Recensioni per
You stole my heart.
di RealMudblood

Questa storia ha ottenuto 2684 recensioni.
Positive : 2678
Neutre o critiche: 6 (guarda)


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Recensore Master
24/07/13, ore 20:12
Cap. 14:

Hazza e Rachel hanno rotto? Oddio
Volevo che accadesse ma c'è mi ha fatto strano leggerlo
«Ehi Bei Boccoli» disse, cercando di usare il tono spavaldo di sempre; peccato che la voce si fosse incrinata, e non di poco.
«R ma cos’è successo?» mormorò Liz, preoccupata.
L’altra si guardò intorno. «Oh, nulla di grave».
«Stai piangendo» ribatté l’amica, osservando le tracce nere del trucco colato.
Rachel sospirò sconfitta. «Sul serio non è nient-»
«Dimmelo» si impose.
Sconfitta, la bionda si appoggiò alla porta di un gabinetto, sospirando.
«Ieri sera Harry mi ha chiamata» iniziò. «Ha iniziato a blaterare, come al solito… a girarci intorno» sbuffò, cercando di controllare la voce.
Liz fece un gesto con la mano, per farle capire che la stava ascoltando.
Rachel sembrava esausta. Come se fosse invecchiata improvvisamente di trent’anni.
«Harry mi ha scaricata» concluse, in un sospiro. «Che poi dire “scaricata” implica che ci fosse qualcosa di serio. In pratica mi ha solo detto che non faremo più sesso insieme».
L’altra la fissò senza capire. «E perché stai piangendo? Mi hai detto un sacco di volte che non provi niente per lui, e ora sembri disperata…»
«Sì, be’, più che altro sono arrabbiata» sbottò lei, stizzita. «Non spettava a lui dire basta. Sono io che ho deciso di andarci a letto la prima volta, io che dettavo le… regole del gioco… Dio, così sembra Ocean’s Eleven» ridacchiò senza allegria. «Non mi va giù che sia stato lui a decidere. Tutto qui».
Ero tipo OuO mentre lo leggevo >.< Mazza haha

Recensore Master
24/07/13, ore 19:31
Cap. 13:

Ahahahahahahahahahahha cristo stavo soffocando quando liam li ha scoperti ahahah rido ancora LOL io amo la tua fan fiction! Mi fai morire dalle risare! Oddio, cavolo , sei bravissima ecco perchè ho inserito questa storia fra le preferite! Ceh sei un grande , non mi capita di dirlo spesso!
Qui stavo tipo piangnucolando in ansia, ti giuro
«Ho voglia di fare sesso» annunciò dopo pochi istanti.
Lei sbarrò gli occhi. «Be’, io no!»
Era talmente oltraggiata che la voce le uscì più alta di qualche ottava.
«Solo perché sono stata così stupida da aprire le gambe con te qualche volta-»
«Un sacco di volte».
«…questo non significa che io te la debba dare ogni volta che ne hai voglia» continuò lei come se niente fosse, non dando peso all’inciso del riccio. «Non sono la tua puttanella» concluse. Non sapeva come, ma la sua stessa voce l’aveva tradita, tremando leggermente sull’ultima parola.
Lui se ne era accorto, perché si alzò rapidamente dal materasso e la raggiunse vicino alla finestra.
«Non ho mai detto questo» disse, impacciato e mortificato. «Mi dispiace che tu l’abbia intesa così».
Rachel si diede mentalmente della stupida. Dopotutto lei il giorno prima lo aveva praticamente braccato nello stanzino degli attrezzi, a scuola. E lui non aveva fatto una piega. La sua reazione era esagerata; doveva darsi una regolata.
«No, lo so» farfugliò. «Non volevo dire così, mi è uscito. Scusa».
Credevo si metterssero a ltiigare, ma è meglio che non è successo nulla no?

Recensore Master
24/07/13, ore 19:12
Cap. 12:

ora rachel picchiera' harry, ahahahahahahah. ahahah oddio :') Ringrazio il cielo quando ho deciso di aprire questa storia!
«Hai… hai sentito?»
Lui annuì, facendo saettare la lingua alla base del collo di lei per una frazione di secondo.
«Tutto?»
«Mmm». Si allontanò da lei quel tanto che bastava per guardarla negli occhi. «Allora? Lo fai?»
«Cosa?»
Lui sorrise. «Non ti mast-»
«Dobbiamo andare, Zayn» lo bloccò lei, prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori da quella stradina angusta, ignorando la sua risata sonora.
Era una gran bella risata. Leggera e spensierata.
«Sei adorabile quando ti imbarazzi» sorrise lui, osservandola mentre camminavano per il marciapiede.
Lei lo guardò interrogativa.
«Arrossisci e abbassi gli occhi. E le ciglia ti sfiorano le guance…» la osservò qualche istante. «E ti mordicchi il labbro» concluse, ridacchiando.
Lei smise all’istante di farlo.
«Allora, si può sapere che succede?» chiese Malik indicando la borsa di Liz con un cenno del capo.
«Non lo so, ma è agitatissima».
«Probabilmente c’entra Harry. Forse Liam ha scoperto tutto!... No, mi avrebbe già telefonato» ci ripensò.
«Non ne ho idea… e se fosse qualcosa di veramente grave?»
«Ha trovato il tempo di notare che ansimavi. Non so fino a che punto possa essere sconvolta».
La giovane annuì, pensierosa.
In pochi minuti giunsero alla casa dei Payne.
Zayn suonò il campanello, mentre Liz lo osservava di nascosto.
Adorava la linea della mascella, così dannatamente perfetta… e i capelli. Avrebbe giurato che fossero morbidi e setosi, meravigliosi da accarezzare. Si riscosse da quei pensieri quando la porta si aprì.
Rachel li squadrò.
«Ecco perché ansimavi. Va be’, poi mi racconti tutto, Bei Boccoli» l’ammonì, prendendola per un braccio e tirandola in casa.
Elizabeth fece appena in tempo ad intravedere Liam e Harry sul divano, totalmente assorbiti dalla partita, per poi essere catapultata in camera della bionda.

Recensore Master
24/07/13, ore 19:11
Cap. 11:

«Porca troia, Liam» ringhiò.
«C’è la partita, non rompere».
«Ma io stavo guardando un film» sibilò lei, cercando di rimanere calma.
«Harry viene qui anche per guardare la partita. Vai in camera tua».
La bionda si perse in una serie di parolacce particolarmente pesanti e si allontanò, meditando vendetta.
Il campanello interruppe la sfilza di imprecazioni, e senza pensarci andò ad aprire.
Quando si trovò davanti Harry sorridente, i capelli scompigliati dal vento, e gli occhiali da sole che minacciavano di cadergli dal naso, si dimenticò di essere arrabbiata.
Ma quando i suoi occhi misero a fuoco la grossa valigia nera al suo fianco, sentì la gola restringersi.
«Liam!» gracchiò. Non smise un secondo di fissare il riccio, tenendolo d’occhio.
Suo fratello si materializzò al suo fianco, apatico.
«Ciao Hazza».
L’altro alzò il mento a mo’ di saluto.
«Cos’è quella?» chiese Rachel, fissando la valigia con espressione scioccata.
«Si chiama valigia» le rispose il moro, serio. «Ripeti con me: va-li-»
«Vaffanculo, Styles!» berciò lei. «Cosa significa quella cosa?»
«Non glielo hai detto?» chiese Harry a Liam.
Quello scosse la testa. «Mi sono dimenticato. Rachel, Harry starà da noi per tre giorni».
«Perché?» chiese lei con voce strozzata.
«Perché i miei sono andati a trovare mia zia a Parigi» spiegò velocemente il riccio, entrando in casa.
Liam guardò la sorella.
«C’è qualche problema?»
«Vaffanculo» si congedò lei, imboccando le scale per chiudersi in camera.
Prese il telefono e compose un numero che aveva da poco imparato a memoria.
Quando la voce di Liz le rispose, leggermente affannata, Rachel sbottò: «Finalmente. Otto squilli, ma dove cazzo ce l’hai il telefono?».
Non lasciò all’amica il tempo di ribattere.
«Liz è successa una cosa grave. Una tragedia. Anzi no, una catastrofe. La mia vita sta andando inesorabilmente a rotoli».
non è noiosa come alcune altre, scorre bene!
Rachel è fregata! HAHAH ma ora la bomba è sganciata u.u quindi che ci vogliamo fare? Ah, vorrei un po' più di spazio per maggie io l'adoro asdhkasdhas

Recensore Master
24/07/13, ore 19:06
Cap. 9:

Anche questo capitolo è perfetto insomma ... Credo di poter adorare questa FF:) Cioè, quando all'inizio ho visto che era rating rosso ho pensato "oddio un'altra porcata",
invece mi rimangio tutto! E' davvero bella :) non vedo l'ora di leggere il prossimo! CORRO SUBITO.
Ecco la mia parte preferita!
«Hai freddo?» mormorò contro la sua nuca.
Bastardo. Sapeva benissimo che non erano brividi di freddo.
Lei provò a dire qualcosa, ma non appena aprì la bocca ne uscì un gemito strozzato; si affrettò a richiuderla, mordendosi il labbro inferiore.
Lui la girò lentamente verso di sé, osservandola nella penombra dai mille colori.
«Sì, lo confermo» sussurrò roco.
«Cosa?». Le girava la testa. Ma era una sensazione piacevole. Schifosamente piacevole.
«Sei davvero bellissima».
Fece incontrare le sue labbra con quelle di Liz. Si modellarono perfettamente, le une contro le altre, e dalla gola del ragazzo risalì un ruggito sommesso di gioia.
Lei, euforica e spiazzata insieme, portò le sue braccia intorno al collo di Zayn; il gesto della ragazze sembrò dargli nuovo ardore.
La sollevò quel tanto che bastava per appoggiarla sul piano di marmo bianco in cui erano stati inseriti i due lavandini; lei aprì le gambe in modo che lui potesse mettersi tra di loro e annullare ogni distanza tra i loro corpi; il seno di Liz sfiorava appena il petto del moro, che mentre continuava a baciare quelle labbra soffici, passava incessantemente una mano tra i boccoli di cioccolato.
Quando aprì la bocca e fece saettare la lingua al di fuori, chiedendo l’accesso a quella di Liz, lei non glielo negò, dischiudendo le labbra.
Impacciata ed inesperta, non aveva idea di cosa fare, e lui se ne accorse, con un moto di felicità.
Smise di accarezzarle i capelli e posizionò la mano sulla nuca di lei, facendole inclinare la testa in modo da poter approfondire il bacio.
Le loro lingue si incontrarono, dapprima quasi timidamente, poi sempre più audaci, conoscendosi a vicenda a rincorrendosi.
Lei si rese conto che stava praticamente ansimando, e forse era imbarazzante, ma la vicinanza di Zayn, le fece dimenticare presto anche quel particolare.
Sei una grande!

Recensore Master
24/07/13, ore 19:05
Cap. 8:

Potresti stare un anno a ringraziarti per questa storia, comunque il mio pezzo preferito è questo
Era un po’ strano arrivare a scuola da sola.
Era triste sapere che Maggie non la stava aspettando.
Era confortante vedere Rachel che invece le sorrideva entusiasta davanti al portone della scuola.
«Ciao Bei Boccoli» la salutò allegra. «Hai dormito bene?»
Liz annuì, ridendo. «Nessun incubo post-film».
«E nemmeno qualche sogno erotico post-Zayn?» chiese l’amica, maliziosa.
L’altra avvampò. «No, certo che no-»
«Guarda che a me lo puoi dire. Non lo spiffero in giro, tranquilla» la interruppe la bionda.
«Dirti cosa?»
«Quanto ti piace Malik!» bisbigliò alzando gli occhi al cielo.
«Non è che mi piace… è solo… carino».
«Carino» ripeté Rachel. «Andiamo, Liz!» esclamò esasperata.
L’altra si guardò intorno, temendo che qualcuno potesse origliare.
«Abbassa la voce…» implorò.
L’altra la ignorò. «Zayn non è carino. Persino io che non lo sopporto dico che è una delle persone più scopabili sulla faccia della terra».
Liz si coprì il viso con una mano, imbarazzata.
«Lui è… molto carino, okay?» borbottò a disagio.
Rachel ridacchiò; rimasero in silenzio per qualche minuto, guardandosi intorno.
«La stronza ti sta guardando».
Il tono rabbioso con cui la bionda pronunciò quelle parole convinse Liz a voltarsi. Quando incontrò lo sguardo infastidito di Maggie che la perforava, distolse il suo, con un nodo in gola.
«Non te prendere. È una povera sfigata» le sussurrò l’amica, passandole un braccio attorno alle spalle.
«Chi è una povera sfigata?» intervenne una voce bassa e assonnata.
«Non tu Styles, almeno non questa volta» rispose Rachel sbadigliando.
Harry – seguito da Zayn – si portò davanti alle ragazze, sorridente.
Il riccio si mise a digitare qualcosa sul telefono, mentre Malik guardò Liz.
«Ciao» le sorrise.
«Ciao».

Recensore Master
24/07/13, ore 19:04
Cap. 7:

IO AMO QUESTO CAPITOLO! SCUSAMI SE TI ROMPO con le mie recensioni ma te lo volevo dire!
Vorrei così tanto essere Liz che tu non puoi immaginare!! Quella situazione, insomma, il film, il bacio sulla guancia che è quasi stato migliore di uno sulle labbra, Zayn che fa così il dolce puccioso e lo amo :3
Davvero bravissima, questa storia è sempre più bella!
Non ringraziare noi che leggiamo e recensiamo ma siamo noi che dobbiamo ringraziare te per le tue meraviglie di capitoli, veramente!

Non sapeva se essere offesa dal gesto di Malik – era davvero così inguardabile da non meritarsi un bacio sulla bocca?- oppure lusingata – se non l’aveva baciata forse aveva rispetto per lei-.
Intorno a loro, gli altri guardavano la scena immobili. Forse non era stata l’unica a notare la sensualità del bacio. O forse loro stavano osservando il rossore che si spargeva sul suo volto.
Merda.
«Okay, vado io» s’inserì Harry, spezzando la magia del momento. «Liam. Obbligo o verità?»
L’amico lo fissò, sospettoso. «Verità».
«Oh, quanto ho sperato che scegliessi verità!» esclamò entusiasta il riccio. «Quanto duri a letto?»
Magia decisamente spezzata.
Rachel si tappò le orecchie con le mani, disgustata. Iniziò a canticchiare sottovoce per essere sicura di non sentire la risposta.
Liam ridacchiò. «Ti interessa, Hazza?»
«Rispondi e basta».
«Una volta io e Nikki l’abbiamo fatto per quaranta minuti».
«Pivello» sghignazzò Zayn. «Ecco perché ti ha lasciato».
L’argomento sesso metteva in seria difficoltà Liz, che infatti avvampò.
Non era proprio abituata a parlarne: con Maggie – lo stomaco si contrasse nel pensare alla sua ex migliore amica – ne parlava raramente (ovviamente solo delle avventure dell’altra); con i suoi non era esattamente un tabù, ma nemmeno un argomento facile da affrontare. Le sue più grandi fonti di sapere in ambito sessuale erano state le lezioni di educazione alla sessualità in terza superiore, punto.
«Perché, qual è il tuo record?» gli chiese Liam, infastidito.
«Non penso che te lo dirò».
L’altro borbottò qualcosa di indistinto.
E vogliamo parlare di questo ; ?

«Zayn io... mi sono resa conto di non averti mai veramente ringraziato per quello che hai fatto per me ieri sera. Rachel mi ha raccontato di quanto mi hai aiutata e... mi sembrava doveroso dirti grazie» disse tutto d’un fiato, tenendo lo sguardo incollato al marciapiede.
Il moro annuì. «Non preoccuparti. Dovere» sorrise.
Giunsero davanti a casa Billington.
«Eccomi» sussurrò Liz, fissando la sua cassetta delle lettere.
«Eccoti» le fece eco lui, la voce roca.
Lei si passò una mano tra i boccoli, nervosamente.
«Ci vediamo...?»
Involontariamente, il suo tono era sembrato interrogativo. Oh, no. Ora gli sarebbe sembrata una che si è montata la testa, e talmente insicura da chiedere conferma per rivedersi. Una catastrofe. Come sempre.
«Ci vediamo domani, a psicologia» le soffiò lui, a pochi centimetri di distanza.
Lei annuì debolmente, tutte le sue facoltà di intendere e di volere mandate all’aria dalla vicinanza di Zayn.
«Buonanotte Elizabeth» mormorò lui. Avvicinò una mano al viso di lei e le spostò dal viso una ciocca di capelli color cioccolato, sistemandogliela dietro all’orecchio.

Sei fantastica!

Recensore Master
24/07/13, ore 19:02
Cap. 6:

Maggie assottigliò gli occhi. «Ti assicuro che questo è niente rispetto a quello che tu hai
fatto a me» ringhiò.
«Cos’ho fatto? Perché ce l’hai con me?». Quasi le veniva da piangere.
«Dunque, vediamo. “Perché Maggie è incazzata con Liz?”. Opzione A: perché Liz è una stronza. Opzione B: perché Liz è una stronza ipocrita. Opzione C: perché Liz è una stronza, ipocrita e bugiarda!» urlò l’ultima parola, e ormai tutti gli sguardi erano puntati su di loro.
Liz sentì il respiro bloccarsi in gola.
«Tu-» provò a dire, ma l’amica la bloccò.
«La prossima volta che vai ad una festa senza dirmelo, almeno informa tua madre, così evito di metterla in imbarazzo» sibilò furiosa. Poi si alzò la manica della giacchetta rosa pallido e armeggiò con qualcosa che aveva al polso. Quando tirò fuori il braccialetto che Liz le aveva regalato il secondo anno di liceo, quella sbarrò gli occhi.
Maggie lo buttò per terra, ai piedi dell’ormai ex migliore amica.
«Buona giornata Billington» sputò, girandosi di nuovo verso le altre.
Liz sentiva un nodo in gola, e la sensazione di nausea aumentò.
Si chinò e raccolse il braccialetto, con la mano che tremava.
Sentiva tutti gli occhi dei presenti puntati su di sé; li ignorò e quando suonò la campanella si lanciò dentro l’istituto, il nodo in gola che diventava sempre più grande.
Maggie è in assoluto il mio personaggio preferito u.u

Recensore Master
24/07/13, ore 19:02
Cap. 5:

«Non dovremmo chiamare l’ambulanza?» chiese finalmente Louis, mentre Niall annuiva.
«Credo sia la cosa migliore» mormorò Zayn, sempre più teso.
Probabilmente, se fossero rimasti in silenzio, non sarebbe accaduto; invece, come in un film, si udì una specie di risucchio e poi Liz cominciò a tossire violentemente.
La tensione nella stanza si sciolse, e tutti si animarono all’improvviso, muovendosi intorno alla ragazza.
Zayn, rimasto immobile fino a quel momento, si rilassò.
Durò un attimo, perché un secondo dopo, Elizabeth si mise a sedere e, quasi immediatamente, si girò a carponi. Nemmeno un frazione di secondo dopo, iniziò a vomitare l’anima.
Harry si ritrasse di scatto, sconvolto.
Zayn si avvicinò a lei e le raccolse tenne indietro la coda, per evitare che i capelli si sporcassero.
«Liam, dammi una pezza fresca!» esclamò.
Quello andò al lavandino, bagnò uno straccio di spugna con dell’acqua fredda, lo strizzò e lo porse al moro, che lo poggiò delicatamente sulla fronte di Liz, che continuava a rigettare.
Louis le si avvicinò e le accarezzò la schiena, mormorandole: «Adesso passa, adesso passa».
Dopo qualche minuto infatti smise di vomitare.
Però iniziò a singhiozzare.
 Mi piace questa storia anche perchè si avvicina moltissimo al mio stile e non sto dicendo che sono brava quanto te o di più ma solo che anch'io avrei scritto una ff di questo tipo :)
Più tardi continuo a leggerla perchè mi piace molto!

Recensore Master
24/07/13, ore 18:59
Cap. 4:

Te l'hanno mai detto che potresti scrivere un libro? Io ti amo, finalemente quaclosa di decente da leggere!
«Tutto bene lì dentro?»
Una voce che ormai aveva imparato a riconoscere la fece sobbalzare.
«Ehm… sì» esclamò.
E ora cosa diavolo voleva?
«Sei lì dentro da un quarto d’ora. Non ti senti bene?»
Oh, ma che maleducato invadente!
«Sto benissimo, grazie».
Era riuscita ad essere distaccata! Lei! Con lui!
«Ti dispiace se entro?»
«Sì. E comunque non puoi, ho chiuso a chiave».
Nessuna risposta. Soddisfatta del suo sangue freddo, aprì di nuovo l’acqua del lavandino, incoraggiata dalla macchia che non era più così vivida.
Troppo impegnata a strofinare il tessuto bianco, non si accorse del rumore, attutito dal tappetino da bagno, che fece la chiave cadendo per terra; né si accorse del leggero scatto nella serratura.
Ma quando la porta le si aprì alle spalle per poco non cacciò un urlo.
Nello specchio vide tutta la figura di Zayn Malik.
«Ti avevo detto che non potevi entrare! E poi avevo chiuso a chiave! Come hai fatto?»
Lui scrollò le spalle. «Tutte le serrature delle porte interne sono uguali, quindi le chiavi sono identiche. Ho usato la chiave della camera di Liam».
«Be’, sei davvero maleducato. Ti avevo detto che non potevi entrare!» sbottò lei, evitando di guardarlo negli occhi. Così riusciva ad essere molto più razionale e decisa.
Hai tanta fantasia, sembra un libro vero!

Recensore Master
24/07/13, ore 18:58
Cap. 3:

In assoluto adoro questa parte! Anche questo capitolo è fantastico :
«Oh, capisco. I suoi non le danno il permesso?»
«Ehm… no… aveva una specie di cena di famiglia… non ho capito bene».
La madre sorrise e continuò ad apparecchiare.
Non appena Peter Billington arrivò a casa, la famiglia si mise a tavola; Liz ascoltò distrattamente gli aneddoti freschi freschi di giornata dal padre, mentre giocava con un pezzo di arrosto, sovrappensiero.
Fu la voce di sua madre a riscuoterla da quella specie di trans.
«Tesoro, non devi andare alla festa?»
Allarmata, Elizabeth lanciò un’occhiata all’orologio appeso alla parete. Le nove meno dieci.
Merda.
Emise un gridolino, agitata, ma rimase saldamente ancorata alla sedia.
Era atterrita: non era sicura di voler andare alla festa (che significava rivedere quegli occhi), era terrorizzata perché sarebbe arrivata in ritardo, ed era anche spaventata dall’eventualità di non trovare la casa e quindi di dover chiamare Malik.
Si alzò di scatto e si diresse a passo di marcia in bagno, dove si lavò i denti e si truccò a velocità record.
Giunta nell’ingresso osservò l’appendiabiti.
«Mamma, mi presti la tua pochette bianca, per favore?». Sarebbe stata in tinta con le scarpe.
La madre arrivò e gliela porse, raccomandandole di riportarla a casa integra.
«A casa per mezzanotte al massimo».
Liz si trattenne dal fare una smorfia. E chi ce l’avrebbe fatta a resistere fino a mezzanotte? Probabilmente avrebbe lasciato la festa alle dieci e mezzo e sarebbe rimasta un po’ in giro a camminare fino a tirare le undici, orario decente per tornare da una festa il lunedì sera.
«D’accordo mamma».
Winnett Street. Non era lontana da casa sua.
Camminò rapidamente: il display del telefono la informò che erano già le nove e quattordici.
Il numero era… il ventiquattro. Si.
Svoltato l’angolo della biblioteca non fu difficile individuare la casa giusta: il giardino pullulava già di ragazzi e ragazze, e la musica si sentiva dall’inizio della strada.
Con il cuore che batteva come un tamburo, Liz si spinse fino al cancello, aperto.
Non ce la poteva fare.
Conosci gente, fatti conoscere.
Rivedi quegli occhi.
Sospirò e lo oltrepassò.

Recensore Master
24/07/13, ore 18:57
Cap. 2:

Ok, ho fintio il primo capitolo sono qui di nuovo a romperti le scatole:Commento solo per farti i miei complimenti.
Sei molto brava a descrivere le situazioni e le sensazioni della protagonista.
*ti applaude* 
HAHAHAHA ok, ti lascio la mia parte preferita della storia ed evaporo


Al 24 di Winnett Street, casa Payne. Stasera alle nove e mezzo.
 
Liz piegò con cura il foglietto e lo inserì nel diario. Non ci sarebbe andata a quella festa ma almeno – ignorò la vocina acida nella sua testa che la stava paragonando a una tredicenne in piena tempesta ormonale – avrebbe avuto per sempre una prova che uno dei ragazzi più carini della scuola l’aveva notata.
Ridendo tra sé e sé per quel suo comportamento infantile, si accorse a mala pena della campanella che suonava.
Mise le cose nello zaino rapidamente, decisa a trovare un posto al primo banco alla lezione di letteratura.
Un’ombra sul banco la convinse ad alzare lo sguardo.
«Allora ci sei?» le chiese Malik, con un sorriso sghembo.
Lei deglutì con fatica. «Mi dispiace, ma... non credo di poter venire».
Styles comparve alle spalle dell’amico.
«Eddai, ci divertiamo».
Malik sembrò leggermente infastidito da quell’interruzione. «Va’ pure Hazza, ci vediamo alla terza ora».
Il riccio annuì e, salutando entrambi con un cenno del capo, uscì dall’aula fischiettando una canzone dei Queen.
«Be’, se cambi idea…»
Il moro prese una penna dall’astuccio di Liz e, recuperato un pezzo di carta dalla tasca dei jeans, ci scrisse sopra qualcosa.
Quando lo diede alla giovane, lei notò che sopra c’era una sequenza di cifre.
«Questo è il mio numero. Fammi sapere se vieni, se non vieni, se hai bisogno di un passaggio o se non trovi la casa».
Sembrava un altro Zayn Malik rispetto a quello che aveva “conosciuto” poco più di un’ora prima. Sembrava quasi un gentiluomo.
«D-D’accordo» balbettò Liz.
Lui sorrise appena, poi seguì Styles fuori dall’aula.
La ragazza invece si accasciò contro lo schienale della sedia, provata.
Una cosa era certa: non poteva reggere un altro incontro con quel ragazzo, non lo stesso giorno almeno. Ecco perché non sarebbe assolutamente andata alla festa.
 

Recensore Master
24/07/13, ore 18:55
Cap. 1:

Ho iniziato a leggere adesso questa storia e spero non ti spiacerà se ti annoierò con le mie recensioni C:
Il suo sorriso era evaporato, così come tutto l’entusiasmo del primo giorno di scuola.
La sorpresa nel sentire il suo cognome fuoriuscire da quelle labbra era ancora ben presente in lei.
Zayn Malik sapeva il suo cognome.
Era incredibile. Impensabile.
Lui, all’ultimo anno di liceo, come lei, (anche se, era risaputo, avrebbe già dovuto esserne uscito, ma l’anno precedente l’avevano bocciato in seguito ad una risposta particolarmente colorita rivolta ad un’insegnante), sapeva il cognome di un’insulsa ragazzina più piccola di un anno. Era semplicemente ridicolo.
Si rese conto che probabilmente si aspettava una risposta.
E avrebbe voluto dargliela, una risposta, ma la bocca si era seccata completamente, e sembrava che le sue ghiandole salivari si fossero prese una vacanza alle Hawaii.
Si schiarì la voce e provò a gracchiare qualcosa.
«Ehm… ciao».
Tipo qui, stavo tipo svenendo ahahah

Nuovo recensore
24/07/13, ore 18:32
Cap. 1:

bellissima....stupenda!!!!..io mi sn appena iskritta e...sinceramente..nn capisco nulla!!

Nuovo recensore
24/07/13, ore 16:19

Wow,sai proprio come far piangere le persone tu,eh.

A parte gli scherzi,amo questa storia e l'ho letta tutta in un giorno..come ho fatto a non trovarla prima? E' perfetta,non scherzo,non c'è nulla di sbagliato di questa storia, non ci sono nè errori nè sbavatura,ma volevo solo sapere una cosa: Liz quindi non si sentirà mai più con Maggie? Neanche dieci anni dopo si parleranno più? Ecco,l'unica cosa che non ho capito è questa,per il resto sappi che è fantastica. Tu hai un dono, Maddalena,quello di far emozionare la gente e coinvolgerla (non parlo solo di me,io sono trooooppo emotiva lol AHAHAHA), vorrei saper scrivere come te :/

Detto ciò,evaporo *puff!* e torno a recensire altre storie lol ti faccio ancora i miei complimenti per la bellissimità (?) della storia,perchè è meravigliosamente perfetta. Ora evaporo sul serio,bye. <3