioni.
Come sempre la descrizione dei dettagli è meticolosa. Il tuo stile, pur essendo baroccheggiante e ampolloso, conserva un non so che di sobrio, di asciutto, di pulito, di rigoroso, di lineare, di perfetto, che, come quell’André separato da Oscar, riesce a farsi accettare.
Chissà se Oscar tornerà davvero nella Guardia Reale. I soldati della Guardia sono un’ottima scuola di vita, e una nobile come lei, pur con indubbie aperture mentali, non può che trarne giovamento.
Ilaria
P.s.: grazie dei link che inserisci

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Ma chère Marquise... ormai è consolidato nella mia mente questo titolo 😊 interessanti i risvolti in questo capitolo.
La relazione tra André e Oscar è sempre alla base, soprattutto in questi ultimi capitoli. Se il precedente era dedicato al futuro di André, questo lo dedichi al futuro di Oscar. La presenza di André per lei però è fondamentale. Un amico fraterno lo definisce. Forse prima una frase del genere avrebbe bruciato André, ma ormai sembra che le cose tra loro siano tornate quelle di prima. Mi meraviglia che André pensi ancora che Oscar sia innamorata di Fersen. Lasciando il suo incarico alla reggia, Oscar ha detto addio ai suoi sentimenti per Fersen e si è buttata a capofitto nel lavoro, tanto da ammalarsi ma forse André crede che l'amore per Fersen di Oscar sia forte quanto il suo per lei.
E poi chi viene...? Il Conte Max? No, è Mad Max. Già c'è poca simpatia con il cugino. Non mi dire che entrambi si proporranno come pretendenti per sposare Oscar? No, a Max interessa altro, credo. E poi a Oscar non piace... quel fazzoletto 'rubato'... sembra avere altro per la testa questo Conte. La nonna è fantastica. Ha problemi con tutti quelli che visitano il palazzo. Il dottore era antipatico, il Conte è un giovane strano... nessuno le va bene 😊 Mi piace sempre più.
Al centro di questo capitolo però c'è la richiesta della regina e l'inganno di d'Orléans. Brava nel creare questo bivio per Oscar, ma non credo che accetterà la sua proposta, avendo toccato con mano la povertà del popolo per via di un re troppo buono e indeciso. E quindi toccherà ad Oscar combattere contro le trame malefiche del duca. Ma queste sono mie supposizioni... chissà invece dove ci porterai.

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È Confermato... Odio non solo Girodelle, ma anche suo cugino... Anzi, forse odio più il cugino, che Girodelle... André non si fa scalfire dalla prepotenza del Conte, lui è superiore, Oscar non ama gli sguardi insistenti, tranne quello di André, credo... Grazie per il nuovo capitolo 😘 aggiorna prestooooooo 😘

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Ciao Agrifoglio,
Confesso che mi lasciato perplessa questo capitolo, l'ho letto ieri in verità ed ero troppo stanca per recensire, ne approfitto della pausa pranzo.
Innanzitutto non ho compreso quasi nulla della faccenda delle armi, forse si collega con alcuni dei primi capitoli, quelli che non avevo capito, ma questo è un mio limite . Solitamente quando leggo libri che non capisco li lascio perdere, abbandono la lettura, ma stavolta trattandosi di Oscar e di un racconto molto intrigante, cercherò di riprendere le fila magari chiederò alla gentilissima Sara.
Per quanto concerne la seconda parte, tu scrivi in una recensione che Oscar è egoista nei riguardi di Maria Antonietta poiché prima non la obbedisce poi la abbandona, sul fatto di averla lasciata sola in balia degli eventi e della rivoluzione, sono assolutamente d'accordo con te, infatti se Oscar fosse sopravvissuta alla Bastiglia, avrebbe avuto un cocente rimorso per il suo atteggiamento, tuttavia nella tua storia, tutti i personaggi si muovono e agiscono in maniera esattamente opposta a quelli del cartone. Questa è già la seconda volta che Oscar viene convocata in privato da Maria Antonietta, la vera non avrebbe mai accettato perché, egoisticamente sofffiva nel ricordare la delusione patita da Fersen e non l'avrebbe mai voluta incontrare. Lo fece un anno dopo, nel pieno della Rivoluzione, quando ormai André aveva preso il posto di Fersen nel suo cuore di donna in tumulto.
In conclusione dico :ok la storia è indubbiamente interessante ma è molto svincolata da quella canonica e non è detto che sia un difetto, è una storia che fa riflettere.....
P. S. Mi spiegherai in privato se lo vorrai, come si mandano i link su questo sito e in che racconto hai trovato quel bellissimo materiale che ci hai illustrato ^^. Buona continuazione

(Recensione modificata il 12/07/2018 - 01:50 pm)
P.s. Sarà mia premura rileggere quei capitoli che avevo un po' trascurato perché non mi sembrava fossero collegati direttamente con i soldati di Oscar, secondariamente sul fatto di Oscar che visita Maria Antonietta , la penultima volta lo fece per espresso desiderio del principino Joseph ,all'epoca degli Stati Generali , come affermavo ,un anno dopo il suo trasferimento dalle Guardie Reali a quelle metropolitane
C'era già stato S.Antoine quindi il clima fra Oscar e Antonietta s'era notevolmente disteso
Loro due amiche non lo erano state mai, vuoi per i ruoli che ricoprivano vuoi per la riservatezza di Oscar che mai pavento' a sua maestà i sentimenti che nutriva verso il conte Fersen .
Indubbiamente hai ragione , quasi tutti i what if cambiano la traiettoria del racconto originale, tuttavia in certi si nota di più e sono quelli più fedeli come vorrebbe essere il tuo.
Un paio di volte mi sono sorpresa a scoprire che era rimasto tutto perfettamente uguale nei charactes, tuttavia si tratta assolutamente di rarità. Grazie della risposta, a presto
(Recensione modificata il 12/07/2018 - 06:47 pm)

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Sarebbe interessante se Oscar accettasse la proposta di diventare Comandante Supremo- da una parte, non mi sembra molto il tipo da rinunciare ad un incarico che aveva insistito per ottenere (quello nelle Guardie Francesi), ma dall'altra non sembra avere molta scelta visto quanto si è fatto serio il complotto imbastito dal duca d'Orléans. Considerato anche che la sua salute sta andando a farsi benedire (è molto triste il modo in cui nasconde la testa sotto la sabbia e non vuole andare dal dottore!), e che le preoccupazioni sono tante, immagino che finirà per cedere. Comunque, ecco un'altra istanza in cui Maria Antonietta dimostra di essere un'amica molto migliore di quanto non lo sia Oscar- come sempre cerca di metterla al riparo dalle conseguenze delle sue azioni avventate.

E' una cosa molto da Oscar, il fatto che nel parlare con André non gli abbia spiegato per intero come mai la regina le abbia offerto questo posto da Comandante Supremo; a me sembra che sia un po' per risparmiargli una preoccupazione, ma anche un po' per evitare che André si mobiliti e cerchi di convincerla in modo assillante a mettersi ai ripari. Perché se lui sapesse che lei rimanendo nelle Guardie Francesi rischia di finire in corte marziale, sono sicura che darebbe di matto!

Ah, ed ecco la new entry!! Che simpatico provolone XD E' molto calcolato nel suo atteggiarsi, ma per ora non mi sembra sia riuscito ad ingraziarsela nemmeno con tutti i suoi complimenti. Che poi, se lei ha rifiutato Girodel, non penso che ci starebbe col cugino intrigante... ammesso e non concesso che l'intento del cugino sia di sedurla- potrebbe anche avere delle motivazioni legate ai piani del duca d'Orléans??
Comunque questo Maxence promette di avere un ruolo piuttosto importante nella storia, e devo dire che sono molto contenta quando arrivano dei nuovi personaggi, perché in bene o in male infittiscono sempre di più la trama!!

La cosa della fontana di Apollo che si contrappone simbolicamente al tramonto della monarchia mi è piaciuta, molto suggestiva! Ma in che senso era un anacronismo?

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La proposta della Regina è molto allettante, e se Oscar non fosse Oscar accetterebbe al volo, ma lei è un soldato e non lascerebbe mai i suoi compagni nei guai. Tu sei una diavoletta, non bastava Fersen, Girodel, anche se quest' ultimo è un vero gentiluomo, no! Adesso arriva anche il camaleontico cugino a intorbidire le acque, quali intenzioni può avere? Suspance, ansia, domande senza risposte. Bravissima come sempre a presto 💓😍

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Ciao 😄😄 finalmente sono riuscita a leggere tutti i capitolo e a rimmettermi alla pari 😉 D'ora in avanti spero di riuscire ad essere puntuale nella lettura. Cmq devo dire che trovo questa storia assolutamente meravigliosa, intrigante e ricca di colpi di scena. 😍😍 si mi piace proprio. Hai anche un modo di scrittura splendido che ti permette di entrare direttamente nei personaggi. Brava. Attendo il seguito con impazienza 😄 a presto. Sara

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Sì, decisamente Oscar è vittima di una congiura! Il nuovo arrivato potrebbe essere anche gradevole, ma temo che possa entrarci coi congiurati.

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Arrivo quasi in zona Cesarini, ma eccomi! Confesso che mi hai spiazzato un po' con questo capitolo, ma non per l'infatuazione di Diane né per Alain che con notevole senso pratico perora la causa della sorella presso l'amico, né tantomeno per la proposta e la cordialità del Generale, alle prese nel frattempo con un ospite ostico come il.dottorino illuminista... ebbene, credevo che avresti semplicemente ripreso da dove eravamo rimasti, ossia dallo.''svelamemto'' della donna velata...invece hai costruito un capitolo scorrevole.speculare.al precedente, ossia hai affrontato la convalescenza di André senza indugiare molto su Oscar. Immagino però di scoprire presto cosa sia successo per le vie di Parigi...
Per il resto, capitolo convincente nel mostrare i dubbi e gli slanci di André, alle prese con una nuova vita di cui Oscar non sia più il fulcro. Un ritratto inedito rispetto a quello di incrollabile e fedele innamorato che siamo abituati a considerare, forse più realistico... ma davvero questo André è ormai pronto a una nuova esistenza piccolo-borghese?
Un saluto e a presto😉
PS splendida la descrizione del salotto piccolo di Palazzo Jarjayes!
(Recensione modificata il 11/07/2018 - 07:59 am)

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La decisione di André di diventare il nuovo amministratore mi sembra ragionevole, ma l'André dell'anime, una volta recuperata la vista e, quindi, la sua indipendenza, la sua forza e il suo vigore, non avrebbe esitato ad arruolarsi nuovamente tra i soldati della guardia. La conversazione con Alain e le riflessioni successive di André mi trasmettono tristezza e senso di oppressione. Secondo Alain, sua sorella è già follemente innamorata di André, dopo aver incrociato il suo sguardo per qualche frazione di secondo? Diane era in procinto di togliersi la vita, a causa di un amore non corrisposto e, dopo pochi attimi, si innamora perdutamente del suo salvatore? O è una stupida adolescente, preda di innumerevoli cotte, o, comunque, è una ragazzina volubile, dai sentimenti fatui che, di certo, non potrebbe far innamorare André. E Alain, nonostante sia consapevole dei sentimenti di André per Oscar, vuole che sposi la sua ingenua sorellina? Certo, sposando André, Diane avrebbe vissuto un'esistenza stabile da un punto di vista economico, ma non sarebbe mai stata riamata e Alain ne era consapevole. Che squallore! Ha poi elencato le presunte doti di Diane, ritenendo che le stesse potessero indurre André a ricambiare i sentimenti per Diane. Certo, perché André, secondo Alain, cercava la classica donnetta remissiva e premurosa … senza curarsi del fatto che l'amico avesse amato per tutta la vita una donna impavida, tenace, indipendente, sopra le righe.
André, poi, ritiene di aver sacrificato la sua vita per nulla, a differenza di chi sacrifica la propria vita in nome di un ideale superiore...André non aveva sacrificato la sua vita per nulla, l'aveva consacrata all'amore e niente è più sublime. E, poi, Oscar non era preferibile a una famiglia vera, perché Oscar era l'unica verità per André e poteva perderla da un momento all'altro, proprio come stava accadendo… Mi scuso per l'eccessivo fervore della recensione, ma non condivido affatto questo punto di vista. Ciò nulla toglie alla tua storia che, come ho già ribadito tante volte, è scritta in maniera egregia.

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