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Positive : 0
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Recensore Junior
30/11/15, ore 09:13
Cap. 1:

Bellissima ed emozionante la tua storia! Complimenti! Coppia stupenda Oscar e André! :)

Recensore Junior
27/11/15, ore 19:30
Cap. 1:

Buonnaseeera!
Ma che piacere rivederti dopo poco tempo :)
Il capitolo non mi ha delusa come al solito.
Mi ha fatto immensamente piacere che Erza abbia sorriso alla fin fine, ma andiamo con ordine.
Richard, Jarow e i loro uomini mi danno sui nervi in una maniera assurda e tutte le lodi vanno a te che hai saputo renderli tali in modo convincente, ma ciò non toglie che il loro fare da "siamo gli unici degni di stare su questa terra" mi infastidisce particolarmente. Oltre a questo però, il fatto che siano seriamente convinti di essere i più forti tra o pirati esistenti mi fa sorridere malvagiamente e augurare loro una sconfitta contro la quale picchiare il naso per svegliarsi da questa loro infantile convinzione xD A quello per fortuna ci ha giá pensato Kinji.
Oltre a questo non posso far altro che "fangirlare" per la forza (stavo per scrivere 'fortitá' -.-') di Kinji e Kuroc perchè amo quando vincono i buoni :))
Inoltre sostengo con grande entusiasmo la traduzione inglese-giapponese degna di Google traduttore che da "queen" passa a "Kuin" :')
Infine ti porgo i miei soliti complimenti, che non riesco a non mettere, e ti augura una buona serata!
Ika <3

Recensore Junior
26/11/15, ore 22:52
Cap. 1:

Mi spiace per nn aver recensito ultimamente, but i'm tired!!! Sto' facendo uno sforzo enorme! Comunque ne vale la pena! Bello!!! Mi piace un casino!! Anche se è agli inizi mi piace!! Bello che Leo modello deve ricevere tants umiliazione e Raphie lo conforta!!! Suo padre però è un pervertito!!! Bello bello!!! Nn vedo l'ora di leggere un ptossimo capitolo (in cui cercherò di fare una recensione migliore!!!) Bacioni!!!

Recensore Junior
25/11/15, ore 07:04
Cap. 1:

Ciao!
Finalmente riesco a leggere questo capitolo. Purtroppo non ho molto tempo libero e per non leggere in fretta e furia, preferisco leggere quando ho un attimo di tregua per dedicare la giusta attenzione a storie belle come questa.
Dunque, che dire? Questo capitolo è introduttivo di quello che sarà un racconto di una nonna ai suoi nipotini scalmanati e tanto teneri.
1943: un anno, un'epoca in generale colma di eventi, di storia. Tutti elementi che credo ritroverò nei ricordi di questa donna che l'ha vissuta sulla sua pelle.
Si prospetta una gran bella storia!
Per ora ti faccio i miei complimenti e ti mando i miei saluti.
Gams.

P.S. se posso farti un piccolo appunto, verso la fine del capitolo metti l'apostrofo ad "un'esclamazione". Deve esserti sfuggito nella digitazione e mi sento in dovere di dirtelo perché trovo che quest'opera sia perfetta di suo e sarebbe un peccato rovinarla con così poco.

Nuovo recensore
23/11/15, ore 18:59
Cap. 1:

La storia é scritta bene ed é anche molto carina come vicenda . L'unica cosa é che non si leggono i dialoghi😊

 

Recensore Master
22/11/15, ore 13:57
Cap. 1:

Wow questa si che è una storia figa! Non ho parole per descriverla! Anche se... tu e Gabby fatte piuttosto paura quando dovete difendervi dai bulli... ma la più paurosa è Toy Chica XD Scusa ma alla fine chi eranno i tre conigli comparsi all'inizio e alla fine? E... White... *lo stritola* mi è mancato abbracciarti! *.*/ I LOVE RABBIT!/ Baci White Pika

Recensore Junior
22/11/15, ore 13:02
Cap. 1:

Sono riuscita a leggere questo nuovo capitolo e ne è valsa davvero la pena, finalemte ci addentriamo nel mondo dei Serpeverde, Regulus non sembra più un bambino spaventato e spero che presto compia passi avanti verso la fine che tutti conosciamo, a mio parere, una delle storie più interessanti all'interno della serie. Oltre alla preoccupazione di Sirius per il fratello mi è piaciuta la considerazione che Regulus ha di lui, mi ha ricordato un po' l'atteggiamento di Orion, interessante il fatto che Orion fosse stato nominato appena poche righe prima quando Sirius si è sentito simile a lui nella freddezza con cui ha accettato di mettere a rischio il fratello, sembra chè questi due finiranno con il combattere tra loro proprio per la parte di carattere (seppur minima nel caso di Sirius) che hanno ereditato dal padre...e certo non potevano ereditare qualcosa da Walburga la matta. Nonostante l'assensa di descrizioni di tonalità di voce ecc..le parole dei serpeverde mi hanno preso molto, la fugace apparizione di Piton lo mostra, a mio parere, per ciò che è, molto orgoglioso e abile doppio giochista, senza dubbio avrà in realtà trovato un modo per sapere dell'assenza di Lily, mi è piaciuto anche come gli altri, eccetto Mulciber, non abbiano esitato a fidarsi di lui nonostante in molti sembrino disprezzarlo, un preludio della sua lunga carriera di spia tra i mangiamorte, il Piton spia è il Piton che preferisco, dopo il Piton professore antipatico ahaha. Comunque è da dire, è facile fare la spia tra i mangiamorte, sono tanto impegnati a fare bella figura con Voldemort da non accorgersi di nulla. Voldemort dovrebbe imporre meglio la disciplina e insegnare ai suoi sottoposti cosa significa unione e lavoro di squadra! ma appunto non lo farà e perderanno la guerra. 

Nuovo recensore
20/11/15, ore 18:15
Cap. 1:

Ciao...
Allora comincio subito col dire che la storia mi ha preso subito e credimi non vedo l'ora del secondo capitolo. Mi piace soprattutto il tuo modo di scrivere elegante e fluente... Non so che altro dire oltre a... Che la storia é favolosa e che sono curiosa di sapere se nascerà una storia tra Courtney e Duncan e tra Mal e Zoey oltre agli altri personaggi...
Allora ciao e a presto e spero che continui a scrivere la storia 😉

Recensore Junior
20/11/15, ore 17:09
Cap. 1:

La vedo male.
So che si sono appena messi insieme - anche se in segreto - e quindi dovrei essere felice di questo, dovrei essere più che felice ma non posso fare a meno di pensare che finirà male.
Capisco in pieno il comportamento di Kurt: ci sono situazioni in cui faresti qualsiasi cosa per tenere una persona stretta a te e ciò di porta ad accontentarti, a farti bastare ciò che lui é disposto a darti e questo è esattamente quello che sta facendo ma a lungo andare la cosa lo farà soffrire e ho paura di quando ciò succederà!

Cmq te sei stata bravissima come sempre e il capitolo é bellissimo!
Un bacio

Nuovo recensore
20/11/15, ore 13:26
Cap. 1:

Avevo scritto una recensione bellisshima e ovviamente mi si é chiuso tutto :')

Comunqueee
É davvero l'ultimo capitolo.
Io AIUTO PIANGO
É da tanto che seguo la tua storia e sapere che non asoetteró più aggiornamenti.....
Sperohe scriverai qualcos'altro sui solangelo
Adoro il tuo modo di scrivereee *-*

Torno nel mio angolino buio a leggere fanfiction
(Ovviamente senza recensire)

~LettriceSilenziosa27 :3

Recensore Junior
20/11/15, ore 07:25
Cap. 1:

Ciaooo, scusa il ritardo, problema compiti e prof complicati. Comunque, passando al capitolo mi hai davvero stupito. Sei (quasi) riuscito a risolvere tutti i problemi di cuore, Hinata e Naruto, son contenta per loro, alla fine una ha smesso di patire per amore e l'altro ha capito cosa prova ed ha fatto il SERIO per una volta. Temo che tra un po' inizi a nevicare, mi serve un ombrello. Tra Raira e Kakashi, penso che per loro la cosa non sia molto facile da risolvere, visto che non hanno molte possibilità per stare insieme a causa di Itachi... Si parlo di quel povero disgraziato che ha dovuto uccidere tutto il clan e i suoi genitori per poi diventare nukenin di livello S solo per proteggere il fratellino, a cui tra l'altro ha anche rovinato l'infanzia. Non provare a farli separare, perché giuro che è la volta buona che faccio fuori qualcuno.😂 Scusa piccolo momento di rabbia, comunque essendo entrambi i miei personaggi maschili preferiti non so che dirti, spero solo che non soffrano più di tanto. La serie di Naruto mi sembra più la telenovela versione ninja del Segreto, perché ognuno ha un passato tragico, e ne passa di tutti i colori ogni volta che hanno una missione o altro. Va bhe ora passiamo alla semi-coppietta Sakura e Sasuke, credo che hai peggiorato la situazione tra loro, perché per Sasuke non è la prima volta. Vediamo come risolvono la situazione, bellissimo capitolo comunque.
Schauuuu, Bacioniii

Nuovo recensore
18/11/15, ore 21:45
Cap. 1:

Ehilà!!! Ciao, so che non ho mai recensito ma oggi mi è partito lo sghiribizzo(?) ma ehi! meglio tardi che mai non trovi?!
Comunque... il capitolo sono sicura che fosse p0rn ma non so per quale motivo quando ho letto talentuosa e maestria sono scoppiata a ridere, non ti offendere ma la stanchezza mi fa brutti scherzi. Sono rimasta delusa dal fatto che non hai messo un pezzo del prossimo capitolo nelle note perché mi piacciono, in modo imbarazzante, gli spoiler ma tranquilla: non sei l'unica che si è morsa - l'ho dovuto fare per evitare di ridere durante una lezione - e ti stimo per il coraggio che hai avuto nel farlo di tua volontà XD
Ci sentiamo! passo e chiudo
Ciao

Nuovo recensore
14/11/15, ore 20:31
Cap. 1:

Voglio sapere il continuoooo!~
Forza, io lo attendo.
Lo pretendo, ora. u.u

Ovviamente lei rifiuta il bacio. OVVIAMENTE.

Comunque, chi sarà mai questa persona? Hehehehe x'D

Continua, continua, su, su...

Recensore Veterano
14/11/15, ore 16:09
Cap. 1:

«AKA» DI KIRAME AMVS  QUINTA CLASSIFICATA
Odiai essere terrorizzato. Odiai esserlo per aver conquistato la libertà. Odiai esserlo per essermi concesso il lusso di farmela assaporare. Odiai il fatto di non sopportare la mia punizione, di non poter più pensare, o ricordare, o pentirmi dei crimini da me commessi. 

Grammatica e stile: 7,3/10 — il testo esibito offre al lettore una singolare interpretazione dello stile presento in esso: quest’ultimo risulta infatti curioso e senza dubbio particolare. Personalmente, lo definirei come antitetico di se stesso; non è un concetto candido da rendere giustamente comprensibile, tuttavia lo ritengo proprio in questo modo, una giustapposizione di diverse forme d’espressione. Per esporre più chiaramente quest’elaborazione, vorrei puntare l’occhio verso quei paragrafi formati quasi esclusivamente di tragica introspezione, pensieri sviluppati da parte del protagonista Ken Kaneki. Il lettore assorbisce una porzione di poesia attraverso alcune locuzioni molto particolareggiate, aiutato a plasmare una rappresentazione che l’autore — te — ha antecedentemente ideato. Tuttavia, inoltrandosi tra le parole, egli svela anche un secondo linguaggio, questa volta decisamente più esplicito e fulmineo. Un’immediata comprensione per il lettore, che viene percosso con la violenza dell’attimo e viene esposto esattamente a ciò che sta accadendo, senza tentennamenti o criptiche estrinsecazioni. Questa dirittezza è chiaramente adatta a quasi ogni posizione dove tu l’hai voluta collocare; essa incrementa il ritmo della lettura e l’attenzione balza velocemente attraverso le scene più movimentate per poi fermarsi e tornare agli esili paragrafi maggiormente psicologici. La fluidità è certamente un punto di forza della narrazione, derivando come un racconto equilibrato e, appunto, scorrevole. Nonostante questa qualità sia evidentemente positiva, dal punteggio vedrai una cifra di 0,7 sottratta dal totale — dopo le imprecisioni commesse che troverai in seguito a questo primo paragrafo — per dei presupposti facilmente congetturabili, il primo essere l’usare sporadicamente la tecnica del cambiamento di stile in punti inesatti. Per donare un esempio, prenderei proprio l’ultimo passaggio, in cui Hideyoshi comunica a Touka la scomparsa del ghoul protagonista: la risposta e quindi reazione della ragazza verso la crudele notizia consegnata pare agli occhi del lettore analizzata in modo superficiale, risultando moderatamente distaccata dal testo. Quest’ultima asserzione potrebbe essere stata una tua intima scelta, ma personalmente credo che dopo una prolungata sezione fondata più che altro sul discorso diretto sia maggiormente piacente concludere la narrazione con un pizzico di poesia in più e la scissione del personaggio di Touka, o magari anche di Hideyoshi.
Proseguendo, troverai vari falli commessi nel contenuto presentato; la legenda sarà funzionale per capire il concetto espresso da ogni correzione e pertanto tua imprecisione
.
♦ Sdraiato a pancia in su, con le mani intrecciate sotto la nuca dai capelli corvini [dietro il capo incoronato da arruffati capelli corvini] -0,10, guardava [poi guardò] -0,05 con sempre più calma e allo stesso tempo curiosità ora -0,05 il soffitto addobbato di ragnatele come fossero decorazioni contorte, ora [. Infine scrutò] -0,10 la finestra sbarrata della sua prigione.
♦ E ogni volta che il suo sguardo si posava sulla finestra [infisso, apertura, aste] -0,05 illuminata, pensava con amarezza a quanto sarebbe stato semplice torcere quella grata, o spezzare in due la barra ed evadere.
♦ In libertà, i Ghoul [ghoul] -0,05 come Kaneki non potevano vivere: aveva [, avendo] -0,05 recentemente sperimentato in orribili modi come il caffè, da solo, non bastasse affatto. 
♦ Per qualche minuto aveva resistito, aveva detto a quella ragazza, con un ringhio desolato e disumano, di scappare e non voltarsi, ma lei aveva esitato, cercando di capire come aiutare quel ragazzo [giovane] -0,05 così spaventato da sé stesso[;] -0,05 che sembrava così... triste.
♦ Poi Kaneki non aveva più potuto controllarsi, -0,05 e, come il muro di una diga che si infrange [s’infrange] -0,05, aveva sentito e abbracciato sensazioni che non aveva mai sperimentato prima [fino ad allora erano state a lui estranee] -0,10.
♦ Ma [E] -0,05 una troneggiava su tutte: la fame.
♦ [ ] -0,05 C’era voluto così poco tempo per dimenticare di essere stato umano?
♦ Con la mano tremante dalla smania di assaggiare un po' del liquido che ormai formava una pozza [pantano di rossa acqua morta, accumulo di rosso sciolto] -0,05 ai suoi piedi, avvicinò il dito e lo immerse, portandoselo poi alla bocca.
♦ La ragazza semi svenuta non aveva neanche più la forza di urlare dal dolore[;] -0,05 guardava Kaneki in una muta richiesta di essere liberata da quella sofferenza immensa.
♦ Aveva gridato e sbattuto i pugni per terra, attanagliato dal senso di colpa [dalla colpa] -0,10, e aveva capito che la libertà non era una cosa che poteva avere.
♦ I poliziotti erano rimasti inorriditi [agghiacciati, raggelati, atterriti] -0,05 dallo spettacolo che si parava [presentava a] -0,05 loro davanti.
♦ Quella mattina del 31 [trentuno] -0,05 ottobre aveva deciso che si sarebbe fatto uccidere.
♦ Stava sentendo una vita [sentendo una vita] -0,05 perire.
♦ Ogni tre ore ci si dava [c’era] -0,05 il cambio e la guardia [sorvegliante, carceriere, secondino] -0,05 andava a chiamare dall'altra parte dell'edificio il prossimo di turno.
♦ Kaneki aveva calcolato di essere [d’avere] -0,05 a disposizione di massimo sei minuti e trenta secondi.
♦ Rimase un ora [un’ora] -0,05 e mezza nascosto dietro il cespuglio e poi vide la guardia sbuffare di sollievo e dirigersi verso l'entrata.
♦ La tuta da carcerato si notava, ma era Halloween, è [e] -0,05 la gente non si fece tanti problemi.
♦ «Vattene[!] -0,05» esclamai.
♦ Lo colpii all'altra [alla] -0,05 gamba.
♦ Non volevo ammettere che non avrei mai potuto mirare al cuore, alla testa o ad altri organi vitali[,] -0,05 e ucciderlo.
♦ «Uccidilo adesso, non riesce più a muoversi[!] -0,05» esclamò Fujiyama.
♦ Mi avvicinai e lo guardai un ultima [un’ultima] -0,05 volta, pieno di rimpianto.
♦ «Grazie, Hide»[.] -0,05
♦ «Addio, amico mio» trattenni a stento le lacrime per non dover spiegare all’agente, abbastanza lontano da non aver sentito la conversazione fra me e Kaneki, [la situazione, la tragedia del mio atto] -0,05.
♦ «Non... a... Tōka»[.] -0,05
♦ «È... morto»[.] -0,05
♦ «Forse davvero il mondo è rosso, quando si è Ghoul*. Forse è morto per poter rivedere i colori»[.] -0,05

Scomponendo l’elenco sopra è attuabile osservare come alcune sbavature siano più assidue, e io indirizzerò il dito massimamente verso la punteggiatura e le concordanze, esse contraddistinte rispettivamente dal colore azzurro e arancione. Non è presente una grande varietà d’errore e in un quadro generale, puoi ritenerti soddisfatta con lo scritto addotto. Nondimeno, partendo con l’uso inesatto dei segni d’interpunzione, il lettore è stato disorientato quasi esclusivamente dalle pecche all’interno del discorso diretto: un paio di locuzioni contengono coniugazioni del verbo reggente esclamare ed esso è un sinonimo di dichiarare con enfasi, prorompere e addirittura di urlare o gridare. Ciò di conseguenza è un’astratta congiunzione al punto esclamativo da parte del personaggio che appunto esclama qualcosa; questo segno d’interpunzione è plausibilmente un’indicazione di esaltazione e dovrebbe essere usato giustamente quando c’è il verbo in questione. In aggiunta ho notato che la punteggiatura è sì presente nei discorsi, ma comunque il punto fermo rimane per lo più assente. Non capisco il motivo di questa caratteristica, dato che in caso di nessun supporto del discorso diretto o l’inizio di un pensiero integralmente dissomigliante, il punto fermo dovrebbe concludere il dialogo, di norma abituale al di fuori delle caporali. Oltre a questo ho constatato una punteggiatura adeguata adoperata nella maniera corretta. Avanzando con le concordanze, francamente da rilevare c’è poco, infatti desidero solamente isolare due brevi annotazioni: la prima è una correzione del segmento della frase in corsivo “sentendo una vita”; l’espressione è stata precisata, puntando enfasi — con l’uso del corsivo, appunto — solamente sul verbo in modo da eguagliarsi con la ripetizione all’interno della locuzione precedente, trovando il tutto così ben rifinito. Poi tengo a citare una frase incerta nei primi paragrafi del testo: “Con un movimento veloce del braccio le staccò una gamba, ponendo fine alla sua sofferenza”. Il lettore trova la connotazione del “staccare una gamba” non adatto a ciò che segue, infatti solitamente un essere umano non perisce a causa e neanche subito per l’amputazione — anche brutale — di un arto; dovresti filtrare l’espressione e renderla più plausibile. Con ciò posso dire che comunque il punteggio ottenuto è positivo, inoltre considerando le 2022 parole che caratterizzano la narrazione; un buon lavoro e uno stile saporito. 
Caratterizzazione personaggio (IC ed il suo sviluppo): 8/10 — scorrendo gli occhi attraverso l’oscurità del testo e la trama agevole ma comunque criptica, il lettore scorge diversi personaggi oltre il protagonista Ken Kaneki, e segnala che obiettivamente sono proprio loro ad avere diminuito la valutazione generale. Mi dilungherò sul personaggio maschile principale più in9 là con le parole, sostando prima sull’analisi presentata della seguente figura: Hideyoshi Nagachika, accennando poi a Touka Kirishima. Cominciamo con quest’ultimo ragazzo, Hide, un adolescente dalla personalità genuinamente libera da preoccupazioni, festante e amichevole, che presto si rivela essere qualcosa di più, rivelando suoi tratti interessanti. Lui è un osservatore, capace di scorgere il risvolto triste di un sorriso e incamminarsi verso la giusta direzione, risultando un principiante investigatore con molte qualità per crescere e migliorarsi; con la sua determinazione Hide è in grado di raggiungere quel posto tanto desiderato, forse al fianco di Kaneki o forse al fianco della squadra Commission of Counter Ghoul (CCG), risultando un personaggio secondario persino misterioso. Giacché Hideyoshi risulta enigmatico — delicato, quasi — nelle sue azioni durante questo determinato arco narrativo in cui l’intero testo è ambientato, trovo che la sua caratterizzazione sia stata imprudentemente alterata. Ciò accade sotto diverse azioni del ragazzo, dove io personalmente l’avrei immaginato voltarsi verso Kaneki e l’avrei visto dirgli appresso il suo viso che tutto era a posto e che era ora di tornare a casa sorridente. La descrizione è discutibile, ma essendo un contest amatoriale ed essendo io il giudice, ho scelto di vedere la raffigurazione dei personaggi in un determinato modo. Quindi, nonostante trovi ottima l’idea di uccidere Kaneki per mano di Hide — tema che riprenderò nell’appropriato parametro —, sono in disaccordo con alcune sue determinate azioni che sempre a mio parere hanno discordato con la sua persona. Proseguendo brevemente con il singolare soggetto di Touka, malgrado poco trattata, ho deciso di spendere due parole su di lei, allacciando il pensiero con quello menzionato nel primo criterio di valutazione. Sebbene la sua reazione sembri affrettata — forse più che altro per via della mancanza d’esplorazione nella sua psiche, come già esaminato — ho gradito le sue parole e le sue gesta, risultando senza dubbio IC, donando al lettore la percezione che ella si sarebbe tenuta tutto dentro di fronte a Hide ma sarebbe poi andata a letto quella sera riempendo il cuscino di lacrime per via di quel mondo ingiusto che s’era portato via Kaneki. Terminando proprio con quest’ultimo, il protagonista, di cui ci sarebbero interi temi da scrivere per condividere le sue sfaccettature e la sua unicità che tu hai saputo ritrarre nel testo in modo eccellente, posso dire che semplicemente l’ho adorato. Ho amato il suo rimuginare il passato, assumendosi la colpa e sprofondando della tragicità di se stesso, desiderando tutto e niente, alla fine inginocchiandosi davanti alla morte stessa, pregandola di toccarlo con la sua mano bianca in modo da non vedere più quel rosso carminio che da una vita l’aveva inumanamente assalito. Anche qui, e soprattutto per Ken Kaneki, un’esemplare riproduzione del carattere canon del personaggio nelle sue azioni e distinto modo di pensare. 
Originalità: 4,2/5 — l’idea di base del racconto è, proferendolo senza deviazioni, originale. Anche in questo parametro chiaramente determinate preferenze personali diversificano da ciò presente nel testo; esse si evolvono specialmente attorno a due aspetti scaturiti da tue scelte riguardanti la trama, quindi l’ambientazione di Halloween e la presenza di due Hideyoshi. Dilatando la prima annotazione, quella è stata un dettaglio che personalmente credo abbia disturbato il lettore, derivando poi un senso di mancanza di idee o tempo per fare altrimenti. La festività oltretutto anglosassone viene brevemente accennata nella narrazione, però essa appare così conveniente e favorevole al protagonista che abbandona dietro di sé una percezione di motivo ripetuto per riempire una piccolezza che a mio parere avrebbe potuto essere espanso diversamente o persino avrebbe potuto non essere nemmeno citato. Andando avanti con il secondo promemoria, quest’altra minuzia è di natura somigliante — se non uguale — a quella del punto antecedente. Leggendo, mi sono chiesta addirittura il perché di questi schemi, se così vogliamo dire, fortunati; perché non fare incontrare il protagonista e Hideyoshi immediatamente, come coincidenza, senza annettere un’altra figura che per fatalità possiede lo stesso nome del ragazzo. Avrei anche accettato queste due scelte se esse avessero avuto una qualche importanza nella trama, ma in questo determinato testo non c’era né un’effettiva rilevanza né una ricompensa stilistica o d’analisi. Benché abbia isolato solo le imprecisioni in questo criterio di giudizio, come puoi osservare, il punteggio è più che valente e con le sue descrittive azioni del protagonista, la sua morte e la sua tragicità, considero l’elaborazione universalmente innovativa. 
Utilizzo fobia: 9,6/10 — unitamente alla squisita predilezione per la eleuterofobia, l’impiego della stessa è sicuramente a un passo dall’eccellente. Consideriamo il passato di questa inusuale paura e allacciamolo alla tua narrazione: si dice che l’eleuterofobia abbia le sue radici nella Bibbia, ai tempi di Mosè, quando la gente borbottava alle difficoltà e desiderava rimanere schiava piuttosto che libera di prendere decisioni per se stessa. Trovo questo tratto specialmente interessante, dato che nella storia Kaneki si aggrappa disperatamente a qualcuno, logicamente provando ad alzarsi sulle sue gambe ma capendo di non essere quel tipo di persona, chi è in grado di vivere senza l’aiuto altrui. E infatti anche l’eleuterofobia proviene dall’incapacità e preoccupazione di certi individui di non sapere effettivamente che cosa fare una volta liberi dai loro padroni. Kaneki tra gli avvenimenti e la morte dapprima solamente osservata portare gli altri via, realizza della sua natura di seguace anziché di condottiero — di ghoul. Perché in effetti dietro questi fatti si nasconde la verità, l’esattezza che, sì, la libertà è un bel desiderio, qualcosa per cui combattere, ma essa porta anche a delle responsabilità che il nostro protagonista temeva e che nel suo caso erano le vite dei familiari e degli amici di una vita. Con questo volevo concludere con il mio gradimento dell’utilizzo della fobia, giustamente trattata — non perfetta, forse in alcuni passaggi forzatamente adoperata — e anche congiungermi con la concreta libertà esaminata che Kaneki bramava, realizzando poi di struggerla internamente, capendo che l’unica soluzione sarebbe stata il decesso, la fine; la sua scelta di provare a vedere nero piuttosto che rosso. 
Sviluppo del tema della morte: 8,8/10 — la presenza e il rispetto del tema dato, quello della morte, sono assoluti. Hai coltivato l’argomento in diversi frammenti di testo e questo ha contribuito positivamente allo sviluppo richiesto dal criterio di giudizio; la valida idea d’introdurre la scomparsa sin dall’inizio, con quell’intelligente allusione della ragazza uccisa dal protagonista, è ciò che desideravo incontrare e anche una buca su cui, in questo contest, molte partecipanti hanno inciampato. Te come autrice hai ricreato la morte, come accennato prima, in molteplici particelle, plasmando una solida struttura da essere valutata. Malgrado questo, a ogni modo è stata notabile la ripercussione della caratterizzazione del personaggio di Hideyoshi, che infatti ha influenzato il punteggio sfavorevolmente. Discutibilmente, Hideyoshi è stata una fortunata presenza che però ha negativamente condizionato l’apprezzamento; quest’espressione è contrastante, ma credo sia comprensibile. Ciò che voglio esprimere è che egli è infatti una parte significativa della morte, dato che è lui a causarla, ma dati i suoi atteggiamenti non paralleli al canon del personaggio, ha consecutivamente reso l’ultimo paragrafo minore a ciò che sarebbe potuto in realtà essere. Per questo preciso motivo il voto non è stato in grado di toccare il 9, per me un voto eccellente. Tuttavia il tuo è uno dei migliori della competizione e la minaccia della morte viene immediatamente precipita dall’autore nei disperati tentativi di Kaneki di liberarsi, nella sua trasformazione a qualcuno che lui non avrebbe mai voluto essere. Rimarcando, il punteggio è senza dubbio più che ragionevole e la meticolosità nell’ideare ogni passaggio della narrazione dimostra uno sforzo e una cura ammirabile, rendente il testo ricco del tema della morte e del suo sviluppo all’interno e all’esterno del protagonista Kaneki.
Gradimento personale: 4/5 — onestamente, questo è un tipo di narrazione che avrei per principio evitato; essendo più che altro amante dell’introspezione e del sottotesto, il gusto personale spinge il mio interesse a differenti tipi di stile e maniere con cui sviluppare la trama. A ogni modo la tua storia, Aka, è stata certamente di mio apprezzamento. Le sbavature sono limitate, contribuendo al compiacimento del lettore, e l’utilizzo della fobia scelta ha donato alla cornice complessiva una finezza in più, risultando per niente noiosa e, anzi, alquanto movimentata. Il personaggio di Kaneki è stato egregiamente rispettato e le sue caratteristiche hanno colpito il lettore in un vortice avvincente della sua emblematica tragedia. Soprattutto, un dettaglio apprezzato è stato capire come in tutto quello che Ken ha ripercosso dal mondo, lui pensi ancora agli altri prima di tutto, a come nascondere la sua morte da Touka, per non provocare degli sguardi tristi o qualche perdonabile lacrima.
Titolo: 3,6/5 — gentilmente, hai parzialmente giustificato la scelta intima di questo titolo; eppure io non sono riuscita ad apprezzarla fino in fondo. Discordantemente all’intensità del testo e la sua importanza congiunta alla libertà e alla astratta ma anche oggettiva fuga, la singola parola giapponese prediletta per l’intestazione risulta inferiore al testo che vuole presentare. La lingua appunto giapponese del termine la trovo adatta al contesto, essendo Tokyo Ghoul un’opera nipponica, e per quanto riguarda questo dettaglio, non credo di avere delle preferenze specifiche a patto che esse abbiamo un loro perché. Ritornando al punto precedente, avrei potuto anche concordare con la brevità del titolo ed estendendomi oltre, persino al concetto e significato del colore rosso, ma — come già detto — per una rappresentazione della fan-fiction sottostante, un’opzione maggiormente commemorativa sarebbe stata idonea. 

TOTALE: 45,6/55

Recensore Veterano
12/11/15, ore 22:38
Cap. 1:

Ciao.
Purtroppo di Skins ancora non sono riuscito a vedere tutte puntate di tutte le serie... Ma qualcosa ho visto e ricordo.

Detto questo la tua fic mi è piaciuta molto, anche se un po' corta. In ogni caso sei riuscita a concentrare e descrivere bene le emozioni che Sid prova. Il passaggio dalla tristezza e dalla solitudine alla speranza di una felicità con Cassie mi è piaciuto molto.
Ti faccio i miei complimenti
Per quanti riguarda ortografia, punteggiatura ecc... non ho nulla da dire. Ha trovato tutto molto adeguato.

Alla prossima.
Alex