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Recensore Veterano
14/11/15, ore 16:09
Cap. 1:

«AKA» DI KIRAME AMVS  QUINTA CLASSIFICATA
Odiai essere terrorizzato. Odiai esserlo per aver conquistato la libertà. Odiai esserlo per essermi concesso il lusso di farmela assaporare. Odiai il fatto di non sopportare la mia punizione, di non poter più pensare, o ricordare, o pentirmi dei crimini da me commessi. 

Grammatica e stile: 7,3/10 — il testo esibito offre al lettore una singolare interpretazione dello stile presento in esso: quest’ultimo risulta infatti curioso e senza dubbio particolare. Personalmente, lo definirei come antitetico di se stesso; non è un concetto candido da rendere giustamente comprensibile, tuttavia lo ritengo proprio in questo modo, una giustapposizione di diverse forme d’espressione. Per esporre più chiaramente quest’elaborazione, vorrei puntare l’occhio verso quei paragrafi formati quasi esclusivamente di tragica introspezione, pensieri sviluppati da parte del protagonista Ken Kaneki. Il lettore assorbisce una porzione di poesia attraverso alcune locuzioni molto particolareggiate, aiutato a plasmare una rappresentazione che l’autore — te — ha antecedentemente ideato. Tuttavia, inoltrandosi tra le parole, egli svela anche un secondo linguaggio, questa volta decisamente più esplicito e fulmineo. Un’immediata comprensione per il lettore, che viene percosso con la violenza dell’attimo e viene esposto esattamente a ciò che sta accadendo, senza tentennamenti o criptiche estrinsecazioni. Questa dirittezza è chiaramente adatta a quasi ogni posizione dove tu l’hai voluta collocare; essa incrementa il ritmo della lettura e l’attenzione balza velocemente attraverso le scene più movimentate per poi fermarsi e tornare agli esili paragrafi maggiormente psicologici. La fluidità è certamente un punto di forza della narrazione, derivando come un racconto equilibrato e, appunto, scorrevole. Nonostante questa qualità sia evidentemente positiva, dal punteggio vedrai una cifra di 0,7 sottratta dal totale — dopo le imprecisioni commesse che troverai in seguito a questo primo paragrafo — per dei presupposti facilmente congetturabili, il primo essere l’usare sporadicamente la tecnica del cambiamento di stile in punti inesatti. Per donare un esempio, prenderei proprio l’ultimo passaggio, in cui Hideyoshi comunica a Touka la scomparsa del ghoul protagonista: la risposta e quindi reazione della ragazza verso la crudele notizia consegnata pare agli occhi del lettore analizzata in modo superficiale, risultando moderatamente distaccata dal testo. Quest’ultima asserzione potrebbe essere stata una tua intima scelta, ma personalmente credo che dopo una prolungata sezione fondata più che altro sul discorso diretto sia maggiormente piacente concludere la narrazione con un pizzico di poesia in più e la scissione del personaggio di Touka, o magari anche di Hideyoshi.
Proseguendo, troverai vari falli commessi nel contenuto presentato; la legenda sarà funzionale per capire il concetto espresso da ogni correzione e pertanto tua imprecisione
.
♦ Sdraiato a pancia in su, con le mani intrecciate sotto la nuca dai capelli corvini [dietro il capo incoronato da arruffati capelli corvini] -0,10, guardava [poi guardò] -0,05 con sempre più calma e allo stesso tempo curiosità ora -0,05 il soffitto addobbato di ragnatele come fossero decorazioni contorte, ora [. Infine scrutò] -0,10 la finestra sbarrata della sua prigione.
♦ E ogni volta che il suo sguardo si posava sulla finestra [infisso, apertura, aste] -0,05 illuminata, pensava con amarezza a quanto sarebbe stato semplice torcere quella grata, o spezzare in due la barra ed evadere.
♦ In libertà, i Ghoul [ghoul] -0,05 come Kaneki non potevano vivere: aveva [, avendo] -0,05 recentemente sperimentato in orribili modi come il caffè, da solo, non bastasse affatto. 
♦ Per qualche minuto aveva resistito, aveva detto a quella ragazza, con un ringhio desolato e disumano, di scappare e non voltarsi, ma lei aveva esitato, cercando di capire come aiutare quel ragazzo [giovane] -0,05 così spaventato da sé stesso[;] -0,05 che sembrava così... triste.
♦ Poi Kaneki non aveva più potuto controllarsi, -0,05 e, come il muro di una diga che si infrange [s’infrange] -0,05, aveva sentito e abbracciato sensazioni che non aveva mai sperimentato prima [fino ad allora erano state a lui estranee] -0,10.
♦ Ma [E] -0,05 una troneggiava su tutte: la fame.
♦ [ ] -0,05 C’era voluto così poco tempo per dimenticare di essere stato umano?
♦ Con la mano tremante dalla smania di assaggiare un po' del liquido che ormai formava una pozza [pantano di rossa acqua morta, accumulo di rosso sciolto] -0,05 ai suoi piedi, avvicinò il dito e lo immerse, portandoselo poi alla bocca.
♦ La ragazza semi svenuta non aveva neanche più la forza di urlare dal dolore[;] -0,05 guardava Kaneki in una muta richiesta di essere liberata da quella sofferenza immensa.
♦ Aveva gridato e sbattuto i pugni per terra, attanagliato dal senso di colpa [dalla colpa] -0,10, e aveva capito che la libertà non era una cosa che poteva avere.
♦ I poliziotti erano rimasti inorriditi [agghiacciati, raggelati, atterriti] -0,05 dallo spettacolo che si parava [presentava a] -0,05 loro davanti.
♦ Quella mattina del 31 [trentuno] -0,05 ottobre aveva deciso che si sarebbe fatto uccidere.
♦ Stava sentendo una vita [sentendo una vita] -0,05 perire.
♦ Ogni tre ore ci si dava [c’era] -0,05 il cambio e la guardia [sorvegliante, carceriere, secondino] -0,05 andava a chiamare dall'altra parte dell'edificio il prossimo di turno.
♦ Kaneki aveva calcolato di essere [d’avere] -0,05 a disposizione di massimo sei minuti e trenta secondi.
♦ Rimase un ora [un’ora] -0,05 e mezza nascosto dietro il cespuglio e poi vide la guardia sbuffare di sollievo e dirigersi verso l'entrata.
♦ La tuta da carcerato si notava, ma era Halloween, è [e] -0,05 la gente non si fece tanti problemi.
♦ «Vattene[!] -0,05» esclamai.
♦ Lo colpii all'altra [alla] -0,05 gamba.
♦ Non volevo ammettere che non avrei mai potuto mirare al cuore, alla testa o ad altri organi vitali[,] -0,05 e ucciderlo.
♦ «Uccidilo adesso, non riesce più a muoversi[!] -0,05» esclamò Fujiyama.
♦ Mi avvicinai e lo guardai un ultima [un’ultima] -0,05 volta, pieno di rimpianto.
♦ «Grazie, Hide»[.] -0,05
♦ «Addio, amico mio» trattenni a stento le lacrime per non dover spiegare all’agente, abbastanza lontano da non aver sentito la conversazione fra me e Kaneki, [la situazione, la tragedia del mio atto] -0,05.
♦ «Non... a... Tōka»[.] -0,05
♦ «È... morto»[.] -0,05
♦ «Forse davvero il mondo è rosso, quando si è Ghoul*. Forse è morto per poter rivedere i colori»[.] -0,05

Scomponendo l’elenco sopra è attuabile osservare come alcune sbavature siano più assidue, e io indirizzerò il dito massimamente verso la punteggiatura e le concordanze, esse contraddistinte rispettivamente dal colore azzurro e arancione. Non è presente una grande varietà d’errore e in un quadro generale, puoi ritenerti soddisfatta con lo scritto addotto. Nondimeno, partendo con l’uso inesatto dei segni d’interpunzione, il lettore è stato disorientato quasi esclusivamente dalle pecche all’interno del discorso diretto: un paio di locuzioni contengono coniugazioni del verbo reggente esclamare ed esso è un sinonimo di dichiarare con enfasi, prorompere e addirittura di urlare o gridare. Ciò di conseguenza è un’astratta congiunzione al punto esclamativo da parte del personaggio che appunto esclama qualcosa; questo segno d’interpunzione è plausibilmente un’indicazione di esaltazione e dovrebbe essere usato giustamente quando c’è il verbo in questione. In aggiunta ho notato che la punteggiatura è sì presente nei discorsi, ma comunque il punto fermo rimane per lo più assente. Non capisco il motivo di questa caratteristica, dato che in caso di nessun supporto del discorso diretto o l’inizio di un pensiero integralmente dissomigliante, il punto fermo dovrebbe concludere il dialogo, di norma abituale al di fuori delle caporali. Oltre a questo ho constatato una punteggiatura adeguata adoperata nella maniera corretta. Avanzando con le concordanze, francamente da rilevare c’è poco, infatti desidero solamente isolare due brevi annotazioni: la prima è una correzione del segmento della frase in corsivo “sentendo una vita”; l’espressione è stata precisata, puntando enfasi — con l’uso del corsivo, appunto — solamente sul verbo in modo da eguagliarsi con la ripetizione all’interno della locuzione precedente, trovando il tutto così ben rifinito. Poi tengo a citare una frase incerta nei primi paragrafi del testo: “Con un movimento veloce del braccio le staccò una gamba, ponendo fine alla sua sofferenza”. Il lettore trova la connotazione del “staccare una gamba” non adatto a ciò che segue, infatti solitamente un essere umano non perisce a causa e neanche subito per l’amputazione — anche brutale — di un arto; dovresti filtrare l’espressione e renderla più plausibile. Con ciò posso dire che comunque il punteggio ottenuto è positivo, inoltre considerando le 2022 parole che caratterizzano la narrazione; un buon lavoro e uno stile saporito. 
Caratterizzazione personaggio (IC ed il suo sviluppo): 8/10 — scorrendo gli occhi attraverso l’oscurità del testo e la trama agevole ma comunque criptica, il lettore scorge diversi personaggi oltre il protagonista Ken Kaneki, e segnala che obiettivamente sono proprio loro ad avere diminuito la valutazione generale. Mi dilungherò sul personaggio maschile principale più in9 là con le parole, sostando prima sull’analisi presentata della seguente figura: Hideyoshi Nagachika, accennando poi a Touka Kirishima. Cominciamo con quest’ultimo ragazzo, Hide, un adolescente dalla personalità genuinamente libera da preoccupazioni, festante e amichevole, che presto si rivela essere qualcosa di più, rivelando suoi tratti interessanti. Lui è un osservatore, capace di scorgere il risvolto triste di un sorriso e incamminarsi verso la giusta direzione, risultando un principiante investigatore con molte qualità per crescere e migliorarsi; con la sua determinazione Hide è in grado di raggiungere quel posto tanto desiderato, forse al fianco di Kaneki o forse al fianco della squadra Commission of Counter Ghoul (CCG), risultando un personaggio secondario persino misterioso. Giacché Hideyoshi risulta enigmatico — delicato, quasi — nelle sue azioni durante questo determinato arco narrativo in cui l’intero testo è ambientato, trovo che la sua caratterizzazione sia stata imprudentemente alterata. Ciò accade sotto diverse azioni del ragazzo, dove io personalmente l’avrei immaginato voltarsi verso Kaneki e l’avrei visto dirgli appresso il suo viso che tutto era a posto e che era ora di tornare a casa sorridente. La descrizione è discutibile, ma essendo un contest amatoriale ed essendo io il giudice, ho scelto di vedere la raffigurazione dei personaggi in un determinato modo. Quindi, nonostante trovi ottima l’idea di uccidere Kaneki per mano di Hide — tema che riprenderò nell’appropriato parametro —, sono in disaccordo con alcune sue determinate azioni che sempre a mio parere hanno discordato con la sua persona. Proseguendo brevemente con il singolare soggetto di Touka, malgrado poco trattata, ho deciso di spendere due parole su di lei, allacciando il pensiero con quello menzionato nel primo criterio di valutazione. Sebbene la sua reazione sembri affrettata — forse più che altro per via della mancanza d’esplorazione nella sua psiche, come già esaminato — ho gradito le sue parole e le sue gesta, risultando senza dubbio IC, donando al lettore la percezione che ella si sarebbe tenuta tutto dentro di fronte a Hide ma sarebbe poi andata a letto quella sera riempendo il cuscino di lacrime per via di quel mondo ingiusto che s’era portato via Kaneki. Terminando proprio con quest’ultimo, il protagonista, di cui ci sarebbero interi temi da scrivere per condividere le sue sfaccettature e la sua unicità che tu hai saputo ritrarre nel testo in modo eccellente, posso dire che semplicemente l’ho adorato. Ho amato il suo rimuginare il passato, assumendosi la colpa e sprofondando della tragicità di se stesso, desiderando tutto e niente, alla fine inginocchiandosi davanti alla morte stessa, pregandola di toccarlo con la sua mano bianca in modo da non vedere più quel rosso carminio che da una vita l’aveva inumanamente assalito. Anche qui, e soprattutto per Ken Kaneki, un’esemplare riproduzione del carattere canon del personaggio nelle sue azioni e distinto modo di pensare. 
Originalità: 4,2/5 — l’idea di base del racconto è, proferendolo senza deviazioni, originale. Anche in questo parametro chiaramente determinate preferenze personali diversificano da ciò presente nel testo; esse si evolvono specialmente attorno a due aspetti scaturiti da tue scelte riguardanti la trama, quindi l’ambientazione di Halloween e la presenza di due Hideyoshi. Dilatando la prima annotazione, quella è stata un dettaglio che personalmente credo abbia disturbato il lettore, derivando poi un senso di mancanza di idee o tempo per fare altrimenti. La festività oltretutto anglosassone viene brevemente accennata nella narrazione, però essa appare così conveniente e favorevole al protagonista che abbandona dietro di sé una percezione di motivo ripetuto per riempire una piccolezza che a mio parere avrebbe potuto essere espanso diversamente o persino avrebbe potuto non essere nemmeno citato. Andando avanti con il secondo promemoria, quest’altra minuzia è di natura somigliante — se non uguale — a quella del punto antecedente. Leggendo, mi sono chiesta addirittura il perché di questi schemi, se così vogliamo dire, fortunati; perché non fare incontrare il protagonista e Hideyoshi immediatamente, come coincidenza, senza annettere un’altra figura che per fatalità possiede lo stesso nome del ragazzo. Avrei anche accettato queste due scelte se esse avessero avuto una qualche importanza nella trama, ma in questo determinato testo non c’era né un’effettiva rilevanza né una ricompensa stilistica o d’analisi. Benché abbia isolato solo le imprecisioni in questo criterio di giudizio, come puoi osservare, il punteggio è più che valente e con le sue descrittive azioni del protagonista, la sua morte e la sua tragicità, considero l’elaborazione universalmente innovativa. 
Utilizzo fobia: 9,6/10 — unitamente alla squisita predilezione per la eleuterofobia, l’impiego della stessa è sicuramente a un passo dall’eccellente. Consideriamo il passato di questa inusuale paura e allacciamolo alla tua narrazione: si dice che l’eleuterofobia abbia le sue radici nella Bibbia, ai tempi di Mosè, quando la gente borbottava alle difficoltà e desiderava rimanere schiava piuttosto che libera di prendere decisioni per se stessa. Trovo questo tratto specialmente interessante, dato che nella storia Kaneki si aggrappa disperatamente a qualcuno, logicamente provando ad alzarsi sulle sue gambe ma capendo di non essere quel tipo di persona, chi è in grado di vivere senza l’aiuto altrui. E infatti anche l’eleuterofobia proviene dall’incapacità e preoccupazione di certi individui di non sapere effettivamente che cosa fare una volta liberi dai loro padroni. Kaneki tra gli avvenimenti e la morte dapprima solamente osservata portare gli altri via, realizza della sua natura di seguace anziché di condottiero — di ghoul. Perché in effetti dietro questi fatti si nasconde la verità, l’esattezza che, sì, la libertà è un bel desiderio, qualcosa per cui combattere, ma essa porta anche a delle responsabilità che il nostro protagonista temeva e che nel suo caso erano le vite dei familiari e degli amici di una vita. Con questo volevo concludere con il mio gradimento dell’utilizzo della fobia, giustamente trattata — non perfetta, forse in alcuni passaggi forzatamente adoperata — e anche congiungermi con la concreta libertà esaminata che Kaneki bramava, realizzando poi di struggerla internamente, capendo che l’unica soluzione sarebbe stata il decesso, la fine; la sua scelta di provare a vedere nero piuttosto che rosso. 
Sviluppo del tema della morte: 8,8/10 — la presenza e il rispetto del tema dato, quello della morte, sono assoluti. Hai coltivato l’argomento in diversi frammenti di testo e questo ha contribuito positivamente allo sviluppo richiesto dal criterio di giudizio; la valida idea d’introdurre la scomparsa sin dall’inizio, con quell’intelligente allusione della ragazza uccisa dal protagonista, è ciò che desideravo incontrare e anche una buca su cui, in questo contest, molte partecipanti hanno inciampato. Te come autrice hai ricreato la morte, come accennato prima, in molteplici particelle, plasmando una solida struttura da essere valutata. Malgrado questo, a ogni modo è stata notabile la ripercussione della caratterizzazione del personaggio di Hideyoshi, che infatti ha influenzato il punteggio sfavorevolmente. Discutibilmente, Hideyoshi è stata una fortunata presenza che però ha negativamente condizionato l’apprezzamento; quest’espressione è contrastante, ma credo sia comprensibile. Ciò che voglio esprimere è che egli è infatti una parte significativa della morte, dato che è lui a causarla, ma dati i suoi atteggiamenti non paralleli al canon del personaggio, ha consecutivamente reso l’ultimo paragrafo minore a ciò che sarebbe potuto in realtà essere. Per questo preciso motivo il voto non è stato in grado di toccare il 9, per me un voto eccellente. Tuttavia il tuo è uno dei migliori della competizione e la minaccia della morte viene immediatamente precipita dall’autore nei disperati tentativi di Kaneki di liberarsi, nella sua trasformazione a qualcuno che lui non avrebbe mai voluto essere. Rimarcando, il punteggio è senza dubbio più che ragionevole e la meticolosità nell’ideare ogni passaggio della narrazione dimostra uno sforzo e una cura ammirabile, rendente il testo ricco del tema della morte e del suo sviluppo all’interno e all’esterno del protagonista Kaneki.
Gradimento personale: 4/5 — onestamente, questo è un tipo di narrazione che avrei per principio evitato; essendo più che altro amante dell’introspezione e del sottotesto, il gusto personale spinge il mio interesse a differenti tipi di stile e maniere con cui sviluppare la trama. A ogni modo la tua storia, Aka, è stata certamente di mio apprezzamento. Le sbavature sono limitate, contribuendo al compiacimento del lettore, e l’utilizzo della fobia scelta ha donato alla cornice complessiva una finezza in più, risultando per niente noiosa e, anzi, alquanto movimentata. Il personaggio di Kaneki è stato egregiamente rispettato e le sue caratteristiche hanno colpito il lettore in un vortice avvincente della sua emblematica tragedia. Soprattutto, un dettaglio apprezzato è stato capire come in tutto quello che Ken ha ripercosso dal mondo, lui pensi ancora agli altri prima di tutto, a come nascondere la sua morte da Touka, per non provocare degli sguardi tristi o qualche perdonabile lacrima.
Titolo: 3,6/5 — gentilmente, hai parzialmente giustificato la scelta intima di questo titolo; eppure io non sono riuscita ad apprezzarla fino in fondo. Discordantemente all’intensità del testo e la sua importanza congiunta alla libertà e alla astratta ma anche oggettiva fuga, la singola parola giapponese prediletta per l’intestazione risulta inferiore al testo che vuole presentare. La lingua appunto giapponese del termine la trovo adatta al contesto, essendo Tokyo Ghoul un’opera nipponica, e per quanto riguarda questo dettaglio, non credo di avere delle preferenze specifiche a patto che esse abbiamo un loro perché. Ritornando al punto precedente, avrei potuto anche concordare con la brevità del titolo ed estendendomi oltre, persino al concetto e significato del colore rosso, ma — come già detto — per una rappresentazione della fan-fiction sottostante, un’opzione maggiormente commemorativa sarebbe stata idonea. 

TOTALE: 45,6/55

Recensore Veterano
12/11/15, ore 22:38
Cap. 1:

Ciao.
Purtroppo di Skins ancora non sono riuscito a vedere tutte puntate di tutte le serie... Ma qualcosa ho visto e ricordo.

Detto questo la tua fic mi è piaciuta molto, anche se un po' corta. In ogni caso sei riuscita a concentrare e descrivere bene le emozioni che Sid prova. Il passaggio dalla tristezza e dalla solitudine alla speranza di una felicità con Cassie mi è piaciuto molto.
Ti faccio i miei complimenti
Per quanti riguarda ortografia, punteggiatura ecc... non ho nulla da dire. Ha trovato tutto molto adeguato.

Alla prossima.
Alex

Recensore Junior
12/11/15, ore 17:29
Cap. 1:

IIH TI ADORO! Sei una delle poche che non rappresenta Pitch unicamente come un mostro disgustoso e da odiare. Oddio non che sia da adorare, anche lui si è macchiato in passato, e anche parecchio (Se devo dire il vero io lo amo, ma sono un caso a parte perché tendo ad amare tutti i cattivi a prescindere). Comunque non vedo l'ora di sapere come continua la storia (fai con calma aspetto con pazienza). Non so perché ma ho l'impressione che i guardiani si metteranno in mezzo in un qualche modo... MA SOPRATTUTTO non vedo l'ora di sapere come continuerà tra loro due >:)))))) Muahahahha. Alla prossima ciau. Olz

Nuovo recensore
11/11/15, ore 10:58
Cap. 1:

Una storia fantastica. Una delle più belle che io abbia mai letto. Grazie per averla scritta, ho capito qual'è l'amore vero. Sei un'ottima scrittrice, riesci a farmi entrare nella storia, a sentire tutte l'emozioni che provano i personaggi. Ora leggerò tutte le tue storie.

Recensore Junior
09/11/15, ore 23:22
Cap. 1:

Ti prego continua. Cioè non puoi finire il capitolo qui ahahah è crudeltà pura così
Comunque scherzi a parte, adoro questa storia, sarà la millesima volta che lo dico. Aspetto ansiosamente il seguito

Recensore Junior
09/11/15, ore 20:25
Cap. 1:

Allora.. è la seconda volta che scrivo la recensione.. odio il mio computer -.- comunque prima ho scritto tanto ora accorcio perché non ricordo tutto XD comunque per prima cosa che dovevo dire è che dopo aver riletto la ff per la milionesima volta mi accorgo che ancora non ho recensito.. in realtà avevo recensito ma non so perché non compare credo che mi si era cancellata non so.. però ovvio non potevo mancare! Comunque penso sia bellissima come sempre sei bravissima a scrivere! Penso che l'idea di fermarsi è stata molto buona perché cosi non sembra frettoloso e poi ci fai pensare a domande come "pensa se fa uno dei sogni a luci rosse" oppure "oddio e se fa quei sogni mentre Donghae è sveglio?" oppure "come reagirà Donghae?" che questa è la domanda a cui si può dare facilmente una risposta ehehehe hahah comunque la parte dove vanno a letto è bellissima! Non la adoro! Povero Eunhyuk se ero in lui andavo in tilt e iniziavo a sudare freddo XD Donghae tutto tranquillo che legge hahahaha sono impaziente di leggere il continuo! Poi ovviamente dobbiamo ringraziare Heechul XD senza il suo aiuto penso che Hyuk avrebbe continuato a fare da solo e invece chissà forse già dal prossimo capitolo (si spera XD ma questo si vedrà) ci penserà Hae ad aiutarlo! eheheh comunque aspetto con ansia un aggiornamento e aspetto anche per l'altra ff "La mia forza" che penso sia bellissima! Alla prossima -EliKpop- <3 <3 <3

Recensore Master
09/11/15, ore 16:27
Cap. 1:

Ciao come sempre hai pubblicato il capitolo in tempo record! Finalmente i nostri eroi hanno trovato la seconda sfera.
Ho una domanda: perché vegeta ha ancora la coda? Lo preferisco senza.
Io adoro le scene carine tra Goku e vegeta, per cui no, non le togliere.
È scritto bene ed è scorrevole da leggere.
Alla prossima.

Recensore Master
09/11/15, ore 14:07
Cap. 1:

Non so dirti quanto sono contenta che tu sia tornata ad aggiornare questa storia è aria fresca per un fandom stantio, ed anche se ci ho messo un po' a commentare, causa distrazioni varie, finalmente me ne sono liberata ed ho letto con soddisfazione tutto quanto! Comincio dal piatto principale, Ranma e Akane, così veri mentre smantellano il loro orgoglio a suon di domande e insinuazioni acuminate reciproche. Ho semplicemente adorato il momento in cui Akane si perde nella tormenta e lo sente e lo cerca invano per poi infine gridare: Ronin, roninnn! che fa tanto Ranma, Ranmaaaa! del manga/anime, diciamolo ho avuto anche il dejavu! E poi tutte quelle parti in cui la nobiltà di Akane viene denudata letteralmente dalla sua vulnerabilità, questo perché ci sono davvero i demoni da combattere nella foresta, non solo perché lei è fuori del castello, anche perché secondo me Akane non è un ingenua, è solo molto ignorante della vita fuori dalle mura, della sopravvivenza come dice Ranma. E poi il fantasma/demone bambino che non intenerisce minimamente uno come Ranma, esperto di lotta plurimillenaria o ancora il demone dell'acqua. All'inizio quando Akane entra nell'onsen ho temuto per lei, quel vecchio mi pareva molto losco, poi mentre le davano da mangiare e l'accompagnavano in quel corridoio silenzioso ed infine  verso le acque termali ho pensato, giusto un momento prima di Akane che pareva un sogno (mi ricorda la favola della piccola fiammiferaia) ci doveva essere qualcosa che non andava se quel posto non aveva altri clienti... e infine la piovra, la lotta di Akane sott'acqua e tutta la frenesia. Ma saltiamo questa parte, passiamo ad Happosay ora il quale intuisce di aver sbagliato strada, prendendo per la frontiera e so che non è fondamentale in sé ai fini della trama però mi è piaciuta molto la parte in cui contratta con il venditore ambulante per il suo ombrello di carta, mi pare? Quando dice che spende tanto quanto pioveva in quel momento. Ecco non sapevo che a quell'epoca usassero già gli ombrelli tra l'altro, buono a sapersi, con te almeno si apprendono alcune notizie come questa o quella della croce in cui veniva punito un ladro probabilmente? Mi hanno anche fatto pena quelli che gli scavavano la fossa sotto la pioggio, i senza casta, praticamente una sorta di schiavi senza nessun riscatto sociale, giusto?
Da qui passiamo a Ryoga che rassomiglia in tutto e per tutto a quello canon del manga, anche se forse è più intelligente, star seduto sui talloni deve avergli mandato più sangue al cervello ed è riuscito a pensare a come risolvere i suoi problemi con Akari ed Akane contemporaneamente, beh peccato che ignori che Soun e Nabiki sono di un altro avviso quanto al suo matrimonio. Nabiki sta riuscendo nella sua manipolazione, del resto il piano del finto funerale ideato da Soun era debole,dove lo trovava un cadavere simile a quello della figlia?
Ed appunto, torniamo ad Akane che una volta ripresasi dal  bagno andato a male nelle terme a modo di continuare a punsecchiare un Ranma, sotto sotto sollevato di aver ritrovato quella piattola e tra i due si istaura una piccola particella di fiducia, considerando che Ranma non la lega per la notte. Sì, mi dirai che è unicamente per questioni pratiche, Akane non può fuggire di notte al freddo con tutta quella neve, sapendo poi che i demoni esistono. Ma io lo trovo comunque come una sorta di tregua tra loro, Ranma non la sta trattando disumanamente come se lei fosse solo una prigioniera di cui disfarsi in un secondo momento, e per cosa poi? Per soldi? cosa dovrà mai farci con i soldi di Happosay? E comunque Ranma sta solo perdendo tempo cercando di convincere se stesso che la riporterà indietro ai suoi doveri di principessa e tutto tornerà come prima. E poi, non sono sicura che arriverà fino in fondo. Ma se fosse così stupido da non accorgersi che l'ama fino al momento in cui l'ha persa (cosa probabile visto cheè un uomo eheheh,scherzo) potrebbe scatenarelui stesso l'inferno per riprendersela. E poi persino Akane sta cedendo, le mani che ha aperto sul suo torace istintivamente mentre lui la teneva ferma le hanno già fatto capire qualcosa, di un lato di lei (quello istintivo) che probabilmente ha sviluppato poco negli anni a palazzo (eccetto quando si allenava). Il capitolo si chiude con Kodachi che sottrae informazioni ad un tizio a modo suo, con un mix di sesso e erbe avvelenate letale, ma la cosa che turba di più è il fatto proprio che lei gode di quello che fa e però al momento sembra non intezionata a mettere i bastoni fra le ruote a Ranma per lo meno.

Nuovo recensore
09/11/15, ore 11:53
Cap. 1:

Non è affatto male, ti consiglio di continuarla, sarebbe un peccato che finisse fel dimenticatoio.
Viva le Stony!

Nuovo recensore
08/11/15, ore 14:30
Cap. 1:

Ciao!
Come promesso, eccomi qua a recensire questo capitolo che, wow, è una bomba!
Inizio col dire che mi intriga moooltissimo il mistero dietro questa lei che fa stare così male Jonghyun; ammetto che all’inizio pensavo fosse sua sorella, ma andando avanti la mia convinzione è andata scemando e ora ho una marea di idee anche infondate (?).

Leggendo ho esaminato un pochino il carattere di Minho e, spero di sbagliarmi, mi è sembrato qualcuno che dietro la sua insicurezza nasconde qualcosa... Non so, ma sembra che ha avuto/ sta vivendo qualcosa che lo fa chiudere in sé e che in Jonghyun vuole trovare una sorta di libertà che nel suo ambiente da sportivo non può avere (starò dicendo cavolate e cavolate e cavolate, lo so ahahha)

E il prof che si preoccupa per lui? Non me la racconta giusta ahah
Mi chiedo come faccia a conoscere il suo nome; Jonghyun parla sempre che devi essere meritevole per conoscere il suo nome... Cosa ha fatto il prof per poterlo conoscere? Ok, devo smetterla di guardare Law & Order :’’’’’)

Ma comunque... Mi ha fatto ridere che fra tutte le scuole lui è andato a finire proprio in quella di Minho e sono morta di feels quando più o meno si sono detti le stesse frasi del loro primo “”“appuntamento””” al café *W*

Detto questo delirio, torno a studiare storia perché domani avrò interrogazione (aiut...)
Attendo con ansia il prossimo capitolo ahah A presto! :DD

Nuovo recensore
05/11/15, ore 20:03
Cap. 1:

Ho capito, niente "giriamo per Mosca", ma "andiamo sodi al dritto", eh???
Questi erano i miei pensieri prima di accorgermi che Alfred è... Arthur O_o?? Oddiooooo!
Troppo per il mio povero cuore!
Cheppoi appena ho visto che "Alfred" stava guardando Yao seguito da una descrizione tattola stavo per sclerare malissimo, ma poi mi son detta:"No! La mia cara Norde non poteva mica farmi questo dato che Yao è di Ivan" e, alla fine, per fortuna, non mi hai tradito.
Arrivando poi alla bella Ucraina (teshooorinaaa!), quanto è tata con quel suo "facciamo finta di essere il genderband di mio fratello(troppe virgolette xD)", BOING!
Inoltre: TU NON PUOI FINIRMI UNA STORIA STRAFIGA E STRAAVVINCENTE COME COTESTA E SPERARE DI FINIRLA COSÌ! Sono tutta un batticuore dall'emozione e dalla voglia di sapere: Chi sei davvero Arthie? Non che tu non abbia reso l'idea, anzi! Sei stata strafigherrima pure tu in tutto quanto! Era solo domanda retorica u.u
Inutile dilugarsi sul quanto non mi abbia affatto deluso, sia in fase shessho, sia in fase confessione-007-di-quell'-inglese! Un giorno farai mai una long fiction in questo modo che ha molto dello spionistico? Non ti perdonerò mai se non lo farai (Bieloooo T^T)!
Scherzone ;)! Intanto aspettiamo dicembre e vediamo la tua altra fic!
D'accordo, ti lascio!
Un bacione dalla tua solita stalker petulante! XD

Nuovo recensore
02/11/15, ore 20:35
Cap. 1:

volevo troppo allegare una foto, ma a quanto pare non posso.. :( è la foto di come io immagino Sven, è la foto di un modello di nome 'dominique capraro'. È tutto l'opposto di Sven caratterialmente (nessuno è come Sven hahahahaaha) ma penso che almeno fisicamente siano simili :)
ah a proposito, ma tu descrivendo fisicamente Sven ti immagini qualche persona in particolare? Un attore o..boh, qualcuno?

Nuovo recensore
01/11/15, ore 00:04
Cap. 1:

Ciao! La tua storia mi piace molto,sono contenta di averla letta,non vedo l'ora di leggere il seguito.Ti prego aggiorna al più presto o mi metterò a piangereeee! Continua così,ci conto. Bye bye :)

Recensore Junior
29/10/15, ore 19:31
Cap. 1:

Waaah!! *occhi a cuoricino +bava*
È romanticissimo! Super! *u*
Giuro, ho amato questo capitolo!
Non vedo l'ora di conoscere la storia di Natsu! Non tenermi ancora sulle spine ahahahha XD
Buon lavoro!
Baci
Natsu_Fire

Nuovo recensore
29/10/15, ore 13:29
Cap. 1:

Il lupo perde il pelo ma non il vizio....
Ecco una storia che potrebbe essere bellissima .....peccato che non sia tua.

Tu,Uzu non di immagini quando un autore ci mette a scrivere,ad accontentare tutti quelli che seguono la storia...
E tu,copi e incolli,come se pensassi di essere furbo e pensi che gli.altri siano stupidi che non capiscono il plagio che in OGNI tua storia hai fatto.

Io ora la segnalalo di nuovo,spero che toglierai la storia.
Addio